Capitolo 55: Il Giorno Ultimo
Osaka
Villaggio del fuoco, un mese dopo la battaglia al villaggio della terra
11/07/1285
Ore 13:13
POV: YUKAN
In seguito alla morte di Otoshi, avevamo deciso di ritardare la partenza per celebrare un funerale degno di nota, dove parteciparono tutti, compresi i membri del villaggio della terra, che inizialmente avevano rifiutato, ritenendosi colpevoli della dipartita del ragazzo. Fu molto difficile convincerli, specialmente il Sensei che era a pezzi, sentiva di non essere riuscito ad adempiere ai suoi doveri da capo, tanto da aver anche parlato di una sua possibile dimissione in favore di Saibankan.
Successivamente radunammo i nostri guerrieri migliori, spostandoli tutti nel quartier generale del fuoco, in attesa di Aki e del suo esercito.
Abbandonare il villaggio della terra era fondamentale, non era più sicuro ed era stato danneggiato dagli ultimi scontri.
Inoltre quella ragazza non mi convinceva per niente e rimaneva da analizzare il mistero riguardo alla missione di classe S, avvenuta all'inizio dell'anno.
Avevo un'unica certezza, per avere anche solo una piccola speranza di trionfare saremmo dovuti tornare dove tutto era cominciato.
Sapevamo che avrebbe attaccato lì per un motivo molto semplice: Chi ha un problema con il passato è sempre deciso a toglierselo di mezzo e Aki Otsuka , prima di assumere il comando, si sarebbe personalmente mosso per uccidere sia me che sua sorella.
<< Signore? Signore, mi sente? >> sollevai lo sguardo sbadigliando, non avevo ancora finito di prepararmi per la riunione strategica, ultimamente passavo troppo tempo chiuso nelle mie stanze, a pensare.
La morte di Otoshi mi aveva cambiato, quel sacrificio aveva completamente stravolto le mie giornate ed il mio modo di pensare. Continuavo a farmi congetture mentali, alla ricerca di una soluzione sensata per evitare altre morti.
<< Uh si, Mari, ero perso nei miei pensieri, perdonami. Stavi dicendo? >>
La recluta si ricompose, senza però sollevare il capo.
<< Tutti gli alleati si sono riuniti, manca solo lei signore! >>
Scoppiai a ridere nel vedere quella recluta, che tanto si impegnava per fare bella figura con me, in tutta sincerità mi ricordava i bei vecchi tempi, in cui ero un semplice soldato al villaggio della terra, alla ricerca della gloria personale e dell'approvazione dei miei superiori.
<< Va bene Mari, avvisali che arriverò tra poco e ti scongiuro, guardami negli occhi quando parliamo, ti verrà un problema alla schiena se continuerai a stare piegato in questo modo tutto il tempo >>
Il ragazzino annuì entusiasta, allontanandosi velocemente dagli alloggi.
Indossai il mio miglior kimono da cerimonia, un lungo abito rosso, tempestato da dragoni dorati e lasciai il mio appartamento, passeggiando fino alla sala delle riunioni, dove si sarebbe svolta l'assemblea giornaliera.
Riuscii a godermi la passeggiata, grazie alla brezza pomeridiana che mi scompigliava i capelli color notte.
Si respirava un clima di tranquillità all'interno del villaggio, specialmente grazie alle settimane di libertà che ci erano state regalate. Nessuno però aveva intenzione di abbassare la guardia e questo lo si poteva percepire dalle espressioni serene, ma serie di tutti i presenti, ad eccezione di Hana, che era ancora distrutta dalla morte del mio migliore amico.
Non la vedevo sorridere da quando avevamo lasciato il villaggio, prima della morte di Otoshi.
<< Arriverai mai in orario? >> Kagaya sbuffò, poggiando i gomiti sul tavolo.
<< Speraci pure >> Iwa sghignazzò.
<< C'è più possibilità che Aki si arrenda ancor prima di combattere, che Yukan non arrivi tardi ad una riunione! >> Tsuki sorrise beffarda.
<< È il capo villaggio! Ha delle responsabilità adesso, non si può permettere di muoversi quando fa comodo a lui >> la corvina era pronta a ribattere, da quando Seika aveva affidato il villaggio nelle mie mani, era diventata molto più rigida e pignola.
<< Si, ma! >>
<< Ordine signori! Parlare della puntualità di Yukan non rientra tra le nostre priorità. Potremmo gentilmente dare il via alla riunione? >> Ryonma all'apparenza era solo una piccola volpe, ma grazie al suo ruolo di custode era la creatura più autorevole lì dentro e nessuno si sarebbe mai sognato di andare contro i suoi ordini.
<< Agli ordini >> mi sistemai al mio posto, individuato al centro del tavolo.
<< Quindi? Ci sono novità dagli esploratori? Sono sicuro che Aki ed i suoi uomini siano qui nascosti da qualche parte>> tamburellai nuovamente le dita sul mobile, nervoso, il mio istinto mi diceva che c'era qualcosa che non andava, ma non riuscivo a capire cosa ci fosse fuori posto.
<< Nessuna. Aki ed il suo esercito sono completamente spariti, non ci sono loro tracce nemmeno nel castello di Akuma , la loro base principale >> i gemelli della tempesta non avevano avuto nemmeno il tempo di cambiarsi, essendo ritornati da poco da una missione molto pericolosa, trovare l'accampamento nemico per calcolare i tempi di un possibile attacco.
<< E se si fossero seriamente ritirate? Magari hanno capito che è inutile continuare questa stupida guerra>> Ziah incrociò le braccia, avevo lo sguardo vuoto, come se fosse distratta da qualcosa.
<< Impossibile. Aki ha accumulato troppo potere per non provare a sferrare un attacco durissimo.
Tenterà il tutto per tutto, sa che anche noi ci stiamo rinforzando grazie all'alleanza, vorrà impedire che anche noi accumuliamo troppe risorse>> Sentoki ammonì la sua compagna, allegando anche un'occhiataccia.
<< Di questo ne siamo certi più o meno tutti, specialmente dopo che ha riunito tutti i pezzi di Okami >> Ryomna prese a zampettare avanti e indietro sul tavolo, puntando lo sguardo su ogni presente, come a volerci avvisare di rimanere sempre attenti.
<< Come procedono i preparativi per le difese magiche? >> chiesi stiracchiandomi.
Il problema che mi preoccupava maggiormente, non era capire quando e se ci avrebbero attaccato, poco mi importava se Aki si fosse fatto vivo oggi, domani o tra un mese, ciò che mi stava più a cuore era organizzarsi in modo da respingerlo, in tutti i modi possibili, facendoci trovare pronti ad ogni evenienza.
<< Ho riunito tutti i migliori Samurai e maghi della regione. Siamo pronti a scatenare ogni tipo di scontro >> Ishiwa, il capo villaggio dell' Acqua si era impegnato seriamente per vendicare il proprio popolo e le vittime che avevano perso la vita, a causa di Aki.
<< Molto bene. Poi? >>
<< Noi abbiamo sistemato le trappole magiche lungo il perimetro di tutte le mura, mentre Kagaya ha preparato ed equipaggiato la fanteria >> Sai, mio fratello adottivo era di poche parole, puntava sull' importanza del messaggio.
<< Ottimo... ora siamo pronti per ogni evenienza >> sorrisi alzandomi dalla sedia.
<< Mi dispiace interromperti, ma vorrei ricordarti che qui manca qualcuno...>> Il Sensei che finora non aveva mai spiccicato parola, sollevò gli occhi.
<< Arriverà...ne sono si...>> un soldato dell'aria entrò con il fiatone, senza chiedere il permesso di interrompere la riunione.
<< Nemici! Nemici avvistati nei dintorni della porta settentrionale! >>
Sentii immediatamente l'adrenalina attraversare il mio corpo per intero.
<< Tutti ai propri posti! Voglio tutte le forze che abbiamo a nostra disposizione schierate in campo in pochi minuti!>>
<< Quali sono i tuoi ultimi ordini Yukan? Sono sicuro che dalla prima linea ti verrà un po' complicato dirigere un esercito così vasto >>
<< Preparatevi a fare sul serio e...vedete di non morire! Io sarò con tutti voi! Se combatteremo uniti Aki non avrà speranze! Ricordate, Dobbiamo solo resistere, finché Seika non tornerà da noi!!! >>
??
??
Ore ??
POV: AKI
<< Devo farti i miei complimenti Aki, far nascondere tutti i tuoi servitori dentro al mio regno è stata davvero un'idea geniale, nemmeno io ci avevo pensato>>
<< È questa la differenza tra me e te Tartaro, io prima di agire, aziono il cervello>>
L'intero spazio oscuro in cui ci trovavamo tremò, a causa della risata della bestia presente nell'abisso di fuoco.
<< Giovane mortale, sai molto bene che non ho bisogno di pensare per ridurre in briciole qualsiasi mio avversario. Ora vai, i tuoi soldati e i miei mostri ti attendono. Ricorda che se dovessi esitare, sarebbe la tua fine>>
<< Non dirmi cosa fare e stai al tuo posto. Sono io ad avere il controllo su di te adesso>>
<< Continua a credere così, sciocco mortale...>> sussurrò il Dio con voce mielosa, decisi di ignorarlo, anche se dentro di me sapevo che quel maledetto aveva ragione.
Più il tempo passava e più Tartaro si faceva spazio dentro la mia anima e se non avessi fatto qualcosa per bloccarlo, sfruttando Okami, un giorno mi avrebbe sopraffatto del tutto.
Decisi di ignorare quel dubbio, non era il giorno adatto per questo tipo di preoccupazioni, marciai lentamente, ponendomi a capo dell'esercito che avevo radunato.
<< L'ora dell'attesa è terminata miei fedeli servitori! Dopo tanti sforzi e preparativi è finalmente giunto il giorno in cui ci prenderemo ciò che ci spetta di diritto, ovvero il dominio totale di questo mondo >> avevo già fatto un discorso simile in un contesto simile, quando avevo attaccato il villaggio del fuoco la prima volta, per recuperare l'ultimo pezzo di Okami rimasto. Da allora il mio esercito era cresciuto, non limitandomi più ai solo Ronin, Samurai rimasti senza padrone. Con il tempo avevo accolto stranieri, criminali e chiunque fosse in cerca di vendetta contro il potere, contro lo stato o contro Yukan e i suoi amici. Grazie ai miei esperimenti sulla necromanzia ero anche riuscito ad evocare l'esercito di super soldati, nati dai cadaveri dei mongoli, esseri spietati, creature nate solo per uccidere e divorare altri esseri umani. A loro si erano poi aggiunti mostri e demoni di tutti i tipi, abitanti del Tartaro, tra loro spiccavano diavoli tremendi come Centauri, mostri metà cavallo e metà umani, Minotauri, Blemmi, Avrai, spiriti delle maledizioni, figlie della Notte, Ciclopi, giganti da un solo occhio, Inugami, cani divini generati con scopi malefici, animali divenuti indipendenti dopo essere stati evocati, Catoblepi e Dracene, rettili umanoidi di genere femminile, con tronchi di serpente al posto delle gambe e aventi un corpetto di bronzo come armatura sul petto. L'aggiunta più importante era però proprio Okami, la lama leggendaria che mi permetteva di controllare Tartaro e tutti i suoi schiavi, oltre che a potenziare i miei poteri da domatore del fuoco a livello indescrivibili.
<< Mio signore, il portale è stato aperto, siamo
Pronti per attaccare >> Heiwa, divenuta la mia serva più fedele si inginocchiò a me, porgendomi Okami.
<< Amici. Il villaggio del fuoco ha radunato le ultime forze raccolte ad Osaka e guidate dai miei due fratelli, Yukan Zurimanda e Seika Otsuka. Questo è il giorno ultimo, quello della nostra battaglia finale contro quegli sporchi traditori! Con loro ancora presenti a governare la regione, le tragedie che hanno devastato Osaka un giorno si ripeteranno! Guerre, epidemie, siccità, se oggi mi seguirete e riusciremo a vincere non ci saranno più. Daremo vita ad un mondo migliore, dove niente sarà giusto e nulla sbagliato, perché distruggeremo ogni cosa! Seguitemi oggi e domani raggiungerete la gloria! Ma ricordate, Non osate avvicinarvi a loro due, sono esclusivamente miei bersagli! Per il resto, potete divertirvi in piena libertà! Distruggete ogni piccola speranza, spezzate ogni vita, mostrate a tutti quanto il buio sia impossibile da fermare! Ed ora forza Tartaro, portaci in superficie! È ora che tutta Osaka conosca la nostra furia!!! >>
( Il portale del Tartaro)
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top