Capitolo 46: Paura dell'Amore

CASTELLO GHIACCIATO
MONDO DEL MAGO D'INVERNO
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ORE ??

POV: SEIKA

<<Ora capisci? La mia immortalità dipende esclusivamente dalle mie emozioni. Se dovessi tradire il patto stipulato e cadessi in questo modo tra le grinfie di Eros, perderei la mia immortalità. Comprendi quel che voglio dirti Seika, i sentimenti sono davvero pericolosi, non lasciarti mai influenzare da loro, seguire il cuore non porta mai a niente di buono>> lo sguardo del mago era afflitto, calmo, mostrava una tristezza centenaria.
La vita gli aveva sempre impartito la stessa lezione: l'amore porta solo alla rovina.
Eppure, percepivo chiaramente, che in fondo desiderava far battere il proprio cuore.
Tutto era collegato, il motivo per cui non voleva farsi trovare da nessuno, per cui aveva creato un intero mondo a parte, tutto per lui, dove era l'unico vero e proprio abitante.
Lui non aveva paura che i suoi poteri o conoscenze potessero finire nelle mani sbagliate, lui aveva paura di qualcos'altro.
<<Tu hai paura dell'amore>> conclusi interrompendolo.
<<Scusami?>> si accigliò tutto d'un tratto.
<<Tu hai paura di innamorarti, è per questo che ti sei rifugiato in questo mondo. Non per proteggere il mondo da te, ma per proteggere te dal mondo. Per proteggerti dall'amore. La tua vita ti ha solo mostrato quanto siano dannosi i sentimenti, ma sono sicura che nel tuo cuore tu voglia molto di più che passare l'eternità in solitudine, rinchiuso in un castello ghiacciato>>
Avevo decisamente esagerato, il biondo colpì con un pugno il comodino di fianco al letto, sgretolandolo completamente.
<<Ascoltami bene ragazzina, non sono qui per farmi fare la paternale da un misero essere umano, che non ha nemmeno un decimo dei miei anni, quindi vedi di non impicciarti troppo nei miei affari!>> vidi ancora tutta la sofferenza che portava dentro, riflessa nei suoi occhi e pregai con tutta me stessa che un giorno, qualcuno sarebbe riuscito a ricucire le sue cicatrici.
Tutte le ferite con il tempo si curano e a tutto c'è sempre una soluzione, anche alla sofferenza che lo stava dilaniando.
<<Va bene.>> l'espressione cambiò immediatamente, tornando quella dolce e controllata di sempre.
<<Molto bene. Tornando a noi. Devi controllare le tue emozioni, per poco non provavi a scappare con il tuo amichetto. In questo modo avresti fallito la prova e condannato tutta Osaka alla rovina. So che vuoi molto bene a tuo fratello e proprio per il suo bene, quando lo incontrerai non dovrai trattenerti.
Ormai ha perso quasi del tutto la sua umanità, dopo aver portato a termine il suo piano.>>
<<Quale sarebbe il suo piano? E cosa c'entra Okāmi? Perché vuole usarla?>>
<<La vera domanda è: cos'ha già fatto con Okāmi? Vedi, quella spada venne usata dai tuoi antenati molto tempo fa, per sigillare l'accesso ad una dimensione pericolosissima ed ora Aki ha riaperto il passaggio grazie alla spada, la chiave di quel sigillo.>> quest'ultima affermazione fece scattare in me qualcosa.
<<Il Tartaro...giusto?>>
<<Yomi...il mondo dell'oscurità. Secondo la nostra religione locale, è il luogo in cui vanno ad abitare i morti, per sempre. Una volta che si mangia nel suo cuore, è impossibile uscire e tornare nel mondo dei vivi. Esso ha una continuità geografica con il mondo dei vivi, infatti esistono numerosi accessi sulla Terra, per giungere ai confini della vita. È spesso identificato con Tartaro, il mondo infernale della Mitologia Greca.>>
<<Conoscevo già lo Yomi...ma perché il Tartaro? Mio nonno mi ha specificatamente detto di fare attenzione al Tartaro.>> il mago tamburellò le dita sulle lenzuola, concentrato.
<<Vedi, tutte le religioni e le mitologie del mondo sono tra loro collegate. Inferno, Yomi, Tartaro, sono solo facce di una diversa medaglia.
Cambia solo il nome con cui identifichiamo qualcosa, ma la sostanza, alla fine dei conti, rimane quella. Lo stesso discorso vale per le divinità, molte si adattano al luogo in cui vengono venerate. L'anima di tuo nonno è stata molto coraggiosa a venire fin da te, solo per avvisarti. Penso comunque di aver capito cosa intendeva dire. Non si stava riferendo al luogo, la terra dei morti, ma ad una creatura...>> borbottò preso dai pensieri, sollevando lo sguardo.
<<Una creatura?>> ero davvero stanca e confusa. Come poteva esistere una creatura che portava lo stesso nome dell'inferno stesso? E quanto poteva essere potente?
<<Proprio così. Tartaro è la divinità che impersonifica l'Oltretomba, il vero Re di questa dimensione. È stato una dei primi esseri mai comparsi, insieme ad Eros, Urano e Gea. È sicuramente la divinità più crudele mai esistita e supera nettamente in forza e potenza gli altri spiriti guerrieri che voi tenete rinchiusi nelle vostre spade. Ha generato le peggiori mostruosità mai concepite nella storia dell'universo, come Tifone, il mostro più forte di tutti, tanto da aver quasi sconfitto tutti gli dei dell'Olimpo. Probabilmente Aki ha utilizzato la spada per aprire le porte dell'Ade e sottometterlo. Se loro due unissero le forze...non sarebbe la fine solamente per la regione...tutto il mondo sarebbe in pericolo! Quel ragazzino è stato perseguitato da anni dall'Oscurità, ma ora ne è totalmente assuefatto>>
Rabbrividii al solo pensiero di poter affrontare uno spirito del genere, tanto mostruoso che non riuscii in alcun modo a figurarmelo in testa. Ed ora, in quello stesso momento, con molta probabilità stava spingendo Aki ancora più a fondo nell'abisso del male, progettando la distruzione di Osaka e del mondo.
<<Quindi...è la fine?>>
<<Non è mai finita finché tu sei disposta a combattere. Ascoltami ed apri bene le orecchie, perché non lo ripeterò una seconda volta. La magia è un potere vero. Non è roba per gente comune o una distrazione per i potenti. Essa plasma il mondo, crea la vita e riesce anche a distruggerla.
Proprio per questo, devi ricordare che la vera magia consiste nel saper trovare la speranza anche dove regna la disperazione. Allora potrai dire di essere un Mago strabiliante. Per anni, Intere generazioni di maghi e streghe hanno combattuto il male, apparentemente senza alcun successo. Gli umani muoiono, mentre i mostri dopo esser stati sconfitti passano un breve periodo nel Tartaro, in modo tale da riformarsi e tornare a terrorizzare la superficie. Quindi perché sacrificare la propria vita? Perché anche i carboni, quando sono accesi, brillano come le stelle. Ogni mago ha votato la sua esistenza al combattimento, nella speranza che un giorno altri facciano come lui. È vero, il corpo degli umani sarà più fragile di quello di un demone, ma il vostro spirito brilla più di quello di un dio>> per un secondo negli occhi dello stregone vidi riflessa una nuova emozione: gioia e passione, mentre sfogliava le pagine del suo libro magico.
<<Esiste una speranza?>>
<<Precisamente esiste un modo per sconfiggerlo!>>
<<Dimmelo. Potresti salvare un numero di persone inimmaginabile con questa informazione>>
<<Tartaro può essere sconfitto solo ed esclusivamente grazie alla collaborazione di un God, un Dragon...ed un Titan Stayer.>>

( schede tecniche del mago d'inverno)

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