Capitolo 5
Adrian
Fu così che ci mettemmo a pensare a dove far alloggiare i semidei per la notte.
Mi sembrava incredibile che stesse succedendo una cosa del genere. Diamine, dovevo essere impazzito! Forse Allison mi aveva parlato così tanto di quei ragazzi che la mia immaginazione aveva iniziato a fare scherzi. Non potevano essere lì per davvero.
Mi diedi un pizzicotto sul braccio, facendomi male. No, non era un sogno e il mio braccio ne avrebbe risentito visto che era almeno il cinquantesimo pizzicotto che mi davo in meno di mezz'ora.
-Io escluderei gli hotel. -disse Brook risvegliandomi dai miei pensieri. -Non so, ma non credo che siano la scelta migliore.
-Allora potrebbero stare nelle nostre case. -propose James.
-JASON E PIPER DA ME! -esclamò Allison saltando in piedi e facendoci spaventare. Guardai la mia ragazza con un misto di terrore e sorpresa: aveva gli occhi che le brillavano e un'espressione un po' inquietante. Quando faceva così mi faceva paura. Davvero.
-Ehm... se per loro va bene, ovvio. -aggiunse imbarazzata dai nostri sguardi.
I due semidei si guardarono, poi annuirono. Feci finta di non sentire uno strano urletto non identificato di Allison e guardai gli altri.
-Perciò... divisi a coppie? -chiesi, anche se la risposta era abbastanza ovvia.
-Frank e Hazel possono venire da me? -domandò Brook con gli occhi a cuoricino.
-A me sta bene. -fece Frank facendo un sorriso timido. Hazel annuì.
-Io ho una camera disponibile. -disse Cecily ai quattro ragazzi rimasti. -Mia sorella non farà domande scomode.
-Veniamo io e Annabeth. -si fece avanti Percy con un sorriso.
-Leo e Calipso possono stare da me. -Ruben alzò il braccio come si fa a scuola per chiedere di parlare. -Basta che non mi dicano niente sulle loro avventure perché io ho intenzione di continuare a leggere i libri e non voglio spoiler. Chiaro?
Ringraziai il mio amico mentalmente. Non sapevo perché, ma quel semidio dai lineamenti da folletto mi dava una sensazione strana...
-Perfetto. -disse James con un sorriso. -Allora ci vediamo domani a scuola.
Ci alzammo dal tavolo e, mentre Brook stritolava Frank in un abbraccio, feci strada ad Allison, Piper e Jason verso la mia macchina.
Mentre camminavamo verso la scuola, dove avevo lasciato la macchina, mi misi a giocare con le chiavi.
Allison era dietro di me e parlava con Piper, facendole domande su domande. Era al settimo cielo e non serviva un genio per capirlo.
Jason camminava al mio fianco e si guardava attorno. La montatura degli occhiali brillava alla luce del sole che iniziava a scendere.
-Allison mi ha parlato molto di te, sai? -dissi per cercare di spezzare l'imbarazzo che si era creato. Il ragazzo mi guardò e sorrise: -È una cosa positiva o...?
Risi: -Beh, dipende dai casi.
-Cosa ti ha detto di me? -chiese con curiosità.
-Tanto per cominciare che tu e Piper siete la sua "otp". -risposi sperando di aver detto giusto quel termine che Allison usava troppo spesso.
-Ehm... cioè?
-Bella domanda.
Scoppiammo a ridere entrambi. Quel semidio mi stava simpatico.
-Credo che voglia dire che vi adora insieme. -dissi poi. -Ogni volta che parla di voi le si illuminano gli occhi e io...
Mi sentii arrossire. Non avevo mai detto a nessuno come mi facesse sentire il solo sguardo di Allison, eppure quel ragazzo mi dava l'impressione di una persona a cui puoi dire tutto senza preoccupazioni.
Jason sorrise: -Mi sembra di capire che lei sia molto speciale per te. -disse. -Non è da tutti i giorni vedere coppie che stanno così bene insieme.
Guardò le ragazze, che ridevano per chissà che battuta, poi si rivolse a me di nuovo: -E poi che altro sai di me?
-Tuo padre è Giove, giusto? Il dio del cielo e re degli dei.
-Esatto.
-Sai, mio padre si chiama Zeus, perciò la versione greca del tuo. Potremmo essere fratelli se ci pensi.
Jason sorrise: -Vero.
-Nella storia che sto scrivendo lo siete. -intervenne Allison da dietro.
Guardai il semidio e scoppiammo in una sonora risata, proprio mentre arrivavamo nel parcheggio della scuola.
-Eccoci. -dissi aprendo la macchina con il telecomando.
Mi sedetti al posto del guidatore, Jason di fianco a me e le ragazze dietro, mentre parlottavano allegramente come se si fossero conosciute da una vita.
Guardai Allison dallo specchietto retrovisore e sorrisi: adoravo vederla così felice.
Scossi la testa per risvegliarmi e misi in moto. Cavoli, mi incantavo ogni volta...
Quando mi fermai davanti a casa Davis, Jason e Piper mi salutarono e scesero dalla macchina, mentre Allison si sporse in avanti per darmi un bacio.
-Vengo a prenderti domani, ok? -dissi.
-D'accordo. -fece lei sorridendomi. Prima che potesse uscire la fermai prendendola per il polso.
-Sbuffo di Nuvola? -la chiamai.
-Che c'è? -tornò a guardarmi con quei suoi occhi color nocciola e il mio cervello si azzerò. Mi sentii la gola secca.
Ma che mi stava succedendo?
-Qualcosa non va? -domandò ancora Allison.
-No, niente. -risposi sorridendole. -Ci vediamo domani.
Lei annuì, poi scese e chiuse la portiera. La guardai raggiungere Jason e Piper sul vialetto di casa e camminare con loro verso la porta. Dopo che furono entrati rimisi in moto e mi avviai verso la casa di mio padre, mentre la strana sensazione di poco prima cresceva nel mio petto.
-Sono arrivato! -esclamai chiudendo la porta d'ingresso dietro di me.
-Adrian! -esclamò la vocina della mia sorellastra di sei anni. Mi abbassai al suo capo e la presi in braccio.
-Ciao peste! -la salutai. Ava mi fece un sorriso privo di un dente davanti.
-Non c'è Ally? -chiese guardando alle mie spalle.
-No. È a casa sua. -risposi lasciando le scarpe nell'ingresso.
-Uffa... -borbottò la peste mettendo il broncio. Non sapevo come, ma Allison era diventata l'idolo di Ava. Fin da quando era neonata, la mia sorellina considerava Allison un esempio da seguire e, quando la ragazza veniva con me a casa di mio padre e della mia matrigna, non la lasciava un attimo.
Forse è meglio che vi spieghi questa storia di Ava: dunque, quando avevo sette anni, mio padre e mia madre divorziarono e il mio vecchio si trovò una fidanzata di almeno vent'anni più giovane, Era. Dalla loro relazione era nata Ava, una peste dai capelli rossi e gli occhi verdi a cui ero molto affezionato. Lei era l'unica che non aveva colpe per quello che era successo tra i miei genitori dopo che mio padre aveva conosciuto Era.
-Ciao Adrian. -disse la voce di un uomo. Lasciai Ava a terra e guardai verso mio padre che, in piedi con le mani dietro la schiena, mi guardava dalle scale che portavano al piano di sopra. Essendo il mio (non così) amato papino il presidente di una multinazionale, era ricco sfondato. Era stato lui a regalarmi la macchina appena avevo preso la patente, ma nonostante tutto non riuscivo a perdonarlo per aver abbandonato mia madre quando io ero piccolo.
-Ciao. -lo salutai freddamente.
-La cena è quasi pronta.
-Ok.
Senza aggiungere altro salii nella mia stanza e appoggiai lo zaino di scuola ai piedi del letto. Tolsi la felpa (spettinando i capelli più di quanto non lo fossero) e la lanciai sul materasso, poi presi la mia amata chitarra classica e mi sedetti sulla sedia della scrivania. Iniziai ad accordare lo strumento, mentre fuori il sole tramontava. Suonare la chitarra mi aiutava a calmare i nervi e quando vedevo mio padre mi serviva più del solito.
Iniziai a far vibrare le corde con le dita e, poco a poco, composi una melodia... ma non una qualsiasi: era la canzone che avevo suonato ad Allison per il suo compleanno, scritta apposta per lei da me. Dovevo ringraziare James e la sua A+ in inglese, perché io con le parole non ci sapevo proprio fare...
Grazie alla chitarra riuscii a dimenticare per qualche minuto la brutta sensazione che sentivo nel petto. Eppure tornò appena scesi per cena... che c'entrasse ciò che era successo quel pomeriggio?
*angolo meh*
Bentrovati semidei!
Com'è stato il rientro a scuola? Il mio abbastanza traumatico se devo essere sincera. Ho passato le vacanze a leggere fanfiction e vedere episodi di Kaito Kid e Detective Conan, perciò potete capire😂.
Anyway, non ho idea di cosa far succedere nel prossimo capitolo. Assurdo!
Non perché non so come continuare la storia, ma perché non posso far succedere tutto insieme. 😪
Vabbè, troverò un'idea........ spero.
Buonanotte ❣️
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