27) Casa
Dazai:
Continuo a cercare di rompere le sbarre che mi bloccano le braccia,mentre tengo d'occhio le guardie fare avanti e indietro per il magazzino.
"Non riesco ancora ad attivare la mia abilità, tu?" Chiede il corvino, mi giro notando che si sia finalmente svegliato.
"Nulla, ma in ogni caso ora non servirebbe a niente, è passato si è no un'ora da quando siamo stati appesi qui, nel dardo non c'era una quantità notevole di quella sostanza, quindi penso che al massimo tra una mezz'ora dovremmo riavere le nostre abilità" spiego a bassa voce al ragazzo al mio fianco.
"Cosa è successo a Chuuya? Cosa era quell'esplosione?" Chiedo subito al ragazzo, lui sospira guardando avanti a se.
"Siamo entrati nel magazzino e ci hanno teso una trappola, all'inizio siamo riusciti a gestire la situazione, ma stavano arrivando molti altri uomini, e Chuuya-san mi ha ordinato di allontanarmi, appena sono uscito dal magazzino lui mi ha raggiunto poco dopo e ha fatto esplodere tutto con la bomba che dovevamo prendere.
Poi non ricordo bene, ma sono certo che mi abbiano colpito con uno dei dardi, e ricordo che Chuuya-San mi ha trascinato da qualche parte mentre ci sparavano, ma non ricordo altro"
"Come ti è venuto in mente di lasciarlo lì!?" Chiedo seccato.
"Non mi ha dato scelta" risponde il ragazzo frustato.
"C'è sempre una scelta"
Sospirò pesantemente, dove diamine ti sei cacciato Chibi....
"Ah sei ancora vivo? Che sfortuna" sentiamo dire, mi giro alle mia sinistra e notiamo Mori finalmente sveglio.
"Quando ti vedo penso sempre lo stesso" rispondo all'uomo che ridacchia.
"Suppongo ci tocchi aspettare che Chuuya-kun ci salvi" dice l'uomo ridacchiando.
"Non potresti farlo tu o sei diventato troppo vecchio?" Chiedo all'uomo che storce il naso, ridacchio.
"In una situazione come questa dov'è non abbiamo avuto il tempo di pianificare niente, è perfetto per il nostro manipolatore di gravità, il caos rende le cose perfette per Chuuya-kun, inoltre meglio risolvere la questione in modo veloce."
Sentiamo dei passi più pesanti avvicinarsi e l'uomo di ferro si avvicina nuovamente passando ad il suo sottoposto una serie di fogli.
"Finalmente siete tutti svegli! A breve verrete trasferirti su una nave diretta verso la base della Gild, i miei superiori non vedono l'ora di vedervi!" Fa l'uomo sorridendo.
Tutti e tre lo guardiamo in cagnesco, è questo si diverte a sfotterci, bisogna capire chi è la mente di tutto, anche se ho già una mia idea...
Un subordinato si avvicina all'uomo richiamandolo.
"Lo abbiamo preso" tutti e tre guardiamo l'uomo che ride con gusto, non è possibile.
"Bene! Portatelo qui!" Fa l'uomo, per poi guardarci.
"Pare che anche l'ultimo fuggitivo sia stato preso! Lasciatelo a me, ho proprio voglia di farci una chiacchierata" fa l'uomo girandosi, digrigno i denti, mentre alcuni uomini aprono le porte principali.
"Non è possibile come può essersi fatto catturare da dei normalissimi sottoposti?" Chiede Akinori guardando le porte aprirsi, e per davvero vediamo due uomini tenerti incatenato, hai le mani incatenate, la bocca imbavagliata e anche i piedi, ti trascinano verso di noi, ma tu non ci rivolgi uno sguardo, sento Mori sospirare.
I due uomini si fermano a qualche metro di distanza da noi.
"Aveva un dardo vuoto infilzato nel collo, perciò è senza poteri"dichiara uno degli uomini mentre il loro capo ti guarda a braccia conserte, vedo i tuoi occhi spostarsi da un punto ad un'altro della struttura, seguo il tuo sguardo, stai guardando tutte le guardie, e le finestre,cosa hai in mente Chuuya...
"Ora non fai più il gradasso eh rosso?" Ti chiede l'uomo sorridendo, e avvicinandosi a te, ti guardo preoccupato, finalmente i tuoi occhi si puntano sui miei, e mi fai l'occhiolino guardando poi l'uomo davanti a te per un secondo.
Sorrido, e va bene Chibi, il tuo piano sembra folle e rischioso, ma se mi guardi così, non posso che fidarmi ciecamente di te.
"Se vuoi rimorchiare un Omega come si deve dovresti prima pensare a comprarti una parrucca, le teste calve sono passate di moda da un pezzo!" Comincio a cantilare, l'uomo si gira stizzito guardandomi in cagnesco.
"EH?! Taci razza di cagnaccio!" Mi ringhia l'uomo.
"Non te la prendere! Io sono solo sincero, con quell'abbronzatura poi sembri un gorilla abbrustolito, e inoltre credo che uno dei tuoi pali di ferro ti si sia infilato nel culo visto come stai inpie-Ah!"
Le sbarre di ferro intorno al mio corpo si stringono terribilmente, tagliandomi il fiato per un secondo.
"Ahhhh! Ho capito-..usi solo il tuo potere perché senza fai a botte come una bambina-AH-"l'uomo mi stacca dal muro prendendomi per il collo, alzandomi da terra e tenendomi con i piedi penzolanti.
"Adesso ti spezzo il collo brutto bastardo!! Chi ti credi di essere?!" Chiede l'uomo stringendo la presa sul mio collo.
"Ma è pazzo?!"chiede Akinori a chiunque potesse dargli una risposta.
"Forse" risponde Mori sorridendo.
"Rispondi!? Chi ti credi di essere eh?!" Fa di nuovo l'uomo, stringendo la presa.
L'apertura di una serratura, è un suono metallico tagliano il silenzio,sorrido.
"L'esca" rispondo, l'uomo sgrana gli occhi voltandosi, e tu sei già alle sue spalle, con i suoi uomini a terra.
"Sei lento!" Ringhi assestandogli un pugno in pieno volto usando la tua abilità, scagliandolo contro una colonna portante, questa fa tremare l'edificio, e come da te previsto, i vetri delle vetrate si frantumano, e si trasformano in proiettili rudimentali, che controlli con la tua abilità, scagliandoli contro gli uomini dei quali hai memorizzato le posizioni, subito dopo tocchi le pareti della struttura, e blocchi tutte le entrate dell'edificio.
Tossisco ancora sdraiato a terra.
"Hai visto? ...È tutto merito mio" faccio mentre riprendo fiato, tu sbuffi avvicinandoti a me, facendomi ombra, e sorridendo divertito.
"Forse abbiamo trovato qualcosa in cui sei bravo, distruggere la pazienza della gente" fai porgendomi la mano.
"E poi sono io quello pazzo" faccio sorridendo e afferrando la tua mano tirandomi su.
"Facciamo che sono pazzi entrambi" fa Mori facendo spallucce.
"Ma Chuuya-San sei stato colpito dal dardo, come fai ad usare la tua abilità?" Chiede Akinori, tutti ti guardiamo curiosi, tu sorridi mostrandoci il dardo che avevi sul collo.
"Ero riuscito a rubarne uno, ho svuotato il liquido all'interno ripulendolo completamente, e me lo sono infilzato da solo nel collo per poi sdraiarmi a terra, fingendomi svenuto, le guardie ci sono cascate in pieno, e mentre mi legavano ho fregato le chiavi delle manette ad una delle due, e mi sono lasciato trascinare qui" fai fieramente sorridendo.
"Allora vedi che non sei solo un nano da giardino isterico quando vuoi?" Faccio sorridendo.
"EH?! GUARDA CHE TI RIAPPENDO AL MURO BASTARDO!" Mi gridi contro ringhiando, ridacchio alzando le mani in segno di resa.
Un suono sordo attira la nostra attenzione, ci voltiamo, e infondo alla stanza vediamo l'uomo rialzarsi, decisamente meno amichevole di quanto già non lo fosse prima.
Fischio divertito.
"Gli hai mollato un bel destro Chibi, non è felice" ti faccio sorridendo, tu sbuffi.
"E vorrei vedere, prendi" mi dici lanciandomi una pistola, che afferro al volo.
"Non devi uccidere nessuno, e nemmeno suicidarti se possibile, mi serve solo che gli spari ad una gamba" mi spieghi mettendoti in posizione.
Alzò un sopracciglio confuso tu sbuffi guardando davanti a te.
"Vendetta personale, tu taci e fallo, se lo azzoppiamo non riuscirà a schivare i miei attacchi"rispondi stiracchiandoti le braccia, faccio spallucce e ti affianco.
"E va bene"rispondo, in quell'istante dalla polvere una decina di sbarre di ferro si staccano dalla parete, scagliandosi verso di noi, ti pari davanti a me, deviandone la direzione.
Dalla polvere esce finalmente l'uomo, che continua a scagliarci contro sbarre di metallo, che tu continui prontamente a deviare, come nulla fosse, l'uomo davanti a noi si infuria ancora di più facendo il tragico errore di uscire allo scoperto.
"Ora" fai, e nel mentre che deviavi quelle sbarre io mi sono posizionati alla destra dell'uomo,miro e sparo, colpendo perfettamente la gamba dell'uomo che di rimando mi scaglia contro altre sbarre che schivo, l'uomo si concentra su di me, sogghigno.
"Ci sei cascato di nuovo" l'uomo sgrana gli occhi e si volta ritrovandosi nuovamente un pugno sul volto, viene scagliato verso di me, mi abbasso, e tocco l'uomo non appena mi passa di fianco.
"Squalificato" soffio, attivando la mia abilità e neutralizzando l'abilità dell'uomo, che subito dopo lo schianto perde i sensi.
Ti sento mugugnare sfiorandoti la gamba, mi rialzo avvicinandomi.
"Sbaglio o durante il calore sei più violento?" Chiedo sorridendo, tu mi guardi malissimo sbuffando.
"Ok ok ho capito!" Faccio alzando le mani prima di ritrovarmi appeso ad un muro, mi avvicino sfiorandoti la guancia.
"Stai bene?" Ti chiedo, tu sorridi lievemente e fai di sì con la testa, sfiorandomi il viso,un rumore attira la nostra attenzione, mi allontano subito da te e Mori e Akinori si avvicinano.
"Con un po' di torture sono sicuro che il nostro nuovo prigioniero ci racconterà un sacco di cose interessanti" fa il Boss della Mafia prendendo il telefono, e contattando probabilmente la Mafia per occuparsi di questo macello.
"Avresti potuto usare i tuoi poteri Boss, l'effetto dei dardi era finito da un po', perché non hai fatto nulla?" Chiedi all'uomo, che alza lo sguardo avvicinandosi e sorridendoti.
"Avevo promesso che avrei fatto da spettatore Chuuya-kun, mantengo la parola data, ora torniamo alla sede, abbiamo un sacco di lavoro da fare, e traditori da punire, a presto Dazai-kun!" Fa l'uomo andandosene, superandomi, Akinori lo segue a ruota, tu mi la ci una veloce occhiata, indeciso su cosa fare, ricambio il tuo sguardo annuendo, e tu vai senza esitare.
"Ehhhhh?! E tutto questo è successo questa mattina?!" Mi domanda Atsushi incredulo.
"Hai visto che alla fine lavoro anche io!" Faccio sorridendo, il ragazzo davanti a me ridacchia mentre Kunikida mi lancia occhiatacce di fuoco.
Annuso l'aria sentendo un odore familiare e guardo divertito l'Omega davanti a me, che piega la testa curioso.
"E tu invece hai lavorato con Akutagawa-kun eh?" Faccio sorridendo, il ragazzo davanti a me sobbalza sul posto iniziando a tremare come una foglia.
"EH-?! Come hai fatto ha- c'è! No! O meglio- SI ma non in modo ufficiale- io avevo delle informazione e-eh ho pensato che lui ne sapesse di più- quindi l'ho contattato e siamo andati a fare dell-" scoppiò a ridere mentre il ragazzo davanti a me riprende a respirare, guardando altrove sbuffando.
"Tranquillo Atsushi-kun non sono Kunikida-kun, se vai a spasso con qualcuno della Mafia non mi arrabbio" faccio al ragazzo, che torna a guardarmi.
"Perché i mafiosi sono tutti così cattivi e aggressivi?! Quel maledetto corvino non fa altro che prendermi in giro tutto il tempo! E si diverte nel farlo! Che fastidio" sorrido genuinamente e il ragazzo mi guarda confuso.
"Nulla, ho avuto un dejavu! Comunque ricordati che non tutti i cattivi hanno scelto di esserlo..." mi alzo raccogliendo le mie cose dopo aver dato un'occhiata all'orologio.
"C'è chi è nato circondato da persone cattive, dall'oscurità, e non conoscendo la luce, non hanno avuto scelta, se non vivere nel l'unica realtà che gli è stata mostrata, è questo il nostro lavoro Atsushi, mostrare a quelle persone, che come nella luce c'è sempre un po' di oscurità, anche nel buio più abissale, c'è sempre un raggio di luce, c'è sempre qualcosa per cui vale la pena lottare, e cambiare, a te è stata resa una mano, che ti ha salvato da quelle tenebre, ma non tutti hanno ricevuto una mano che gli salvasse" finisco di dire al ragazzo avviandomi verso la porta.
"Ah! E comunque" il ragazzo sistema dei documenti guardandomi.
"Sappi che Akutagawa, quando lavora con qualcuno, gli rivolge a malapena la parola, il fatto che si diverta a farti qualche scherzetto, è il suo modo di dirti che infondo gli fa piacere la tua compagnia" spiego al ragazzo, che poco prima che io possa chiudere la porta mi ferma.
"Continua Dazai-San"
Mi fermo guardandolo, il ragazzo fa un grande sorriso.
"Qualsiasi cosa tu stia facendo, continua, ultimamente sei più...felice" fa il ragazzo per poi spostarsi in un'altra stanza, sorrido chiudendo la porta e avviandomi, ma non a casa mia, no, ci ho messo un bel po a capirlo...ma ormai so dov'è casa mia.
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