Capitolo 42: Gli Amici di Ieri, I nemici di Oggi

CASTELLO GHIACCIATO
MONDO DEL MAGO D'INVERNO
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ORE 21:30

POV: SEIKA

<<H...Heiwa?>> il sangue si congelò ed il battito cardiaco accelerò improvvisamente, avevo dato il mio vecchio generale per morto fino a quel momento ed ora me lo ritrovavo a pochi passi da me, seguita da due sporchi Ninja. Yukan mi aveva detto che era stata catturata da Aki, ma mi ero sempre rifiutata di credere che si fosse unita al suo esercito.
Con orrore, mi accorsi che non era più la dolce Heiwa, che avevo conosciuto tanto tempo addietro, una ragazza dal cuore d'oro, pronta a tutto per il bene del proprio popolo e dei suoi amici. L'oscurità l'aveva completamente divorata e cambiata, tanto da renderla quasi irriconoscibile.
I suoi capelli, una volta setosi e dello stesso colore delle querce erano diventati ispidi, raccolti in una lunga coda, azzurra e viola.
I denti, affilati come quelli di un demone ed il braccio destro, completamente corrotto dal male, ricoperto da una strana sostanza viola.
Gli occhi, dolci e verdi, si erano trasformati in quelli di un mostro, uno azzurro ed uno rosso.
Aveva abbandonato i suoi abiti, sostituiti dall'uniforme da Ronin di Aki e la Katana era conservata nel fodero. Al suo posto, sembrava aver imparato ad utilizzare una bizzarra spada nera ricurva.
<<Esatto, mia cara. Cosa c'è, ora non riesci più a riconoscere le tue amiche?>> quella che una volta era una delle mie compagne più fidate, si era appena trasformata nel mio peggior nemico.
<<Cavoli Seika, ti sei proprio rammollita da quando me ne sono andata. Non sei nemmeno riuscita a percepirmi, mentre ti seguivo, in attesa che tu superassi le prove. È tutta colpa di Yukan vero?>>
<<Che non erano destinate a te, ci tengo a sottolinearlo>> Il Mago si materializzò in un attimo davanti a noi, come se intendesse dividerci.
<<Non ho nemmeno dato la mia autorizzazione per il vostro accesso a questo mondo. Vi ho lasciato fare, solo perché ho voglia di divertirmi un po'>>
<<E come avrebbero fatto a superare le tue difese? Non dovresti essere invincibile?>> Kosai guardò indignato gli invasori.
<<Fermo ragazzo, ti avviso, non amo essere sfidato. Prima di tutto, se avessi voluto, loro sarebbero già scomparsi dell'universo, ma ho permesso che giungessero fin qui, perché è questo che il Fato desidera. E nemmeno io posso oppormi al destino.
In ogni caso, diciamo che sono riusciti ad eludere il mio cancello magico, grazie al controllo delle ombre della signorina Arimashi. Nella pratica, si sono nascosti dentro le vostre ombre fino ad ora.>> la notizia fece calare il morale a picco.
<<Vuoi dirmi che avrebbero potuto ucciderci in qualsiasi momento?>>
Lo stregone annuì con un'espressione indecifrabile stampata in viso.
<<Proprio così. Ammetto che sono curioso di come potrebbero evolversi le cose, quindi lascerò che siate voi a risolvere il problema, consideratela come la vera prova finale.>> avrei tanto voluto arrabbiarmi con quel mago così tanto arrogante, ma non ne avevo il tempo materiale, Heiwa si era già messa in guardia, pronta a balzare, come un leone su una gazzella.
<<Avete finito con le chiacchiere? Aki mi ha chiesto di concludere in fretta la missione, quindi prima vi distruggiamo e prima porteremo al sommo padrone il Mago ed i suoi artefatti magici.>>
<<A cosa vi servirebbe il Mago?>> strinsi i denti, dentro di me sapevo che anche Aki l'avrebbe voluto dalla sua parte.
<<A rendere Aki il capo indiscusso del Giappone, con il suo aiuto nessuno riuscirà a fermarci!>>
<<Lui non vi seguirà mai!>>
<<Ed è qui che ti sbagli Seika. Io sono un servitore del destino ed andrò con il vincitore di questo scontro, perché da questo combattimento dipende il destino del mondo intero. Non amo il pensiero di lasciare questo posto per scendere in mezzo agli umani. Vorrei rimanere qui se possibile, ma credo che le Moire abbiano altri piani per me. Quindi sta tutto nelle vostre mani>>
<<Mi sono proprio rotta di stare qui a parlare>> ebbi appena il tempo di alzare la spada, per intercettare il colpo sferrato da Heiwa, che in pochi secondi era riuscita a raggiungermi ed attaccare con un pericoloso affondo, indirizzato al viso.
<<Heiwa! Fermati! Sono sicura che Aki non sia riuscito a farti del tutto il lavaggio del cervello! C'è ancora del buono in te!>>
La ragazza scoppiò a ridere, mentre imprimeva tutta la forza che possedeva per disarmarmi, usando la sua strana spada.
<<Ti sbagli, Seika. Fin dalla mia nascita, ho sempre vissuto in bilico tra la luce e l'oscurità, il bene ed il male, la superficie e...l'abisso. Aki mi ha semplicemente aiutato a prendere una decisione, che ero già destinata a fare. Il male esiste dentro ognuno di noi e io ho semplicemente imparato a far mio tutto il potere che si celava in me>> non riuscivo a crederci, quel maledetto di mio fratello non solo l'aveva trasformata in un demonio, ma l'aveva resa molto più forte, tanto da rompere le mie difese e mandarmi al tappeto in pochi secondi.
<<Ma dai, è già finita? Vuoi dirmi che fino ad ora ho servito una donna debole come te? Il villaggio di Fuoco merita un capo migliore>> annaspai alla disperata ricerca di ossigeno, il colpo che mi aveva sferrato al fianco, mi aveva lasciata senza fiato.
<<Mettiamo la parola fine a questo stupido giochetto, che ne pensi amica mia?>> il mio nuovo nemico avanzava a passi lenti, sorridente, come se la mia morte fosse uno dei premi a cui aveva maggiormente ambito fino a questo momento.
<<Hai proprio ragione Heiwa, penso che sia ora della mia rivincita!!!>> un grido di guerra squarciò l'aria, mentre Kosai e Zoka, armi alla mano, si scagliavano contro Heiwa, attaccando da direzioni differenti.
La ragazza, dopo aver sguainato la Katana, con un semplice guizzo, riuscì a contrattaccare e respingere entrambi gli aggressori, come se nulla fosse.
<<Quindi quei buoni a nulla dei miei compagni, si sono già fatti sconfiggere da voi nullità? Molto bene, vuol dire che mi prenderò io tutti i meriti per la riuscita dell'operazione!!!>>
Una volta che mi ripresi scattai anche io all'attacco, ma Heiwa era una vera furia, roteava le sue due spade, come se fosse nata con il preciso scopo di farlo, riuscendo a gestire sia me che i miei compagni, senza subire nemmeno un graffio.
Era una vera umiliazione per noi del Fuoco, stanchi, sudati e feriti nel profondo, ogni qualvolta che un nostro attacco non andava a segno.
Zoka e Kosai provarono ad attaccare simultaneamente, ma la ragazza con un balzo si ritrovò in equilibrio sopra le loro lame, che erano cozzate l'una contro l'altra.
A quel punto, ne approfittai, per colpire con un attacco diagonale il fianco scoperto di Heiwa, che con un movimento innaturale del corpo saltò via, atterrando alle mie spalle e prendendomi come ostaggio, puntando la lama della spada alla gola.
Fu questo il suo vero primo errore.
<<Bella mossa Heiwa, ma ti sei dimenticata un piccolo dettaglio...io non sono sola.>>
Kosai infatti grazie alla sua magia si era teletrasportato vicino a lei, colpendola con un pugno talmente forte, da farle perdere la presa e cadere le armi a terra, lasciandola scoperta.
<<Passiamo alla portata principale, che ne dite?? Non sapete quanto ho atteso questo momento...tremo al solo pensiero di poter versare tutto il sangue che Aki mi ha promesso!!!>> si leccò le labbra, era completamente impazzita.
<<Shadow Ray!!!>> un raggio composto da ombre, scure come la notte, ci venne scagliato contro.
<< Ruggito del Dio di Fuoco!>>
<<Ruggito del Drago Oscuro!!!>> le fiammate sprigionate da me e Zoka, una rossa scarlatta ed una nera, riuscirono ad intercettare la magia di Heiwa.
<<Sai Zoka, non credo che questa volta riuscirete a battermi, non ho intenzione di limitarmi a stupidi giochetti, come la scorsa volta. Se non fosse stato per quel ragazzino, avrei anche vinto, ma questa volta non ci sarà nessun drago impiccione a fermarmi. E io non ho intenzione di trattenermi..>>
<<Cross Magic! Pugno del Drago Oscuro!>> Heiwa riuscì a copiare una della tecniche di Zoka, con cui lo attaccò.
<<Pugno del Drago Oscuro!>> il biondo, a dir poco incredulo riuscì a rispondere all'attacco, usando lo stesso incantesimo.
Quando i due pugni entrarono in contatto, tra loro si sprigionò un'enorme quantità di energia, abbastanza da causare una piccola onda d'urto, che separò i combattenti.
<<Ma come diavolo ha fatto?...>> eravamo tutti confusi, il vecchio generale non era mai riuscito in un'impresa simile. Copiare le magie avversarie era una pratica molto complicata e solo pochi stregoni nella storia erano riusciti a farlo.
<<È molto semplice...dovete sapere miei cari ragazzi che l'ombra, è una parte davvero importanti per noi esseri umani. Gli egizi la definivano "Sheut" ed era uno dei frammenti dell'anima, nella fattispecie, contiene tutti i ricordi e le esperienze che una persona fa nella sua vita. Essendomi infiltrata nell'ombra di Zoka, sono riuscita ad imparare qualche...trucchetto. Ho copiato le vostre anime, carpendo le vostre capacità, i vostri ricordi...le vostre emozioni. Io so tutto di voi adesso!>>
<<Ali del dio di fuoco!>> due spirali di fuoco attaccarono Heiwa, che per poco non venne investita in pieno dall'attacco.
<<Trucchi o no, non ti permetterò di trionfare oggi. In gioco c'è il destino di tutta Osaka, non perderò!>>
<<Lo vedremo Seika, lo vedremo...Bunretsu!>>
Conoscevo molto bene quell'incantesimo, permetteva ad Heiwa di creare delle copie create da frammenti della sua ombra, che si scagliarono contro Kosai.
<<Vi eliminerò uno ad uno!>> la prima copia, attaccò con un montante indirizzato al viso, che il rosso schivò facilmente, sfruttando la sua nuova posizione, per colpirla con lo spadone, riducendola a brandelli.
La seconda, non tardò ad attaccare, ma questa volta il mago fu molto veloce, mozzando nettamente le gambe alla creatura.
<<Dovrai fare di meglio per sconfiggermi!!!>> ululò conficcando lo spadone nel terreno.
<<Allora vedrò di accontentarti...>>
Heiwa sparì ed immediatamente, avvertii uno stranissimo senso di inadeguatezza e nervosismo, sentivo che qualcosa dentro di me si stava appropriando dei miei ricordi, dei miei sentimenti, della mia stessa essenza.
Capii che, era questo il metodo con cui la ragazza copiava i poteri.
Crollai in ginocchio, pregandola di lasciarmi stare. Mi sentivo violata, era come se riuscisse ad accedere alla parte più intima di me, quella che avevo sempre nascosto agli occhi di tutti, il frammento di anima che nascondeva le mia fragilità, il mio lato umano.
Stava analizzando tutto, come un freddo marchingegno senza cuore.
Pochi secondi dopo la mia richiesta venne esaudita, Heiwa ritornò di fronte a me ridendo
<<Uno spuntino davvero delizioso, grazie mille...>> mi rialzai a fatica, sentivo le gambe tremare, l'esperienza mi aveva segnato negativamente.
<<Sai cos'è che non puoi copiare?>>
<<Io posso copiare tutto>>
<<Sbagli. Tu...tu non puoi copiare i legami! Vieni a me Kagutsuchi, dio del fuoco, figlio di Izanami e Izanagi!>> la mia Katana si riscaldò e venni avvolta da quella nostalgica sensazione di torpore, che conoscevo alla perfezione.
<<Signorina, vedo che le sono mancato in fretta>> il dio del fuoco abbozzò una sorta di sorriso.
<<È normale. Siamo amici.>>
<<Spazzerò anche il tuo stupido spirito! Non riuscirete a fermarmi! Cross magic! Buruseduku! Cross magic! Ruggito del dio di fuoco! Cross magic! Corno del drago Oscuro!>> Heiwa incrociò le dita per formare una croce, scagliandoci contro uno degli attacchi magici più potenti che io abbia mai visto, una perfetta fusione tra il raggio d'ombra di Heiwa e due dei più potenti incantesimi, che io e Zoka potessimo formulare.
<<Non è il momento adatto per tirarsi indietro, forza soldati! Uniamo le nostre forze. Martello di Efesto!>> chiusi il pugno e mimai in aria un colpo, venendo imitata da Kagutsuchi ,che creò un gigantesco pugno di fuoco.
<<Tela della vedova nera!>> con le dita Zoka, prese a tracciare delle linee immaginarie, che formarono una rete, in grado di intercettare il raggio nemico.
<<Teleport!>> anche Kosai si unì all'azione, provando a teletrasportare via il raggio.
Tutti gli incantesimi si scontrarono, ma l'unione dei nostri trionfò, riuscendo a colpire Heiwa, che rimase ferita ad una spalla, in maniera grave.
Provai a raggiungere la ragazza ma con un incantesimo di uno dei suoi compagni si ritirò, scomparendo dalla mia vista.

(scheda tecnica di Heiwa)

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