-You will be the next-

Sud Korea's POV:

<<Bene, avete capito il piano? Arriviamo, entriamo in casa di UE, li devastiamo e ce ne andiamo. Okay?>>

Disse Nord Korea, mentre ci preparavamo a scendere dal elicottero che si trovava sopra a casa di Europa. Insieme, dopo il via di mio fratello, scendemmo armati di fucili e fumogeni dal veicolo volante e, in silenzio totale, entrammo in fila in casa sua.

Le coppie erano diverse dalla scorsa volta: Russia e Nord Korea, Germania e io, Italia e Brasile. Esse erano fatte apposta, strategicamente, per accoppiare meglio le nostre affinità:
Russia e Nord Korea erano molto potenti assieme, io e Italia eravamo bravi nelle strategie e Italia e Brasile erano abbastanza resistenti nel combattimento.

<<Scovati.>>

Disse Germania alla radio Gracchiante mentre puntava il fucile contro Inghilterra, che chiacchierava amabilmente con EU. Ma quando il colpo partì, Subito lo schivò e lo ricambiò con una pistola pesante che teneva appesa alle tasche.

<<M*RDA CI HANNO SCOPERTI!>>

Urlò rivoltò alla radio Germania, mentre cercava di schivare tutti i proiettili. Purtroppo però, solo uno gli colpì la gamba, lasciando che il sangue uscisse a fiumi dalla ferita.

Senza neanche ci dessero il tempo di allontanarci, mi ritrovai sia Francia e Inghilterra addosso: cercavo di proteggere Germania mentre bloccavo i loro colpi.
Era difficile dato che erano in due, ma alla fine riuscii a evitarli e scappare con il mio compagno.

<<Stasera. Little Coffee. Ti aspetto.>>

Dissi voltandomi verso Inghilterra, prima di scappare via. Dopodiché, tutti gli altri ci raggiunsero sul elicottero, mentre cercavo di fermare l'uscita del sangue. Little coffee era il piccolo bar di Filippine, dove spesso America andava per vederla, anche se non ci diceva nulla a noi.
Quando Nord Korea salì, disse che avevano un po' ferito Giappone e Canada, ma avevano preferito ritirarsi per non creare poi troppo caos e scompiglio, rimanendo poi anche loro feriti.

Per fortuna o sfortuna -dipende dai punti di vista- iniziarono a sparare i nostri "nemici" dal basso mentre riuscivano a colpire Russia.
La mira infallibile di Francia e Inghilterra erano sempre stati utili ne combattimento e pensavo che insieme, infondo, stessero bene insieme. Due guerrieri agguerriti come loro dovevano stare per forza di cose insieme.

Mentre riflettevo su questo, un colpo mi sfiorò il petto, da cui rimasi pietrificata.

Era stata Giappone, sotto gli occhi di tutti. Era più che furente con me.

Come un pugnale infilzato nel cranio, trattini le lacrime e mi voltai. Aveva tutte le ragioni del mondo, ma faceva comunque male.

Così, mentre ce ne andavamo un ricordo mi trafisse la mente e le lacrime uscirono fuori dalle mie pupille, rigandomi le guance rosse per il freddo.

===


<<Ehy! E' da tanto tempo che non ci vediamo!>>

Dissi mentre il sole inondava i capelli lisci di Giappone che mi correva incontro: era da tre mesi che non ci vedevamo a causa delle vacanze estive dopo l'università e finalmente un abbraccio dalla mia amica lo ricevetti, mentre cadevo a terra a ridere a crepapelle. Era bellissimo rivederla.

Dopodiché, un Inghilterra selvatico alla moda comparve da dietro di lei, sorridente ma con lo sguardo perso chissà dove.
Vestiva sempre elegante e vecchio stile, ma riusciva sempre a stare al passo coi tempi, senza che io lo capissi.

Mentre Inghilterra ci aiutava a alzarci, un abbraccio di gruppo ci avvolse come marshmallow caldi sul fuoco: era una sensazione unica avere degli amici unici come loro.

                                                             ===

Sono le dieci meno un quarto precise, mentre aspetto Inghilterra in un vicolo vicino al bar di Filippine e muovo nervosamente la gamba. C'è un silenzio troppo inquietante e mi mette paura, troppa paura.

Poi, dei passi vicino a me si bloccano. Ma non sono quelli di Uk.

Sono quelli di Italia e Brasile.

<<Cosa ci fate qui.>>

<<Mi dispiace Sud Korea, ordini di tuo fratello.>>

Senza capire il senso della frase pronunciata dal paese amante della pizza, una stretta alla gola dalla mano di Brasile mi blocca il respiro.
È come se il mio mondo attorno a me, avesse smesso di funzionare in quel preciso istante.

Poi un pugno mi arrivò dritto in faccia da Italia, con il volto dispiaciuto, mentre Brasile lo aiutava in colpa. E poi un calcio, una ginocchiata, una gomitata: ho perso il conto di quante parti del corpo hanno usato per farmi del male.

Ma il colpo di grazia, fu quando Brasile, con la mano tremolante, sfoderò la pistola e me la puntò. Aveva sempre avuto dei nervi saldi, ma come ogni altra persona non voleva uccidere a sangue un suo compagno.

<<Brasile, fallo! Oppure Nord Korea ci ucciderà!>>

Ululò Italia, con il labbro tremante. Quindi erano stati costretti da mio fratello? Che stron*o.

Mentre pensavo questo, uno sparo impreciso partì e mi colpì il petto, lasciandomi gridare di dolore. Faceva malissimo, peggio di un pugnale avvelenato.

Con le ultime forze che avevo, vidi che lentamente mi appoggiarono a terra, per poi scrivere una frase sul muro, diretta a Inghilterra.

Mentre scappavano via, il mio battito rallentava, quasi come se volesse spegnersi e il respiro era appena accennato. Stavo morendo? Non lo so, ma sapevo che me lo meritavo.

"You will be the next"

Era scritto in rosso inchiostro, mentre alcune gocce cadevano su di me.

Finalmente, i passi accennati di Uk si avvicinavano al vicolo, ma per me mi sembrava troppo tardi.

E persi dannatamente i sensi di nuovo.

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