(1st September 1971) At Hogwarts

"Lily, ascoltami, Tunia non lo pensava davvero"

Greta Evans si trovava in uno degli scompartimenti dell'Hogwarts Express, mentre cercava di consolare la sua gemella, Lily.

Avevano da poco avuto una discussione con la sorella maggiore, Petunia, la quale, da quando aveva scoperto che le sorelle minori erano delle streghe, era diventata molto più fredda nei loro confronti, questo a causa anche dell'invidia che provava verso le due.

Tanto che la ragazza aveva scritto tempo prima una lettera a Silente, chiedendogli se anche lei potesse venire ad Hogwarts, ma la risposta del preside, seppur cordiale e gentile, era stata negativa.

Era stato quello uno dei motivi della litigata, in quanto le rosse erano entrate nella sua camera ed avevano letto le lettere. 

"Non ne sono più tanto sicura" disse Lily, asciugandosi le lacrime con il fazzoletto, che le aveva dato la sorella.

"Hai visto come ci ha guardate, no?"

La rossa sí soffiò il naso, per poi riprendere:
"Ci odia, lo sai anche tu"

Greta scosse la testa:
"Non dire così, non é vero" disse, mettendole una mano sulla spalla.

"Lei ci vuole bene, é solo turbata. Vedrai che tutto si aggiusterà"

Qualcosa parve attirare l'attenzione idella ragazzina:
"Lily, guarda, sta arrivando Sev" disse alla sorella, indicando la persona che si stava avvicinando al loro scompartimento, con un cenno del capo.

Era un ragazzino della loro età, con il viso giallastro ed il naso adunco, aveva dei lunghi capelli neri, ed occhi del medesimo colore.

Era Severus Piton, il migliore amico d'infanzia delle gemelle. Era stato lui ad aver fatto capire loro di essere delle streghe, e ad averle rivelato tutto quello che sapeva del mondo magico.

"Non voglio parlargli. Non ora" disse Lily, ripensando a quella discussione, avvenuta qualche ora prima a King's Cross.

Severus si sedette di fronte alle due ragazze, e vedendo il viso di Lily, capì che aveva appena finito di piangere:
"É per la questione della lettera?" chiese

Greta fece un leggero cenno affermativo col capo: "Crede che Tunia odi entrambe, per aver letto la lettera" spiegò

Il moro alzò il sopracciglio:
"E quindi?" chiese, beccandosi poi un'occhiataccia da parte di Lily.

"E quindi é nostra sorella!" rispose a tono

"Ma é solo una b-" il ragazzino si interruppe, quando vide un'altra occhiataccia, sta volta da parte di Greta, che si rivolse subito dopo alla sorella:
"Dai, Lily. Ora non pensarci. Stiamo per andare ad Hogwarts"

"Greta ha ragione, Lily. Ci stiamo finalmente andando" le fece eco Severus, e Lily allora si sforzò di sorridere

Il moro riprese la parola:
"Spero che voi diventiate Serpeverde"

"Serpeverde?!"

Un ragazzo della loro età, nello scompartimento accanto, che fino ad allora era rimasto in silenzio, aveva parlato:
era smilzo, con i capelli scuri e disordinati, ed occhi castani, portava un paio di occhiali, ed aveva un'aria arrogante e sicura.

Il castano continuò, facendo commenti negativi sulla casa di Serpeverde, segno che non sembrava apprezzarla.

"Tu che pensi di Serpeverde?" chiese ad un altro ragazzo di fianco a lui.
Questo era comodamente abbandonato sul sedile, era pallido, aveva una catasta di capelli neri e ricci e gli occhi grigi.

L'interpellato spiegò con poca allegria, che tutta la sua famiglia era Serpeverde.

Il ragazzo smilzo a quell'affermazione sbarrò gli occhi:
"Eppure mi sembravi un tipo a posto!" commentò

Sul viso del riccio poi si formò un ghigno:
"Ma forse io sarò l'eccezione che conferma la regola. Tu in che casa vorresti essere smistato?"

L'altro ragazzo sollevò una spada invisibile:
"Grifondoro, la casa dei coraggiosi di cuore!"

"Bhe, se preferisci i muscoli al cervello..." fece Severus

"E tu dove vuoi andare, dato che non hai né l'uno, né l'altro?" chiese il riccio, e sia lui che lo smilzo risero.

Lily e Greta si alzarono disgustate:
"Andiamo, Sev. Cerchiamo un altro scompartimento" disse la prima

Severus fece per seguirle, ma il ragazzo con gli occhiali, tentò di fargli lo sgambetto:
"Ci si vede, Mocciosus!"

Greta aiutò l'amico a rialzarsi:
"Tu e Lily e andate, io devo fare una chiacchieratina con questi" disse, per poi rivolgersi ai ragazzi.

Una volta soli, la rossa parlò:
"A casa non vi hanno mai insegnato a come trattare le persone in modo civile?!" chiese secca

"Possiamo non parlare di famiglia?" chiese il riccio, un po' a disagio.

Greta lo ignorò:
"Vi sembra il modo?! Non é molto carino prendersela con qualcuno che ammira una casa che a voi non piace" continuò

"Non sono affari tuoi" fece il castano.

La ragazza si rivolse a lui:
"E tu chi ti credi di essere, scusa?!" chiese

Il ragazzo sorrise:
"James Potter, molto piacere" si presentò con arroganza.

Greta gli si avvicinò:
"Ti credi spiritoso, vero, James Potter?"

James non rispose, ma si limitò ad emettere un "tsk".

La rossa quindi uscì dallo scompartimento:
"Spero che almeno ad Hogwarts imparerete ad abbassare la cresta" sospirò

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Tutti i ragazzini del primo anno erano finalmente entrati tra le mura di Hogwarts.

In tutti quei volti si poteva notare la meraviglia e lo stupore nei loro occhi.

Erano davanti alla porta chiusa della sala grande, dove la professoressa McGrannit aveva appena spiegato loro il sistema dello smistamento delle case, e dell'assegnazione dei punti.

Greta aveva il viso infiammato per l'emozione: era finalmente lì.

La rossa si voltò, e vide che accanto a lei, alla sua sinistra, c'era un ragazzino magro, dai cappelli color nocciola, e gli occhi verdi, e qualche cicatrice sul volto, che si sfregava le mani, un po' agitato.

La ragazza gli rivolse un sorriso:
"Nervoso?" chiese

Lui la guardò:
"Un pochino" ammise

Lei mantenne il sorriso:
"Anch'io. Ma qui saranno molto ospitali, ne sono certa"

Si voltò completamente verso il coetaneo, porgendogli la mano:
"Comunque sono Greta Evans, piacere di conoscerti"

Il castano ricambiò il sorriso, stringendo la mano della ragazza:
"Remus Lupin, il piacere è mio"

I due ragazzi rimasero in quella posizione per un po', iniziando a parlare delle ipotetiche case in cui sarebbero finiti, alle lezioni, e a quello che avrebbero potuto fare ad Hogwarts una volta smistati.

"Bhe, spero di avere di nuovo modo di parlare con te, Remus" commentò Greta

Remus sorrise:
"Anch'io, Greta"

Poco dopo, la professoressa McGrannit tornò dai nuovi studenti:
"Siamo pronti per ricevervi, seguitemi"

Le porte della Sala Grande si spalancarono, ed i nuovi studenti spalancarono gli occhi per lo stupore nel vedere un posto tanto magnifico.
L'attenzione della maggior parte di loro era ricaduta sul soffitto, che sembrava un cielo stellato, con migliaia di candele sospese.

La McGranitt si fermò, e tutti i ragazzini fecero lo stesso.

La donna si mise accanto ad uno sgabello, sul quale si trovava un vecchio cappello a punta.

"Quando chiamerò il vostro nome, verrete avanti. Io vi metterò il Cappello Parlante sulla testa, e sarete smistati nelle vostre case" spiegò la donna, prendendo con una mano il cappello, e con l'altra un foglio di pergamena.

La prima persona che venne chiamata, fu un un ragazzino, un certo Avery.

Non appena seduto sullo sgabello, al Cappello Parlante ci vollero pochissimi secondi per esclamare a gran voce:
"SERPEVERDE!"

Dal tavolo dei Serpeverde si levarono applausi e grida di trionfo, quando Avery andò a prendere il suo posto a sedere.

Dopo un paio studenti, che vennero smistati entrambi in Tassorosso, la McGrannit chiamò:
"Sirius Black!"

A quel nome, il ragazzino dai capelli ricci, che Greta aveva incontrato sul treno, arrivò allo sgabello, emozionato e sicuro, nonostante in realtà fosse abbastanza nervoso.

Dopo non troppo tempo il cappello esclamò:
"GRIFONDORO!"

Sul viso di Sirius si stampò un sorriso a trentadue denti, che gli rimase impresso per tutto il tragitto verso il tavolo festante dei Grifondoro.

Molti studenti vennero smistati, poi finalmente fu il turno delle gemelle Evans.

La prima tra le due ad essere chiamata fu Greta, che si andò alla postazione molto agitata.

Passarono pochi secondi, che alla ragazza sembravano minuti, quando poi il Capello esclamò, con la sua solita convinzione:
"GRIFONDORO!"

Greta era sul primo momento era al settimo cielo, poi vide Severus, che aveva un'espressione rabbuiata e triste.

La rossa mentre andava verso i suoi nuovi compagni di casa, guardò l'amico con uno sguardo mortificato, ma si sforzò a sorridere:
"Mi dispiace molto. Ma non é la fine del mondo, possiamo sempre incontrarci di nuovo, quando vogliamo" gli sussurrò, dandogli una dolce pacca sulla spalla.

Greta si sedette al suo tavolo, stringendo la mano a tutti i ragazzi entusiasti, e quando finalmente prese posto, sentì una voce, che la fece infastidire non poco:
"A quanto pare siamo nella stessa casa, rossa. Ti ricordi di me?"

Sirius si era voltato verso Greta, che ruotò gli occhi al cielo, per poi rispondere:
"Primo, il mio nome é Greta Evans, nel caso tu non avessi sentito. Secondo, sì, purtroppo mi ricordo di te, Sirius Black"

La ragazza, si rivoltò subito per continuare a guardare lo smistamento, domandandosi perché tra tutti gli studenti, proprio uno dei due ragazzi che avevano infastidito lei, Severus e Lily, fosse stato smistato nella sua stessa casa, ed augurandosi che almeno quel
James Potter, sarebbe finito da qualche altra parte.

Ma l'unica cosa che pensava in quel momento era Lily, che era stata chiamata dopo di lei, ed esultò anche lei insieme ai suoi compagni, quando la gemella venne smistata in Grifondoro.

Lily andò raggiante verso la sorella, sedendosi accanto a lei, abbracciandola:
"Greta, é fantastico, siamo nella stessa casa!" esclamò

Poi abbassò gli occhi, un po' infelice:
"Però...Mi dispiace molto per Sev. Ci teneva così tanto..."

Greta ancora una volta, si mise in prima linea per consolare la gemella:
"Ehi...Potremmo sempre incontrarlo tra i corridoi e passare del tempo con lui...E poi non é ancora stato smistato, non é ancora detta l'ultima parola"

A quell'affermazione, Lily tornò a sorridere:
"Sì. Forse hai ragione"

Altri studenti vennero smistati, e alla chiamata di un particolare nome, Greta non poté che assistere attenta:
"Remus Lupin"

Remus si avvicinò timidamente allo sgabello, ed era visibilmente teso, ma la tensione svanì quando il Cappello Parlante lo assegnò a Grifondoro.

Il castano corse in fretta al tavolo, dove fu accolto da una sorridente Greta:
"Congratulazioni, Remus!"

Il ragazzino si grattò la nuca imbarazzato:
"Grazie. Sono felice che anche tu sia qui, Greta"
ammise

La ragazza allargò il sorriso:
"Te l'avevo detto che sarebbe andato tutto bene, ricordi?"

Dopo Remus, tre ragazze a turno, Mary McDonald, Marlene Mckinnon, e Dorcas Meadows, vennero smistate tutte in Grifondoro.

Marlene aveva due gran occhi verdi, ed i lunghi riccioli biondi le ricadevano delicatamente sulle spalle. Dorcas e Mary invece, avevano entrambe la carnagione scura, la prima aveva i capelli neri, e più folti, mentre la seconda aveva un caschetto riccio.

Dopo di loro, un ragazzo di nome Adrian Mulciber venne chiamato, e come Avery fu smistato subito in Serpeverde.

Poco dopo la McGrannit fece un altro nome:
"Peter Pettigrew!"

Un ragazzino biondo e minuto, si diresse goffamente verso lo sgabello.

Il Cappello Parlante mise molto tempo a decidersi, quando finalmente urlò:
"GRIFONDORO!"

Il biondo in quel momento rischiò di inciampare, mentre scendeva dallo sgabello, andando a sedersi anche lui insieme ai suoi nuovi compagni.

"Severus Piton!"

Severus si mise nella sua postazione, quando poco dopo il Cappello gridò:
"SERPEVERDE!"

Il ragazzo si diresse verso il suo posto, lontano dalle gemelle Evans, mentre tutti i ragazzi di Serpeverde lo accolsero con entusiasmo.

Greta e Lily riuscirono a vedere un ragazzo più grande di loro, con i capelli biondo platino, con indosso una spilla da prefetto, che diede a Severus un'amichevole pacca sulla spalla.

"James Potter!"

A quel nome Greta incrociò le dita, mentre l'altro ragazzo che aveva incontrato sul treno, si dirigeva spavaldo per farsi mettere il Cappello sulla testa:
"Ti prego, fa che almeno lui non venga qui"

Ma con suo grande disappunto, il Cappello Parlante proclamò la sua decisione:
"GRIFONDORO!"

Greta a quell'annuncio, mise la testa contro il tavolo:
"Non ci posso credere" disse a bassa voce

James si mise vicino a Sirius, per poi guardare la rossa:
"Ah, anche tu qui?" chiese

Lei alzò la testa, e vide che nemmeno lui sembrava entusiasta del fatto che fossero diventati compagni di casa.

"Purtroppo" commentò

James continuò:
"Sai, sarei completamente felice di essere qui, se solo tu non fossi nella mia stessa casa"

Greta finalmente lo guardò con aria di sfida:
"Per una volta siamo d'accordo, Potter"

"Dai ragazzi, non iniziamo già a creare rivalità già dal primo giorno" li ammonì Remus.

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Dopo il banchetto, gli studenti vennero accompagnati nella Sala Comune, nei rispettivi dormitori.

Le gemelle Evans seguirono, come tutte le persone lì intorno, le indicazioni del prefetto, andando nel dormitorio delle ragazze.

Indossarono i pigiami, e si distesero comodamente sui rispettivi letti.

Greta guardava il soffitto, con un grande sorriso sulle labbra.

In quel momento, non pensava a quanto tempo avrebbe dovuto passare con quei due ragazzi, che già non sopportava, né al fatto che lei e Severus fossero in case diverse: pensava soltanto a quante cose nuove avrebbe imparato sul mondo magico, alle lezioni a cui avrebbe partecipato, a quante persone avrebbe conosciuto, e alla magia che si sentiva in ogni angolo del castello.

Si girò per un attimo alla finestra, guardando il panorama notturno.
In quel momento, si sentiva semplicemente
a casa.

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2194 parole.

Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto, e che i prossimi migliorino sempre di più.

Ditemi i vostri pensieri, ma prima di salutarvi, primo sondaggio per votare xlx preferit* del mese!

Potrete votare SOLO UN PERSONAGGIO (non votate per Greta solo perché é la mia oc, ma solo se é stata la vostra preferita), quello che avete preferito in questo capitolo.

I candidati di oggi sono:

Greta

Lily

Severus

James

Sirius

Remus

Peter

Spero di avervi fatto compagnia, e di continuare a farlo, intanto noi ci vediamo al prossimo capitolo.

Fino ad allora

FATTO IL MISFATTO

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