Capitolo 60: La Dinastia di Fuoco

Osaka
Valle di Fuoco
11/07/1285
Ore 16:02

POV: YUKAN

<<Rimane un solo problema adesso>> Seika rimise la sua Katana nel fodero.
<<Aki?>>
<<Proprio così. Ho avvertito la sua aura. Finalmente ha deciso di mostrarsi>>
<<Siamo arrivati alla fine eh?>> sorrisi imbarazzato.
<<Proprio così. Ma prima di affrontare per l'ultima volta Aki, voglio che tu sappia una cosa>>
<<Dimmi pure Seika>>
<<Io sono tua sorella>>
<< Eh?>>
<< Fidati di me>>
Lo sguardo serio della ragazza mi convinse.
Non stava scherzando ed era impossibile fraintendere una cosa del genere.
Un groviglio di emozioni mi assalì, non riuscivo a credere alle mie orecchie.
Aveva ucciso nostro padre e provato a farmi fuori, oltre che avermi mandato in esilio.
Con il tempo ci eravamo riavvicinati, ma ciò non aveva comunque cancellato ciò che mi aveva fatto. Come poteva una sorella trattare così una persona con cui condivideva tanto?
<<Perché non me lo hai detto prima?>> la mia voce si incrinò, mentre le lacrime rischiavano di inondare tutto.
<<L'ho scoperto Durante il mio viaggio. Ti prego di ascoltarmi Yukan. Anche io sono rimasta sconvolta dall'idea di aver ucciso nostro padre, ma ora conosco la verità. Tsuyudesu non era un traditore ed è giusto che tu sappia tutto ciò che è da sapere>>
Seika cominciò a raccontare ogni dettaglio, dalla mia nascita, fino al giorno in cui uccise mio padre e mi cacciò via.
<<Quindi papà ha ucciso il maestro Otsuka per preservare il villaggio da queste persone, che hanno paura di noi?>> adesso anche la questione che riguardava Yabureme aveva un senso, ecco perché l'impero aveva inviato un sicario.
<<È proprio così Yukan, ci temono. Proprio per questo, quando sono venuti a conoscenza della nostra esistenza, ci hanno separati, corrompendo Aki>> Improvvisamente tutti gli indizi Si incastrarono, mostrandomi il vero quadro generale della situazione.
Anche Aki era una vittima, proprio come noi, di una potenza maggiore, a noi sconosciuta.
<<Quindi come ci dobbiamo muovere?>> tutto l'odio, tutti i sentimenti negativi, che stavano divorando lentamente il mio cuore mi abbandonarono. Ero sempre stato da solo, il pensiero di avere due fratelli mi spaventò e mi riempì di gioia allo stesso momento.
<<Proviamo prima a farlo ragionare. Ricorda, solo insieme siamo veramente forti. Noi siamo la dinastia di fuoco>> Seika mi porse una mano, che strinsi con forza. Quella scena mi ricordò la prima volta in cui decise di stringersi a me, dandomi la mano e facendomi uscire da quella triste e buia cella.
<<Salverò Aki, è una promessa>> era davvero tanta roba da mandare giù, ma in quel momento la priorità era un'altra: Salvare Osaka e tutti i suoi abitanti, compreso mio fratello.
<<Ci conto. Gildor, ti unisci a noi?>>
Il mago scosse leggermente la testa.
<<Meglio di no. Questa è una cosa che dovete risolvere tra voi fratelli, possibilmente senza l'intervento di nessun esterno alla questione. Sarà il fato a decidere il destino della dinastia.>>
Annuii.
<<Il ragionamento è sensato, ma stai tranquillo, Io e Seika ce la caveremo>>
<<Non ho alcun dubbio. Vi accompagnerò finché posso, sbrighiamoci, la situazione non è affatto rosea. Seika, lo hai individuato?>>
<<Affermativo>>
<<Molto bene, allora facci strada>>
Seika corse via, in direzione delle mura.
Qualcosa non mi convinceva; tutti i nemici sembravano infatti essere svaniti nel nulla.
Per qualche secondo, pensai anche che si fossero ritirati, dopo che Tartaro era stato sconfitto da noi.
Poi la dura realtà si presentò a me: tutto l'esercito di Aki si era raccolto davanti alle mura, schiacciando i Maghi rimasti, che combattevano con tutte le loro forze.
Noi tre ci facemmo strada in mezzo ai nemici, distruggendoli senza un minimo di pietà, fino a raggiungere le fila dei nostri alleati.
<<Yukan! Seika! Ce l'avete fatta!>> nonostante il momento sfavorevole, l'accoglienza che ricevemmo fu molto calorosa.
<<Dobbiamo trovare Aki, ma prima vi daremo una mano a sistemare questi brutti ceffi>>
<<Non se ne parla nemmeno fratellino. Hai un compito molto più importante da portare a termine>> Sai mi sorrise, il suo sguardo mostrava quanto fosse fiero di me.
<<Ancora ad evitare i tuoi doveri da leader? Corri>> Kagaya non riuscì a trattenersi dal rimproverarmi nemmeno questa volta, sapevo che tutto sommato, era quello il suo modo per incoraggiarmi.
<<Credo nella tua forza e nel tuo cuore Yukan! Con l'aiuto della signorina farete qualsiasi cosa>> Zoka sollevò il pollice.
<<Ragazzino. Ti affido Seika ed il villaggio di fuoco>> anche Kosai decise di incoraggiarmi.
<<Vendica Otoshi>> Hana unì le mani pregandomi.
<<Mi dispiace di non poterti accompagnare in questa tua avventura tanto importante, ma non mi è possibile. Ed anche se potessi, non me lo meriterei, non dopo quanto accaduto al villaggio della Terra>> Ziah non aveva il coraggio di guardarmi negli occhi.
<<Ricordati la tua promessa. Finché non ti avrò battuto, vedi di continuare a vincere, così quando ti avrò sconfitto, la soddisfazione sarà maggiore!>> Jiyū si voltò, per nascondere qualche lacrima che attraversava il suo viso solitario, mentre abbatteva una manticora, che attaccava un nostro soldato.
<<Ti ho sempre reputato un falso ed un codardo, ma sei riuscito a farmi ricredere. Proteggi Osaka e la verità con tutte le forze>> il generale dell'Acqua, riuscì ad abbozzare un timido sorriso.
<<Raggiungete Ishiwa per favore>> Tsuyo , la biondina, mi fece notare così che i due capi-villaggio erano svaniti.
<<Vola Yukan e brucia tutto con la tua passione! Ricorda che sei un Dragon Stayer, devi andarne fiero>> i Gemelli della Tempesta, dal canto loro parlarono contemporaneamente, come se fossero una sola persona.
<<Ricorda. La conoscenza è potere>> Sentoki si inchinò leggermente per salutarci.
<<Ma che è il cuore a guidare fino in fondo le nostre azioni>> Iwa mi strinse la mano con vigore, prima di abbracciarmi.
<<Impegnati come hai sempre fatto>> Shinsetsu annuì vigorosamente con la testa.
<<Quest'oggi si compirà parte della profezia di fuoco. Ma non temete, il destino, con la volontà, può essere cambiato>> Gildor sfiorò con le dita la gemma che indossava, appesa al collo.
<<E cerca di non morire in modo stupido, non vorrei che ti facessi ammazzare subito, non saprei più chi infastidire, se tu dovessi lasciarci le penne>>Tsuki mi colpì in testa con un leggero buffetto, prima di allontanarsi, provocandomi con una linguaccia.
<<Un'ultima cosa Seika...>> Zoka si avvicinò a mia sorella, baciandola.
Lei immediatamente ricambiò il bacio, stringendolo tra le braccia, carezzando i suoi capelli come se fossero la cosa più preziosa che possedesse, non si curarono minimamente della battaglia in corso o della situazione, non esisteva altro, oltre al loro meraviglioso mondo.
Staccarsi fu probabilmente la cosa più difficile da fare, dopo essersi avvicinati tanto e sinceramente provai un po' di invidia.
Nessuno mi avrebbe atteso con tanto fervore quanto Zoka con Seika. O meglio, forse quel qualcuno c'era, ma non sapevo nemmeno se in quel momento fosse viva, o se i suoi sentimenti fossero autentici.
<<Tornerò.>> la regina di fuoco diede le spalle al suo compagno.
<<Non fare promesse difficili da mantenere>> lo sguardo di Zoka si perse nel vuoto, nascondendo qualsiasi tipo di emozioni, che poteva provare in quel momento.
<<Pronti ragazzi? Spalancherò il portone con la magia per farvi entrare, mentre tutti noi respingeremo i nemici>> il Mago Astrale, puntò i suoi occhi gentili su di noi.
<<Pronti!>>
<<Allora...andate>>
Fu più breve di quanto avevessimo immaginato, passammo nello stesso momento in cui Gildor pronunciò l'incantesimo.
Non appena fummo passati dall'altra parte, la porta si chiuse alle nostre spalle.
<<Dobbiamo sbrigarci. Le assenze di Ishiwa e del maestro mi preoccupano>> Seika correva, decisa ad arrivare prima che le cose potessero peggiorare.
<<Hanno deciso di attaccare Aki senza rinforzi? Non sarebbero mai così sconsiderati>>
<<Non è questione di sconsideratezza, ma di onore. Preferiscono morire pur di reintegrarlo, dopo quanto successo ultimamente. Pensaci. Il tuo maestro è stato costretto a servire colui che pensava essere il suo più grande amico e non ha potuto far nulla per evitare la morte di Otoshi. Ishiwa, dal canto suo ha agito in modo superficiale, facendosi ingannare e coinvolgere in una guerra inutile>>
Il ragionamento di Seika era sensato, i due capi avevano tutte le carte in regola per aver pensato di compiere un'azione così impulsiva ed avventata.
Finalmente arrivammo al tempio, luogo che mi investì subito di una miriade di ricordi: era in quel luogo, che il rapporto tra me e Seika era cominciato, proprio dopo un combattimento contro Aki.
Salimmo le scale con il cuore in gola, terrorizzati al pensiero di scoprire di essere arrivati troppo tardi, per salvare qualche altra vita.
La scena che ci si parò davanti non era molto lontana da come me l'ero immaginata: il Sensei ed Ishiwa erano immobili ai piedi di Aki, che rideva tronfio e fiero del suo operato.
<<Vi avevo avvisati...non siete abbastanza per me. Ed ora vi farò un favore...togliendovi di mezzo, vi farò risparmiare altre umiliazioni>>
Mi gettai dentro la stanza.
<<Sempre se non saremo noi a toglierti di mezzo, prima che tu possa anche solo respirare>> la vista del mio maestro ridotto in quel modo, mi fece perdere la testa.
<<Yukan, non muoverti. Ricorda il nostro piano>>
Seika mi afferrò per il braccio, evitando così che la situazione degenerasse subito.
<<Piano? Non vi sarà d'aiuto alcun piano contro di me>> Aki colpì il corpo di Ishiwa, che rotolò ai nostri piedi.
<<Fermati Aki. Vogliamo solo parlare>>
<<Parlare? Che noia...ma va bene, vi accontenterò. Sentiamo>>
<<So tutto della profezia>>
Il ragazzo sospirò.
<<Ho provato a mandare Heiwa per fermarti, ma è stato tutto inutile.>>
Seika strinse i pugni.
<<Perché non mi hai mai detto nulla?>>
<<Non volevo coinvolgerti. È stata già abbastanza dura per me da sopportare, ho assistito a esperimenti pericolosissimi condotti su di me ed i miei fratelli, con un tasso di mortalità elevatissimo.
Con l'uccisione del maestro non ho più retto...Otsuka per me era tutto. E ho perso ogni cosa per una stupida profezia, compreso mio padre>>
<<Il nonno ha dato la vita per la regione!>>
<<E cosa ci ha guadagnato? La pace è stata raggiunta? Il male ha smesso di esistere? No! Una maledizione, può essere esorcizzata solamente da una peggiore. Per questo ho deciso che sarei diventato il male in persona, per scacciarlo definitivamente da questo mondo!>>
<<Possiamo ancora trovare una soluzione insieme, noi tre! Combattere non serve! Noi siamo la Dinastia di Fuoco>> per un momento, l'esitazione sul volto di Aki fu chiara a tutti.
<<Non posso tornare indietro...è troppo tardi>>
<<Non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta>> Aki crollò sulle ginocchia, in preda alle convulsioni, prese ad urlare e strapparsi i capelli, oltre che piangere e graffiarsi il viso.
<<Che diamine sta succedendo?...>> cercai con lo sguardo un minimo conforto da Seika, che non arrivò, mia sorella era sconvolta e confusa quanto me.
Tutto poi cessò.
Passò qualche istante di calma glaciale, dove nessuno osò fare nulla.
Poi Aki si rialzò.
O meglio, solo l'aspetto era quello di Aki, la sua aura infatti era irriconoscibile, così come lo sguardo, era tornato quello crudele di sempre.
Adesso non sapevo più chi era il vero Aki, se quello ricolmo di sensi di colpa o lo psicopatico che avevo adesso davanti.
<<E tu...chi cazzo sei?>>
Aki rise.
<<Colui che ha portato tuo fratello nell'oblio. Anzi, ormai dovrei parlare al singolare, visto che io ed il nostro caro Aki siamo diventati da tempo una cosa sola>>
<<Tartaro? Ma come è possibile?>>
<<Saperlo non ti servirebbe a nulla, Seika Otsuka..>>
<<Perché mai?>>
<<Perché non arriverai a fine giornata...>>
Aki tolse lentamente la Katana dal fodero, producendo quel suono metallico tanto familiare, più della voce di mia madre.
La spada brillò, mentre Seika divorava terrorizzata con lo sguardo le decorazioni dorate e color rubino.
<<Quella è...>>
<<Proprio così Seika. Questa è Okāmi, l'originale, in tutto il suo splendore, l'arma leggendaria che rese il nostro antenato ed insieme a lui, la nostra famiglia e quella Otsuka tanto famose in Giappone. Questa spada, inoltre...sarà l'ultima cosa che vedrete.>>
Seika non perse tempo, avendo impugnato la sua spada da tempo, mentre io mi godetti ogni singolo attimo, per togliere dal fodero la mia "Spada del Cuore Infuocato".
<<Vedremo>> ringhiai, alzando la guardia.
Il ragazzo scattò, era proprio come me lo ricordavo, veloce, letale e preciso, non perdeva tempo in movimenti inutili con la spada, si muoveva in perfetto equilibrio con sé stesso, non sprecando alcuna occasione.
Era tanto bravo, che in quel momento, dava a me e Seika appena il tempo di indietreggiare e difendersi, dalla sua valanga incredibile di attacchi.
<<Sapete perché noi siamo dei Samurai, ancora prima di essere dei maghi? Perché tutta la nostra vita ruota attorno a questa lama, che è la fonte del nostro potere, contenendo gli spiriti guerrieri, e di onore, mostrando a tutti a quale grado apparteniamo. Perderla o romperla, significherebbe perdere un frammento della propria anima.
Anima ricolma di virtù e coraggio, perché noi affrontiamo i nostri avversari faccia a faccia, senza timore, fino alla morte!>>
Il castano, dopo tutto quel discorso mirò alle mie gambe con un attacco, che riuscii a schivare saltando.
Aki, che sembrava aver previsto tutto, mi colpì con un calcio allo stomaco, che mi scagliò via.
<<Ancora non ci siamo fratellino, sei troppo prevedibile>>
Con il braccio portò la Katana dietro la schiena, senza guardare, intercettando così un attacco che Seika aveva sferrato alle sue spalle.
Subito Aki si voltò, colpendola con un sinistro sul volto, costringendola ad indietreggiare.
<<Il vostro problema è che combattete limitandovi ad attaccare a casaccio. Ricordate che il vostro intero corpo è un'arma e da tale, va sfruttato a dovere>>
Io e mia sorella attaccamo contemporaneamente, venendo entrambi intercettati. I ruoli si invertirono, nostro fratello si difendeva, riuscendo però a gestire in maniera efficace tutti gli attacchi.
<<Amico...sembri aver perso la testa, giuro che ti farò tornare normale a suon di calci>>
Tornati tutti in posizione di guardia, ne approfittai per riprendere fiato, quel combattimento non era minimamente paragonabile a qualsiasi altro avessi affrontato fino ad ora, la sua forza, la velocità, non c'era più nulla di normale in lui.
<<Questa è un'affermazione molto pesante Yukki...sei pronto a farti carico delle parole che hai pronunciato?!>> scattò, colpendomi con una ginocchiata nel fianco.
Tutto accadde così velocemente, che non riuscii nemmeno a realizzare quanto appena accaduto, l'unica cosa che percepii fu la scarica di dolore, così potente da farmi crollare a terra.
<<Già finita? Dovresti fare maggior attenzione a ciò che dici, le parole hanno un peso. Ma ora veniamo a noi sorellina...vediamo se hai imparato qualcosa dal nostro ultimo scontro>> si fiondò su Seika, facendo incrociare le spade, mentre le fiamme si sprigionavano ovunque.
Quei due, rispetto a me erano proprio su un altro livello, in quel momento mi sentivo davvero inutile.
Seika attaccò con un affondo, ma Aki lo evitò, spostandosi su un lato e dando una leggera spinta alla ragazza, che inciampò, perdendo l'equilibrio.
Lo psicopatico non perse tempo, sollevò la Katana sulla testa, pronto ad abbatterla su Seika, che non avrebbe mai evitato quel colpo.
Ebbi paura, paura di fallire, di morire senza riuscire a portare la mia missione a compimento.
Presi la mia paura, la accartocciai e la scagliai via, lontano da me.
Avevo una sola possibilità e non potevo sprecarla. Mi rialzai, stringendo la spada con forza, prima di correre davanti al nemico, sollevandola, riuscendo così a bloccare il suo assalto, la spada di Aki emetteva fuoco dappertutto, mentre le armi si scontravano.
Cominciò una gara di forza, per rompere la difesa avversaria, entrambi spingevamo con tutta la potenza disponibile.
<<VAAAAAAAAAAAAAAIIIIIII!!!>> il grido di Seika mi fece venire i brividi, lei credeva in me, così come tutti i miei compagni e gli abitanti di Osaka.
Forzai il mio assalto, caricando tutto il  mio peso sulla zona della lama situata vicino all'Elsa, la parte più fragile di una spada.
Aki non resse, anche per paura che Okami si spezzasse, rompendo la sua guardia, lasciandomi così un punto scoperto.
Attaccai subito, ma con abilità mostruosa, lui riuscì ad evitare all'ultimo l'affondo, rimediandosi semplicemente un brutto taglio sulla guancia.
Era davvero incredibile.
<<Allora non sei poi così tanto male>> il castano si raccolse i capelli, in perfetto stile samurai.
<<Anche io faccio parte della Dinastia di fuoco, proprio come te!!>>
La sua espressione mutò, divenendo più bellicosa del solito.
<<Ancora con questa stupida storia? La Dinastia cadrà oggi, per mano mia, così Edo non verrà disturbata!>>
Edo? Ormai era più che chiaro, la capitale era veramente coinvolta nel complotto e controllava i movimenti di mio fratello, grazie a Tartaro.
<<Penso sia ora di fare sul serio, prima che arrivino altri scocciatori>> i veri problemi arrivarono quando ripose Okāmi nel fodero.
<<In ogni caso, non vorrei danneggiare troppo il luogo sacro del villaggio. Non sarebbe affatto vantaggioso...quindi...>>il ragazzo scomparve nel nulla, ricomparendo pochi secondi dopo con noi fuori dal tempio, alle base delle scale.
Ancora teletrasporto?!
<<Questo posto mi sembra particolarmente adatto, come palcoscenico per il vostro Requiem.>>
Il Capo dell'esercito Oscuro gridò e le sue fiamme risposero, avvolgendolo completamente.
Compresi che la profezia della dinastia di fuoco non era solo uno stupido racconto, quando anche il fuoco che scorreva nelle mie vene e in quelle di Seika, rispose al richiamo di nostro fratello.
La presenza dei tre eletti fu come una scossa, che fece risvegliare completamente i nostri poteri.
Sentii i miei sensi affinarsi, la vista divenire più acuta, l'olfatto svilupparsi.
Ora riuscivo anche a percepire con chiarezza l'aura di Aki, di Seika e di tutti gli altri combattimenti, nel raggio di centinaia di metri.
<<I veri giochi cominciano adesso>> Aki scomparve ancora, riapparendo davanti nostra sorella, qualche attimo dopo.
<<Pugno funesto del demone di fuoco!>>
<<Non stavolta! Pugno demolitore del Dio di fuoco!>>i due colpi si scontrarono, mentre le fiamme avvolgevano tutto.
<<Non dimenticarti di me, caro Aki! Ruggito del drago di fuoco!>> la fiammata che scagliai era la più potente che avessi mai visto, la vicinanza tra noi eletti aumentava veramente i nostri poteri.
L'incantesimo investì Aki, i cui vestiti si bruciarono in parte.
Nel complesso, lui non sembrava essersi fatto quasi nulla.
<<Come dimenticarsi del mio dolce ed adorato da tutti fratellino?>> in un attimo mi raggiunse.
<<Artigli velenosi del demone di fuoco!>> saltai via, evitando quell'attacco per un soffio.
Come faceva a muoversi così velocemente?
Era una forma di teletrasporto? No...
Conoscevo già quell'incantesimo.
<<Tu usi... le Impronte del Demonio...vero?>>
Aki scoppiò a ridere, indicando i propri talloni.
<<I miei complimenti, ci sei arrivato. Grazie a questo incantesimo esclusivo dei Demon Stayer di fuoco, raggiungo velocità inarrivabili normalmente>>
<<Concentri una grande quantità d'aria in un piccolo punto, i talloni in questo caso, dando poi fuoco a quella zona. In questo modo, la potenza delle fiamme sarà triplicata e tu, usando lo slancio delle esplosioni, sei molto più veloce>>
<<Ragazzo, mi sorprende che tu conosca certe cose>>
Sorrisi.
<<È tutto merito del Sensei e delle sue lezioni sulla magia del fuoco, che conosceva tanto bene, grazie ad Otsuka. Aveva paura che perdessi il controllo dei miei poteri, per questo mi ha istruito alla perfezione, su ogni incantesimo>>
Mi concentrai, richiamando a me tutta l'aria che mi circondava, concentrandola sulle piante dei miei piedi. Una piccola modifica all'incantesimo, che ne avrebbe sicuramente migliorato l'efficacia.
<<Il tuo maestro è una persona intelligente, in fin dei conti>>
<<E sai cos'altro mi ha insegnato?>>
<<Dimmi pure, sono interessato>>
<<A vivere come uno di loro...come un Mago della Terra>> feci scatenare le fiamme e mi lanciai su Aki.
<<Earth Breaker! Martello di Roccia!>> il ragazzo venne colpito in pieno dal mio pugno, avvolto dalla roccia, sfruttando anche la velocità dell'attacco, le due magie combinate erano risultate devastanti.
Erano in pochi a saperlo, praticamente solo i membri del Villaggio della Terra, ma conoscendo il segreto del sangue di drago, che scorreva dentro di me, avevano provato a bilanciare questo potere distruttivo con uno più contenuto e gentile, l'arte della terra appunto.
<<Adesso Seika!>>
<<Fendente del Dio di Fuoco!>> un raggio di fuoco venne scagliato contro nostro fratello, ancora stordito, dal colpo subito precedentemente.
<<Incornata del drago di fuoco!>> sfruttai le impronte del drago, per colpire Aki con una testata, il mio corpo intero, stava andando a fuoco praticamente.
Il ragazzo barcollò e cadde all'indietro, rimanendo fermo a terra.
<<È già finita?...>> mi sembrava impossibile, il grande capo dell'esercito Oscuro, non si sarebbe mai fatto sconfiggere in quel modo.
<<Siete proprio cocciuti eh? Avete anche ricacciato indietro Tartaro, ma la verità è che...lui è ancora con me, siamo una sola creatura! Oh, Tartaro Immortale, dai al tuo umile figlio la forza di servirti>> il misterioso vortice ricomparve, entrando nel corpo di Aki.
La sua aura, rossa e nera brillò, avvolgendo il cielo come un manto.
I capelli lunghi, divennero candidi come la neve, decorati con sfumature rossastre e color porpora, gli occhi si iniettarono di fuoco e sangue, mentre le braccia vennero ricoperte da squame color notte.
Lunghi artigli, sostituirono le mani umane ed al centro della sua fronte, comparvero due lunghe corna da demone.
"Ora mi è tutto più chiaro" Ryu si fece sentire, parlando a gran voce nella mia testa.
<<Che intendi Ryu?>>
"Questa è una forma di trasformazione molto simile alla nostra Dragon Form. La differenza è però fondamentale, difatti nella semplice Dragon, God o Demon Form, noi spiriti vi prestiamo i nostri poteri, unendo la nostra anima con quella di voi maghi, agendo in comunione. Questa invece è una vera e propria forma di possessione, lo spirito, ha finora influenzato le scelte di Aki ed ora ha il pieno controllo su di lui. Ha annichilito la sua volontà, aumentando i suoi poteri a dismisura"
<<Va assolutamente fermato! Modalità Drago della Fiamma Oscura! Ruggito del Drago della fiamma Oscura!>> un fiume di fiamme nere, volò contro Aki, che spalancò la bocca, inghiottendole del tutto.
<<Artiglio del Drago della Fiamma Oscura!>> il mago avversario mi bloccò per i polsi, annullando il mio incantesimo misteriosamente, non riuscivo più ad usare la magia.
<<E tu vorresti affrontarmi in questa misera forma? Patetico>> mi sbattè sul terreno con forza.
<<Frusta del demone di fuoco!>> una lingua di fuoco si abbattè sul mio fianco, facendomi gridare per il dolore.
<<Va bene fratello, non sarei mai voluta arrivare a questo punto, ma mi vedo costretta a farlo...Forza Kagutsuchi. È ora di Illuminare il mondo con la luce della giustizia. GOD! FORM!>>
Anche Seika assunse la sua più potente forma da combattimento.
Gli occhi divennero scarlatti, color sangue, mentre i capelli si trasformavano, divenendo color latte.
L'abito si trasformò in una lunga tunica bianca, ricoperta da avambracci dorati nelle braccia ed una lunga armatura di rubino, che ricopriva tutto il corpo.
Sulla sua fronte comparve un elmo allungato, sembrava fungere da corona.
Ora sì che sembrava la vera regina di fuoco.
<<Eccoti Kagutsuchi, vedo che anche tu ti sei unito ai festeggiamenti...direi di cominciare>> i due corsero a velocità indescrivibile l'una contro l'altro, scambiandosi colpi, incantesimi di continuo, non rallentando nemmeno per un secondo, riuscivo a seguire il combattimento a malapena.
Mi sentivo debole ed incapace, provai a rialzarmi, ma il mio fisico si oppose, non essendosi ancora ripreso dalla botta subita.
<<Ruggito del Dio di Fuoco!>>
<<Ruggito del Demone di Fuoco!>>
Le fiamme si annientarono vicendevolmente.
<<È stato divertente intrattenermi qui con voi, ma il tempo...è scaduto! Falce del Mietitore Infernale!>> gli artigli si allungarono, solificandosi ed andando a creare una falce nera come la notte.
<<Tecnica segreta del God Stayer! Loto Cremisi! Bagliore della Kuranagi no Tsurugi!>>
Seika tolse nuovamente dal fodero la Katana, che venne avvolto da un'aura infuocata, l'acciaio della lama, venne completamente sostituito dal fuoco.
<<La finiremo qui ed ora, con questo attacco!>>
L'albina puntò la spada contro Aki, che si beffò di lei roteando la falce.
<<Vedremo sorellina, fatti sotto!>>
Le due armi si scontrarono.
Fuoco contro fuoco.
Luce contro Oscurità.
Bene contro male.
Vita contro morte.
Ogni arma magica, portava con sé i sentimenti del proprio padrone.
Il fuoco avvolse entrambi in una spirale gigantesca, che per un attimo mi fece credere nella vittoria di Seika.
Poi tutto prese la piega sbagliata.
L'oscurità di Aki avvolse la spada di Seika...che si spezzò.
Scattai in piedi, correndo verso la sorella che avevo appena trovato, ma che avrei presto perso.
La falce trapassò Seika, che si accasciò a terra con un gorgoglio indefinito.
Gridai e con un balzo istintivo, riuscii ad afferrarla e portarla lontano da Aki .
<<Seika!>>
<<Y...Yukan...>>
Osservai lo squarcio creatosi nello stomaco, subito il sangue cominciò a colare violentemente. Inoltre, enormi fiotti di materia oscura presero a penetrare nella ferita, infettandola.
<<Un medico! Ci serve un medico!>>
Seika si aggrappò alle mie braccia sorridendomi.
<<Stupido ragazzino, pensi che un semplice medico basti a guarire un casino del genere? Mi fai sentire una pessima insegnante in questo modo>>
<<Allora chiamerò Kagaya! Chiamerò Kagaya e così ti curerà con la magia, così potrai sconfiggere Aki>> avevo già perso troppe persone a causa di quello stupido conflitto, il solo pensiero di dover dire addio anche a mia sorella, mi stava lentamente divorando.
<<Non...servirà. Non basto io per batterlo...ci serve il...tuo potere>>
<<Non me ne importa più niente di battere Aki! Non voglio perderti e basta!>>
La castana tossì, posando i suoi meravigliosi occhi color fuoco su di me.
<<Ma a me importa proteggere la regione, così come tutti i suoi abitanti. Voglio proteggere Aki e...voglio proteggere te. Quando tu venisti al mondo feci una promessa a me stessa>>
<<Che promessa?>
<<Promisi che ti avrei sempre protetto, indipendentemente da ciò che ti avrebbe riservato il destino. Ma ho fallito. Ti ho mandato via da casa nostra e continuato a dare la caccia, facendomi accecare dal desiderio di vendetta, che ho provato a sfogare su un bambino innocente. Sono una persona pessima>>
Baciai Seika sulla fronte, strappando poi un lembo del mio kimono, per provare a fermare l'emorragia.
<<Ma poi mi hai riaccolto qui a casa. Inizialmente lo avrai probabilmente fatto per un tuo interesse personale, ma questo non cambia che mi hai dato fiducia e che tu abbia imparato ad amarmi! Solo gli dei sanno quanto tu abbia scommesso su di me, dando ripetutamente prova del bene che mi vuoi>>
<<Lo avrei fatto mille altre volte per te...per il mio fratellino>>
Sentii un nodo alla gola, avrei voluto scoppiare a piangere, ma sapevo allo stesso tempo che dovevo mostrarmi forte, per non farla soffrire di più.
<<Io avrei fatto lo stesso per te. Attraverserei mari e monti, ucciderei mostri, sconfiggerei intere nazioni, perché sei mia sorella>>
La ragazza sorrise amareggiata.
<<Mi dispiace doverti lasciare di già, avrei voluto passare molto più tempo con te, recuperare quello che abbiamo perso>>
<<Non serve, il tempo che abbiamo già trascorso insieme, lo custodirò gelosamente nel mio cuore. Non dimenticherò mai>>
<<Promettimi...che salverai Aki, che riuscirai dove io ho fallito. Promettimi che continuerai a governare e guidare il villaggio, come hai sempre fatto, con la stessa passione e determinazione>>
<<Non sono abbastanza forte, non sono riuscito a proteggere nemmeno te!>>
<<Tu...sei già forte. E so che lo diventerai ancora di più...ascoltami...>>
<<Ti ascolto.>>
<<Il segreto è riunire la Dinastia di Fuoco...ma io non ce la farò...ancora il momento non è giunto...per questo, dovrò trasferire i miei poteri dentro di te>>
<<Ma così ti indebolirai! Il tuo corpo non sopporterebbe una perdita improvvisa del potere magico!!>>
<<È...necessario>>
<<Non è necessario! La tua morte non è necessaria>> mi aggrappai a Seika, le lacrime che rischiavano di strabordare.
<<Ma la salvezza del villaggio e del mondo lo è...quindi ti prego di non insistere ed ascoltarmi bene>>
Il mio cuore gridava, pregava di lasciar stare Osaka e salvare Seika, ma la mente diede retta a mia sorella.
Per il bene superiore, dovevamo fare tutto il possibile.
<<Sono qui, dimmi.>>
<<Devo...trapassarti...con la Kuranagi no Tsurugi...solo in questo modo...Kagutsuchi...ti accetterà come nuove ospite, se riuscirai a resistergli come ho fatto io>>
Le gambe presero a tremare, era un grosso rischio, se avessi fallito non sarebbe morta solamente Seika, io l'avrei raggiunta subito dopo.
<<Vai>> Seika con le sue ultime forze afferrò la sua Katana, la cui lama venne nuovamente avvolta dal fuoco e poi mi colpì, trapassandomi da parte e parte con la spada.
Sentii subito il fuoco invadere completamente il mio corpo, miscelandosi a quello che già era presente, mentre una nuova voce occupava la mia mente.
"A quanto pare, quello che aveva previsto la signorina si è avverato, è infine giunta al suo traguardo, contro suo fratello. È stato un piacere combattere al tuo fianco Seika"
"Il piacere è tutto mio, dolce Dio del Fuoco. Tratta per bene Yukan e buona fortuna per le prossime battaglie. Addio..."
Kagutsuchi rimase qualche secondo in silenzio, prima di riprendere la parola.
"Bene Ryu, credo che dovremmo condividere il corpo di questo ragazzo"
"Quindi lo accetti?" Il suono familiare del ruggito di Ryu mi investì.
"È logico. Seika lo ha designato come diretto successore. Lui è pronto"
"Andiamo a vendicare Seika allora"
Aprii lentamente gli occhi, sbattendo le palpebre.
<<C...cosa...>>
<<Il rituale....è andato a buon fine a quanto pare...Yukan...dimmi che mi hai perdonato per ciò che ho fatto>>
<<L'ho fatto da tempo sorellona...>>
<<Avvisa quello zuccone di Zoka. Non tornerò più, ma se per caso dovessi vederlo triste, anche solo per un momento, tornerò dal mondo dei morti, per picchiarlo. Si merita una vita felice, deve riuscire ad andare avanti, anche senza di me>>
<<Lo farò>>
<<Come rugiada me ne sono andata, la mia vita e tutto ciò che ho fatto ad Osaka, non è altro che un sogno nel sogno. Affido tutti i miei ideali e le mie volontà a te fratello. Riunisci la Dinastia e scopri la verità sulla Capitale. Ti auguro di raggiungere la felicità e di diventare un vero uomo...anche se sono sicura che tu, sia già sulla buona strada per diventarlo. Il mio viaggio è giunto al suo termine...addio...>> vidi la vita scivolare via da lei e i suoi occhi brillare un'ultima volta, prima di spegnersi del tutto definitivamente.
Le chiusi subito le palpebre, poggiandola delicatamente a terra.
<<Che scena a dir poco...commovente>> Aki scoppiò a ridere.
Persi completamente la testa.
Come poteva una persona ridere alla vista del corpo morto della sorella? Era chiaro ormai che avesse perso la ragione, questo significava che ogni briciolo della sua umanità lo aveva abbandonato
Decisi che avrei salvato almeno lui.
Gridai, con tutte le forze mentre il mio corpo mutava.
I capelli si colorarono di rosa acceso, brillando di sfumature violacee, sul mio corpo comparvero macchie scure indefinite.
Rividi le familiari corna ricurve crescere sul mio corpo, creando ovunque scintille esplosive.
Un paio di ali da dragone, simili a quelle di Ryu , spuntarono dalla schiena, rosse come il sangue e decorate, con disegni dorati.
Infine crebbe una coda dello stesso colore delle ali, piena di scaglie e spine, completando così una trasformazione che mai avevo visto.
<<Ci divertiremo io e te>> sibilò Aki
<<Ne sono certo!>> sbattei le ali, volando verso l'albino, colpendolo con la coda, tagliandolo ovunque grazie alle spine.
<<Fendente Infuocato!>> con un calcio nello stomaco, continuai il mio assalto senza sosta, che Aki riuscì a bloccare, scagliandomi via con l'altra mano.
<<Ringraziami, farò in modo che tu e Seika, possiate ricongiungervi oggi stesso>>
<<Ed io farò in modo che tu possa tornare ad essere un vero uomo!>>
<<Pugno Maledetto del Dio dei Demoni!>>
Chiusi gli occhi, placando il battito accelerato e regolando la respirazione, in modo da affinare i sensi.
In questo modo sentii i miei poteri aumentare esponenzialmente.
Del fuoco, arancione come il sole, ricoprì interamente il mio braccio, facendo brillare i marchi fatti da Otsuka, Zoka e Otoshi, a cui se ne era aggiunto un quarto: la corona del dio di fuoco.
Attaccai Aki.
<<Pugno Distruttore del Re dei Draghi!>>
I due incantesimi si scontrarono, fuoco arancione e viola si mescolarono, in uno scontro di volontà e potere magico. Indietreggiai, sotto al peso schiacciante dell'attacco di Aki.
"Forza eroe! Fagli vedere chi sei!"
"Yukan, sono sicura che riuscirai a proteggerci tutti"
" Dimostra a tutti quanto vali"
Nella mia testa vidi chiaramente le anime di Seika, Heiwa ed Otoshi, sorridere spensierate.
Avevano ragione. Per il loro bene e quello di Osaka, non avrei perso.
Piantai un piede a terra, spezzando la guardia di Aki.
Poi sferrai il colpo ed il demone venne completamente investito dal mare di fiamme, dello stesso colore del sole splendente.
Nella confusione, vidi anche qualcosa uscire da lui e bruciare, purificata dal fuoco del re dei draghi e del dio del fuoco.
Infine, lui cadde a terra, immobile.
Mi abbassai, per guardarlo negli occhi.
<<Non ti ucciderò, perché non sono come te, ma preparati a pagare per tutto ciò che hai fatto>> il mio attimo di esitazione, diede però ad Aki la perfetta opportunità per fuggire, creando una fitta nebbia scura.
<<Fumo Infernale!>>
Dopo che la nuvola si diradò, notai con ribrezzo, che Aki era...scomparso

(Aki Otsuka, Demon Form completa)




(Seika Otsuka, God Form completa)

(Yukan Zurimada, Dragon Form completa)

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