Capitolo 50: Il Figlio dei Draghi

«Partiamo dal principio...» proprio com'era successo in precedenza, quando mi aveva raccontato la sua storia, la scena cambiò. Questa volta però mi ritrovai...

Osaka
Villaggio del fuoco, Storia degli Zurimada
24/04/1267
Ore ??

« Ma è... La stanza dov'è nato Yukan» vidi tutti, compresa me, il nonno ed il neonato stretto fra le braccia della madre.
«Proprio così, adesso stai ferma e limitati a guardare...»
«Quanto peso grava sulle spalle di una creatura così piccola... i tempi bui stanno per giungere e la profezia della dinastia di fuoco sta per avverarsi... Tsuyudesu, spero che tu applichi in fretta il rituale dei draghi» Rividi una scena che avevo già vissuto da piccola, Tsuyudesu strinse la mano della moglie.
«Posso... tenerlo un po' io?» la me, del passato prese in braccio il neonato
«Yu...Kan...Yukan eh?»
«Sembra che tu gli piaccia» il maestro Otsuka scoppiò a ridere, mentre la bambina stringeva ancora di più Yukan.
«Sai che ti dico Yukan? Qualunque sia il tuo destino io ti prometto che ti proteggerò, oggi... e per sempre» mi salirono le lacrime agli occhi a ripensare a quella promessa, che in passato avevo infranto fin troppe volte. Avevo quasi ucciso un bambino, per una colpa compiuta dal padre e in tutti questi anni, non avevo fatto altro che seminare odio, mentre lui si era sempre impegnato per recuperare il nostro rapporto.
Ero stato una pessima amica e una pessima compagna d'armi, così come una persona meschina, con L'inganno avevo portato avanti i miei piani, solo per inseguire uno sciocco desiderio di vendetta.
«Adesso Seika, perché non vai a giocare un po' con Zoka? Ti lascio libera per il resto della giornata» i miei ricordi di quel giorno si interruppero lì, quando posai Yukan nuovamente sul grembo materno e lasciai la camera entusiasta, per poter passare la giornata a divertirmi.
<<Quindi? Avete preso una decisione? Sapete cosa ne penso a riguardo, non mi rimane molto tempo e più ne sprechiamo e più permettiamo al nemico di preparare con attenzione le sue mosse>>
Otsuka incrociò le braccia, guardando il bambino addolorato.
«La scelta spetta a te amore. Sei stata tu che lo hai messo al mondo» Tsuyudesu, con gli occhi lucidi a causa delle lacrime, stringeva le mani della moglie.
«Vorrei non dover fare una cosa del genere a mio figlio. Ma siccome amo tutti i miei bambini allo stesso modo, è giusto che anche lui rischi, così come hanno fatto anche gli altri. Sento anche che lui è destinato a grandi cose, sarei una pessima madre se gli tarpassi le ali, senza pensare al suo futuro. E sarei anche una cittadina egoista, se scegliessi di fuggire e permettere così che la mia regione perisca, senza poter far nulla per difenderla.» la donna sfiorò le guance del bambino, che scoppiò a ridere, quella piccola creatura era nata per sorridere, ogni persona con cui entrava in contatto gli faceva scappare una risata, anche in in una situazione così seria, il suo sorriso non si spegnava.
«Sapete che se lui non é il prescelto, morirà, giusto?» la stanza piombò nel silenzio.
<< Tsuyudesu, Marie; non posso mentirvi. Questi tipi di rituali sono molto pericolosi, se il suo corpo non riuscisse a sopportare questa ondata di potere, il suo sangue finirebbe per venir prosciugato e per lui sarebbe la fine>>
La madre, invece, sorprendentemente sorrise.
«Sopravviverà, é mio figlio»
«Molto bene. Hai portato la boccetta vero, Tsuyudesu?» l'uomo annuì, tirando fuori dalla manica del Kimono, una boccetta contenente uno strano liquido.
Era arancione, sembrava essere in costante movimento, come se fosse un essere vivente, dapprima occupava tutto lo spazio disponibile, poi sembrava ritrarsi quasi del tutto, per poi trasformarsi in piccole particelle, finché improvvisamente non diventò fuoco puro, che stranamente non distrusse il contenitore di vetro.
«Sangue di Drago del Fuoco... è l'unica boccetta che il Villaggio del Fuoco è riuscita a raccogliere in tutta la sua storia» il nonno la strinse fra le sue mani con attenzione, da quella provetta dipendeva il destino del mondo.
«Questo da quando i draghi sono scomparsi. Non se ne vede uno da tempo.» il padre di Yukan incrociò le braccia
<<Aspettano solo il momento adatto per tornare, quando dal cuore degli uomini sarà scomparsa a ogni forma d'odio e discriminazione. Un giorno, quando capiremo veramente cosa significa amare, torneranno a solcare i cieli del mondo>>
«Aspetteremo a lungo allora» commentò la signora sorridendo.
«Diciamo che a differenza nostra, sono molto pazienti. Procediamo» la madre di Yukan posizionò il bambino nella sua culla, mentre Otsuka collegava un ago alla provetta.
Il bambino, alla vista dell'oggetto appuntito, iniziò a piangere, così il padre gli accarezzò la testa.
Nonostante emanasse una fortissima aura di potenza e determinazione, rimaneva un bambino appena nato e da tale, riusciva a percepire facilmente i pericoli.
«Resisti campione, sei molto più forte di quanto credi». Il Capo-Villaggio punse Yukan, immettendogli il sangue di drago nell'organismo, cominciando a snocciolare tutti i versi versi della profezia della Dinastia di Fuoco, aggiungendo di tanto in tanto qualche altra formula.
«Fuoco della speranza, del riscatto, fuoco dell'amore. Prova del destino, avvolgi questo ragazzo e donagli la forza di affrontare ogni avveristà» tutto accadde in un minuscolo attimo, dapprima il corpicino del bimbo brillò, per poi andare misteriosamente a fuoco. Le fiamme avvolsero completamente il neonato, che cominciò a piangere, mentre la madre urlava disperata, il corpicino si agitava in mezzo alla stanza, che stava per andare completamente a fuoco.
Tsuyudesu provò addirittura usare i suoi poteri, per spegnere le fiamme, ma venne fermato da Otsuka, che lo afferrò per il polso.
« É troppo tardi ormai. Dobbiamo credere nella forza del bambino»
La culla prese fuoco e Yukan cominciò a levitare, a causa delle fiamme, mentre la temperatura della stanza aumentò vertiginosamente. Il bimbo sembrava ormai spacciato, quando nella tempesta di fuoco, vidi chiaramente che inspirò, per poi spalancare le braccia, divorando ed ingoiando le fiamme in pochi attimi. Sul suo petto spuntò poi un marchio, un drago rampante che sputava fuoco, impresso nella sua pelle con le fiamme.
«É lui il prescelto»
<< Lode all'Eroe dei Draghi!>>

( Fuoco, Padre, Eroe, Ambizione, tutto ruota intorno al prescelto, Yukan)

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