16) scatto d'affetto

Dazai:

Apro gli occhi, sento un gran capogiro, è un bruciore terribile alla spalla, metto a fuoco ciò che mi circonda, non c'è dubbio sono nel'ifnermeria di Yosano, ormai lo conosco a memoria.
Mi alzo a fatica mettendomi seduto, la mia giacca è poggiata su una sedia vicino al lettino,indosso solo la mia camicia.
Faccio mente locale di quel che è successo, e comincio a riacquistare memoria, e sbuito dopo aver metabolizzato il tutto, i tuoi bellissimi occhi sono la mia prima preoccupazione, dove sei finito?
"Ti sei svegliato finalmente!" Sento una voce femminile dalla porta, mi giro rivolgendo un sorriso alla donna che tiene in mano quella che suppongo sia la mia cartella clinica.
"Sono ancora vivo?! Ma non muoio proprio mai eh!" Faccio sbuffando la donna si schiaffeggia la fronte arresa.
"Se ci sono io come tuo medico stai pur certo che non morirai Dazai-kun, comunque i tuoi parametri sono stabili, direi che puoi tornartene a casa, sei rimasto incosciente 2 giorni, l'antidoto del veleno e era molto pesante e ha rallentato il tuo organismo facendoti addormentare profondamente,ma cerca di riposarti e evitare di andare in missione senza del supporto, Atsushi-kun era passato a vedere come stavi e mi ha chiesto di salutarti e riferirti che nonostante tutto la missione è completata e stanno tutti bene, eccetto te ovviamente" spiega la donna aggiustando con la penna alcuni appunti sul foglio.
"E va bene!" rispondo, alzandomi lentamente, non nego che bruci da morire, che seccatura odio il dolore.
"Ah! E il bel ragazzo col capello ti cercava"alzo subito lo sguardo verso la ragazza mentre mi rimetto a fatica la giacca.
"Uh? Dove è?" Chiedo subito.
"Ha chiamato l'altro ieri , gli ho detto che lo avrei fatto richiamare da te non appena ti saresti svegliato, non ho potuto dirgli nulla sulle tue condizioni, gli ho riferito quelle di quando sei arrivato, non eri messo per niente bene ti ho salvato all'ultimo da quel veleno, però sono stati bravi a bloccare l'uscita di sangue dalla ferita, o saresti morto dissanguato dopo 5 minuti, sembrava in pensiero per quanto penso sia impossibile per un tipo come lui"conclude il medico andandosene.
Mi balenano alla mente gli ultimi istanti prima che i miei occhi si chiudessero, mi stavi pregando di tenere gli occhi aperti, sentivo la tua mano sulla ferita, e l'altra sulla mia guancia, poi buio.
"Va bene,grazie mille!" dico uscendo il più in fretta possibile barcollando lievemente per lo scatto, sono ancora troppo intontito, ma ricordo bene che eri sporco di sangue, devo assicurarmi che tu stia bene, se hanno portato subito via me non è detto che abbiano dato la precedenza a te.
Esco dall'agenzia e prendo il telefono dalla giacca cercando tra i contatti, avvio la chiamata con il tuo contatto, e sento squillare alle mie spalle, sei appoggiato al muro di un vicolo, il buio mi impedisce di vederti chiaramente, ma non c'è dubbio che un profumo così dolce non possa essere che tuo.
"Chibi stavo pe-"
Non riesco nemmeno a finire la frase, che mi fermo appena sento il tuo corpo slanciarsi sul mio,aggrappandoti al mio collo e posando il viso nell'incavo di questo, stringendomi con forza,quasi con il timore che possa scappare.

Resto interdetto per un istante, siamo sicuri sia davvero tu, cos'è successo?,se in realtà sono ancora in un sogno, be non azzardatevi a svegliarmi.
Ti stringo a mia volta, nessuno dei due parla, indossi solo una camicia stropicciata e la giacca che è appena volata a terra.
"Chuuya?" Chiedo incredulo non sentendoti dire nulla, respiri profondamente, come se avessi appena corso una maratona, eppure non sei sudato,la tua stretta è salda, poggio la testa sui tuoi capelli, è inspiro il tuo dolcissimo profumo che mi fa impazzire ogni singola volta, come fosse la prima.
"Sono.. felice che tu sia vivo..." ti sento dire a bassa voce, quasi lo volessi sussurrare al vento, come un segreto,sorrido inconsciamente,stringendoti di più a me,senza smettere di inspirare il tuo profumo, cullato dal tuo respiro.
"Chi sei, e cosa ne hai fatto del mio Chibi?" Ti chiedo con tono di voce calmo e spiritoso, ti sento abbozzare una risatina, ma non sembri voler cambiare posizione, cosa che ad essere sincero, non mi dispiace per niente, sento tirarmi una ciocca di capelli con forza all'indietro, cosa decisamente dolorosa.
"Razza di idiota, decerebrato, ipocrita, psicopatico, imbecille cronico, rincoglionito, disagiato mentale, che cazzo ti viene in mente di fare coglione? Dovevo essere io a proteggere voi se non ti era entrato in quella testa vuota che ti ritrovi"borbotti tenendo il viso ancora nascosto nell'incavo del mio collo, ridacchio nonostante la tua dolorosa presa.
"Eccolo il mio Chibi!" Ti dico divertito al che mi tiri una pizza dietro la testa, ma riporti la mano dietro la mia nuca senza sciogliere l'abbraccio, possibile che tu ti sia davvero spaventato tanto?.
Una folata di vento mi fa rendere conto di quanto il tuo corpo sia gelato in questo momento, da quanto tempo eri qui fuori?
Ti rimetto la giacca sulle spalle, senza bisogno di abbassarmi per prenderla, e riallacciare le braccia sui tuoi fianchi, estremamente stretti per essere un uomo, hai sempre avuto in fisico snello e sottile, sembra quello di una ragazza, lo era già quando eravamo ragazzino, ma ora si nota molto di più.
Se ti trovavo terribilmente bello da ragazzini, dovevo aspettarmelo che crescendo avresti solo potuto fare ancora più stragi di cuori di quante già ne facessi.
"Ti sono mancato così tanto?Che dolce che sei Chibi!" Ti soffio ridendo, fai per allontanarti, e mi pesti un piede col tacco dello stivale, gemo dolorante, però noto che ci hai messo molta meno forza del normale, finalmente riesco a vedere i tuoi occhi, hai delle occhiaie evidenti e i capelli scompigliati, che ti vanno a coprire buona parte del viso, sorrido spostandoti una ciocca dietro l'orecchio, al che abbassi lo sguardo sulla mia spalla ancora fasciata,sfiorandola per u secondo.
"Mi hanno assicurato che mi riprenderò a breve ma devo muovermi il meno possibile" ti rassicuro, ad un tratto sembri renderti conto dello slancio iniziale che avevi fatto verso di me che in effetti, mi aveva provocato un fastidio alla ferita, ma non ci avevo nemmeno fatto caso.
Provi ad allontanarti per non rischiare di crearmi fastidio alla ferita.
"Ah si- ecc"ti riavvicino posandoti una mano dietro la nuca e riportandoti nella posizione del nostro abbraccio iniziale, non voglio che ti allontani, finalmente ti sento così vicino, ed è bello, davvero molto, finalmente il petto si fa leggero, il respiro più tranquillo e la mente più libera.
"Guarda che sono ancora incazzato con te.."ti sento soffiare leggermente scocciato, ridacchio e ti strofino i capelli affettuosamente, ti allontani innervosito e te li sistemi puntandomi contro un dito medio.
Sorrido, guardò il cielo che inizia a riempirsi di nuvole, non ho voglia di tornare in casa, sto così bene adesso...ti guardo, e prendo la mia decisione.
"Ahhhh che male questa spalla è proprio noiosa!"inizio con voce drammatica guardando il cielo con una mano sulla fronte.
Tu ti giri per guardarmi dopo esserti sistemato i capelli,
"Ma non hai detto che stavi bene-?"chiedi guardandomi sospettoso,sistemandoti la giacca sulle spalle.
"Bhe bene per potermi alzare da quel terribile letto di infermeria ! Ma mi hanno assolutamente e cordialmente consigliato di stare in totale riposo!" Continuo il mio più che prestigioso spettacolo, accompagnando le parole con alcuni gesti melodrammatici.
Tu mi guardi ancora male, ma ti vedo dubbioso.
"Tornatene a casa allora,senza fare il cane randagio in giro"mi rispondi sbuffando e incrociando le braccia.
"Vorrei! Ma è così lontana e i taxi non girano più a quest'ora" rispondo mettendo su un muso triste.
"Ma c'è ne è uno la die-"
"Non è vero! E poi casa mia è così piccola e poco accogliente..." apro un occhio osservando la tua reazione, posso vedere la tua faccia interdetta mentre le rotelle e nella tua testolina iniziano a girare.
"Brutto bastardo, tu vuoi infilarti in casa mia..!" Mi accusi indignato puntandomi contro il dito.
Ah allora ci sei arrivato.
Sorrido innocentemente, per poi avvicinarmi divertito.
"Mi stai davvero aprendo le porte della tua lussuosissima casa? Ohwww Chibi! Quanto sei premuroso!" Dico cingendoti le spalle con il braccio buono sorridendoti.
"No, cal cazzo sparisci" mi rispondi scocciato sfilandoti dalla mia presa e incamminandoti.
Ti seguo ridacchiando.
"E daiiii! Non mi va di stare da solo!! Prometto di fare il bravo!" Alzo la mano in segno di promessa poggiandomi l'altra sul cuore, tu borbotti qualcosa scocciato continuando a camminare.
"Ti devo ricordare che tu adori stare solo?" Mi ripeti roteando gli occhi, sbuffò annoiato affiancandoti e abbassandomi di poco per guardarti il viso.
"Ancora con questa storia! Ti ho chiesto scusa e sto cercando di farmi perdonare!! Almeno apprezza i miei sforzi!! E poi scommetto che hai altri noiosissimi documenti da compilare no? Sarò messo male fisicamente ma il cervello sta benissimo e nel mentre tu potresti berti un bel vino pregiato mentre io finisco le tue scartoffie..."
Ti propongo sorridendoti, ti vedo pensarci un secondo e schioccare la lingua, ghigno vittorioso.
"E va bene! Prova solamente a frugare nelle mie cose o fare casino e giuro che ti lancio dal 7 piano!" Mi punti un brutto muso contro, ti annuisco sorridendo.
"Brutto bastardo manipolatore..Tzk!" Borbotti scorbutico e ridacchio.
"Su su! Ti faccio un po' di compagnia no? E poi mi puoi raccontare meglio di quel tuo bellissimo scatto di affetto di po-"mi schiacci il piede decisamente più forte di prima, gemo dolorante e ridacchio guardandoti, le tue gote sono decisamente arrossate, e guardò il marciapiede scocciato.
"Non farne parola mia più o giuro che ti prendo a craniate"
Ridacchio prendendoti il capello, al che ti giri sbuffando, questo giochetto te lo faccio dalla notte dei tempi, me lo metto in testa sistemandolo.
"Mhmm e va bene! Se prometti di nuovo n cacciarmi dopo 1 ora" sbuffi sorridendo.
"Brutto ricattatore bastardo, va bene! Ora stai un po' zitto! Già non ti sopporto più!"
Sorrido nuovamente, rimettendosi il cappello,
"Senza cappello perdi 4 cm incredibile-"
"DAZAI!" Ridacchio, sai una cosa, forse vale la pena restare vivi ancora un po'...infondo tutto questo non è così male.

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