Capitolo 53: La Lega Elementale

OSAKA
VILLAGGIO DELLA TERRA
11/06/1285
ORE 13:00

Gridai fino a perdere completamente la voce, stringendo il corpo ormai senza vita del mio migliore amico, un ragazzo come tanti altri, che aveva deciso di dare la vita, per donare un futuro alla sua nazione.
Un ragazzo che aveva dato tutto per la sua patria, per la sua famiglia e per i suoi amici, fino agli ultimi attimi della sua vita.
Un ragazzo che per questo gesto così forte, sarebbe sicuramente entrato nella leggenda.
La sua morte pesava come un macigno, i sensi di colpa mi stavano divorando, avrei potuto fare sicuramente di più, ma anche stavolta, tutti i miei sforzi erano risultati praticamente vani.
Otoshi continuava a sorridermi, come a volermi rassicurare e tranquillizzare, come aveva sempre fatto, ma la sensazione di vuoto che sentivo fin dentro le ossa, non intendeva allontanarsi da me
<<Perché non sono morto io al tuo posto?! Maledizione!>> colpii delicatamente il petto di Otoshi, i sensi di colpa in quel momento non riuscivano ad abbandonarmi.
Mi odiavo, perché ancora una volta non ero riuscito a vincere con le mie sole forze.
Mi odiavo, perché avevo permesso ancora a qualcuno di salvarmi.
Mi odiavo, perché ancora una volta, qualcuno aveva dovuto sacrificarsi per permettermi di vincere.
Mi odiavo, perché non ero riuscito a proteggere Otoshi.
Piansi sul cadavere fino ad esaurire completamente le lacrime, non avendo intenzione di mollarlo.
<<Non è stata colpa tua>>
<<Ryu?>> fu strano notare che il mio spirito guerriero non era ancora scomparso.
Era rimasto in un angolo della sala in silenzio, rispettando il mio dolore, come solo un vero amico saprebbe fare.
<<Ho semplicemente deciso di tardare nel tornare nel mondo degli spiriti, per starti vicino. Deve essere stato molto difficile per te. Ma non è stata colpa tua. Hai fatto tutto ciò che era in tuo potere>> il drago si rannicchiò ai miei piedi.
<<Eccome se è stata colpa mia! Se solo fossi stato più forte, avrei potuto evitare almeno la sua morte. Tra tutti proprio lui...Aveva una vita davanti e nonostante tutte le possibilità che aveva davanti a se, ha ugualmente deciso di morire qui per me e per tutti gli altri. Per dare un futuro a noi>>
Lo spirito battè ripetutamente la coda a terra.
<< La falena è innamorata di ciò che fa paura alla tigre. Ma l'uomo, fiera destinata a diventare farfalla angelica, è nello stesso tempo sbigottito e attirato dal fuoco. Otoshi sapeva a cosa stava andando incontro e ha compiuto una scelta difficile, da vero guerriero e per questo non verrà mai dimenticato. Proprio per tutto ciò che ha dato, non puoi permetterti di rimanere qui a frignare. Lui non vorrebbe vederti così, il ragazzo desidera solo la tua felicità e quella delle persone che ama. Ricorda ciò che ha detto, ci sarà sempre per te, anche se non sarai in grado di vederlo. Abiterà sempre lì, nel tuo cuore, finché tu lo vorrai. Adesso rialzati eroe e non rendere vano ciò che è successo oggi. Vai e rendigli gli onori funebri che gli spettano>>
Mi asciugai le lacrime con l'orlo del kimono.
Ryu aveva ragione. Otoshi non era morto per vedermi piangere inutilmente, lamentandomi della mia debolezza, ma per rendere questo mondo un posto migliore.
<<Grazie Ryu>>
<<Di nulla Yukan. E ricorda che non sei solo. Anche io sarò sempre con te. Perché anche per me sei il mio migliore amico>> il drago si ritrasformò nella spada, che avevo imparato ad apprezzare e considerare come una parte del mio corpo.
Ryu ormai non era un'arma in più a mia disposizione, ma faceva parte integrante della mia famiglia.
Avevamo pianto e gioito insieme e affrontato sfide impossibili, era più umano di quanto la gente potesse pensare.
Successivamente sollevai delicatamente il corpo di Otoshi tra le mie braccia, cominciando a camminare lentamente, in direzione del portone principale.
L'incantesimo di Waruidesu si era spezzato con la sua morte ed ora le strade brulicavano di persone, che non capivano cosa fosse successo.
Tutti si voltarono a guardarmi, scostandosi per lasciarmi passare, lanciando sguardi nervosi verso la figura che trasportavo.
Qualcuno alla vista dell'esile corpicino si lasciò scappare qualche singhiozzo, tutti conoscevano Otoshi e la sua improvvisa dipartita aveva distrutto il cuore di molti.
Fu una processione lenta, molti si unirono a me, sia per onorare il defunto, che per cercare una qualche risposta sensata per l'accaduto.
Alla fine mi fermai nella piazzola centrale, semidistrutta sicuramente a causa di qualche scontro, il cuore mi diceva che poteva essere il posto più adatto per tenere il mio discorso.
Il mio sesto senso mi aveva dato ragione, l'intero villaggio si era radunato intorno a me, compresi i guerrieri che oggi avevamo sconfitto, come Sai ed il Maestro, tornati normali dopo che il sortilegio era svanito.
Anche i nostri alleati si erano uniti alla folla, con una piccola nota di sollievo vidi che oltre ad Otoshi, quel giorno nessun altro aveva perso la vita, in quella tremenda battaglia.
Nel momento esatto in cui aprii bocca, tutti i villaggi della regione si erano uniti ed erano disposti a darmi ascolto.
Dopo aver posato delicatamente a terra Otoshi presi parola.
<<Popolo della Terra! Siete stati ingannati e attaccati da un vostro stesso fratello, Waruidesu Arata, membro del Sacro Consiglio dei 12 ha attuato un colpo di stato, sfruttando la magia, assumendo forzatamente il controllo del Villaggio. Solo l'intervento di un coraggioso eroe, che è scampato al sortilegio, andando sino al villaggio di fuoco per chiedere aiuto, ha impedito che il Distretto della Terra diventasse un luogo controllato dal terrore e dall'inganno. Grazie ad Otoshi, in questo esatto giorno, un tiranno è stato abbattuto! Ma a che prezzo?>> indicai il mio migliore amico, che anche dopo aver smesso di respirare, non aveva smesso di sorridere.
<<Una giovane vita spezzata>> Ziah crollò in ginocchio a piangere, mentre nello sguardo di tutti i Samurai si poteva leggere la stessa sensasione: senso di colpa.
<< Siamo stati ottusi, tutti quanti. Qualcuno si è fatto ingannare dal proprio fratello, qualcuno ha deciso di scatenare un conflitto, mettendo in pericolo l'intera regione, qualcuno non ha indagato adeguatamente prima di agire. Questo perché noi esseri umani di natura siamo egoisti e pensiamo di sapere tutto, senza porci dei sani interrogativi. Badate bene che la luce crede di viaggiare più veloce di tutto, ma si sbaglia. Per quanto veloce essa sia, la luce scopre che il buio è arrivato prima di lei. Le tenebre della rabbia, della superficialità e dell'ignoranza arrivano sempre prima della luce.
So benissimo a cosa state pensando in questo momento, perché è la scusa banale a cui ci si potrebbe attaccare. Se foste stati più forti non avreste evitato questa morte, così come non ho potuto io! Questo ragazzo...anzi, questo eroe non è morto a causa della mia debolezza o a causa della vostra! È morto per colpa della guerra e di tutte le schifezze che porta con sé, uomini ubriachi di poteri, disposti a tutto pur di raggiungerlo, stragi, epidemie, tradimenti, fraticidi. Otoshi è morto per tutti noi, a dimostrazione che possiamo ancora cambiare. Che si può lottare per la pace e non per il denaro, la gloria o il potere, come accaduto oggi, nella prima grande rivoluzione o in qualsiasi altro conflitto. Ha donato la sua vita per regalarci un grande insegnamento: di fronte alla morte noi siamo tutti uguali, proprio per questo ognuno di noi dovrebbe amare il proprio prossimo intensamente. Pensateci bene, tutti noi andiamo alla ricerca di una nostra giustizia. In questa guerra, che abbiamo appena combattuto ogni villaggio credeva di essere nel giusto ed alla fine, di fronte a questo giovane caduto, ci siamo resi conto di essere tutti nel torto. È giusto ammettere che tutti adoriamo una cosa sola: tutti contempliamo le medesime stelle, viviamo tutti sotto lo stesso cielo e siamo circondati dallo stesso universo. Quindi, che importa quale sia la dottrina che ognuno di noi segue per cercare la verità? Ricordate che non si può giungere alla verità per una sola strada, con un mistero così sublime. È questo che ci rende tutti fratelli! Siamo figli della medesima terra, che ci ha cresciuto e reso gli uomini e donne che siamo adesso! Quindi perché combattere tra di noi, per cose talmente futili? Come ben sapete, il pericolo non è ancora del tutto scomparso. Aki Otsuka ha intenzione di conquistare Osaka, la nostra casa!!! Uniamo le forze fratelli, collaboriamo per un unico grande obiettivo, portiamo la pace in onore di questa giovane vita troncata. Popolo di Osaka, amici, compagni di avventure! Io ho intenzione di scacciare via il male da questa regiona una volta e per tutte. Voi siete con me?>> il grido che si levò dalla folla fece tremare anche le montagne, tanto da farmi venire i brividi.
<<Adesso che tutti i Villaggi si sono uniti, non hai speranze Aki...Chiedo che mi raggiungano qui un rappresentante del Villaggio della Terra, uno del Villaggio dell'Aria ed uno del Villaggio dell'Acqua>>
Dopo qualche secondo di silenzio, a passo lento mi raggiunsero Saibankan, Jiyū ed i Gemelli della Tempesta, tutti tenendo lo sguardo basso.
<< Alzate lo sguardo fratelli miei, perché oggi festeggeremo un grande giorno. Giurate di combattere solo per il bene della regione?>>
<< Giuriamo>>
<< Gioite. Perché questo è solo l'inizio dell'alleanza che ci porterà alla gloria eterna>>

( Adesso, ad Osaka, tutti sono fratelli, i villaggi sono finalmente riuniti)

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