9) Vino e Vendetta

Chuuya:
Scendo dall'auto, mi hai portato in un locale chiamato Lupin, dovetti venire a riprenderti  da ubriaco una volta qui, molti anni fa, ma ricordo l'insegna.

"È l'Alpha più isterico che abbia mai visto!" Aggiungo dopo una lunga serie di insulti verso il tuo collega biondo.
"Da che pulpito" aggiungi e ti prendi un pugno sulla spalla che ti fa soffrire quanto ridere.
"Tzk!..." sibilo alla fine.
Alla fine mi ha davvero offerto il vino che tanto bramavo, anche se non ne sto bevendo quanto ne vorrei per mantenermi sobrio.
Forse un po' per il vino forse anche per quel che è successo questa mattina, ho abbassato un po' le difese verso questo idiota, non l'ho di certo perdonato, non bastano delle scuse dopo 6 anni per tornare come prima, però è un inizio, preferisco vedere cosa farà.
"Come hai fatto ha capire subito che era un Alpha? a me ci sono voluti un paio di giorni prima di sentire il suo odore" mi chiedi.
Faccio spallucce e bevo un'altro sorso di vino,
"Ormai lavoro con così tanti Alpha che è diventato facile riconoscerne uno, ma uno così isterico mai! Che urto, lo avrei scaraventato volentieri giù dalla finestra-"
"Hai altri partner con qui lavori?" Mi interrompi ponendo la domanda.
"Non sono partner fissi, io preferisco lavorare da solo, ma spesso se sono delle operazioni su larga scala Morì mi affida qualcuno"ti spiego giocando con il calice e guardando le altre persone nel locale.
"E ti affida sempre degli Alpha? Mai qualche Beta?" Mi chiedi nuovamente, sbuffò e faccio spallucce, vorrei cambiare discorso ma sembri troppo preso da questo per accorgertene.
"Ma che ne so mica tengo il conto, finché fanno quello che dico possono essere pure donne incinta,vanno bene"Rispondo scocciato.
"Be l'importante è che porti sempre quel bel gioiellino al collo"lo indichi fiero, ti faccio una smorfia scocciata conoscendo già la tua stupidissima battuta.
"E che ne sai che non porto anche qualche regalo dei miei nuovi partner, infondo anche tu ne hai uno nuovo no?"ghigno ignorando la tua espressione.
Tu fai una strana smorfia, che dovrebbe assomigliare ad un sorriso, ma che non lo è per nulla, ci siamo seduti in un tavolo in fondo al locale, in modo da non essere disturbati.
"E cosa fai dopo il lavoro?" Mi chiedi ad un tratto, ti guardo male.
"Stalker" ti rispondo a brutto tono, tu ridi di gusto e io continuo a guardarti storto.
"Tu?" Ti chiedo di rimando, mi sorridi e fai spallucce, "divertiti a scoprirlo!" Rispondi, ma vaffanculo.
"Anche se ammetto di avere un certo talento per quel mestiere, te l'ho chiesto perché hai detto che con il tempo si cambia giusto? Be in tal caso significa che pure tu sei cambiato no? Quindi voglio conoscere il nuovo Chuuya di 6 anni più vecchio"
Ti arriva un calcio sotto il tavolo che ti fa stringere la presa sul bicchiere che tieni in mano.
"Vecchio ci sarai mummia suicida!"
"Hai ragione la tua altezza compensa l'età"
Un'altro calcio più forte colpisce il tuo ginocchio tanto da farti emettere una smorfia di dolore, ma nonostante questo ridacchi.
Ti guardo mettendo il muso e buttando fumo dalle orecchie come una teiera che sta per esplodere.
"Okey, seriamente adesso" mi ripeti, per riportarmi alla domanda di prima.
Quindi mi poggio allo schienale e sbuffò giocando con il bicchiere.
"Non si cambia così a caso Dazai, le persone cambiano per due motivi, perché qualcuno gli ha aperto gli occhi, o perché qualcuno gli ha chiuso il cuore..." ti spiego alzando il calice per studiare il pregiatissimo liquido al suo interno.
"E quale delle due ti ha reso la persona di adesso?" Mi chiedi con tono serio.
Io so la risposta, ma non sono pronto e non voglio ammetterlo, perché nemmeno io ne sono certo, quindi ci pensò un po'.
"Nessuno dei due, io sono quella persona che dalla merda ti ci leva, ma se mi manchi di rispetto, ti ci affogo dentro, si sono cambiato, ma non ti renderò il gioco semplice, elencandoti tutti i miei cambiamenti" bevo un'altro sorso e ti guardò con la coda dell'occhio, ridacchi, ti ho sgamato vero? Stavolta ho capito dove volevi arrivare.
"E come farò a capirli?" Mi chiedi divertito dalla conversazione cominciando una gara di sguardi e ghigni,io e te siamo così, cerchiamo in continuazione di fotterci a vicenda, tentando di manipolare l'altro, un gioco tanto malato quanto divertente, almeno per noi, lo facciamo da sempre e quando l'altro si rende conto di aver perso, scatta la rissa, però a noi va bene così, perché? Perché infondo siamo tutti pazzi in questo mondo, e forse coloro che lo sono di più, alla fine sono quelli più normali di tutti.
Poggio la testa sul palmo della mano posando il bicchiere ormai vuoto sul tavolo, poi ti guardo negli occhi e mi prendo la mia vendetta.

"Divertiti a scoprirlo!" Rispondo, tu ti metti nella mia stessa posizione e parte una gara di sguardi,l'obbiettivo? Il primo che abbassa la guardia perde.
"E sentiamo qual è il dolore che ha fatto cambiare te?" Ti chiedo, tu fai spallucce.
"Esistono più tipo di dolore Chibi, il dolore che ti fa male, e il dolore che ti cambia" rispondi furbo ispirandoti alle mie parole, sei sempre stato bravissimo a questo gioco.
Il vibrare del mio telefono attira l'attenzione di entrambi, lo prendo e rispondo.
"Ah alle chiamate degli altri rispondi però!" Mi fai offeso, ti faccio il dito medio e rispondo.
"Cosa le serve Boss?" Chiedo, muovi il bicchiere scocciato per l'interruzione del nostro gioco.
"Si arrivo subito" dico per poi riattaccare, pare ci siano delle novità importanti, e la mia presenza è richiesta.
Mi guardi storto, hai già intuito dove devo andare, non servono parole .
"Vorresti lasciarmi qui tutto solo?" Chiedi con finto tono drammatico.
"Stai benissimo da solo non preoccuparti"
"Non vuoi che ti faccia compagnia?" Mi chiedi di nuovo.
"Dicono che le cose belle durino poco no? Infondo come dargli torto, se un arcobaleno durasse più di un quarto d'ora, chi lo guarderebbe più?" Ti chiedo alzandomi e rimettendomi la giacca prendo il capello e mi sistemo i capelli, ma sento il tuo sguardo puntato addosso.
"Dipende quanto sia bello l'arcobaleno, e quanto sia interessato lo spettatore che lo ammira, non credi?" Mi chiedi poco prima che chiudessi la porta del locale, ti guardo curioso.
"Be lo spettatore deve essere proprio pazzo per aspettare giorni prima di rivederlo"Ti rispondo, fai spallucce.
"Avvolte bisogna sparire, per capire chi ti verrà a cercare"concludi, ti faccio un sorriso sbuffando.
"Lo sai che sei un caso perso vero?" Ti chiedo prima di andarmene, tu mi sorridi.
"Infondo quando perdiamo il diritto di essere diversi, perdiamo il privilegio di essere liberi, e poi sentì chi parla."
Me ne vado senza risponderti e mi dirigo a cavallo di un blocco di cemento verso la Port Mafia.

Dazai:

Ti guardo mentre poggi il viso sul palmo della mano e mi sorridi,
"Divertiti a Scoprirlo!" Che bastardo che sei, però ammetto che mi piacerebbe restare così per un bel po di tempo,  a guardarti mentre mi sorridi prendendomi in giro,  mostrando i tuoi denti bianchi come la neve, la tua pelle candida, quelle due pietre preziose che tieni incastonate negli occhi, e i capelli rossi disordinati che spezzano il tutto, portando un po' di caos in quella perfezione, non so perché , ma non mi sono mai fermato ad osservarti così bene, nell'ultimo periodo, se ti incontravo era perché volevi uccidere qualcuno nella mia Agenzia, o perché qualcuno voleva uccidere entrambi o solo uno.
Però ti davo comunque per scontato, anche se mi faceva piacere vederti,  non mi ero mai soffermato molto sui dettagli, eppure lo faccio sempre...con tutto, ma su di te no, forse perché avevo la certezza che saresti stato sempre al mio fianco, e quando me ne sono andato, mi ero basato su questa certezza.
Ma quella notte, ero ancora certo che saresti venuto, perché ero certo che ti ci saresti stato, che saresti tornato.
Eppure, per un attimo, mi sono davvero chiesto.
"E se non venisse?"
"E se non gli importasse?"
"E se mi avesse dimenticato?"
"E se mi volesse lasciare qui ?"
Perché diamine diciamocelo, sono stato un vero stronzo con te, e come mai me ne renda conto solo ora è un maledettissimo mistero, però quella notte, mentre ero in preda a quei dubbi, ho aperto gli occhi, e ti ho visto li, davanti a me, eri ferito, ma ardevi come mille incendi, avevi combattuto come un Dio, contro quel drago, sapendo di morire, perché eri certo che io fossi morto, ma lo hai fatto comunque.
E io ti conosco Chuuya, anche se devo imparare di nuovo a farlo, e so che tu non avresti mai fatto una cosa così per nessun altro, così, da quella notte, qualcosa si è accesso in me, come se per la prima volta io ti avessi notato, fino ad oggi mi sono sempre sentito vuoto, e vago per questa città, per questa vita, cercandone il senso, il motivo, ma non mi viene niente in mente, non ho una casa dove tornare, o famigliari da abbracciare, però ogni volta che penso alla parola famiglia, io vedo te, i tuoi occhi blu come l'oceano in tempesta, quelle ciocche rosse come fiamme che ardono, quel sorriso strafottente, che da tanti anni avevo dimenticato di coltivare.

Te ne vai dal locale, per andare ad incontrare Morì, ti guardo uscire e mi siedo al bancone del locale ormai vuoto.
Hey Oda...
Mi hai insegnato che chi nasce conoscendo l'oscurità cercherà sempre la luce, ed è quello che hai fatto tu, è quello che sto tentando di fare io, ma allora perché non mi sento completo? Perché non sento che sto facendo la cosa giusta?.
Mi manca la mia famiglia, mi manca Chibi, ma lui non vuole saperne di me, ci sto provando Odasaku, ci sto provando davvero, ma quel moccioso isterico mi deve sempre rendere complicate le cose.
Sorrido al pensiero, dovevo solo salvare i deboli e proteggere gli innocenti, eppure sento che questo non basterà mai per completarmi.
Poso il bicchiere vuoto sul banco ed esco andando verso l'agenzia.
Ho realizzato da poco che mi sono sempre impegnato per salvare gli altri, e io sono sempre stato salvato, ma chi ha salvato Chuuya quando ne aveva bisogno?, nessuno.
Nessuno l'ha fatto, eppure sarei dovuto essere lì.
Che egoista che sei Osamu, così tanto che ora il senso di colpa di sta divorando,oltre la promessa che hai fatto ad Oda, ora ne hai fatta un'altra.
Farti perdonare da Chuuya.
Perché forse è inutile salvare tutti dalle tenebre, se poi vedi  la persona a cui nel profondo tieni di più affogarci dentro.
Manterrò la mia promessa, entrambe le mie promesse...ma ora dove capire come fare.
Perché sono stato sincero con te Chuuya, voglio davvero conoscerti di nuovo, voglio tornare ad essere per lo meno importante per te, e non solo quella mummia bastarda.
Sei interessante Chibi, l'ho sempre pensato, e ora ho intenzione di scoprire cosa mi sono perso.

Torno verso l'Agenzia, entro e saluto i presenti,  Atsushi al quanto ho sentito ha avuto a che fare con Akutagawa per una missione in comune.
"Io ho paura di lui!! Ha provato ad uccidermi per tutto il tempo!?Non voglio lavorarci mai più!" Grida il povero omega distrutto, e sdraiato a peso morto sul tavolo.
Sorrido divertito dalla scena.
"Be si sente ancora il suo odore addosso a te"ridacchio, l'omega spalanca gli occhi e si precipita nel bagno più vicino.
"No questo no!!"rido divertito, ahhh quei due mi ricordano qualcuno, e poi infondo, sono un'ottima squadra.
"Dazai"
Mi volto e Fukuzawa mi chiama all'interno del suo ufficio, lo seguo sorridendo.
"Mi dica che ha qualcosa di divertente anche per me la prego!" Faccio guardandolo in attesa di qualche lavoro interessante.
L'uomo mi fa un cenno e si schiarisce la voce.
"In effetti si, domani vorrei che tu,Kunikida e Atsushi collaboriate con due dirigenti della Port Mafia per sequestrare delle informazioni importanti alla Gild"
Annuisco e prendo il fascicolo leggendolo rapidamente.
"E in più vorrei che ti riavvicinassi a Chuuya Nakahara,l'attuale braccio destro di Mori nelle operazioni sul campo, eravate colleghi no?"
I miei pensieri si fermano e guardò l'uomo davanti a me seriamente.
"Si, ma che c'entra lui?" Chiedo.
"Be ho rassicurato a  Morì che ti proverai a riavvicinare a lui solo per collaborare meglio nella nostra breve tregua, e lui ha acconsentito ritenendola una buona idea"
L'uomo si ferma dal parlare notando il mio sguardo perso,
"Dazai?"
Maledizione, se prima voleva uccidermi adesso vorrà portarmi all'inferno di persona .

Angolo Autrice
Sembra che Dazai stia per finire in un bel casino...chi sa come prenderà la notizia Chuuya...

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