Capitolo 8: Ombre

Osaka
Villaggio della Terra, Arena Imperiale
09/05/1285
Ore 08:35

POV:HEIWA

Sapevo che non mi sarei dovuta fidare di Seika, utilizzare Yukan per attaccare guerra ai distretti? Senza avvisarci? Pensai che se fossi mai riuscita ad uscire viva da quella carneficina se la sarebbe vista con me. Scossi la testa, non dovevo assolutamente distrarmi, avevo un avversario davanti e dovevo avere occhi solo per lui. Vista la sua divisa sembrava un pezzo grosso dell'esercito, era leggermente più alto di me, con i capelli e gli occhi scuri, non neri come quelli di Yukan, tendenti a un marrone scuro, era tutto sommato un ragazzo semplice, probabilmente della mia età. Osservava Yukan con aria preoccupata, sicuramente teneva a lui, cosa che potevo usare a mio favore.
Sfoderai la mia Katana e la puntai verso di lui.
<<Generale Heiwa Arimashi, esercito del fuoco.>>
Dissi facendo valere la mia autorità da generale, ma lui sorprendentemente mi sorrise semplicemente e si inchinò.
<<Generale Saibankan Marizumi, esercito della terra.>> Disse tranquillamente, come se non fossimo qui per lottare ma per bere una tazza di tè.
Arrossii improvvisamente, senza rendermene conto, scossi la testa e mi misi in guardia, non dovevo assolutamente distrarmi.
Però, quella disinvoltura, quella tranquillità, mi avevano decisamente presa alla sprovvista, quel ragazzo emanava un'aria decisamente strana, diversa, a tratti magnetica.
<<Che aspetti? Prendi la Katana e combatti!>> Urlai nervosa. Era un generale come me, non potevo permettermi di abbassare la guardia.
<<Non ho bisogno delle armi per combattere.>> Disse lui sfacciatamente, sorridendomi e provocando così la mia ira. Andai su tutte le furie e mi scaraventai su di lui, provando a colpirlo con tutta la mia forza, mirando alla testa.
<<Troppa forza, poca precisione.>> o almeno così credevo di aver sentito dire. Aveva schivato il mio colpo, uscendone totalmente illeso. Come diamine aveva fatto?! Non ebbi il tempo di riflettere ancora su come avesse fatto ad evitare così facilmente il mio attacco, causa un colpo sul fianco, che mi scaraventò letteralmente via. Incredibile, utilizzava il suo corpo come una vera macchina da guerra, era riuscito a colpire utilizzando efficientemente il palmo della mano. Cominciai a scagliare colpi a destra e a manca, che venivano puntualmente evitati da quel ragazzo. Mi fermai un secondo per riprendere fiato e per osservarlo meglio. Attualmente non ero riuscito nemmeno a sfiorarlo.
<Mi stai irritando.>> sussurrai con rabbia. Quel ragazzo stava riuscendo in qualcosa che finora tutti non erano stati in grado di fare: mostrarmi i miei limiti e la cosa mi faceva imbestialire.
<<Non è mia intenzione.>> rispose sorridendo imbarazzato, come se la cosa gli provocasse realmente dispiacere. Mi resi conto che non era armato e così decisi, dopo quindici minuti sprecati ad attaccare inutilmente, di fare sul serio. Alzai il viso e feci un sorriso sghembo al generale dicendo.
<<Questo era solo il riscaldamento, il vero combattimento inizia solo adesso!>> Lui sorrise ancora con la sua solita tranquillità, tutti quelli di questo distretto erano di una tranquillità fottutamente irritante e disse:
<<Bene caro Generale Arimashi, mostrami la tua forza. Non vorrei essere intervenuto inutilmente>>
Non ci pensai due volte, strinsi il pugno ed urlai. <<Bunretsu!>> ai miei lati si materializzarono due miei cloni o meglio due copie della mia ombra. Le copie erano in tutto e per tutto simili a me, anche per stazza, altezza ed abilità in combattimento.
<<Ken!Supekutoruu!>> Improvvisamente la mia mano venne avvolta da un manto nero ed io partii alla carica seguita, dalle mie ombre. L'adrenalina percorreva tutto il mio corpo, percepivo la potenza della magia del mio avversario, non una magia comune, qualcosa di fuori dal comune che mi colpì dal primo istante, sicuramente una magia arcaica o sconosciuta. Ma non era il momento di pensarci, non dovevo farmi sopraffare dalle emozioni in missione, nonostante questa fosse una missione molto inaspettata e a cui avrei preferito quasi non partecipare, almeno non dopo il colpo basso inferto da Seika al villaggio della Terra.
Arrivai faccia a faccia con lui quando, sentii un urlo.
<<shii Nooo!Hashira!>> i suoi occhi cambiarono colore, ricevendo strane sfumature ramate all'iride un tempo marroncina ed immediatamente un'entità a me sconosciuta, simile ad un ombra, ma diverse da quelle che padroneggiavo, avvolse il braccio del ragazzo per trasformarlo in una lama. Schivai appena in tempo il fendente e mi allontanai, richiamai le mie ombre per accumulare energia e decisi di attaccare nuovamente.
<<Lama d'ombra>> mostrai la mia arma peculiare, scattando nella sua direzione e facendo incrociare le due armi magiche, che causarono delle stranissime scintille, nere come la pece. Provai ad impormi e vincere il duello usando la forza, ma fu tutto inutile, la mia lama d'ombra venne spezzata dalla sua spada magica ed io fui costretta a fare un salto all'indietro, per evitare un fendente che sarebbe stato letale. Buoni fin quando non si arrabbiavano eh?
<<Bureseduku!>> Urlai con tutta la mia forza e lanciai un raggio oscuro contro il mio bersaglio sorridendo maniacalmente. Se l'approccio diretto non funzionava, avrei provato dalla distanza.
Lui di rimando avvicinò le mani al petto e sussurrò:
<<Onda di morte>> Improvvisamente creò un campo di forza oscuro, che respinse prontamente il mio attacco. A mali estremi,estremi rimedi, dovevo chiudere il combattimento, e subito.
Avevo compreso la tipologia di incantesimi che usava quel ragazzo, potevo farcela. Dovevo richiamare le mie creature. Alzai gli occhi al cielo e urlai:
<<Kage no kanki!>>subito tutte le ombre di tutti i presenti si staccarono.
<<Attaccate!>> Strillai indicando il ragazzo, immediatamente venne sommerso ed io caddi sulle ginocchia ridendo istericamente. Questo incantesimo era tanto potente quanto pericoloso, controllare tutte quelle ombre influenzava ogni volta negativamente la mia psiche, ma in quel momento non mi importava, avevo vinto. Qualcosa interruppe la mia euforia, facendomi capire che stavo cantando vittoria troppo presto, non mi resi conto abbastanza in tempo di quello che stava succedendo, sentii un urlo strozzato.
<<Bolla di morte!>> Come poteva non aver perso ancora i sensi dopo un'attacco così? Un'esplosione si accese immediatamente, vidi la vita scorrermi davanti, ma prontamente Kagaya apparsa da non so dove, creò una cupola di protezione per tutti i presenti. L'attacco fu talmente brutale che la mia amica dovette richiamare a sè tutte le forze disponibili per evitare la rottura della barriera, tanto da stramazzare al suolo senza forze, dopo che tutto tornò alla normalità.
Tirai un sospiro di sollievo, me l'ero vista davvero brutta. Nel frattempo gli altri approfittarono della confusione generale per battere in ritirata, Yukan era nelle nostre mani ed avevamo sconfitto la maggior parte dell'esercito della terra.
Mi alzai e mi avvicinai verso il mio avversario che era svenuto per lo sforzo e come se fossi uscita di senno, gli tastai il viso. Respirava ancora. Sorrisi, traendo un sospiro di sollievo.
Sollievo che non comprendevo, Saibankan rimaneva un generale nemico eppure...quando lo guardavo il cuore batteva forte. Improvvisamente mi sentii tirare per il braccio:
<<Che stai facendo?! Ti sei mangiata il cervello? Dobbiamo rientrare subito, Kagaya è svenuta, ha bisogno di un medico!>> vidi Zoka urlarmi contro e scossi la testa.
<<Dov'è Seika?>> dissi con un filo di voce.
<<Non è il momento.>> rispose lui con voce isterica, prendendo la mora in braccio. Non feci in tempo a rispondere che sentii le gambe cedermi. Non potevo svenire anche io, avrei creato altri problemi a Zoka, ma nulla. Caddi a terra priva di forze, quella vittoria mi era costata davvero una gran fatica.

( Rappresentazione di Saibankan, generale della Terra. Alle armi preferisce combattere a mani nude, di rado in uno scontro utilizza la sua katana poiché per il suo temperamento pacato tende a non voler fare del male. È molto protettivo nei confronti del fratello minore acquisito, Yukan. Quando c'è di mezzo il moro, Saibankan perde tutta la calma che lo contraddistingue. I genitori sono entrambi ex soldati molto influenti all'interno del consiglio della Terra e lo hanno spinto a seguire le loro orme.)

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