12 - The 4th of July

«Fate silenzio! Amy, ti si sente da miglia di distanza»

«Non è colpa mia se il pavimento scricchiola»

«Avete preso il regalo? E il muffin?»

«Sì, sì, eccoli»

«D'accordo, allora siamo pronti?», domanda Caitlyn a bassa voce.

Un cenno sicuro da parte nostra è la conferma che cerca. A quel punto alza un dito, poi un secondo e un terzo, dopodiché: «Buon compleanno!»

Soffiamo nelle trombette facendo un vero casino. Claire si alza di scatto dal letto di sopra con i capelli arruffati e lo sguardo intontito. «Eh?»

Cat le sorride. «È il giorno del tuo compleanno sciocca! Dai, scendi di lì»

Tra le mani reggo un cartellone con la scritta «Happy Birthday Emo Girl!» che ho realizzato l'altro giorno. Prendo un respiro e soffio nella trombetta, proprio in faccia alla festeggiata. «Auguri!»

Lei si strofina un occhio e accenna un sorriso. «Grazie mille»

Kelly si fa spazio fino ad arrivare davanti a Claire. Ha un piattino di plastica in mano con sopra un muffin ed una candelina accesa. «Perché è una brava ragazza, perché è una brava ragazza, perché è una brava ragazza...»
Mentre intoniamo la canzone, la festeggiata si copre il viso con le mani.
«Nessuno lo può negar!»

«O mio Dio». Scuote la testa, divertita.

«Spegni la candelina ed esprimi il desiderio!», la incita Kelly.

Claire chiude gli occhi, sembra rifletterci. Infine, soffia e spegne la fiammella. «È una cosa molto carina», commenta.

«Speriamo che trovi altrettanto carino questo» dice Sebastian, allungandole una bustina nera con lo stemma dei pirati.

La corvina aggrotta la fronte, curiosa. Estrae un pacchettino sottile e quadrato, ben incartato. Si scosta una ciocca dei capelli arruffati bloccandoli dietro l'orecchio. «E questo che sarà mai?».
Strappa la carta e si porta una mano alla bocca. «Non è vero!»

«E invece lo è», ride Caitlyn.

Il regalo in questione è un CD autografato dei Metallica, si tratta di un'edizione limitata. Un paio di mesi fa c'è stata la vendita online, ma è andata sold out in mezz'ora e Claire non è riuscita a prenderla. Lei, però, non sapeva che avessimo partecipato anche noi, così da avere più possibilità di vincere. Per nostra fortuna, Sebastian ci è riuscito e abbiamo deciso di darglielo per il giorno del suo compleanno.

Claire sposta lo sguardo su ognuno di noi, incredula. Scuote la testa, pimpante di felicità. «Ah, siete fantastici!», grida prima di stritolarci con un suo abbraccio. Con Seb la cosa è più duratura.

Lei è una personalità un po' speciale - totalmente il mio opposto -, eppure ci vogliamo bene. Si è confidata con me nel suo periodo difficile e io ho fatto lo stesso.

«D'accordo signore», proclamo. «E signori» aggiungo, guardando il ragazzo dai capelli dorati. «Siccome non credo che quel muffin sfamerà sei di noi, propongo di andare a fare colazione. E, inoltre, oggi ci sarà la giornata delle Olimpiadi, per cui preparatevi a battere la squadra rossa!»

«Competitiva», mi apostrofa Claire con un occhiolino. «Ti ho istruita bene»

Scrollo le spalle. «Mi sento carica. Sarà perché oggi è il quattro luglio!»

E questo significa solo una cosa: fuochi d'artificio. Io li amo.

Sebastian batte le mani attirando la nostra attenzione. «Vi lascio preparare, vi aspetto in mensa ragazzuole». Ci saluta a mo' di militare ed esce poi dal nostro bungalow.

In onore della festività, ossia il giorno dell'Indipendenza, decido di indossare la maglietta con i colori appositi, ossia rosso e blu. Glitterati, naturalmente.

Kelly realizza due trecce alla francese su di me, legate alla fine con due nastri color cobalto.

Una volta giunte in mensa, noto con piacere che sono tutti piuttosto su di giri. Il nostro tavolo è bello che imbandito, sicuramente opera di Sebastian.

Poi arriva Josie col megafono. «Buon quattro luglio, ragazzi! Spero che le batterie siano cariche, oggi ci sarà da divertirsi. Verranno disputate la bellezza di tredici delle discipline olimpioniche e, ciascuna, avrà punteggi differenti. Ma la squadra che vincerà la maggior parte delle gare otterrà un bonus di cinquanta punti», ci anticipa.

Una volta finita la colazione, ci spostiamo all'esterno. Abbiamo la fortuna che tiri un vento fresco, il caldo è sopportabile.

«In bocca a lupo», mi dice qualcuno. Questo detto mi suona più comico che mai. Ad ogni modo, la pietra biancastra è esposta sul comodino di fianco al letto. La fisso per minuti infiniti prima di prendere sonno e non faccio altro che ripensare alla strana scena che ho avuto davanti.

Mi giro verso Brett che mi tende la mano e sorride, gli sono spuntate le fossette. Porta il cappellino con la visiera all'incontrario, la maglia smanicata risalta i muscoli delle braccia.

Complimenti alla mamma.

Ricambio la stretta con decisione. «Mi darai del filo da torcere, vero?»

Mi scocca un occhiolino. «Come al solito, Wendy»

Le prime sfide sono facili, si tratta ad esempio di ciclismo, lancio del peso e salto in lungo. Ogni squadra sceglie due persone che dovranno affrontare la gara, queste le abbiamo fatte disputare ai più piccoli.

Per quanto riguarda il nuoto, hanno gareggiato Emily e Vanessa per i Red, mentre per i Blue Kelly e Caitlyn. Beh, una visione celestiale per i maschi.

Purtroppo, è toccata a me la sorte peggiore: la staffetta. Sono l'ultima a cui passare il testimone, l'ultimo tratto è di circa settecento metri intorno al campeggio.

La mia compagna di squadra arriva col fiatone, seguita da uno degli avversari. Lasciano le bacchette di legno a me e a Brett, che proseguiamo poi il percorso verso la fine.

Io sono l'anti-sport, questo è certo.

«Come cazzo fa a piacervi stare così in movimento?», mi viene da chiedere all'altro capitano. Tento di mantenere il suo passo ma per diversi fattori è quasi impossibile.

Brett se la ride. È talmente sicuro di sé che rallenta il passo e si mette a correre al contrario. «Non ti piace? Non ti senti libera?»

«L'unica cosa che sento sono i miei organi che hanno cambiato posizione» dico.

«La solita esagerata»

«Mi piace enfatizzare», parlo col fiatone. Credo di aver perso un polmone tipo cento metri fa. «Ammettilo, ti diverte prendermi in giro!» esclamo indicandolo. Io tra un po' svengo, lui sembra essere trasportato su una poltrona con le rotelle.

Arcua un sopracciglio castano. «Tu non lo faresti?»

Gli mostro il dito medio. «Vaffanculo, idiota!» rido.

«Molto elegante, signorina»
Noto il traguardo proprio di fronte a me, Brett torna a girarsi nella giusta direzione. «Nessun rancore, ci vediamo lumaca!», dice prima di compiere uno scatto e tagliare la linea del traguardo.

Viene acclamato da tutti i suoi compagni mentre io mi piego in due e riprendo fiato. Iris si avvicina a me chiedendomi se è tutto okay e mi fa appoggiare a lei. «Allen», richiamo Brett per cognome. «Ora è guerra aperta»

«Uh, che paura» commenta Vanessa con aria annoiata, le braccia incrociate e lo sguardo di superiorità stampato addosso.

Rollo gli occhi al cielo e scelgo di ignorarla.

Ma chi l'ha interpellata?!

Vinciamo la corsa ad ostacoli e la partita di baseball, ai Red concediamo il canottaggio e l'hockey su prato.

«Per ora sono in vantaggio loro. Conducono i giochi per cinque a quattro» faccio presente alla mia squadra, intanto bevo dalla borraccia. Siamo radunati in cerchio, dobbiamo scegliere chi mandare alla sfida di resistenza. «Direi che è scontato mandare un ragazzo»

I maschi si guardano fra loro annuendo. Il più grosso di noi è Julian, ma Sebastian lo blocca. «Posso andarci io?»

«Tu?» esclamiamo io e le mie amiche. Insomma, Seb è più ossa che massa muscolare.

«Sì, io» afferma deciso.

Kelly lo guarda. «Ne sei sicuro?»

Annuisce, non cambia idea. Nemmeno per gli altri sembra essere un problema. Tanto qui stiamo a divertirci, non è una cosa seria.

«Squadre, fate avanzare i vostri campioni», ordina Cole.

Ovviamente i Red chi potevano scegliere se non Shane? Anche lui sembra perplesso quando vede Sebastian farsi avanti.

La sfida consiste nello stare appesi ad una sbarra il più a lungo possibile. Non credo che per Shane sia un grosso problema, ma per il nostro amico...

«In posizione» dice Cole in mezzo ai due, in piedi su un paio di sgabelli. Quando il capo campeggiatore da' il via, Beatrix e Josie li rimuovono lasciandoli appesi come due salami.

«Ora si spezza un braccio», borbotta Claire alla mia destra. Stranamente, però, il suo viso non tradisce alcuna espressione di affaticamento.

«Forse sto per sparare una cavolata, ma non credo sia in difficoltà»

È passato un minuto e mezzo e nessuno ha ancora ceduto.

Noto Cat portarsi una mano alla bocca per reprimere una risatina. «Sbaglio o Shane sembra sul punto di mollare?», mi chiede.

Effettivamente sta respirando più pesantemente. Le vene sulle braccia sembrano farsi più evidenti quando si sistema e stringe più saldamente le mani all'appoggio.

«Due minuti e mezzo» annuncia Cole.

Credo che si legga stupore sul viso di tutti quanti. Perfino Emily sembra divertita nel vedere il fratello in quelle condizioni.

Sebastian ha l'espressione rilassata e le palpebre chiuse. Forse si sta concentrando.

«Tre minuti»

Sento dei bisbigli del tipo "non ci credo" o "non può essere".

Shane stringe i denti, ma qualche attimo dopo torna con i piedi per terra. Si massaggia i muscoli delle spalle, probabilmente intorpiditi. «Cazzo!», lo sento esclamare.

Seb, con un'aria soddisfatta, si lascia cadere e torna da noi.
«Vince la prova di resistenza, la squadra blu!»

«Come diamine hai fatto?!» domanda Veronica con gli occhi sgranati. «Insomma...»

Il biondo si picchietta la tempia. «Il segreto è tutto qui.»

Aggrotto un sopracciglio, perplessa. Per quanto la determinazione sia un fattore importante non credo sia il solo a stabire l'esito di una sfida di resistenza di questo tipo.

«Tradotto, significa mi faccio di steroidi» mimo le virgolette.

«Mamma mia, quanta poca fiducia avete in me!»

Claire liquida la questione con un gesto della mano. «Basta, ormai abbiamo vinto. Quello è l'importante.»

E così passiamo al tiro con l'arco, che però regala punti agli avversari. Noi, però, ci riprendiamo la vittoria a beach volley.

Ora siamo a pari merito, sei a sei. Manca solo il Ping-pong.

«È ora che io mi riprenda la mia rivincita» decreto, prendendo la racchetta in mano. Questo credo sia l'unico sport che mi piaccia veramente.

Brett schiocca la lingua contro il palato e accetta la sfida. Prima però si sfila la maglietta, restando a petto nudo. Inevitabilmente lo sguardo corre sugli addominali definiti e i muscoli che si contraggono. Io affilo gli occhi, combattuta.

Sleale.

Mi lancia la pallina. «Ti concedo la prima battuta»

«Che gentiluomo»

Mi fa l'occhiolino. «Con te, sempre»

Reprimo un sorrisino e scuoto la testa. Ora è il momento di concentrarsi. Do inizio alla partita, che si rivela essere avvincente. Devo dire che mi sta dando pane per i miei denti, come mi ha promesso.

Ma alle mie schiacciate non c'è scampo. Sono veloci e difficili da riprendere, le faccio finire quasi sempre agli estremi del tavolo.

Concludo in bellezza mandando la pallina nell'angolino. Brett sta per afferrarla ma, invece, fende solo l'aria con la racchetta.

«Questa l'ho vinta io!» esulto alzando le braccia in aria. Il mio ballo della vittoria non me lo toglie nessuno.

Ora sulla bacheca dei punti ci vengono assegnati quelli conquistati oggi. «Con le gare vinte questa mattina, la squadra blu passa in testa» decreta Josie.

Ci lasciamo andare ad applausi, grida e complimenti. Siccome però siamo corretti, mi sento in dovere di fare una cosa. «Ovviamente facciamo un grande applauso anche alla squadra avversaria che ci ha regalato delle belle competizioni», e da me parte una standing ovation.

Brett alza un angolo della bocca e fa un inchino al mio cospetto, togliendosi pure il cappellino. «Gentile come sempre, Wendy»

✩⋅*.⋅༄☾︎

«Ragazze, voi siete pronte?», domanda Kelly che ha appena finito di sistemarsi i capelli.

Questa sera è in programma una grigliata e abbiamo pensato quindi di indossare qualcosa di più carino per l'occasione. Io ho scelto un semplice vestito bianco con una leggera scollatura a V, mentre Kelly e Cat hanno optato per gonna e top.

Claire e Veronica non sono il tipo da impegnarsi su questo, per cui non si smuovono dai soliti pantaloni e t-shirt.

Applico giusto uno strato di rossetto rosa e sfrego le labbra tra loro. «Io sì»

Ci apprestiamo tutte ad uscire quando mi viene in mente una cosa. Scattante come un fulmine, recupero la felpa nera da restituire al legittimo proprietario.

Il frinire delle cicale è un suono così familiare, mi fa sorridere di riflesso. Il cielo si sta colorando di blu, stasera non ci sono molte stelle, la luna però e quasi a metà.

In lontananza scorgo tutti gli altri radunati nella zona comune, dove ci riuniamo solitamente la sera. Cole e Bill sono alle prese con la griglia, che emana già un buon odore di carne.

C'è una radio che trasmette musica come sottofondo. Veronica attira la mia attenzione con un paio di gomitate. «Che c'è?», le chiedo.

Con la testa accenna alle sue spalle, così sporgo lo sguardo. I miei occhi si soffermano su mia cugina, occupata in un ballo impacciato con un ragazzo dai ricci dorati.

«Le storie estive sono quelle che ti fanno sognare», affermo guardando la scena. Poi mi rivolgo alla mia amica. «L'estate è un sfondo magico su cui prendono atto gli amori più belli.»

Veronica rolla gli occhi al cielo. «Sei un'inguaribile romantica, Amy»

Mi limito ad alzare le spalle, sospiro. «Lo so. Beh, che vuoi farci. Questo è l'effetto Taylor Swift»

Caitlyn e Kelly sono di ritorno con dei bicchieri in mano. Ne porgono uno a me e uno alla riccia. «Acqua naturale per Ronnie e Coca per Amy»

Veronica si porta il bicchiere alle labbra. «Ma dov'è finita Claire?»

«Ha detto che sarebbe andata a cercare Sebastian siccome non è ancora arrivato», risponde Kels.

«Oh, io vado a restituire questa. Torno subito» riferisco loro. Butto giù in un sorso la mia Coca per poi dirigermi da Brett.

Trovo lui e una serie di ragazzi — inclusa Vanessa — che giocano a freccette. Nonostante il bersaglio sia all'altezza perfetta per loro, riescono a mancare due tiri su tre.

«Sbagliate la traiettoria», intervengo io facendoli accorgere della mia presenza. «Posso?» domando, tendo la mano a chi ha in mano le freccette.

«Vuoi uno sgabello, nanetta?» ridacchia Shane sedendosi su una cassa.

Gli faccio la linguaccia. «Ah-Ah, spiritoso»

Con la felpa poggiata sul braccio, mi allontano quanto basta. Strizzo l'occhio per concentrarmi, poi lancio la prima freccetta e colpisco il numero diciannove, poi il diciassette e infine faccio centro.

Sorrido compiaciuta del risultato. Torno a voltarmi verso il biondo. «Dicevi?»

«Complimenti» si congratula Brett, incrocia poi le braccia. «Come diamine hai fatto?»

Scrollo le spalle. Potrei dirgli che ho un bersaglio a casa e mi diverto a calcolare la traiettoria e la velocità a cui viaggiano le freccette, ma mi limito a riferirgli: «Ci gioco spesso con mio fratello. Oh, ecco, questa dev'essere tua.»

Gli allungo la felpa, lui la riprende. «Sì, avevo notato che avessi freddo»

Si era accorto che avevo freddo.
Questa piccola cosa mi fa attorcigliare lo stomaco, eppure è una stupidaggine.

«Credo che anche stasera farà piuttosto fresco, per cui...», interrompe la frase solo per passare ai fatti, e mi poggia la felpa sulle spalle. Fa un passo indietro per scrutarmi da cima a fondo. «Me la ridarai un'altra volta»

Infilo due ciocche di capelli dietro le orecchie in un gesto nervoso, presa alla sprovvista. «Oh, okay». Tento di scacciare via un sorrisino dalle mie labbra. Vanessa, intanto, mi sta incenerendo con lo sguardo, sembra un toro quasi.
«Allora io vado, vi lascio alla vostra partita»

«Ti chiederei di rimanere, ma potresti umiliarci alla grande e l'orgoglio di qualcuno, oggi, è già stato messo a dura prova» ammicca con la testa in direzione del suo amico.

«Su, non fare così, musone!» prendo in giro Shane, punto le mani sui fianchi. «Per conquistare la mia amica l'orgoglio dovrai metterlo da parte. Tipo cento metri sotto terra»

Si passa una mano tra i capelli. «Tsk, io e Cat? Saremmo una buona combinazione solo a letto»

Io e Brett ci scambiamo uno sguardo d'intesa, dubitati in merito a quell'affermazione.

Mi allontano con le mani in alto. «Ah, se lo dici tu...». Poi mi volto e torno dal mio gruppo, a cui si sono aggiunti anche Claire e Sebastian.

Corruccio la fronte quando vedo il ragazzo annusarsi intorno. «Ma che stai facendo?», gli chiedo una volta arrivata.

«Sentivo un odore maschile particolarmente buono», dice. Avvicina il naso alla manica della felpa. «Oh, sei tu»

«Non dovevi restituirla quella?», domanda Veronica indicando l'indumento.

«Sì, ma Brett ha detto che posso tenerla anche stasera visto che fa fresco»

Kelly e Cat sembrano entusiaste, Claire e Ronnie manifestano di meno l'interesse per la cosa. «È chiaro come la morte che lui sia cotto abbrustolito per te» sentenzia Cat.

Abbasso le palpebre e prendo un sospiro, stringo il tessuto del vestito tra le mani. «E se ammettessi che anche io potrei provare qualcosa per lui?»

È inutile negarlo. Mi fa sentire sulle montagne russe. Passiamo dal fare stupidi discorsi a momenti profondi in cui avverto un'aria diversa fra noi.

Quelle due lanciano un gridolino che attira l'attenzione degli altri. Io gli faccio segno di stare in silenzio. «Volete che lo sappiano tutti quanti?!»

«Ora ho qualcosa di nuovo per cui prenderti in giro», se la ride Ronnie.

Mi siedo sulla panchina di legno, ai miei lati ci sono Cat e Kelly. «Beh, perché non glielo dici? Insomma, sareste una bellissima coppia. Poi da quest'anno starete nella stessa città, funzionerebbe!» mi incita la prima.

«Qui ti parlano due le cui relazioni amorose hanno fatto la fine del Titanic. Brett è un bravo ragazzo, non se ne trovano molti come lui al giorno d'oggi» prosegue Kels.

Io non ho paura di confessargli i miei sentimenti, il punto è che non posso farlo. Dovrei essere sincera con lui, non potrei nascondergli il segreto che mi porto appresso da quasi un anno.

«Siamo amici da una vita, forse i suoi sono gesti fraterni. Mi vuole bene come una sorella minore, ed io ho frainteso tutto» provo a ipotizzare. Anche se la connessione che avverto quando siamo soli non è assolutamente comparabile ad un rapporto fraterno.

Claire imita la musichetta del circo. «Ma non farmi ridere», dice. «Se siete come fratelli, allora siete incestuosi.»

Sospiro e sciolgo la mia postura perfettamente dritta. Maledetto cuore che batte per un paio di occhi azzurri!

Improvvisamente si sente uno scoppio nel cielo seguito da un'esplosione di colori. È arrivato il mio momento preferito.

«I fuochi d'artificio!», esclamo mettendomi in piedi.

Li sento rimbombare dentro di me, non riesco a staccare gli occhi. Sono così belli, eppure hanno vita breve, un po' come i coriandoli. Vengono lanciati con tanta emozione, poi danzano in aria per brevi attimi e finisco a terra.

Tutte le cose belle della vita durano pochi istanti, ma sono intensi, memorabili.

Comincio a volteggiare sotto quella pioggia di colori mentre alla radio passa Paradise dei Coldplay. Alzo il volume e afferro Veronica per la mano costringendola a ballare insieme a me.

In questo momento mi sento viva, felice. È questa la bellezza dell'adolescenza: la spensieratezza. I problemi scompaiono tra le note delle canzoni, tra i passi scoordinati. Basta poco per divertirsi.

«Seb sta andando via» mi dice Ronnie all'orecchio per sovrastare il rumore dei fuochi. Mi fermo solo per guardare il nostro amico allontanarsi. Torniamo dalle altre per chiedere cosa sia successo.

«Dice che i fuochi gli hanno fatto venire il mal di testa». Kelly alza le spalle.

«È riuscito a stare appeso per tre minuti e non sopporta due botti?»,, commento. Noto Cat con lo sguardo perso nel vuoto. «Ehi, che hai?»

Senza distogliere gli occhi, indica la direzione con un cenno della testa. «Sbaglio o quello è il direttore? Perché sta zoppicando?»

Metto a fuoco la figura di Victor, in lontananza, che si muove alla svelta verso la reception, probabilmente per andare nel suo studio. Una delle gambe sembra essere più un peso che altro.

«Forse gli si è addormentata la gamba. A me succede di continuo», ipotizzo. «Oppure è inciampato, non saprei»

«Buon quattro Luglio ragazzi!», esclama la voce di Josie distraendoci dal signor Smith. Alza il volume della radio. «Forza, tutti a ballare adesso. Facciamo festa!»

.・。.・゜✭・.・✫・゜・。.

Spazio Autrice💙

L'Indipendence Day non ce lo toglie nessuno.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo <3.

Che ne pensate di Amy e Brett?
(avranno tempo di mostrarsi😉)

Un bacio e alla prossima.

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