Capitolo 51: Il mio Eroe

Osaka
Villaggio della Terra, abitazione del Capo-Villaggio
11/06/1285
Ore 08:07

POV: YUKAN

Avevamo girovagato a lungo all'interno dell'edificio, alla disperata ricerca di Waruidesu, in pochissimo tempo eravamo riusciti a controllare praticamente quasi ogni stanza, eccetto una, la più importante di tutte, la famosa sala del Trono, dove una volta era custodito il pezzo di Okāmi, affidato al villaggio della Terra.
La sensazione di infiltrarsi così, nel luogo che avevo sempre considerato come la mia vera casa, era indescrivibile.
Quando tutti mi odiavano, mi consideravano un mostro e desideravano morto, Sai e gli altri mi avevano accolto, senza preoccuparsi del mio passato, amandomi smisuratamente, come se fossi sempre stato un membro del villaggio della terra.
Quando giungemmo alla famosa porta, che ci separava dall'uomo che aveva quasi distrutto il futuro di questo villaggio, Otoshi mi poggiò una mano sulla spalla.
<<Yukan, se non dovessimo farcela, voglio che tu sappia...>>
<<Fermati. Mi dirai ciò che vorrai quando avremmo battuto quel verme e saremmo entrambi sani e salvi>>
<<Ma...>> sembrava star soffrendo terribilmente, lo guardai fisso negli occhi, mentre presi entrambe le sue mani, stringendole con forza.
<<Non dire nient'altro. Io ti proteggerò sempre, così come tu farai con me, perché siamo migliori amici. Usciremo da qui insieme. È questo che fanno i veri amici, condividono gioie e dolori. Sarò la tua spalla, il tuo appoggio, la tua spada fino alla fine dei tuoi giorni>>
<<È una promessa?>>
<<È una promessa.>> strinsi Otoshi tra le mie braccia, trasmettendogli tutto il mio calore e la mia sicurezza, in quel brevissimo arco di tempo avevo visto un ragazzino trasformarsi in un uomo, il percorso personale che lo aveva portato fino a questo momento, lo aveva fatto crescere sia come guerriero che come uomo, non riuscendo però ad eliminare tutte le insicurezze. Ero ugualmente fiero di ciò che aveva fatto finora, era riuscito a sfidare e superare tutti i suoi limiti.
<<Adesso andiamo>> sussurrò lui sciogliendo l'abbraccio e voltandosi verso la porta che ci separava dalla nostra prossima sfida.
<<W'peh!>>
"Apriti", conoscevo quella lingua, era egiziano, una delle lingue magiche per eccellenza, convinto che un giorno sarebbe potuta servire, Otoshi l'aveva studiata con amore e dedizione ed il tempo alla fine gli diede ragione.
Il portone si spalancò con un botto.
Tutti i mobili erano stati spostati o eliminati dalla stanza, l'unico oggetto che era stato tenuto, era l'elegante trono intagliato da un cedro, portato qui da uno dei tanti viaggi che aveva affrontato il Sensei. Sulla superficie, aveva intagliato senza il supporto di nessun esperto, alcune delle avventure che aveva vissuto in giro per il mondo, come la battaglia contro i Mongoli qui ad Osaka, lo scontro con le viverne Cinesi nel continente, la scoperta del cappello di Sentoki in Francia o ancora il ritrovamento dello stesso albero di cedro nel Libano. Tutte le finestre erano state sbarrate, le uniche fonti di illuminazione della stanza consistevano in due file parallele di candelabri poggiati a terra, che creavano una sorta di corridoio centrale, uno spazio libero da attraversare.
Sul trono era seduta quelle serpe di Waruidesu, che batteva nervosamente le dita sui bracci del trono, in trepida attesa.
I suoi occhi glaciali, non appena ci trovammo dinnanzi a lui, brillarono.
<<Sapevo di aver conquistato un villaggio costituito da elementi deboli. Sono tutti degli incompetenti. Far arrivare da me questi due miserabili ragazzini, è un affronto alla mia persona! Avrei dovuto eliminarvi personalmente e concludere tutto quanto in fretta, così da sradicare velocemente il problema>>
<<Waruidesu, maledetto che non sei altro. Vedrai che l'incompetenza dei tuoi schiavi sarà proprio l'ultimo dei tuoi problemi>> ringhiai, stringendo i pugni.
<<Giusto, questa dovrebbe essere la parte in cui tu mi minacci, dandomi una possibilità per arrendermi, promettendo di risparmiarmi. Voi "eroi" siete tutti uguali Zurimada, sei in tutto e per tutto identico a quel cane di tuo padre. Vi mostrate disponibili e clementi, fate di tutto per i vostri amici, nascondendo il tutto dietro una falsa maschera di bontà. La verità è che come dicevo prima, siete tutti identici, vi comportate seguendo la giustizia, solo per soddisfare la vostra sete di fama personale. Avete bisogno di essere idolatrati dagli altri>> se non fosse stato per Otoshi, che mi afferrò il braccio appena in tempo, avrei già staccato la testa a quel verme.
<<Perché Waruidesu? Eri il consigliere più fidato del maestro!>> Otoshi tremava, ma nonostante tutto era deciso a non mollare la presa, per evitare che io facessi casini.
<<Perché? Tu...osi chiedermi una cosa simile?>> il vecchio si portò le mani sulla testa, strappando via la benda che portava e cominciando a graffiarsi il capo. Era completamente impazzito.
Dopo anni, notai un'orrenda cicatrice circolare, che ricopriva interamente il cranio, era una strana bruciatura, raffigurante...una stella di Davide.
<<Per il potere ovviamente. Per non essere più costretto a scappare, per poter proteggere le persone che amo. Non sono più un bambino, ho imparato che questo è un mondo di merda e per questo ho deciso che per stare sopra tutti, sarei diventato ancora più schifoso. Ho causato una rivoluzione, agendo per conto dei piani alti, aprendo anche le porte ai mongoli, tutto per diventare sempre più forte...Ho finto fino ad ora, fino al momento in cui ho potuto mostrare a tutti chi ero veramente, prendendomi ciò che mi spetta: il Trono. E di certo, non saranno due ragazzini a togliermi quello per cui ho faticato una vita intera! Ho rinunciato anche alla mia umanità pur di ottenere questo potere, umanità che mi è stata strappata via dai piani alti!>>
<<Tu...hai causato la prima invasione mongola>> Otoshi era interdetto, non aveva ancora realizzato che Waruidesu era sempre stato un lupo travestito da agnello.
<<Proprio così. Ho anche ucciso altri nipponici, pur di farli sbarcare...!>>
<<E...hai....causato tu la Grande Rivoluzione?...>> il tempo si fermò, così come il battito del mio cuore.
<<Proprio così mio dolce Yukan, è stato un gioco da ragazzi convincere tutti, dicendo che il villaggio del fuoco era diventato ormai una minaccia a causa del potere accumulato, senza la guida del Sensei, il popolo aveva deciso di affidarsi completamente a me! Ah, le persone comuni, così facilmente manipolabili: mettili in pericolo, offrigli la salvezza e saranno disposti a fare tutto ciò che desideri. Ho studiato a dovere ogni mossa. Un antico scrittore latino diceva: "Serit Arbores, quae alteri saeclo prosint". Pianta alberi, che gioveranno in un altro tempo. Tutto ciò che ho fatto mi è servito, l'alleanza con il vostro maestro, il favore ricevuto dal popolo grazie alla sconfitta del Villaggio di Fuoco, il patto con i piani alti per ottenere il potere della Magia di Controllo...>>
<<Mio padre...>>
<<Cosa?>>
<<Mio padre è morto...a causa tua!>> il cervello si spense, con uno strattone mi liberai dalla presa di Otoshi.
Scattai contro il disertore, colpendolo sul viso con un pugno talmente forte, da far ribaltare il trono, facendo finire l'uomo a gambe all'aria.
<<È ora che tu paghi per tutti i tuoi peccati Waruidesu...>>
Il mago si rialzò con un'espressione divertita che attraversava il viso intero.
<<Avrei dovuto ucciderti anni fa, quando arrivasti qui...siamo arrivati proprio alla resa dei conti, eh?>>
<<Pugno ardente del drago di fuoco!>>
<<Earth Breaker! Zolla di Terra!>> il terreno si increspò, creando un buco, che mi fece perdere l'equilibrio e rotolare ai piedi del tiranno.
<<È qui che dovrebbero stare gli scarti come te: ai miei piedi!>> il disertore mi colpì con un calcio sul petto, che mi spezzò il fiato.
Nonostante il colpo subito mi rialzai velocemente, perdere i sensi adesso avrebbe segnato la fine dell'incontro e della mia vita.
<<Ruggito del Drago di Fuoco!>>
<<Arca della Creazione! Dragon Stayer form! Ruggito del drago della Terra!>>
<<Earth Breaker! Tempio di Roccia!>> il mio incantesimo e quello di Otoshi vennero, bloccati da uno scudo fatto di pietra.
<<Non sei da solo, ricordalo. Con te ci sono io. Lo affronteremo insieme>> il ragazzo si portò al mio fianco.
L'incantesimo scagliato dal mio migliore amico mi aveva mandato in confusione.
<<E quello...da quando riesci a...?>>
<<Non hai idea di quante cose si possano fare con l'immaginazione>>
<<Molto, molto commovente miei cari ragazzi, ma ricordate che se il destino di un uomo è quello di annegare, annegherà anche in un bicchiere d'acqua. Per voi è la fine, ma vi prometto che dopo che vi avrò uccisi, farò in modo che veniate seppelliti insieme! Earth Breaker! Prato della dimenticanza!>> il legno del tatami si trasformò in un meraviglioso prato, ricolmo di fiori, che presero a sbocciare.
La pianta era dotata di un grosso rizoma, dal quale si sviluppava un fusto robusto.
Le foglie erano semplici, di forma ovale.
I fiori presentavano una corolla a cinque petali di forma campanulata, viola scuri.
<<Yukan! Bruciali!>> agii d'istinto, fidandomi delle parole di Otoshi.
<<Ruggito del Drago di Fuoco!>> con una potente vampata, feci seccare il prato e tutti i fiori.
<<Fiori velenosi? Waruidesu, sei davvero una creatura subdola.>>
<<Mio dolce Otoshi, le piante sono esseri viventi, proprio come gli animali che crei tu, con la tua Arca dell'immaginazione. Non li trovi affascinanti?>> colse un fiore ormai bruciato.
<<Atropa Belladonna, il nome deriva da una delle Moire, dee della mitologia greca che tagliavano il filo della vita. L'avvelenamento dato dalle sue bacche porta a difficoltà nel deglutire, ipersensibilità alla luce, pelle secca, sovraeccitazione nervosa, sonnolenza ed infine...coma ed arresto cardiorespiratorio...un modo dolce, lento e doloroso per passare a miglior vita...non trovate?>> mi si attorcigliò lo stomaco a sentire quell'uomo parlare, era il male personificato.
<<I tuoi giochetti finiranno qui ed oggi! Ali del Drago di Fuoco!>> roteai su me stesso, creando una spirale di fuoco, che si abbattè come un tifone sull'uomo.
<<Earth Breaker! Muro di Roccia!>> un muro composto da massi, riuscì a proteggerlo dalle fiamme, che si abbatterono sul terriccio, bruciandolo completamente.
<<Oh, ma dai, il grande generale ed attuale sostituto capo-villaggio Yukan Zurimada è così debole? Seika ha fatto davvero male ad affidarsi ad uno scarto del tuo calibro. Earth Breaker! Granata floreale!>> l'aria attorno a me si riempì di polline, che esplose in un attimo, riuscii a malapena a sollevare le braccia per coprire il viso, mentre venivo investito dall'esplosione.
<<Artiglio del drago della Terra!>> Otoshi, che era riuscito perfettamente a sgattaiolare alle spalle di Waruidesu senza farsi notare, lo colpì con tutta la forza possibile, atterrandolo.
<<Quante volte ancora dovrò salvarti la vita?>> il castano sorrise, porgendomi una mano per farmi alzare.
<<Il necessario per uscire fuori da quest'orribile situazione, ma non ti ci abituare>>
<<Mi ero dimenticato della tua esistenza, microbo che non sei altro>> il traditore si rialzò, con uno sguardo omicida stampato in volto.
<<Ruggito del Drago della Terra!>> Waruidesu evitò l'attacco, rotolando via.
<<È finita l'ora dei giochi>> attaccamo tutti contemporaneamente, dando vita ad uno scontro accesissimo. Tra pugni, gomitate e calci sferrati da ogni dove, speravamo di riuscire a ferirlo, ma il vecchio riusciva a parare o evitare ogni nostro attacco.
Saltai all'indietro per recuperare fiato, le fiamme che avvolgevano i miei pugni stavano lentamente calando di intensità, sudavo a causa del calore e della stanchezza accumulata e della magia utilizzata, scagliare troppi incantesimi poteva risultare letale.
Ogni mago possedeva infatti una propria riserva di energia magica, che gli permetteva di utilizzare la magia. Superato questo limite però, l'energia a cui il mago attingeva, era quella vitale.
Utilizzare troppi incantesimi poteva prosciugare completamente l'utilizzatore.
<<Che c'è Yukan? Hai bisogno di una pausa? Le tue fiamme si stanno spegnendo, vorrei che tu morissi a causa mia e non della stanchezza accumulata>>
<<Mi prenderò una pausa dopo averti preso a calci.>> avevo il fiatone e le orecchie che fischiavano, non sembravano ancora essersi riprese dalla precedente esplosione.
<<Davvero?...io invece credo proprio che mi prenderò una pausa>>
<<Una...pausa?>>
Avvertii una forza malevola talmente potente, da farmi distogliere lo sguardo, non riuscendo a sopportare la visione di Waruidesu.
<<Yukan! Vattene!>> non mi mossi, quella forza sembrava avermi paralizzato sul posto.
<<Cerchio di protezione!>>
<<Mental Control!>> nella stanza brillò una luce talmente forte, che rimasi momentaneamente accecato. Quando tornai a poter vedere, mi accorsi di essere in grado di muovermi.
<<Ne ho preso solo uno, maledizione, se avessi fatto più attenzione avrei vinto direttamente. Ma la cosa potrebbe diventare particolarmente interessante...>> sollevai confuso lo sguardo verso Waruidesu, non riuscivo a capire a cosa alludesse, finché non guardai Otoshi negli occhi.
Lo sguardo era spento, perso nel vuoto, non rispondeva nemmeno ad alcuno stimolo.
<<Sveglia dolce Otoshi, perché non saluti il tuo amichetto come si deve?>> il ragazzo spalancò gli occhi di botto.
<<Katana!>> materializzò una spada, con cui mi attaccò.
<<Otoshi? Che succede? Otoshi, rispondi, sono il tuo migliore amico, Yukan! Ribellati!>> il ragazzo non rispose, continuando a sferrare attacchi a raffica.
<<È inutile Yukan, non ti sente!>>
<<Riuscirà a sentirmi! Perché ciò che è insito nella mia spada, raggiungerà il suo animo! Questo è ciò in cui credo!>> Rotolai lontano, estraendo la mia Katana dal fodero, incrociando le due armi, che sprigionarono scintille ovunque.
<<Otoshi, ho sempre desiderato combattere seriamente contro di te, ma non in un contesto simile!>> attaccai un punto suo punto scoperto, ma l'attacco andò a vuoto, a causa di una perfetta parata di Otoshi, che dopo aver roteato, mi rifilò un calcio nella spalla.
<<Che spettacolo meraviglioso! Far affrontare fino alla morte due amici tanto legati tra loro! Portami la sua testa, Otoshi!>>
<<Sì padrone>> il castano attaccò, mirando alla testa, se non mi fossi abbassato, mi avrebbe mozzato di netto il capo dal collo.
Lo colpii sulle ginocchia con un calcio, che lo fece crollare a terra.
<<Otoshi! Sveglia! So che ci sei lì dentro, non puoi lasciarti controllare così da Waruidesu! Fallo per Ziah!>>
<<Vorresti spezzare il mio incantesimo in questo modo? Patetico! Forza, distruggilo!>>
<<Ruggito del drago della Terra!>>
<<Ruggito del drago di Fuoco!>> nel corso dei miei ultimi scontri avevo affrontato decine di miei simili e per quanto fossero simili gli incantesimi di Otoshi, non erano abbastanza potenti, almeno non quanto quelli di un Vero Dragon Stayer.
Il mio ruggito di fuoco, sbaragliò il suo incantesimo.
Non avevo nessuna intenzione di fargli del male, volevo solo farlo riprendere.
<<Ali del drago della terra!>> schivai due spirali rocciose, che quasi mi crollarono in testa.
"Yukan! Stai sprecando troppa energia, rischi di collassare! Evocami"
<<Non è ancora il momento Ryu, pazienta ancora un po'>> l'intero corpo mi pregava di fermarmi, ma non potevo ascoltarlo.
<<Pugno Ardente del Drago di Fuoco!>> le fiamme avvolsero le mie braccia, permettendomi di sferrare il mio attacco più iconico, che Otoshi conosceva alla perfezione. Per anni, qui al villaggio della Terra avevano provato ad insegnarmi le basi della magia terrestre, ma il sangue di drago si era inizialmente sempre opposto a questi insegnamenti.
<<È la fine per te! Pugno demolitore del drago della terra!>> cominciammo a scambiarci una serie ripetuta di colpi, lentamente stavo riuscendo ad avere la meglio sul castano, quando tutto prese una brutta piega.
<<Gabbia di Fango!>> delle catene fatte di terriccio bagnato, mi avvolsero braccia e gambe, ancorandomi al terreno.
<<Waruidesu...maledetto!>>
<<Non ho mai specificato che sarei sempre rimasto qui fermo, in attesa che il vostro incontro finisca, mi stavo annoiando tremendamente. Uccidilo, mio odiato servo!>> il cervello lanciò subito un allarme, se non fossi riuscito a fermare Otoshi, saremmo morti entrambi, facendo così terminare la nostra ribellione.
Ero sicuro che dentro di lui, la sua anima doveva essere rimasta intatta, avrei fatto di tutto per tirar fuori la sua vera personalità.
<<Otoshi! Guardami! Sono io, Yukan, il tuo migliore amico! Torna in te! So che ne sei perfettamente in grado, fallo per me! Fallo per il villaggio della Terra! Fallo per tutti i suoi abitanti e fallo per lei...fallo per Ziah!>>
<<Non osare ascoltarlo, attaccalo e basta!>> le mie parole sembravano averlo bloccato, non si mosse di un centimetro.
Fece un passo in avanti, sollevando la spada, arma che abbassò con l'altra mano disponibile, vedevo che si stava ribellando al controllo di Waruidesu, ma al momento non riusciva ad avere la meglio.
<<Maledetto ragazzino inutile! Molto bene Yukan, vuol dire che mi occuperò personalmente della tua esecuzione. Preparati, non sarà affatto piacevole>> ero ancora bloccato dalle catene di terra, decisi di morire almeno con gli occhi aperti, guardando la morte in faccia, come un vero guerriero.
L'uomo si fece avanti serenamente, godendo di ogni piccolo secondo che lo separava dalla mia uccisione.
<<Muori!!!>> in quello stesso istante il destino di Osaka cambiò, quando Otoshi corse e mi fece da scudo, subendo il colpo al posto mio, la Katana lo trapassò con un rumore orrido, aprendo un buco nello stomaco del ragazzo.
Subito crollò in ginocchio, sputando sangue.
<<Otoshi! Stupido sconsiderato! Cosa fai?!>>
<<Non...avrei...mai...permesso che tu morissi...sei troppo importante per la missione>>
<<No! Sei tu troppo importante! Ora ti porterò subito da Kagaya, così potrà curarti questa brutta ferita>> il ragazzo alzò una mano, per fermarmi.
<<No. Waruidesu potrebbe approfittarne per scappare. Devi sconfiggerlo adesso, o tutti i nostri sforzi diventeranno vani>> sentii gli occhi lucidi.
<<No Otoshi, sono stufo di combattere>> il castano sorrise, carezzandomi una guancia.
<<Anche se sei stanco puoi rialzarti Yukan, come hai sempre fatto, perché sei un eroe. Il mio eroe. Alzati e combatti anche per me! Ma prima..."Maat">> sul mio braccio comparvero quattro simboli: una spada ricurva, un braccio piegato, un rettangolo ed un semicerchio.
Per tutta la durata del processo io ed Otoshi gridammo, per ogni linea tracciata, sentivo farsi strada dentro di me un potere sconosciuto.
Era come se una forza antica scavasse sotto la mia pelle, incidendo una serie di codici, che sfrecciavano velocemente all'interno della mia mente.
<<E questo...che cos'è?>> osservai i nuovi simboli che erano comparsi sul mio braccio.
<<Maat. Il simbolo dell'ordine. Ti ho donato questo marchio, che ti permetterà di utilizzare parte della mia Arca dell'immaginazione, usala con cautela. Adesso mio eroe, salva il villaggio e la regione dal male.>>
<<Tornerò e ti porterò da Kagaya. È una promessa.>>
<<Come diavolo è potuto succedere...siete proprio una spina nel fianco voi due!>>
<<E continueremo a metterti bastoni tra le ruote, finchè non spezzeremo il tuo carro!>>
<<Mi sbarazzerò di te una volta e per tutte, tanto il tuo amico è già spacciato>> odiavo dare ragione a quel maiale, ma la situazione era seriamente grave, se non avessi soccorso Otoshi in fretta non ce l'avrebbe mai fatta, la ferita era troppo profonda.
<<Te la farò pagare per tutto! Ryu, è ora, ti evoco in questo mondo!>> la Katana prese fuoco, mentre si trasformava in un dragone, circondato completamente da scintille infuocate.
<<Questo è tutto da vedere! Sigillo di Orione!>> dal terreno un gruppo di spuntoni venne fuori, solo l'intervento di Ryu mi salvò, proteggendomi con le sue ali.
<<Loto Cremisi! Fiore di Fuoco!>> Ryu sbattè la coda sul terreno, creando una fiammata che prese la forma di un fiore a sei petali.
<<Scudo di Atlante!>> una barriera gigantesca, annullò facilmente il mio incantesimo.
<<Forza Ryu! Uniamo le forze! Pugno ardente del drago di fuoco!>> mimai il colpo ed il dragone lo eseguì, mirando a Waruidesu, che venne investito pienamente dal colpo.
<<Non avrei mai voluto scomodarmi più di tanto per uno scocciatore come te, ma mi trovo costretto...Formula segreta della Terra, Earth Breaker! Respiro di Gea!>> Tutto si fermò, mentre interi pezzi dell'edificio venivano risucchiati dentro un gigantesco tornado, che prese a catturare ogni cosa intorno a sé.
Ryu spalancò le sue ali per proteggere sia me che Otoshi dalla forza attraente.
<<Usa...l'immaginazione>> il respiro del mio migliore amico era irregolare, il petto si abbassava e alzava a fatica, non rimaneva molto tempo.
Pensai a tutti gli incantesimi che conoscevo, non ne esisteva uno in grado di fermare quel tornado, proprio per questo..ne avrei creato uno io, con il potere di Otoshi.
<<Spazzali tutti Gea!>> la tempesta ci attaccò.
<<Arca della Creazione! Modalità del drago della fiamma oscura! Buco Nero!>> Ryu ed io venimmo avvolti dell'oscurità, le sue scaglie divennero nere come l'inchiostro, mentre sulla mia schiena si materializzato due ali corvine.
Io ed il mio spirito guerriero scagliammo due vampate di fuoco nero, che fondendosi crearono un vortice, in grado di risucchiare la tempesta completamente, in qualche frazione di secondo.
<<Ryu, proteggi Otoshi.>>
<<Ricevuto.>>
<<Loto Cremisi! Spada del Paradiso!>> Waruidesu rimane immobile, incredulo alla vista del suo incantesimo sconfitto tanto semplicemente.
Scattai, il braccio avvolto da un fuoco oscuro come la notte, per poi trapassare Waruidesu con la lama magica.
Il vecchio tossì, crollando in avanti a faccia a terra, non appena rimossi il braccio dalla ferita.
<<Adesso...è davvero finita.>>
Waruidesu sorrise.
<<Sarete anche riusciti a battere me...ma non sarete altrettanto fortunati con Aki. Morirete tutti...ed io mi godrò la scena dall'inferno.>> fu così che spirò Waruidesu Arata, il traditore della terra.
Corsi subito verso Otoshi, sollevandolo per il collo e stringendolo al mio petto.
Improvvisamente, mi ritrovai a levitare nel cielo notturno, circondato da milioni di stelle, con la sola compagnia di Otoshi, che non era ferito e sorrideva come se nulla fosse accaduto.
<<O...Otoshi? Dove siamo?>>
<<Non preoccuparti Yukan, ci ritroviamo solo nella mia mente, la fonte della mia immaginazione. Qui potremmo parlare tranquillamente>>
<<Non c'è bisogno stupido! Riportami indietro e parleremo dopo che Kagaya ti avrà curato!>> Otoshi abbassò lo sguardo, tormentandosi le mani.
<<Questo purtroppo non è possibile. Mi rimane davvero poco tempo, quindi vedi di ascoltarmi>> mi morsi il labbro, provando a trattenere le lacrime.
<<No Otoshi! Possiamo ancora farcela!>>
<<Questo non è vero Yukan. Ho anche provato a far del male al mio migliore amico, non mi merito una seconda possibilità>>
Alla fine non riuscii a trattenere più le lacrime, che cominciarono a scendere copiose.
<< Maledetto egoista, non pensare solo a te e al tuo stupido ego! E soprattutto...Non mentire! Tu non hai nessuna colpa! Hai sempre lottato al mio fianco, fino all'ultimo momento!>>
<<Sfortunatamente, non sono sempre stato corretto con te. Sai amico mio, io sono stato geloso di te fin dal tuo arrivo.
Sei stato sempre più coraggioso, più intelligente, tutti riponevano massima fiducia in te, eri il più talentuoso ed abile mago del Villaggio, mentre io non ero altro che la tua ombra, ero diventato Otoshi, il migliore amico di Yukan. Anche Ziah se ne era accorta, proprio per questo ha scelto te e non me>>
<<Allora rialzati e combatti per prendertela! Incrocia la tua spada con me! Ti prego, non lasciarmi!>>
<<No. Sono sempre stato educato male riguardo l'amore, ho sempre ritenuto che amare una persona equivalesse a possederla, che l'amore fosse simile al potere. Poi tu ed Hana me l'avete fatto capire. L'amore non è qualcosa che si pretende, che si chiede, ma che si dona, senza elemosinare nulla in cambio>> il mio migliore amico sfiorò il marchio che aveva impresso su di me.
<<Maat. Ordine. È tempo che venga ripristinato, io ho sbagliato ed è giusto che paghi. Sono io che ho deciso di scommettere su di te, donandomi per intero.>>
<<Tu...tu non hai sbagliato, tu mi hai sempre amato come un fratello. Tu sei il mio migliore amico!>>
<<Yukan...tempo fa qualcuno mi disse che la definizione di un amico consisteva in quella persona che sotto la pioggia viene a prenderti, per portarti a guardare l'arcobaleno, ma io non ci credo...per me, un vero amico è quello che si becca tutta la pioggia con te, finché non smette. Quello che cerca un riparo insieme a te. Un amico è colui che per te sarebbe disposto a tutto, che vive la relazione in modo attivo e non passivo. E nelle difficoltà è sempre presente, pronto a sacrificare anche la sua intera essenza. Ed io Yukan...sono stato un buon amico?...nonostante tutto...>>
Abbracciai di scatto Otoshi, stringendo con tutta la forza che avevo.
<<Il migliore che potessi desiderare. Sei tu qui il vero eroe, da solo non ce l'avrei mai fatta. Sei tu il mio eroe!!! Non puoi lasciarmi da solo, ad affrontare questo mondo crudele!>> il ragazzo ricambiò l'abbraccio.
<<Sei sempre stato gentile Yukan. Gentile come il cielo notturno, che stringe tutti nel suo caldo abbraccio e illumina tutti grazie alle stelle. Gentile, come una piccola fiamma che scalda il cuore delle persone, quando fuori è notte e fa freddo. Yukan...la tua spada...perché non la chiami "Spada del Cuore di Fuoco?">>
<<È un nome meraviglioso...sono sicuro che anche Ryu ne sarà entusiasta>>
<<Molto bene...adesso è tempo che vada. Yukan, forse non mi vedrai più fisicamente, ma ricorda che finché tu mi ricorderai, io continuerò a vivere nel tuo cuore. Non dimenticarlo, un legame non è qualcosa di visibile, ma esiste nella memoria e nell'anima di una persona. Io e te, finché crederai in me, saremo amici per sempre>>
<<Non lo farò mai, non posso dimenticarmi di te! Saremo amici per sempre!>> strinsi maggiormente la presa, desiderando con tutto me stesso che rimanesse.
<<Fammi solo il favore di dire ad Hana che mi mancherà e che mi sarebbe piaciuto conoscerla meglio. È stato un piacere aver condiviso questo viaggio con te fino ad ora, ma le nostre strade si devono separare. Sono felice di essere riuscito ad incoraggiarti per l'ultima volta. Ci sei sempre stato per me e per una volta sono stato io a darti una bella spinta di incoraggiamento. Ci rivediamo nei tuoi sogni Yukan...buonanotte...ed addio...amico mio....>>
<< Ave Atque vale in Perpetuum Frater>> quelle parole mi fuoruscirono dalla bocca naturalmente, senza però che ne conoscessi realmente il senso.
Ritornai alla realtà.
Otoshi non respirava più ed aveva stampata in viso un'espressione serena, per la prima volta dopo tanto tempo, era ritornato a sorridere.
Il cervello mi si spense e cacciai un urlo che squarciò la terra.

PARADISO CELESTE
BIVIO DELLA VITA
??
ORE ??

Guardai sotto di me, osservando il mondo intero ai miei piedi, la sensazione che avvertivo in quel momento era indescrivibile.
Potevo vedere Yukan, paralizzato di fronte al mio corpo ormai senza vita.
<< Andiamo Otoshi!>> sollevai lo sguardo, verso la voce che aveva attirato la mia attenzione e le parole mi morirono in gola.
Di fronte ai miei occhi si trovavano Yukan e Ziah, con l'aspetto che avevano quando ancora erano bambini.
I miei occhi si riempirono immediatamente di lacrime, che presero a scorrere, accarezzando le guance fredde.
<< Credo che sia ora di andare. Lasciamo che siano Yukan e gli altri a risolvere la situazione.>>
I bambini sorrisero ed annuirono ed insieme, tenendoci per mano, facemmo il nostro ingresso nel regno celeste.
Mi voltai un'ultima volta, verso la mia vecchia vita.
<< È stato bello aver fatto parte di questa storia>>

( Otoshi, con il suo sacrificio e il suo discorso di incoraggiamento è riuscito a salvare Yukan dall'abisso della disperazione, dandogli nuovamente fiducia)

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