CAPITOLO 17 [✅]
Quell'ora passò in fretta. Scesi di fretta le scale e mi ritrovai difronte al cridewalker di Anakin, splendente come non mai. E non mi riferisco al cridewalker, sia chiaro.
Mi gettai letteralmente dentro la "macchina volante" ed esclamai -Pronta!-
Partimmo immediatamente; qualche macchina più avanti c'erano Cleo e Kauko che chiacchieravano.
Dopo qualche minuto arrivammo al locale ed entrammo tutti e quattro dentro, eccitati ed euforici. Io stringevo la mano di Anakin, mentre lui faceva dei piccoli cerchietti col pollice sul dorso della mia. Nei miei undici di vita sulla Terra avevo letto una tale quantità di libri, molti dei quali erano storie d'amore. Il fatto, ecco, è che in ogni storia questo piccolo "rituale delle mani" come lo chiamavo io, non mancava mai. Era come essere in un libro.
Dopo poco tempo partì la musica e io e Cleo ci gettammo nella mischia di persone che già si era creata sulla pista da ballo. Prima di addentrarmi del tutto, guardai Anie mordendomi un labbro e facendogli un occhiolino. Sembrava stessi flirtando con Lui come se fosse la prima volta... Era decisamente il delirio! Lui capì subito e ci seguì, trascinando Lei Lo con se. Io saltellavo e mi muovevo a ritmo di musica. Non sono mai stata un'ottima ballerina, lo ammetto. Ad un certo punto Anakin mi legò le mani sul ventre, mentre dondolavamo a ritmo di musica. Mi baciò lentamente sul collo ed io ridacchiai bambinescamente. Era davvero tenero. -Lo sai che ti amo?- sussurrò lentamente. -Ah-ah.- risposi sorridendo. Sembrava tutto così surreale: le sue mani nelle mie, i suoi baci su di me, quelle dolci parole che tutte le volte mi facevano rabbrividire. Ad un tratto mi venne sete. Mi avviai verso il bancone e ordinai due Caolado, sapendo perfettamente a cosa andavo incontro. Poco m'importava. Era la nostra sera. Iniziai a sorseggiarne uno mentre mi avviavo verso il mio gruppetto. Porsi il Caolado ad Anie, che lo trangugiò in un secondi o. Lo guardai stupita. -Ehi, mica è la prima volta, principessa!-. Allora mi feci coraggio e lo imitai. Me ne pentii subito dopo: la gola mi bruciava e mi lacrimavano gli occhi. Dopo aver scosso la testa, feci dietrofront e andai di nuovo al bancone, ordinando altri due Caolado. Bevvi subito il mio e porsi l'altro ad Anie. Iniziai a vedere tutto doppio e offuscato, ma non mi importava: mi stavo divertendo come mai prima d'ora. Sei o sette caoladi dopo, decidemmo di andare a casa. Io barcollavo e ridevo senza un motivo, ma mi sentivo splendidamente bene. Mi sentivo più leggera, come se mi fossi svuotata di tutti i problemi. Lasciammo lì i cridewalker e andammo a piedi. Io e Cleo ci tenevamo a braccetto, canticchiando varie canzoni e ballandole come se fossimo state ancora nel locale. Arrivati a casa, Kauko e Cleo decisero di andarsene per i fatti loro mentre io Anakin entrammo. Pensai che i due quasi-sposi non sarebbero rincasati per tutta la notte, quindi dissi ad Anakin che sarebbe dovuto dormire da me per quella notte. Ovviamente non ebbe nulla da ridire al riguardo. Corremmo di sopra come due bambini e facemmo a gara per arrivare al bagno. Arrivai prima io, come al solito. Mi feci una doccia e mi misi qualcosa per dormire. Dopo essere uscita, Anie fece lo stesso. -Bimba, hai qualcosa da darmi per dormire?- mi urlò dal bagno. Io frugai nel cassetto di Cleo e trovai una maglietta, probabilmente di Kauko. Senza aprire del tutto la porta del bagno, gettai dentro la maglietta. Quando ebbe finito, ci stendemmo entrambi sul divano letto e ci addormentammo l'una tra le braccia dell'altro.
Il mattino dopo ci svegliammo verso le dieci, con dei post-caolado dolorosissimi. Avevo solo ricordi sfocati della nottata precedente, tutto un confondersi di musica, colori e... Alcool. Ricordavo fiumi di Caolado corrermi giù per la gola. Ma la cosa che mi spaventò di più fu il risveglio sul petto di Anie... per giunta nudo. Ok, non completamente, ma una novità per me. Sussultai, ma me ne pentii subito: tutti i muscoli mi facevano male. Dopo qualche secondo Anie si svegliò e mi guardò allibito. -Ma che... AH LA TESTA!- esclamò, portandosi le mani alle tempie. Io trattenni a stento le risate. -Che male.- disse massaggiandosi la testa. -Forse troppi Caolado.- sussurrai. Lui ghignò mentre si stendeva nuovamente sul letto, con me al seguito. Mi accarezzò lentamente la fronte. -Aspettavo da tantissimo questo momento.- esordì. -Per me vale lo stesso.- dissi, baciandolo leggermente.
Ci addormentammo di nuovo, ma venimmo svegliati da una porta che sbatteva. Il tempo di aprire gli occhi e ci trovammo davanti Cleo, che si coprì gli occhi non appena capì in che stato eravamo. -Dio mio, prendetevi una stanza!-. Mi misi a ridere e sgusciai fuori dal letto, seguita da Anakin. Andai nella camera di Cleo e presi dei vestiti. Lei mi corse dietro e si chiuse la porta alle spalle. -Ora mi spieghi cos'è successo!- disse, fingendosi severa. -Niente di che...- dissi con finto menefreghismo. Mi guardò maliziosa. -Oh, che stupida che sei!-
-Davvero, non scherzo. Eravamo solo... ubriachi.- Sorrisi innocente. -Ci siamo addormentati subito, credo.
-Credi?- disse guardandomi ancora con quel ghigno.
-Stupida!- dissi arrossendo.
Dopo qualche minuto uscii dalla camera e mi accorsi che erano le undici. Mi fiondai verso il bagno e mi misi a battere i pugni sulla porta. -ANIEEE! ESCI! È TARDIII!-.
Lui aprì la porta. Era in accappatoio, se così si può chiamare. Arrossii all'istante e mi voltai. -Che fai bimba, ti vergogni?-
Mi ricordai poco dopo di quello che era successo la sera prima, anche se ricordavo che lui avesse indossato una maglietta... Mi voltai poco dopo, tenendo la sguardo fisso a terra. -È... tardi, comunque-. Lui mi sollevò il viso prendendomi per il mento. -Oggi è il giorno libero, bimba.- Ero davvero imbambolata davanti a quella vista meravigliosa: i suoi lunghi capelli gli incorniciavano il viso e il suo sorriso era come illuminato. -Quindi abbiamo la giornata libera?-
-Esatti! Ma se vorremmo uscire non dovremmo dare nell'occhio, intesi?-
-Ok, Sand-Man.- dissi, guardandolo furbetta. Mi era balneari nella mente poco tempo prima, e mi ero quasi dimenticata di affidargli quel nomignolo
-Sand-man?-
-È un termine che si usava sul pianeta Terra: "Uomo-sabbia", un nomignolo che ti si addice, no?- Mi guardò malissimo e io scappai sotto il tavolo della cucina. Ci rincorremmo per tutta casa come due bambini. Dopo un po' mi fermai con il fiato corto. -Dai basta... va' a cambiarti... Che si esce!-
Io mi stesi sul divano e dopo pochi minuti Anakin uscì dal bagno pronti per uscire.
-Bene, dove andiamo?-
SPAZIO AUTRICE:
ciao a tutti! Ho avuto quest'improvvisa ispirazione. Scusate l'inattività su questa storia, ma sto' cercando di dedicarmi anche a Between Us. E niente, che la Forza sia con voi!😘
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