-The escape...?-

<<Veloci, muovetevi!>>

La voce allarmata di Uk percorreva il piccolo corridoio che stavamo attraversando a piccoli passi, mentre imbracciavamo tutti degli M4 da combattimento a fuoco. In testa c'era Inghilterra che capeggiava tutto il gruppo, davanti a me Jap e io per ultima: attenti come sempre a ricevere un imboscata. Ci siamo ricavati questi gioiellini nel armeria, grazie al "tradimento" di Olanda: senza di lui, probabilmente non ne saremmo usciti da qui. 

<<Ricordati il piano, Sud Korea, ok? Noi andiamo avanti e tu dai un' ultima controllata qui.>>

Affermò Inghilterra, seriamente, mentre avanzava verso l'uscita. Feci un cenno col capo e andai a controllare che Canada fosse già uscito: con passo veloce, arrivai alle celle. Però, lì seduto a terra, c'era Nord Korea che fissava una foto. Noi due, da bambini sorridenti, che ci abbracciavamo. Quanto tempo era passato che non lo facevamo? 

La scrutava in silenzio, senza dire nulla, sembrava bloccato in quel attimo. Poi, la lasciò cadere a terra, mentre svolazzava lentamente fino al terreno. Infine, grazie ad un accendino, prende fuoco e un ricordo impresso nella memoria si brucia.

<<E' tutto finito, tra di noi. Mi dispiace, Sud Korea.>>

Stava parlando tra sè e se. Ma in quel momento, sapevo che immaginava davanti a lui, sorridente e felice, in carne ed ossa. Lo conoscevo troppo bene. Ma lui voleva dimenticarsi di me. Del passato. Di tutto. Voleva schiacciare il tasto Reset. Quello che io avevo schiacciato con lui da qualche giorno.

Feci dietrofront dopo aver controllato che Canada fosse già uscito e mi diressi a passo silenzioso all'uscita. Jap, Inghilterra e il fratello di America mi aspettavano fuori. La libertà, la avevo davanti agli occhi. Corsi a perdifiato, mentre mi avvicinavo al cancello.

Ma lì, avvenne l'impossibile. 

Ci fu uno sparo, diretto a me, che mi colpì al petto. 

Un urlo di dolore mi uscì da solo dalle labbra, mentre cadevo a terra, inerme.

Lo sguardo di Giappone e Uk e si posò su di me, sconvolto.

Era tutto rovinato il piano, a causa mia.

<<Vediamo se così la grinta di Inghilterra si fa viva.>>

La voce di Francia, persuasiva e puntigliosa, mi ricordava spesso quella del mostro Medusa, in cui la donna mostro ha al posto dei capelli dei serpenti, che alla sola vista ti pietrifica. In poche parole, lei.

Lo sguardo di Inghilterra passa velocemente da me, a lei. Si vedeva benissimo che tutto il rispetto che aveva provato per quella donna se ne stava andando, lasciando spazio al odio. In quel momento, digrignai i denti e serrai la mascella per urlare, mentre Francia si avvicinava a me.

<<CHE CA**O FATE, SCAPPATE ID*OTI!>>

La mia voce risuonò in tutta la prigione, mentre il silenzio si propagava tra noi. Una gamba pesante mi schiacciò il petto da cui sbocciava il sangue. Gridai di nuovo dolorante, quando Uk si fece avanti. Camminò lentamente e si piazzò a tre metri da lei, serio come non mai.

<<Allora? Questa grinta la facciamo uscire?>>

Un sorriso malizioso gli comparve sul viso, mentre lo scrutava da capo a piedi: dopo la seconda guerra mondiale, aveva sempre voluto persuadere Inghilterra col suo fascino e non aveva mai perso la freddezza che aveva avuto con l'attacco tedesco.

<<Oppure devo fare questo?>>

Un altro colpo partì e mi colpì la spalla. E così, nuovamente, uno strillo di dolore mi scappò dalle labbra. Ma l'unica faccia incredula fu quella di Giappone. Francia e Uk sapevano benissimo che quel colpo era quasi inutile, dato che mi avrebbe solo lasciato una cicatrice. Mentre per quello al petto, determinava la vita o la morte, in una bilancia del dolore.

<<Mi dispiace, ma non stavolta.>>

Non fece in tempo a terminare la frase, che qualcuno lanciò una bomba fumogena. Non so chi potrebbe essere stato, forse Canada o Jap, ma quel intervento mi salvò la vita. Perché in quel istante, mentre Francia si dimenava per far sparire il fumo, Inghilterra mi prese e mi salvò la vita. 

Mi portò fino ad un furgoncino, dove il fratello di America e Giappone erano pronti a partire. Mi fece sdraiare su uno dei sedili, mentre chiudeva le porte anteriori e partivamo via nel vento. Mentre Uk tentava di fermare l'uscita di sangue, gridavo dal dolore. Giappone, nel mentre mi fissava sconvolta, con le lacrime.

Poi, come se tutto avesse deciso di prendere un'altra piega, divenne sfocato e persi i sensi.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top