CAPITOLO 8 [✅]
-Eh!? Spero con tutta me stessa che tu stia scherzando. Non lo farò.- Mi allontanai, incredula. Cosa stava rischiando?
-Ti prego Chris! Sei la mia unica speranza.-
Mi guardò con sguardo supplicante. Come si fa a dir di no davanti ad uno sguardo cosí... tenero?
-Ci penserò.-
Detto questo, ci dirigemmo verso la terrazza, e ci mettemmo a mangiare.
Felicia osservava insistentemente Anie, ma lui rifiutava ogni suo sguardo.
La Regina interruppe quel silenzio.
-Quindi, Christie, come vi siete conosciuti tu ed Anakin?-
-Beh, è una storia lunga, ma penso che che Anie riesca a riassumerla...- dissi guardandolo. Mentre lui parlava, Felicia mi lanciava delle occhiatacce che mi facevano rabbrividire.
-Ed è cosí che ho conosciuto questa birbante!- disse facendomi l'occhiolino.
Guardai Fel con un mezzo sorriso e notai che le sue pupille stavano iniziando a diventare rossiccie. Sentii una voce dentro di me, di punto in bianco: "Attenta, sono molto pericolosa se mi fai arrabbiare."
Lo ricordo benissimo. Era molto strano. Solo i Jedi avevano tali capacità. Sgranai gli occhi: era un Sith!
"No, non è possibile." Allontanai quel pensiero.
Decisi di parlare ad Anie telepaticamente.
"Anie?"
"Si, dimmi."
"È un Sith."
"Chi?"
"Fel."
"Non è possibile."
"Invece sì."
"Se lo fosse lo sentirei."
"Anie, ho paura..."
"Non devi, ci sono io."
Si voltò verso di me. Sapevo cosa voleva fare. Successe tutto molto lentamente: mi guardò negli occhi e mi prese il volto. Si avvicinò lentamente al mio viso. Il mondo andava a rallentatore, come nei vecchi film che guardavo da bambina.
"Sei pronta?"
"Sempre."
Le nostre labbra si incontrarono. Una lacrima amara mi squarciò la guancia. Sapevo perfettamente che quel bacio era stato dato non per amore, ma per stanchezza. La stanchezza di Anakin verso l'insistente amore di Fel.
"Lui lo saprà molto presto." ripeté quella voce. Percepivo stupore negli animi di tutti. Sapevo che si riferiva ad Obi-Wan. Gemetti, ancora attaccata alle labbra di Anie. Avevo tanta di quella paura... Un turbine di emozioni mi attraversava incontrollabile. Dopo pochi secondi, mi abbandonai a quel tenero bacio. Appoggiai una mano sulla guancia di Anie, con l'inesperienza che mi faceva tentennare. Ero cosí felice di questo gesto, e la tristezza sparì nello stesso modo in cui era comparsa: improvvisamente. Mi resi conto che anche lui lo aspettava da tanto, oppure era semplicemente un bravo attore? Non lo sapevo, e non volevo saperlo. Il suo non era bacio freddo, distaccato, ma caldo e intenso. Ad un certo punto elaborai seriamente cosa stavo facendo: Obi-Wan non me lo avrebbe mai perdonato. Mi staccai dalle sue bellissime labbra, ancora stordita.
-Scusatemi un secondo.- dissi alzandomi da tavola. Mi diressi in uno dei corridoi, assicurandomi che fosse vuoto. Mi appoggiai alla parete e strisciai a terra. Ripresi fiato. Decisi: sarei scappata l'indomani. Era diventato tutto troppo grande, pericoloso, importante. Iniziai a cercare l'uscita, ma il palazzo era come un labirinto. Ogni corridoio sembrava uguale a quello precedente, e mi venne qualcosa di simile ad un attacco di panico. Avevo gli occhi pieni di lacrime impaurite di mostrarsi. Dopo qualche minuto passato a zonzo nel Palazzo Reale alla ricerca di un'uscita, mi arresi. Mi accasciai in un angolo e rimasi lí. Avrei voluto aver Anie di fianco. Agitai la testa: non potevo provare nulla per lui. È mio fratello, continuavo a ripetermi. È solo ed unicamente mio fratello.
Dopo poco tempo sentii dei passi avvicinarsi. Scorsi, infondo al corridoio la sagoma di Anakin.
-Christie, fermati!-
Iniziai a correre a caso per i corridoi, ma lui era piú veloce di me. Anche se piangevo, trovavo comunque le forze per correre. Ad un certo punto mi fermai.
-Smettila di scappare. È tutto inutile.- disse Anie, mentre si avvicinava.
-Lasciami in pace!- urlai con voce tremante. Avrei voluto che qualcuno fosse venuta a prendermi, a salvarmi. Poi una frase mi balenò in testa: "Le guerriere si salvano da sole."
Mi guardò. -So quello che vuoi.- disse.
-Non posso baciarti un'altra volta. È contro il Codice Jedi.-
-Perchè devi continuare a sottrarti al mio amore?-
-Perchè... Io... Io... IO NON TI AMO!-
Notai nei suoi occhi un'infinita tristezza, ma nonostante tutto si avvicinò ancora di più, lentamente.
-Sei una pessima attrice. So che lo vuoi.- disse avvicinando pericolosamente le sue labbra alle mie.
-No, invece.-
Lui non mi diede ascolto e mi baciò un'altra volta. Indietreggai, ma andai a sbattere contro al muro.
-Sei in trappola.- disse ridacchiando.
Aprii gli occhi. Mi accorsi che i nei suoi sprizzava una leggera aggressività, ma che non gli apparteneva. Era successo qualcosa, non era in se. -Lasciami in pace, ORA!-
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