Capitolo 6: La sacra Sfida

Osaka
Villaggio del Fuoco, appartamenti reali
05/04/1285
Ore 18:30

POV:HEIWA

<<Non se ne parla nemmeno.>> Disse, mentre lucidava le sue lame.
<<È pur sempre un nostro fratello! Non può abbandonarlo così!>> Risposi, avvicinandomi a lei. Ero determinata, dopo averlo ritrovato, dovevo portare indietro Yukan ad ogni costo. Non appena fui ritornata al villaggio, dopo la missione, non aspettai i miei compagni, recandomi subito negli appartamenti della signorina Seika.
Durante il viaggio di ritorno, avevo spesso esitato, ponendomi decine di interrogativi, è giusto strapparlo via alla nuova famiglia che era riuscito a crearsi? Portarlo in un luogo che, sarebbe stato probabilmente ostile nei suoi confronti, viste le sue origini, visto il suo passato? Ogni dubbio, era stato spazzato via dal desiderio di riaverlo al mio fianco, dopo averlo rivisto, la sua immagine, nella mia testa, non aveva smesso di tormentarmi, desideravo di nuovo Yukan al mio fianco, proprio come un tempo. In questo momento, probabilmente si sarebbe rivelata una decisione sbagliata, ero sicuramente divorata dall'egoismo, accecata dal desiderio, ma dentro di me, sentivo che il moro sarebbe stato anche la scintilla che avrebbe dato il via a qualcosa di più grande.
Un piccolo rischio, anche al costo di far scoppiare una rivoluzione o causare una guerra, andava fatto...per un grande futuro.
<<Non c'è posto per i traditori in questo villaggio, dovresti saperlo.>> Rispose, calma come al solito. Non ci vidi più.
<<Traditori? Era solo un bambino! Lei, l'ha cacciato per colpa di un errore del padre!>> Avevo esagerato, lo capii quando me la ritrovai davanti, come una bomba pronta ad esplodere.
<<Quell'errore è costato caro alla vita di nostro padre. Il villaggio da allora è nel caos. Le altre nazioni non mi riconoscono come regnante e questo perché sono una donna. E tu, pensi ancora a quel marmocchio? Il Fuoco ha altri problemi! Dobbiamo diventare più forti, o presto periremo a causa dei mongoli, degli altri villaggi o dell'organizzazione oscura! Ho un popolo da proteggere, degli obiettivi da portare a termine!>>
Disse, fulminandomi con gli occhi.
<<Se sei così egoista, pensa ai tuoi interessi. Chi meglio di te è a conoscenza del tipo di magia di cui è portatore, con una buona preparazione e la giusta motivazione potrebbe essere utile alla tua causa no? Lasciarlo in mano ai tuoi avversari non mi pare furbo, sbaglio?>>
La sua reazione fu quella che più mi sarei aspettata. Mi scagliò un pugno contro, che parai prontamente. Ero terribilmente determinata, nemmeno la grande Seika Otsuka mi avrebbe fatto cambiare idea.
<<Cosa ti spinge a desiderare così ardentemente il ritorno di Yukan Zurimada?>>
<<L'amore che provo nei confronti di questo villaggio. Potrebbe essere una risorsa militare perfetta! Gli dia almeno una possibilità signorina! Sono disposta a tutto, credo che meriti una possibilità!>>
<< Heiwa, non mentirmi. Sai che odio quando lo fai>>
<< Lo desidero indietro Seika. Manca a Kagaya, a Zoka, ma soprattutto...manca a me.>>
Lei mi guardò con disgusto e mi diede le spalle, per ritornare alla sue armi.
<<Vallo a prendere.>> Affermò improvvisamente. Sussultai, ma, fui bloccata troppo presto da lei che aggiunse:
<<Ad una condizione. Non sappiamo se il villaggio della terra opporrà resistenza a questa richiesta, ma ricorda che se non tornerai sana e salva, senza nemmeno un graffio, un capello fuori posto, perderai il tuo posto.>>
Rabbrividii, c'era in gioco la mia dignità. Il posto da generale lo avevo sudato, tantissimo, ma c'era qualcosa a cui tenevo di più ed avrei dato il tutto per tutto per questa causa.

Osaka
Villaggio della Terra
08/05/1285
Ore 20:15

POV:HEIWA

Ero riuscita a convincere Seika! I preparativi per la partenza erano durati più di un mese, a causa di impedimenti vari, nati sia dalla frequenza stressante degli allenamenti, che dalla volontà della signorina di preparare difese adeguate per il villaggio, che con l'assenza del suo generale e di altri membri importanti dell'esercito ne usciva nettamente indebolito. Scelsi di portare con me solo Zoka e Kagaya, erano gli unici di cui mi fidavo, anche loro fremevano dalla voglia di rivedere nostro fratello, anche se Zoka non sembrava esattamente felice, non riuscivo ad inquadrare cosa stesse provando nei confronti di Yukan in quel momento.
Decidemmo di viaggiare a piedi, via terra e senza scorta, coperti da un mantello nero, per nascondere la nostra divisa imperiale.
Durante il viaggio, durato qualche giorno, sentii da alcuni mercenari che il villaggio dell'acqua era stato attaccato dall'organizzazione oscura, circolavano voci anche riguardo a chi la guidasse, ma ero anche consapevole di non dover dire niente a Seika, non adesso, non era ancora pronta a sapere la verità, questa informazione avrebbe potuto condizionare la sua decisione.
Tsuyudesu Zurimada...il padre di Yukan. Eppure tutti quel giorno lo avevamo visto abbattersi a terra, morto. Come poteva essere ancora vivo dopo un colpo del genere? Ma soprattutto, per quale motivo aveva deciso di ribellarsi al villaggio? Troppi dubbi continuavano ad offuscare la mia mente.
Ci preoccupammo un po' ma, nonostante tutto, arrivammo sani e salvi al distretto della terra.
Giunti al villaggio, ci dirigemmo immediatamente dal capo, mostrammo le nostre insegne reali e consegnammo la lettera scritta da Seika, dove si richiedeva la consegna di Yukan.
Per un momento mi sentii tremendamente in colpa, quelle persone avevano cresciuto quel ragazzo ed ora se lo vedevano strappato via senza poter far nulla.
Ma il villaggio del fuoco aveva bisogno di Yukan.
Noi ne avevamo bisogno
Io avevo bisogno di lui. O forse, mi stavo facendo condizionare da questa ossessione, finendo solo per ferire chi mi circondava?
L'uomo diventò subito scuro in viso, potevo capire benissimo come si stesse sentendo, ma dopo qualche minuto di silenzio convocò tre ragazzini: Yukan, seguito dai suoi due compagni. Guardai la ragazza accennando un sorriso, sapevo cosa stava per succedere. Dopo essersi schiarito la voce l'uomo diede al diretto interessato il messaggio di Seika.
<<In un momento simile, di forte dolore, doveva arrivare un'altra notizia luttuosa...Devi ritornare al tuo villaggio natale Yukan, non posso fare nulla per impedirlo se è la signorina Otsuka stessa a richiederlo.>> lo sguardo di Yukan si spense, ma, quando il moro sentì nominare Seika, si mise le mani in testa terrorizzato, non avrei mai voluto vedere la sua reazione.
Lo vidi tremare per qualche secondo, come se stesse rievocando tutto il suo passato.
Poi però, alzò fiero lo sguardo, come a volerci comunicare che non ci avrebbe reso la vita facile.
La ragazza, che si chiamava Ziah, reagì istericamente, cacciando un urlo e piantandosi di fronte a me
<<Avevi detto che non lo avresti costretto !>>
<<Infatti non sono stata io a richiedere il suo prelevamento, ma la signorina Seika.>>
<<Non lascerò che Yukan venga con voi! Dovrai passare sul mio corpo!>>
Sorrisi divertita, dimenticandomi del motivo per cui fossi lì, Yukan, che ancora sembrava essere profondamente scosso dalla notizia, non riusciva a parlare. Quella situazione mi divertiva, strappare mio fratello dalle mani di quella frignona era una soddisfazione che non avrei mai dimenticato.
<<Davvero? Me lo impedirai in tutti i modi possibili?>>
Lei strinse i pugni, mentre qualche lacrima le rigava le guance, si vedeva che tentava in tutti i modi di contenersi per non mostrarsi debole, ma la sofferenza sovrastava la ragione.
<<Sono disposta a tutto.>>
Scoppiai a ridere, quella situazione era tremendamente divertente, non riuscivo a smettere, nonostante Zoka e Kagaya mi chiedessero di calmarmi e contenermi, cosa richiesta dal decoro, considerato che mi trovavo nel distretto in vesti ufficiali, dinanzi al capovillaggio ed i suoi consiglieri. Ogni tentativo di farmi calmare fu però vano, non riuscivo a placare la mia risata isterica.
<<Allora dimostramelo>> sussurrai alla ragazza con voce suadente, volendo osservare fin dove sarebbe stata in grado di spingersi.
<<Basta Ziah! Per favore! Sta tentando di provocarti, non fare nulla di insensato! Potresti soltanto peggiorare le cose! Il villaggio è in crisi! Dobbiamo ancora riprenderci dalla morte di Ishi>> l'amico di Yukan si avvicinò alla frignona, provando a metterle un braccio attorno alla spalla per consolarla, gesto non apprezzato da lei, che si scostò, in preda alla rabbia.
<<Appunto! Dopo Ishi non ho intenzione di perdere un'altra persona importante. Tu stanne fuori Otoshi! A te non importa niente di Yukan, lo sappiamo tutti! E non toccarmi! Lasciami stare! Ormai ho deciso, la affronterò!>>.
Si asciugò le lacrime, estraendo dalla fodera la sua katana e puntandomela contro con uno strano e inaspettato sguardo fiero, da guerriera.
<<Io, Ziah Najima, soldato semplice del Villaggio della terra sfido Heiwa Arimashi, generale del villaggio del fuoco>>
Rimasi di stucco, non mi sarei mai aspettato che quella ragazzina avesse le palle di ricorrere alla sacra sfida, che si lanciava solo di rado e per ragioni estremamente importanti.
E questa era una di quelle ragioni importanti. Si vedeva che anche lei non intendeva abbandonare Yukan senza fare nulla.
E non solo lei.
Vidi lo stesso sguardo fiero da parte di tutti i membri di quell'insulso villaggio, dal Maestro ad Otoshi, a tutti i consiglieri e capi dell'esercito.
Tutti credevano in lei.
Aspettavano che qualcuno si ribellasse dinanzi alla nostra prepotenza e questa ribellione era arrivata.
Io, il generale più potente di tutti i villaggi, ero stata sfidata da un'insulsa ragazzina, per riavere mio fratello indietro. Mi stavo giocando non solo un pezzo della mia famiglia, ma soprattutto il mio posto alla destra del capo villaggio.
<<Se la signorina Arimashi è pronta ad accettare la sfida, i due sfidanti combatteranno domani all'arena della Terra, giocandosi il futuro del qui presente Yukan Zurimada.>>
I membri del consiglio fecero da testimoni per legittimare la sfida.
<<Accetto la sfida lanciata dalla qui presente Ziah Najima. Che vinca il guerriero migliore.>>
Lasciammo le residenze imperiali e ci dirigemmo nella locanda più vicina per pernottare. Ovviamente accettai quella famosa sfida, ne andava del mio onore. Non chiusi occhio, sapevo che quella ragazzina non poteva nulla contro di me, ma una sfida rimaneva pur sempre una sfida. Non avrei mai permesso che vincesse, per nessun motivo...Non dopo tutti gli sforzi che avevo compiuto per arrivare a questo punto. Lo avrei portato con me a tutti i costi...

( Zoka e Kagaya nella foresta del villaggio della Terra. Entrambi pezzi grossi dell'esercito, il primo è considerato il quarto Dragon Stayer più potente al mondo e ha una cotta per Seika Otsuka. Kagaya, figlia dell'addestratore reale, possiede una magia sconosciuta, considerata di supporto poiché serve a curare ferite, creare scudi di protezione...ancora non si riesce a comprendere l'origine di tale elemento. In battaglia sono una coppia inseparabile.)

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