48) Collisione
Chuuya :
Tampono i capelli con un asciugamano dopo essere uscito dalla vasca, mi guardo allo specchio accarezzandomi il viso stanco.
Non hai riposato per tutta la notte, riuscivo quasi a sentire la tua mente elaborare una soluzione tutto il tempo e questa mattina sei uscito presto per andare in quell'agenzia di detective.
Non ci voleva, l'unica minaccia è Mori al momento, non ci serve la sua protezione, anche se sono ancora ammaccato non riuscirà certo a tirarmi giù con una pistola, devo riprendere il controllo delle cose...così non va.
Penso mentre passo in salotto guardando tentato il frigo...ultimamente ho delle voglie terribili, ammetto di essere goloso, ma ultimamente vivrei volentieri di biscotti e cioccolatini.
"Non c'è niente...siamo seri?" Sbuffò guardando tristemente le mensole e il frigo vuoti.
Effettivamente non torno qui da anni,c'era da aspettarselo, e preferisco occuparmi io di queste cose...quello sgombro ha dei gusti di merda certe volte.
Esco di casa incamminandomi per le strade ormai più frequentate della città...quanto mi è mancata!...Parigi è degna del suo nome, però per quanto mi riguarda non c'è paragone con Yokohama.
Entro nel supermercato più vicino e inizio e frugare tra le varie corsie, è tanto che non esco da solo, e questa calma non mi dispiace, magari mi aiuterà a ragionare.
Anche se il brontolio del mio stomaco sembra non essere d'accordo, inizio a riempire il carrello di qualsiasi porcheria possa soddisfare le mie voglie, pensando anche a te ovviamente, non mi fido a lasciarti cucinare qualcosa, contando che ora quello che mangio dovrebbe arrivare anche al bambino.
Tocco gli scaffali con una mano aiutandomi con la mia abilità a riempire il carrello senza troppi sforzi,
Quando con un salto qualcuno afferra l'ultima scatola di biscotti rimasta a pochi centimetri dalla mia mano.
Mi giro di scatto con i nervi a fior di pelle.
"Quella l'ho presa prima io razza di bastardo! Posala o ti faccio arrivare l'intero scaffale in testa-!"ringhio puntando il dito contro il ragazzo che si gira per poi sorridermi, mentre io resto interdetto.
Non è possibile. Siamo seri?!
"Ohhh ma tu sei il ragazzo dal bel cappello! Nakahara Chuuya giusto?"mi fa questo sorridendomi e sistemandosi gli occhiali.
Tra tutti proprio questo bastardo dovevo incontrare...
"Allora sai anche che devi posare quei biscotti.adesso. E se ti vedo tirare fuori di nuovo quel libro maledetto giuro che ti faccio toccare la luna" ringhio al ragazzo che ridacchia allegro sorridendomi e mettendosi dritto.
"Ancora con questa storia?? È acqua passata ormai! Dazai-kun aveva ragione sei proprio uno rancoroso!" Soffia il ragazzo sorridendomi e agitando la mano.
Alzo un sopracciglio storcendo il naso a quelle parole.
"Che cosa ha detto quel bastardo?!- aspetta ma sparla di me a lavoro?!?" Aggiungo irritato, appena torna lo faccio dormire in balcone a quel bastardo...
Il ragazzo davanti a me ride divertito negando con la testa, mentre scarta un lecca lecca che tira fuori dalla tasca, ''Al contrario, non fa che parlare di te e del suo stare per diventare padre, congratulazuione approosito!'' mi fa il ragazzo sorridendoo mentre sgranocchia il lecca lecca.
scuoto la testa sbuffando, ma non riesco a trattenere un piccolo sorriso '' quellidiota...comunque ti ringrazio, suppongo..uhm'' esito un secodo guardando il ragazzo.
''Rampo-kun, puoi chianarni pure cosi'' fa questo sorridendomi ''So bene quello che hai passato dopo l'incidente di qualche anno fa, ci tenevo a ringraziarti per averci aiutato e aver salvato Dazai-kun''
Sospiro annuendo e appoggiandomi allo scaffale ''si, non c'è bisogno di ringraziarmi comunque..'' sbuffo guardando il ragazzo che si sistema gli occhiali ''La Mafia vi sta addosso vero? Non c'è da stupirsi dopo quel bel casino" soffia questo addolcendo lo sguardo.
Lo saettò con gli occhi per poi interrompermi un istante, lo avrei mandato a fanculo e gli avrei intimato di farsi gli affari suoi...Ma avvolte le cose che ci si tiene dentro diventano davvero troppe, le ansie le paure le paranoie le insicurezze...tutto diventa così opprimente come un fumo che si immagazzina dentro di te, fino a farti scoppiare, e sono così stanco...di dovermi tenere tutto quel fumo dentro.
Annuisco guardandomi le mani, che stringono il carrello.
"Sapevo che mi avrebbero trovato, siamo stati ingenui a pensare di-..anche solo per un istante-" mi blocco guardando il ragazzo rendendomi conto di star sparlando in un supermercato ad un ragazzo al quale nemmeno interessa.
"Nulla. Lascia stare" nella corsia cala il silenzio prima che il ragazzo di fronte a me decide di allungare la mano con i biscotti in mano.
"Non ho nulla da fare ora, facciamo così, per mettere le cose in pari per la storia del libro, se mi fai compagnia condividiamo i biscotti, e mi parli di questa situazione.
In fondo sono un detective no?il migliore!" Fa il ragazzo sorridendomi, guardo quella mano tesa tentennando.
"Perché dovrebbero interessarti i miei casini?.." chiedo istintivamente ,il ragazzo ammorbidisce il sorriso levandosi gli occhiali.
"Perché non sei una cattiva persona, se sei riuscito a rendere Dazai-kun così felice, gli amici di Dazai sono miei amici, e sinceramente credo davvero che al momento ti serva tanto averne uno.." soffia questo sorridendomi"La tua fama ti precede Nakahara, so bene quanto tu sia forte,non lo metto certo in dubbio,ma sono abbastanza sicuro che tutta la gravità di questo pianeta che ti porti sulle spalle..sia davvero tanto pesante persino per te".
Sento le mani tremare leggermente prima di prendere un grande respiro.
Ha ragione, ha ragione su tutto..
Sbuffò un sorriso.
"Sei proprio seccante se leggi le persone così.."soffio provocando una risatina al ragazzo.
"Allora? Guarda che l'offerta dei biscotti sta per scadere!" Soffia questo agitando la scatola.
La afferro sorridendo prima di fermarmi un istante e porgergli la mano.
"Chuuya, chiamami solo Chuuya " soffio, il ragazzo mi sorride stringendola per poi trascinare il mio carrello verso le casse.
"Allora prima della pausa biscotti devo raccontarti del mio ultimo caso!" Soffia questo mentre le nostre voci riecheggiano tra le corsie di quel supermercato, che a mia insaputa, mi ha fatto incontrare uno dei più cari amici della mia vita.
Dazai :
Guardo il cielo soffermandomi solo su qualche gabbiano che sfida il vento del porto, sospirò poggiando la testa sulla lapide, mentre la mia mano gioca con un filo d'erba.
"È tutto così complicato...so di aver fatto cose orribili nella mia vita e di non meritare il perdono" sorrido amaramente coprendo con l'altra mano i raggi di sole che mi accarezzano il viso.
"Però è davvero una merda dover sopravvivere a tutto questo." Sospirò spostando lo sguardo verso il mare.
"Cosa devo fare Oda...devo proteggere Chibi e puntino...ma come posso farlo se ho lasciato che Mori li puntasse contro un'arma simile.."sospiro rimandando a guardare il cielo.
Spero che tu stia a casa a dormire possibilmente, non ho chiuso occhio questa notte, avevo il terrore di non trovarti lì con me al mio risveglio e l'immagine di quell'arma puntata sul tuo ventre si accende ogni istante che chiudo gli occhi, il tuo sguardo...eri pietrificato, tu che non hai mai paura di niente e nessuno, ho visto il puro terrore scorrerti nelle vene in quegli istanti.
E mi sento così dannatamente colpevole per questo.
L'ho sempre detto quanto Mori somigliasse a un rettile, e non per caso, viscido, sleale e terribilmente astuto come un serpente , che se ne sta tranquillo tra l'erba alta o nell'oscurità, dove può colpirti in modo
mirato e doloroso, quando meno te lo aspetti.
Non va sottovalutato, sopra a tutto ora che ha il coltello dalla parte del manico, e può giocarci quanto vuole.
"..."
Noto un pezzo di carta ballare nell'aria di fronte a me, prima di posarsi sulla mia gamba, sollevo il foglio annoiato girandolo.
I miei occhi si sgranano e sento il sangue nelle vene gelarsi.
Una tua foto, dove entri nel supermercato vicino casa, scattata da molto vicino.
Mi alzo di scatto guardandomi intorno, nulla, non percepisco nemmeno nessuno.
Guardò di nuovo la fotografia notando il disegno molto famigliare.
"Non è possibile cazzo..!" Scatto correndo verso l'agenzia, ormai vuota mentre tutti sono a pranzo, e sulla mia scrivania prima di afferrare le chiavi noto un'altra foto.
"...non è possibile" ripeto buttando a terra il fascicolo scoprendo decine di foto ;
Foto del nostro appartamento, dell'auto, nella maggior parte poi ci sei tu, pedinato costantemente anche mentre eri alla finestra.
Poso le mani sulla scrivania fissando quello foto e il piccolo disegno su di esse.
"Dazai-San ?, cosa fai ancora qui?" La voce del ragazzo tigre che entra nella stanza mi raggiunge in poco tempo mentre questo avanza seguito dalla dottoressa.
"Oi, tutto bene?" Fa la donna notando la mia espressione.
"Devo andare!" Mi risveglio prendendo le Chiavi e superando i miei due colleghi che mi richiamano con scarsi risultati, per poi precipitarsi anche loro verso le immagini sparse sulla scrivania.
"Ma cosa...è impossibile! Yosano-San-" soffia la tigre guardando spaventato la donna che tiene fissi gli occhi sul tavolo.
"Quel Dostoevsky è duro a morire..." soffia questa sfiorando l'immagine del topo sorridente presente su tutte le foto.
"E sembra in cerca di vendetta."
Angolo autrice
Incredibile come nell'ultimo capitolo ero fiduciosa di aggiornare presto...
Si sono risorta dopo mesi sia su questa storia che sulle altre che sto aggiornando una ad una, con i miei tempi. Ovvero quelli di una tartaruga pensionata.
Chiedo scusa per aver lasciato queste storie incomplete così a lungo ma scuola lavoro ecc mi hanno occupato un sacco di tempo e dovevo concentrarmi su quelle..
Ora che arriva pure l'ora di studiare per la patente poi sono sicura che non avrò manco il tempo per respirare 😃🔫.
Spero comunque che questo capitolo possa esservi piaciuto, e ovviamente spero anche di riuscire a riprendere un po' i ritmi.
Al prossimo capitolo!
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