CAPITOLO 2 [✅]
Io crebbi in età e in conoscenza. A diciassette anni ero diventata un Jedi provetto. Vivevo dentro il Millennium Falcon, l'astronave che mi porto via quella notte d'estate, assieme al signore e alla signora Solo e ad Anakin, a parte quando faceva le spedizioni; io non andavo, non ero brava quanto lui. Una mattina come le altre lui si svegliò, scese dal letto a castello e mi fece la sua solita foto con la Canikon, che poi metteva assieme a tutte le altre che mi faceva ogni mattina. Io mi svegliai definitivamente e gli tirai uno schiaffo e un bacio sulla guancia. Un rito mattutino che andava avanti da sei anni, ormai. Sorrisi stupidamente per il suo finto broncio, mentre mi parve di tornare bambina. Mi prese in braccio facendomi girare mentre, terrorizzata, urlavo:- Basta, ti prego!- e nel frattempo mi dimenavo. Lui controbatté prontamente, dicendo:- Non ti fidi di me, principessa?-
-Shh! Fai silenzio! Lo sai che ad Obi-Wan non piace che mi chiami così!-
-E quindi? Non mi sembra che sia qui!-
-Mmh... Anie girati!-
Ed Obi-Wan era lì, appoggiato sulla porta, con fare arrabbiato. Imprecai mentalmente verso quel ragazzo tanto sconsiderato.
-Quante volte ve l'ho detto? Voi siete come fratelli, tutto ciò e altamente scoveniente! Cosa potrebbero pensare le persone di voi? E il Consiglio?-
Anakin disse:- Ma Maestro, io e Chris non...-
Alquanto stizzita, presi parola:- Perdoni l'intrusione, ma sei il primo a chiamarmi così, Maestro!-
Si avvicinò e mi diede un bacio sulla fronte:-Ma Chris, tu sei sotto mia protezione, è come se fossi mia figlia-
Era quello il problema. Io mi sentivo come se fossi stata davvero sua figlia. Trovavo in lui quell'appartenenza paterna che non avevo mai avuto, ma ero comunque arrabbiata. Ogni volta che mi ripeteva una cosa del genere sentivo prima una fitta allo stomaco e poi un bruciore nel petto. Guardai Anakin. Se non ci fosse stato Obi-Wan lo avrei abbracciato senza esitazione.
Il Maestro ruppe il silenzio. -Dai, andate a mettervi l'uniforme e a mangiare qualcosa per colazione.-
Io ed Anakin facemmo a gara per arrivare al bagno e come al solito vinsi io. Ci sentivamo davvero dei bambini. Appena pronta andai nella saletta dell'astronave insieme ai signori Solo. Salutai con un
-Buongiorno- ma nessuno rispose. Marija, la signora Solo, e Youno, il signor Solo mi guardarono preoccupati.
-Christie, ti dobbiamo parlare.- mi sussurrò Marija - Ti sembrerà strano, ma è successo finalmente: presto diventerò mamma.- Mi portai una mano alla bocca. Ero contentissima per loro. Quella giornata sembrava partita con il piede giusto. Youno continuò:- Ma c'è un grandissimo problema. Come vedi mia moglie non ha l'età per poter partorire tranquillamente poiché potrebbe sì dare la luce al bambino, ma non farcela lei stessa a superare lo sforzo. E poi io, tra qualche settimana partirò in spedizione militare e non sono sicuro di tornare...-
Comprendevo appieno la situazione, e mi si stringeva il cuore al solo pensarci. Troppe emozioni una mattina. La confusione mi pervase.
-Comunque, ti abbiamo detto tutto questo per chiederti se... potresti penderti tu cura del bambino, una volta nato.- Io mi portai la seconda mano sulla bocca, ma feci cenno di sì. -Però mi raccomando,- disse Marija -Discrezione.-
-Ho capito tutto, signora.-
Schizzai in bagno, e aspettai che Anakin uscisse. Appena uscì corsi dentro a lavarmi. Infine decisi di andare a fare un giro a piedi con il mio mp3. Coruscant era immensa, e le persone la riempivano in ogni suo angolo. Mandai ad Anakin un ologramma dicendo che sarei andata da sola al Tempio Jedi. Lui in risposta mi disse di restare dov'ero e che mi avrebbe raggiunta in un batter d'occhio. Appena lo vidi iniziai già a camminare, senza togliere le cuffiette dalle orecchie. Dopo poco mi venne da piangere. Rimasi sola con i miei pensieri, che si fecero improvvisamente insostenibili. Ero arrabbiata con Obi-Wan perché secondo lui non si può essere Jedi se si è innamorati. Il motivo? Bastava consultare il Codice Jedi: l'amore conduce all'attaccamento, che conduce alla gelosia, che conduce all'odio, che conduce alla paura, che conduce al Lato Oscuro. È tutto così ingiusto e in parte senza senso: per vivere in armonia c'è bisogno di amore, se no la pace sarebbe impossibile, penso. Ma niente. Chi ero io per cambiare tutto questo? Non avrei potuto fare niente... o forse sì. Non sapevo neppure quello che provavo. Anakin. Quel nome mi rimbombava nelle orecchie come un taboo. Nel frattempo continuai a camminare con la testa bassa, pesante, dolorante. Anakin mi fermò e mi guardò negli occhi. Capii cosa stava facendo.
-Esci dalla mia testa, ti prego...- sussurrai. Mi tolsi le cuffie.
-Christie, perché piangi?-
-Dovresti saperlo. Non sei tu quello che mi ha appena letto nella mente?-
-Lo sai benissimo che non riesco ad arrivare fino in fondo.-
Lo guardai un'altra volta. Lo abbracciai.
-Oh, Anakin.- riuscii semplicemente a sussurrare.
Lui mi strinse a se.
-I signori Solo questa mattina mi hanno dato una notizia... orribile.-
Gli spiegai come stavano le cose. Anche lui era preoccupato, ma sapeva che non era tutto.
-So che c'è altro. Forza, dimmi.- Lo guardai negli occhi. Erano immensi. Di un azzurro che metteva i brividi.
-È Obi-Wan, con le sue prediche e il fatto che non possiamo avere attaccamento verso le altre persone e...-
Non riuscii a finire la frase che lui mi interruppe.
-Perché? Che succede?-
-Si... beh... non ne sono sicura...-
Non avevo il coraggio di dirlo.
Di dire il suo nome. Di dire che era lui la persona che amavo.
Lui interruppe il silenzio.
-Anche a me questa situazione non piace.-
SPAZIO AUTRICE:
Ciao ragazzi, spero che questo capitolo vi sia piaciuto! :)
per qualsiasi domanda o consigli scrivete nei commenti!
Bacioni e al prossimo capitolo!
"May the Force be with you"
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