LI
Jungkook era deciso. Deciso a finire quella situazione e ad uscirne vincitore. Si era informato su quale fosse la stanza in cui stava venendo operato il sig. Park e ora vi si stava dirigendo con passo spedito. Prese una mascherina protettiva che pose davanti alla bocca e sbatté violentemente la porta della sala incriminata.
"Dottor Jeon, ma cosa fa?" chiese sconvolto il medico operante che però Jungkook non degnò neanche di uno sguardo, puntando i suoi occhi rabbiosi in quelli del rosso che in quel momento assisteva il chirurgo.
"Dottor Park, perché non sono stato avvisato del fatto che il MIO paziente veniva portato in sala operatoria? Non ti puoi prendere l'esclusiva del caso umiliandomi, mentre mi rubavi gli strumenti e tutta la scenata dopo. Sono stufo di essere trattato in questo modo e stai pur certo che riferirò al capo di tutto questo" dichiarò furibondo, non aspettando nessuna replica dallo sconcertato collega.
"Dottor Jeon" tuonò invece il medico operante, che solo in quel momento Jungkook riconobbe come il dottor Taehyung***** "Come si permette lei di fare una scenata nella MIA sala operatoria. Le devo forse ricordare che, stando alla cartella del paziente, lei ha abbandonato il caso? Se pur non fosse questo il problema, come osa accusare in questo modo il suo collega?! Il dottor Park si è comportato in maniera ineccepibile: quando è arrivato nella camera del paziente, ha trovato il sig. Park che soffocava per colpa di un corpo estraneo" lo rimproverò aspramente il superiore. "Ha pensato subito alla salute del paziente, chiamando un medico competente, il sottoscritto, ed entrando poi in sala operatoria. Per quanto riguarda i casi di sparizione degli oggetti avvenuti questa mattina di cui il dottor Park mi stava giusto raccontando..." disse lo specializzando più anziano, alzando con le pinze le forbici per il bendaggio che tanto avevano latitato "... il paziente soffre di picacismo, una condizione nella quale si prova un desiderio incontrollabile di mangiare qualunque cosa capiti a tiro. Per cui, ora che ha ricevuto le sue spiegazioni, mi auguro che voi due bambini vi scusiate e che in più lei, dottor Jeon, aggiunga delle scuse speciali per il suo comportamento assolutamente inadatto" concluse il dottor Kim, guardandolo dritto negli occhi.
Jungkook abbassò mesto il capo, sentendosi improvvisamente un perfetto idiota. Dov'era finita tutta la decisione che ostentava poco prima?
"Non accadrà più" sibilò tra i denti, sforzandosi di non sotterrarsi con le sue stesse mani.
"Lo spero bene" disse il medico operante, che però rivolse un'occhiata comprensiva allo specializzando. Guardò il suo rosso assistente come a chiedere il permesso. Quest'ultimo prima ruotò gli occhi infastidito, ma poi fece un cenno affermativo.
"Vada a lavarsi, dottor Jeon, che per quanta roba ha ingurgitato il sig. Park ci farebbero proprio comodo altre due braccia".
Chanyeol aveva finito finalmente il suo stancante turno. Sentiva ogni fibra del suo corpo pulsare di stanchezza come ad implorarlo di tornare a casa e sprofondare nel suo letto, per poi riemergere solo tra qualche mese. Ma quelle sensazioni furono soppresse dal pulsare veloce del sangue nelle vene, quando scorse un familiare capo biondo seduto nella sala d'aspetto all'ingresso della struttura ospedaliera. Era tentato di accomodarsi insieme a lui, ma la discussione di qualche ora prima e la frustrazione di averlo visto fuggire davanti alle sue parole tornarono rapide e pungenti a convincerlo a desistere alle sue intenzioni. Sentiva un peso sulla cassa toracica e una punta di disprezzo al pensiero del minuto specializzando. La delusione era proprio una brutta bestia.
Si fece coraggio e ignorò l'occhiata che ricevette dal protagonista dei suoi pensieri. Scrollò le spalle e, mentre guardava ostinatamente dalla parte opposta a quella del piccoletto, prese a camminare verso l'uscita. Ma proprio quando giunse all'altezza del biondo, questi lo prese per il polso e lo fece accomodare contro la sua volontà sulla seduta alla sua sinistra. Se era un vizio il suo quello di prendere le persone per il polso, Chanyeol avrebbe molto gradito che lo sopprimesse. Una volta la testa, ora il sedere, Baekhyun puntava a farlo diventare un livido vivente, ora ne aveva la certezza.
Nonostante le sue audaci azioni, lo specializzando non aprì bocca, rimanendo con lo sguardo fisso sulle unghie della mano destra, mentre la sinistra era ancora artigliata al braccio del più alto.
Quando ormai stava per perdere le speranze, le enormi orecchie di Chanyeol captarono finalmente dei suoni provenienti dalle rosee labbra dell'altro: "Hai avuto una buona giornata?"
Era uno scherzo? Byun Baekhyun voleva avere una conversazione con lui?
"Sì. Una delle migliori" rispose incerto, ma, non volendo perdere l'occasione di scambiare qualche chiacchiera con l'altro, si affrettò a proseguire: "Si è presentata verso il primo pomeriggio una dissecazione aortica" e con queste due parole ottenne la completa attenzione del biondo, che si girò verso di lui curioso.
"Solitamente sono rarissimi i casi che arrivano in ospedale ancora in vita, ma fidati se ti dico che era anche uno dei casi più critici che avessi visto" gesticolò un po' il moro, in disappunto per aver perso il contatto con la mano di Baekhyun, ma soddisfatto dello sguardo luminoso e dell'interesse che gli rivolgeva.
"E l'hai salvato?" chiese rapito dal racconto.
"Ovviamente, altrimenti non sarei il mitico dottor Park" rispose con un ghigno che riuscì a strappare una risatina al più basso. Il cardiochirurgo raccontò come si era svolta l'intera operazione e poi chiese anche lui allo specializzando di raccontare la sua giornata, stupendosi che avesse assistito ad un paziente del genere.
"Non è da tutti salvare uno zombie" si complimentò per poi aggiungere un malizioso occhiolino, che ottenne l'effetto desiderato di colorare le guance dell'altro.
Ricalò il silenzio tra i due, ma questa volta non era un silenzio teso. Era un silenzio rilassato, di chi si stava godendo la presenza dell'altro, evitato e non visto tutto il giorno.
"S-sai..." cominciò dubbioso Baekhyun, prendendo tra le sue longilinee, androgene, delicate mani quelle più mascoline del superiore. "Stavo pensando che forse sarebbe meglio andare a casa tua stasera" pronunciò talmente a bassa voce che l'altro pensò di aver capito male.
"Come?" chiese infatti incredulo, non tanto perché non avesse sentito le sue parole, quanto più per avere una conferma.
"Sì, casa mia è un vero disastro in questo momento perché stamane mi sono preparato in tutta fretta. Quindi sarebbe meglio se andassimo a casa tua" ripeté stavolta guardando il suo interlocutore dritto negli occhi, mentre ancora giocava con le dita del più alto.
Impiegandoci un po' a capire il significato di quelle parole, Chanyeol gli rivolse il più abbagliante dei suoi sorrisi, per poi trascinarlo all'aperto diretti verso la loro meta.
***
*****Jungkook riconobbe come il dottor Taehyung = nonostante abbia scelto la sua specializzazione in pediatria, Taehyung, in quanto specializzando anziano, è abilitato ad operare anche casi di chirurgia generale, per quanto magari non sia di sua stretta competenza.
***
Sì esatto, con l'inizio della scuola mi sono veramente scordata di fare il secondo aggiornamento settimanale... mi sento infinitamente in colpa. Per questo, il capitolo cinquantuno è molto più lungo del solito... spero di potermi far perdonare almeno così.
Voi che mi dite? Com'è stato il traumatico rientro?
Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensiate della storia e che voi mi lasciaste una stellina di supporto, anche perché siamo arrivati alla fine di questa sezione e finalmente le cose cominciano a smuoversi!
Io vi do appuntamento la prossima settimana con un grandissimo bacio.
La vostra,
Lilifyt💖
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top