Capitolo 56: Credo in Te
Osaka
Villaggio del Fuoco
11/07:1285
Ore 14.06
POV: YUKAN
<<Voglio tutte le unità magiche schierate in difesa delle mura! Non fateli entrare, per nessun motivo! La fanteria e la cavalleria rimarranno nelle retrovie, pronti a subentrare. Per Osaka!>> tutti i miei collaboratori gettarono un grido di guerra, a pieni polmoni, facendo tremare tutto.
<<Hana, vieni con me sulle mura. Voglio osservare la situazione dall'alto e ho bisogno del tuo aiuto>> la ragazza annuì, lo sguardo rinnovato da un entusiasmo, nato dal pensiero di poter vendicare Otoshi.
La castana non si era ancora ripresa del tutto dagli ultimi eventi, dopo che aveva scoperto della morte del mio migliore amico, aveva evitato di uscire dai suoi appartamenti per una settimana. Aveva visto questa guerra, come un modo per inseguire una sua giustizia personale. Ryonma balzò sulle spalle della ragazza, i due avevano sviluppato un legame strettissimo, tanto da renderli compagni inseparabili.
Attraversammo tutte le strade che ci portarono alla torretta di guardia più vicina, fiondandoci al suo interno e correndo su per le scale, raggiungendo la cima delle mura in pochi secondi, dove trovammo un manipolo di soldati terrorizzati, che non appena ci videro cominciarono ad urlare.
<<Signore! Forse è meglio che dia un'occhiata!>>.
Mi affacciai e lo stomaco si contorse, davanti ai miei occhi si stava consumando uno spettacolo nauseabondo. In prossimità della vallata di fuoco era comparso un gigantesco vortice oscuro, da cui fuoriuscivano le truppe dell'esercito di Aki. Vidi i Ronin, i Samurai rinnegati, i padroni dell'arte dello spionaggio, vestiti tutti di uno stesso kimono completamente nero ed una candida benda che copriva gli occhi. Poi osservai una strana specie di creature abbandonare il vortice con movimenti goffi. Sembravano quasi esseri umani da lontano, ma la realtà era un'altra. Erano alti il doppio di una persona normale e la pelle era violacea, il corpo era tappezzato di strane mutazioni, braccia in più, corna ricurve, code affilate. L'elemento più bizzarro era però ciò che indossavano, vecchie e logore uniformi mongole, quasi irriconoscibili.
Infine da quell'orrido e bizzarro portale nascevano mostri di tutti i tipi, demoni, cani infernali, fantasmi, ciclopi. Mi accorsi con orrore che un paio di manticore e chimere balzavano contro il nostro esercito. Rimasi paralizzato nell'osservare quell'orrida ed inquietante scena, alla ricerca di una soluzione sensata.
Non sapevo come Aki fosse riuscito ad aprire un portale del genere, nè quante truppe avesse avesse portato con sè, possibilmente eravamo in netto svantaggio numerico. Se quel portale poteva sfornare truppe all'infinito, andava fermato in qualche modo.
Ma il problema principale era proprio che non avevo la minima idea di come chiudere quel portale, fermando così altri ospiti indesiderati.
Poi tutto, come al solito, prese la piega sbagliata.
Il portale prese a roteare visibilmente ed a sollevarsi da terra.
Dal nulla comparve un corpo enorme, muscoloso, come quello di un lottatore, dalla carnagione color porpora. Era talmente alto, che le mure non arrivavano nemmeno al suo tallone. Gli stivali di ferro nero, grandi quanto bare per giganti, mandavano bagliori inquietanti, così come gli schinieri che ricoprivano le sue gambe. Il gonnellino era formato da ossi anneriti e attorcigliati, tessuti, ed uniti da uno strato di braccia mozzate. Sul pettorale apparivano e scomparivano diversi volti: umani, draghi, ciclopi, che premevano, come se volessero uscire dall'armatura. Le mani della creatura erano grandi come catapulte. Indossava un orrido elmo fatto di roccia fusa e magma, modellato sulla base di quello di un soldato greco. Infine il vortice si spostò al centro del suo viso, una tremenda porta verso l'oscurità che attraeva tutto a sè.
<<E quello... che cos'è?>> balbettai, mentre le gambe mi tremavano, la sola visione di quell'essere riusciva a schiacciarmi sfruttando la paura.
<<Tartaro..>>Ryonma tremò da sopra la spalla di Hana.
<<Siamo spacciati>>
Mondo del Mago D'Inverno
Castello ghiacciato
??
Ore ??
POV: SEIKA
<<Ora conosci tutta la verità>> un brivido attraversò il mio corpo.
La Dinastia di Fuoco esisteva ed era formata da me, Yukan e Aki, tutti fratelli di sangue, come avevo scoperto grazie al Mago D'Inverno.
A causa della mia impulsività non solo avevo ucciso mio padre, ma avevo anche distrutto i piani di mio nonno.
<<Se solo non fossi stata così avventata quel giorno...>> scattai a piangere come una bambina indifesa.
<<Ormai è successo, quindi non preoccuparti. È inutile dar peso al passato, tappa i nostri occhi e ci limita nelle azioni che potremmo fare in futuro. Se pensi di aver sbagliato in passato, approfittane per rimediare, questa guerra è l'occasione perfetta per risanare le ferite che tu stessa hai provocato>>
Il mago mi asciugò le lacrime con la manica del suo mantello, senza scomporsi minimamente.
<<Ma perchè Aki non mi ha detto nulla? E perchè è fuggito, facendo perdere le sue tracce?>>
<<L'oscurità ci consuma tutti molto lentamente. Il ragazzo non era d'accordo con il piano di tuo padre ed Otsuka. Questa sensazione di solitudine lo ha reso un bersaglio più semplice, per persone parecchio malvagie ed influenti. La morte del mito della sua infanzia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso>>
<<Dimmi di più, per favore>>
Il biondo si sedette sull'orlo del letto sospirando.
<<Sfortunatamente non c'è più tempo. Osaka è nei guai e senza di te non ci sarà un domani. Indi per cui..>> schioccò le dita e nella stanza apparvero Kosai e Zoka tutto d'un tratto, finendo con il fondoschiena per terra.
<<Dovete sbrigarvi a tornare, prima che Tartaro spazzi via l'intera regione; Buona fortuna ed addio miei giovani amici, è stato un piacere per me ricevere dei visitatori tanto amorevoli!>>.
Abbracciai di scatto il mago, dopo tutto ciò che aveva fatto per me e il Giappone, mi sentivo in dovere di ringraziarlo.
<<Grazie a te per tutto>> lui rimase qualche secondo stretto a me, prima di sciogliere l'abbraccio e battere le mani.
La porta si spalancò, venendo inondata di una luce azzurra;
<<Quello è il portale che vi farà arrivare direttamente al cuore dello scontro, prestate particolare attenzione>>.
<<Non c'è proprio nessun modo per convincerti a venire con noi? Tu stesso hai detto che senza un Titan Stayer, è impossibile battere Tartaro>>
<<L'umanità non è ancora pronta per avere a che fare con me. Sono troppo pericoloso>>
<<O sei tu a non essere ancora pronto>> poggiai una mano sulla sua spalla, sostenendo il suo pesante sguardo a fatica.
<<Capisco la tua paura, ma posso dirti solo che sei ancora in tempo per decidere quale sia la cosa giusta da fare. Io credo in te>> non aggiunsi altro, semplicemente mi voltai ed entrai nel portale.
( L'esercito di Aki che si appresta ad uscire dal portale, pronto ormai all'assalto)
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