Capitolo 59: Gran Finale
Osaka
Valle Infuocata
11/07/1285
Ore 15.57
POV: ISHIWA
<<Qualcosa non mi torna Maestro... perchè Aki non si fa vedere? Al momento noi siamo in svantaggio, specialmente con quel mostro gigante che ha fatto sparire il sole>> osservai preoccupato i miei soldati, i guerrieri della purezza, dell'acqua. Vidi combattere Jiyū, Tsuyo, il generale, ma finii per osservare anche tutti i nostri alleati, Sai, Ziah, il duo dei profeti, i Gemelli della Tempesta, Shinsetsu, Tsuki.
Tutti lottavano per un unico, grande scopo, la pace della regione. Una cosa del genere, non accadeva da tempo immemore.
Tutta Osaka, era tornata ad essere una regione dominata dall'armonia.
<<Starà assistendo alla battaglia da qualche parte, non si perderebbe per nessun motivo lo spettacolo finale>> il Sensei si fermò di botto, tornando a riflettere.
<<E se... stessimo cercando nel posto sbagliato?>>
<<In che senso?>> sollevai un sopracciglio incredulo, era lì che si stava consumando la battaglia.
<<Noi attualmente ci troviamo all'interno delle mura. Ma siamo sicuri che Aki sia rimasto fuori? Non è interessato a noi, cerca Seika. E se fosse entrato dentro al villaggio?>>
<<Ma a che scopo?>> non riuscivo minimamente a seguire il discorso.
<<Pensaci bene. Questa battaglia per lui rappresenta il Gran Finale del suo piano e quale scenario migliore della casa da cui è scappato? Vuole tagliare del tutto i legami con il passato, oggi, distruggendo noi e la sua vecchia casa>>.
Fu come ricevere uno schiaffo, mi sentii stupido a non averci pensato prima.
<<Al Tempio! È stato lì che ha rubato l'ultimo pezzo della spada e dove ha aggredito Seika>>.
Il Maestro annuii con la testa e invertimmo la direzione, correndo verso il villaggio.
Non fu semplice tornare indietro, specialmente dopo che il portone era stato chiuso.
L'intero portone principale era circondato dai nemici e farlo aprire, per permettere il nostro passaggio fu molto complicato, soprattutto senza far penetrare nessun invasore. Portammo al limite i nostri polmoni e le nostre gambe, per arrivare il più velocemente possibile al tempio e risalire le sue infinite scalinate.
Non ci fermammo nemmeno arrivati in cima, sfondammo il portone con un calcio, individuando subito il traditore, seduto sul trono, che assisteva alla battaglia in corso tramite uno schermo magico.
<<Quel trono non ti spetta Aki. Scendi da lì>>
<<O ti faremo scendere noi>> ringhiai.
il capo dell'esercito Oscuro si voltò... e scoppiò a ridere.
<<Quale onore.. i Maghi più potenti della regione, i Capi-villaggio in persona, sono venuti a trovarmi. Mi sembra però che manchi qualcuno... sbaglio?>> i suoi occhi brillarono nella semi oscurità del tempio, splendendo di luce malevola.
<<Ken non ce l'ha fatta, mentre Seika è occupata con quel tuo amichetto gigantesco>> gridai, battendo un pugno a muro, quel ragazzino mi stava facendo salire su i nervi.
<<Mio caro Ishiwa, ti correggo. Ken è stato ucciso da me. Prima avete detto che il trono non mi spetta. La verità è che voi, siete solo degli scarti deboli ed inutili. Vi siete fatti soffiare i pezzi di Okami da sotto al naso. Ken è stato ucciso. Seika ha affidato il suo regno ad uno stupido ragazzino. Ishiwa, tu sei caduto nella mia trappola, attaccando degli innocenti, mentre tu... Hikabe. Ti sei fatto soffiare il posto da una nullità. A conti fatti, siete voi, presunti regnanti, a non meritare il trono.
Ed i deboli, nel mondo che voglio io, possono fare una sola cosa buona... crepare>>.
Non ci vidi più: scattai con la katana sfoderata, attaccando alla cieca, con il maestro che corse dietro di me, per darmi supporto.
Continuammo ad attaccare Aki, ma una volta che ci avvicinavamo lui scompariva e ricompariva da qualche altra parte.
<<Troppo tardi!>>
<<Troppo prevedibile!>>
<<Troppo lenti!>>
Ci fermammo qualche secondo, per riprendere fiato.
<<Siete ancora più inutili di quanto credessi. Potrei riuscire a liberarmi di voi, senza usare la magia>>.
<<Non sottovalutarci!>> urlai a pieni polmoni concentrandomi.
<<Tecnica segreta del God Stayer dell'Acqua! Forza Oceanica! Tridente di Poseidone!>>
Sentii l'odore a cui tenevo maggiormente, la brezza marina avvolgermi completamente; poi scattai, travolgendo Aki come un fiume.
Il castano però non si mosse di un millimetro, rimase sul posto e mi afferrò la testa. Non appena mi toccò, l'incantesimo formulato venne spezzato.
<<Debole>> mi colpì con un pugno sul fianco, talmente forte, che mi frantumò qualche osso.
Subito dopo mi gettò via. Provai a rialzarmi, ma il corpo me lo impedì.
Non riuscivo più ad alzarmi, la sua forza era talmente schiacciante, che il mio corpo si rifiutava di muoversi.
Non volevo ammetterlo, ma ero terrorizzato e in fondo al mio cuore, sentivo che la mia fine era giunta.
<<Tecnica Segreta del God Stayer! Earth Breaker! Tempesta di sabbia!>> e la stanza venne avvolta da una tempesta gigantesca.
<< Hikabe, esci fuori, odio giocare a nascondino>> una volta che il polverone si posò a terra, Aki si accorse che il maestro si era nascosto tra le ombre del tempio, attendendo il momento giusto per attaccare.
<< Hikabe...non farmelo ripetere due volte, non ho voglia di giocare con voi>> avanzò a passi lenti nella mia direzione, prendendomi per il collo e sollevandomi in aria.
Tremai, cominciavo a sentire l'ossigeno venir meno, mentre tutto intorno a me si faceva sfocato
<< Fatti vedere o sarà la fine per il tuo amichetto>>
Il maestro caricò subito, vedendomi in pericolo.
<< God Form! Pugno del Dio della Terra!>>
Aki si voltò, usandomi come scudo, costringendo il maestro ad arretrare, per non colpirmi.
<< Sei diventato più intelligente eh, maestro?>> rise, lanciandomi via come un sacco vuoto, facendomi sbattere contro una delle colonne del tempio.
<< Nessuno è mai veramente saggio in questa vita>>
Hikabe tornò alla carica, ma Aki riusciva a intercettare ogni suo attacco, con così tanta semplicità, che sembrava stesse semplicemente giocando con lui.
<< Non siete buoni nemmeno per il riscaldamento>>
<< God Form! Furia di Apophis!>>
Una tempesta di sabbia ancora più forte e intensa si abbatté su Aki e la sala del trono, andando a creare un tornado in miniatura, dotato di occhi rossi, scintillanti nel buio.
Il nemico non se ne curò, attraversò la tempesta, afferrando il Sensei e colpendolo con una ginocchiata nel petto, che fece afflosciare a terra anche lui.
Immediatamente la tempesta si placò, la stanza ripiombò nel silenzio.
<<Vi avevo avvisati... non siete abbastanza per me. Ed ora vi farò un favore; togliendovi di mezzo, vi farò risparmiare altre umiliazioni.>>
<<Sempre se non saremo noi, a togliere di mezzo prima te!>>.
( Ishiwa, capo del villaggio dell'acqua)
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