Epilogo: Osaka Tornerà
OSAKA, VILLAGGIO DI FUOCO
MONUMENTO ONORARIO PER I CADUTI
3 MESI DOPO LA BATTAGLIA CONTRO L'ESERCITO OSCURO
22/10/1285
ORE 12:00
POV: YUKAN
Erano passati 3 mesi dalla battaglia che aveva cambiato le vite di tutti noi abitanti di Osaka, a causa delle innumerevoli perdite subite, durante la Grande Battaglia contro gli "Oscuri", come avevamo deciso di soprannominarli noi, sopravvissuti a quel disastro indescrivibile.
Per un mio atto di pura debolezza Aki era riuscito a fuggire ed ora risultava disperso.
Spesso e volentieri inviavo squadre di esploratori alla sua ricerca, ma non facevano altro che tornare a mani vuote, sembrava essere svanito nel nulla, era scomparso chissà dove, senza lasciare traccia.
Proprio come noi, lui era una vittima, per questo avevo intenzione di trovarlo e parlargli, ero certo che avesse voglia di redimersi per tutto ciò che aveva fatto. Dentro di lui esisteva un lato buono, ne ero certo.
Inoltre, avevo promesso a Seika di proteggerlo ed a Gildor di riunire ancora la Dinastia di Fuoco.
La profezia doveva essere portata a compimento, anche senza la coraggiosa guerriera scarlatta e per far ciò, ritrovare mio fratello era fondamentale.
Con il passare del tempo, le ferite subite si andavano rimarginando, i danni agli edifici sistemati e le famiglie che avevano subito una perdita, ripagate con terre o denaro, anche se i soldi, ,che non sarebbero mai riusciti a riportare in vita tutte le persone cadute, erano una magra consolazione, per non morire di fame.
Quasi tutti erano ritornati ai loro villaggi, eccezion fatta per Hana, che aveva deciso di rimanere qui, per aiutarmi con la gestione del villaggio e parlarmi del problema per cui era venuta a chiedere aiuto a Seika.
Avevamo deciso di parlarne nel dettaglio dopo che i lavori, per risanare i danni che la regione aveva subito, venissero ultimati.
Ero però sempre stato deciso ad evitare, che i fatti avvenuti nell'ultimo anno, venissero ripetuti, proprio per questo, proprio al centro del Villaggio di Fuoco, luogo dei principali scontri e attacchi, nella piazza centrale, venne eretto un monumento onorario per i caduti.
Era un gigantesco gruppo scultoreo, fatto di candido marmo, rappresentante i soldati che avevano contribuito maggiormente alla causa e che pur di portare la pace, avevano donato la vita.
A sinistra, Ken stringeva il suo bastone, alzando un braccio per salutare l'osservatore.
Accanto a lui, Heiwa, aveva le mani portate dietro il collo, per sistemarsi i capelli, gesto rituale che compiva sempre.
Tutto a destra Otoshi, invece, stringeva fiero il suo moschetto, gli occhi erano stati scolpiti così bene, che sembravano descrivere perfettamente lo sguardo determinato, che aveva quando era in vita.
Al centro di tutto, era stata sistemata la statua di Seika, creata emulando la sua classica posizione di guardia, con la mano destra posata sull'elsa della spada, pronta ad essere estratta, il sorriso beffardo e lo sguardo fiero.
Era stata il miglior regnante, di tutta la storia della regione di Osaka.
Una donna, criticata aspramente da tutti, solamente per il sesso con cui era venuta al mondo, non considerata adatta al suo ruolo, attaccata perché, secondo la mentalità chiusa di molte persone, una ragazza non sarebbe mai stata in grado di gestire un regno come un uomo. Quella donna però, aveva salvato tutta la regione e ricordata in eterno, dimostrando come molto spesso, dietro a un grande cambiamento, si trova una grande donna.
Era il giorno dell'inaugurazione ed avevo convocato per l'occasione tutti i veterani della guerra appena terminata, insieme ai cittadini di tutti i villaggi.
Tutti piangevano di fronte alle statue, ognuno pensando alle persone care perdute.
Io mi trovavo proprio davanti a quella massa informe di persone, tutte distrutte e logorate da un conflitto inutile, che aveva portato solo morte e dolore.
Ma avevo anche un importante messaggio da urlare al mondo intero, per non render vano il sacrificio dei caduti.
Al mio fianco avevano deciso di rimanere Hana, Tsuki, Sai, Jiyū, Iwa, Zoka e Gildor, gli unici a essere a conoscenza della decisione che avevamo preso io e gli altri Capi-Villaggio, sotto mia esplicita richiesta.
<<Fratelli e sorelle di tutta la regione. Noi oggi ci troviamo qui per ricordare tutti coloro che, coraggiosamente, hanno deciso di donare la loro vita, per una causa più importante: L'unità dei villaggi, proprio come accadeva tanti anni fa, quando Osaka era unita sotto un'unica bandiera. Ognuno di loro, partendo da Seika, Otoshi, Heiwa e Ken, fino ad arrivare alle centinaia di soldati che hanno perso la vita, in tutte le battaglie consumatesi, hanno lottato con onore, per un sogno. Ed io, insieme agli altri Capi, abbiamo preso un'importante decisione.
Non abbiamo più la minima intenzione di rimanere separati, perché è l'unione che crea la vera forza.
Uniti abbiamo sconfitto il potere di Okami.
Uniti abbiamo sconfitto il Tartaro.
Uniti abbiamo sconfitto anche Aki.
E per evitare che regni ancora l'odio tra di noi e al fine di combattere sempre per un unico scopo, abbiamo deciso di creare la Lega di Osaka.>>
Calò il silenzio.
Tutti gli abitanti e i maghi erano increduli.
<<Permettimi di intervenire Yukan>> Sai calò il capo e poi prese parola
<<La lega di Osaka è un sistema di alleanze che lega tutti i villaggi. Questo patto, vieta categoricamente qualsiasi tipo di conflitto tra i villaggi e obbliga tutti i distretti ad aiutarsi, gli uni con gli altri, in caso di qualsiasi necessità>>
<<È un modo per mantenere l'indipendenza di ogni nazione degli elementi, legando però tutti allo stesso tempo sotto un'unica bandiera, come ai tempi di Otsuka il grande>> anche Gildor scelse di intervenire in mio aiuto, convincere la popolazione per la riuscita del piano, era fondamentale.
<<Ed è per questo che oggi, il giorno dedicato alla memoria delle vittime del Conflitto con gli Oscuri, che io, Yukan Zurimada, nuovo Capo-Villaggio del Villaggio di Fuoco, vi dico e prometto che non sarete più da soli. Da oggi possiamo definirci tutti fratelli. Perché è questo che siamo...compagni!!!!!>>
Il grido di dolore e gioia che si levò dalla folla, fece tremare le fondamenta di tutto il villaggio e per un momento, mi sembrò anche di vedere Otoshi, Seika, Ken ed Heiwa sorridere da lontano, in mezzo al folto gruppo di persone.
Avremmo sempre vinto, d'ora in avanti...UNITI.
OSAKA
SALA DEL TRONO, 3 GIORNI DOPO L'INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO AI CADUTI
25/10/1285
ORE 18:09
<<Bene Hana. È finalmente giunto il momento. So che avresti preferito parlare con Seika, invece che con me...ma le circostanze non lo hanno permesso>>
La castana sorrise, inchinandosi davanti al trono.
<<So quanto Seika ti stimasse. Sono sicuro che chiedere aiuto a te, porterà gli stessi vantaggi che domandarlo alla Guerriera scarlatta. E non è solo lei a pensarlo. Anche io ho imparato ad ammirarti e stimarti, sia come guerriero che come amico>>
<<Molto bene. Allora solleva il capo, per favore, sai che odio questi convenevoli. Dimmi pure, ti ascolto>>
Prima che Hana potesse formulare il suo discorso, la porta della sala del trono si spalancò e Kagaya entrò, gridando ed agitando una busta.
<<È arrivata una lettera da Edo!!!>>
<<Una...lettera dalla capitale?!!!>>
<<Avremo mai un attimo di respiro?>> Hana sospirò, sedendosi sul pavimento sconsolata
<<Non credo. In fondo noi siamo maghi, i più grandi maghi della regione. Ci aspettano ancora tante avventure, qui ad Osaka e in tutto il mondo...non è ancora finita, non finché i veri colpevoli di questa tragedia non l'avranno pagata...li aspetta la furia di tutti noi...la furia di Osaka!>>
OSAKA WILL RETURNS (IN EUROPE?!)
(Seika che porge la mano a Yukan, facendolo uscire dalla cella)
(La Dinastia di fuoco al Gran Completo, Yukan, Seika ed Aki)
( Ci tenevo particolarmente a ringraziare tutti i lettori. Questa per me è una storia molto importante, così come la prima scritta seriamente, che porto a compimento. Mi ha accompagnato per molto tempo, così come ha accompagnato voi lettori. Volevo anche dire che a breve uscirà il secondo volume di Osaka Chronicles, dove riusciremo a capire molto di più sulla vera storia della regione e della nazione.
Sono passati così tanti anni da quando cominciai questa piccola opera...spero solamente di averla conclusa degnamente. Grazie a tutti, ci vediamo al prossimo capitolo!!!)
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