CAPITOLO 13 [✅]

Aveva uno sguardo così curioso, ma arrabiato allo stesso tempo. Non sapevo come avrebbe reagito. Avrebbe dato una delle sue incontrollate sfuriate oppure si sarebbe arreso?
-Allora? Cosa dovrei sapere?-
Sperai che il Maestro non mi scaricasse addosso l'incarico di spiegarglielo. Ero tutta un tremore e la sicurezza era vacillante, come al solito.
-Ho un i-impegno. Devo andare. Maestro.- lo guardai -Anakin.- Mi voltai verso di lui, gli occhi lucidi ma determinati, per poi andarmene. Dopo essere uscita da quella stanza, lasciai andare le lacrime, ma mi rispresi poco dopo. Sembrava già una sfida troppo grande da sostenere. Dovevo diventare indifferente verso Anakin, sicura del fatto che non ci sarei riuscita. Mandai un ologramma a Cleo: ci dovevamo assolutamente vedere per parlare. Tutt'a un tratto, però, sentii un urlo.
-No! Non ne avete il diritto! Io ho una VITA! Non potete allontarnala da me! È MIA SORELLA!-. Riconobbi la voce di mio fratello che stava perdendo il controllo. Corsi verso la sala del Consiglio. Eravamo forse impazziti tutti quanti?
-Anie!-. Avevo appena tradito la mia promessa nell'essere indifferente. Gli appoggiai una mano sulla spalla e sentii distintamente un forte brivido. -Allontana quella mano.- disse, quasi ringhiando. Oh, no. -Anie... I tuoi occhi...-
-Cosa vuoi ancora!? Vai via! Ti sei fatta manipolare ancora una volta!- si avvicinò ancora un po'. -Sei proprio immatura. Non vedi che loro ci stanno controllando?-
-Ma Anie, lo fanno per il nostro bene.-
Ci fu un attimo di silenzio, in cui gli occhi di Anakin tornarono azzurri. Obi-Wan era immobile dietro di lui. Ero l'unica che era riuscita a vedere i suoi occhi.
-Non ci permettono di AMARE. Perchè Chris, io ti amo. Solo tu lo sai, e so' anche che tu ricambi.-
-No, Anakin, ti stai illudendo. Io non ti ho mai amato, non ti amo e di certo in futuro non ti amerò.-
Un dolore immenso mi attraversò, mozzandomi il respiro a facendomi tremare le gambe.
Dopodichè mi voltai, lasciandolo spiazzato.
-Se non le dispiace Maestro, io andrei ad alloggiare da Cleo.- Silenzio.
-Chi tace acconsente. Buona giornata-. E in quel momento me ne andai sul serio. Mi sentii stanca e senza speranze. Volevo solo mettere tutto in pausa. Una pausa in cui i problemi potevano essere risolti e la mia vita serebbe tornata a posto. Ricevetti un ologramma da parte di Cleo che purtroppo era occupata, quindi pensai di andare a fare i bagagli, per l'ultima volta. Arrivata al Falcon, entrai di fretta e vidi i signori Solo che si stavano salutando. Youno aveva in mano un borsone da viaggio, e stava baciando intensamente Marija, in lacrime. Capii il senso di quella scena solo poco dopo: il signor Solo stava partendo per quella spedizione militare di cui mi avevano parlato. È orribile pensare che non vedrà suo figlio nascere, pensai. Sapevo che aveva possibiltà di sopravvivere, ma data l'età e il posto ostile a cui stava andando incontro, le sicurezze erano effimere. Appena si allontanò da Marija mi avvicinai e lo guardai negli occhi, facendogli capire che non avevo bisogno di spiegazioni. Lo strinsi forte a me e gli sussurrai:-Mi prenderò cura del bimbo come se fosse mio.-
Mi guardò e sorrise, per poi voltarsi e andare verso la navetta che lo avrebbe portato nell'Orlo Esterno, l'ultimo posto che forse vide nella sua vita.
Tutti perdono ciò che amano.

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