CAPITOLO 23 [✅]
Passarono le settimane. Il matrimonio di Cleo si stava sempre di più avvicinando, il che era un'ottima distrazione da tutti i problemi di quel periodo. Le altre sedute di meditazione non erano servite a molto: l'origine di quella voce mi era ancora sconosciuta. Le cose con Anakin stavano andando benissimo: riuscivamo ad incontrarci quasi tutte le sere, e quando aveva giornate libere passavamo anche la notte assieme. Era come un balsamo per il cuore e per il corpo addormentarmi di fianco a lui, il battito del suo cuore che mi faceva addormentare.
Una notte, ricordo perfettamente, si era svegliato in preda agli incubi: aveva sognato ancora una volta sua madre. L'avevo stretto tra le mie braccia, mentre i suoi singhiozzi si zittivano, e gli tenevo forte la mano sinistra, perché quella robotica mi faceva impressione. Di notte non portava il guanto di protezione, e spesso se ne dimenticava, cingendomi con quella mano e facendomi rabbrividire. Dopo un po', però, ci ho fatto l'abitudine. Eravamo così innamorati che nulla ci avrebbe potuti toccare. Il Lato Oscuro non si era più manifestato, il che ci faceva sperare in un futuro più luminoso e carico di speranza. Sapevamo quello che rischiavamo, sapevamo quali sarebbero state le conseguenze se ci avessero scoperti, ma nell'ingenuità della nostra giovane età tutto pareva scomparire.
Quella giovane età che spesso ai Jedi viene privata: i duri allenamenti, la ferrea dottrina di bloccavano in un mondo chiuso, e le possibilità erano minime. Non sapevo se considerarlo un bene o un male, e spesso mi sono interrogata su come sarebbe essere un Sith: la passione e l'amore al primo posto, tutto ciò che andava oltre ogni comprensione, tutto ciò che era così profondo da non essere eliminato. L'amore è così grande da non poter essere compreso; l'odio così potente da non poter essere dimenticato; la bramosia di potere così irraggiungibile da essere oggetto di ogni sforzo. Erano questi i principi dei Sith, che per certi versi erano migliori degli ideali Jedi. Spesso mi interrogavo sul motivo per cui pensavo tutto ciò, e mi sentivo in colpa per aver ceduto ad una forza così maligna, anche se solo con il pensiero. La mia vera forza, però, era Anakin. Mi faceva sorridere quando nessuno ne era capace; mi faceva sentire a casa quando sapevo che la mia si trovava in un'altra Galassia; mi faceva sentire un po' meno sbagliata. Era quello che pensavo: siamo entrambi in errore, stiamo infrangendo il Codice, dovremmo fermarci, far finire tutto... ma ormai ci eravamo troppo dentro, e se ci fossimo divisi il male sarebbe stato così grande da farci perdere la strada, e magari condurci al Lato Oscuro. L'amore era la nostra salvezza. Eravamo ancora ingenui, conoscevamo solo una piccola parte della Galassia, ancora tutta da scoprire. Un po' per sbaglio, un po' per caso, l'opportunità di iniziare ad esplorarla ci venne servita su un piatto d'argento: il Consiglio cercava dei volontari per le dimostrazioni. Era tutto molto semplice: si arrivava sul pianeta, si mostrava qualche potere Jedi, capacità fisiche e mentali. Molti la definivano "propaganda", ma per me -per noi- era solo un modo per uscire da quel soffocante pianeta e respirare un'aria diversa. Era una piovosa mattina, e la voglia di alzarsi dal letto era inesistente. Cleo era a casa di Kauko, come doveva essere: le notti che lei passava da lui, la casa era libera, e quindi ci dormivamo io e Anakin. Era la nostra piccola via di fuga. Uscimmo abbastanza presto, sapendo che il traffico sarebbe aumentato di lì a poco. Salimmo a bordo del cridewalker, e cercammo di arrivare al Tempio con più discrezione possibile. Ci fermammo un po' prima di arrivare a destinazione, in modo che io potessi scendere e far finta di essere arrivata di corsa. L'unico problema era la pioggia: mi inzuppai dalla testa ai piedi. Ci incontrammo all'entrata, cercando di trattenere le risate per i nostri "metodi". Ci mettemmo finalmente in fila. -Con i capelli bagnati sei molto più bella.- mi disse, sorridendo. -Smettila di farmi la corte e vedi di trattenerti... siamo nella casa del nemico. Ricorda: tutto questo può farci del bene e distruggerci allo stesso tempo.-
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