Capitolo 40: Il Mago d'Inverno

CASTELLO GHIACCIATO
MONDO DEL MAGO D'INVERNO
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ORE 21:03

POV: SEIKA

<<Davvero molto commovente ragazzi...>> quella risata, tanto limpida e fredda, mi fece rabbrividire.
Ne ero certa, quello era il leggendario Mago D'Inverno, ero finalmente riuscita a trovarlo.
<<I miei più sentiti complimenti Seika Otsuka, sei riuscita in ciò che, nessuno era mai stato nemmeno lontanamente tentato a provare. Mi hai scovato.>>
Mi voltai nella direzione da cui proveniva la voce e rimasi parecchio sorpresa, l'uomo che si trovava davanti a me, non somigliava affatto a come veniva descritto nelle leggende.
Per cominciare, non aveva l'aspetto di un anziano, appariva più giovane di me.
La corporatura era esile e non era molto più alto di me, l'aspetto non lo rendeva particolarmente minaccioso.
I lunghi capelli dorati ricadevano in un lungo ciuffo, molto simile a quello di Yukan, un taglio di capelli impossibile da non notare, considerato che erano praticamente solo loro due, a non tenerli raccolti qui in Giappone.
Il sorriso beffardo, avrebbe ingannato anche i suoi genitori, come poteva un ragazzino del genere essere il mago più potente al mondo, colui che celava in sé ogni risposta riguardante il passato, il presente ed il futuro? Era proprio vero che l'apparenza spesso inganna, quel ragazzo sembrava essere debole, anche dalla pelle, che era tanto chiara da ricordare la neve che circondava il suo regno.
Venni immediatamente catturata dal suo sguardo magnetico e vidi nei suoi occhi il riflesso di centinaia di anni di storia: assistetti per qualche attimo alla nascita del mio mondo, ai peggiori conflitti avvenuti finora, a tutte le razzie, sterminii e avvenimenti orribili.
In compenso notai anche qualcos'altro, che mi diede speranza.
Il futuro.
Un fururo che mi appariva...
<<Fermati!>> la voce del mago mi ridestò, permettendomi di scorgere nitidamente il colore dei suoi occhi, uno azzurro come il cielo ed uno viola e brillante come l'Ametista.
<<Guardarmi negli occhi è un'attività molto pericolosa per voi mortali, senza prendere le dovute precauzioni. Guardare il futuro è la cosa peggiore che possa capitare ad una persona. Con voi esseri umani è sempre la stessa storia, assaporate un po' del vostro destino e fate di tutto pur di cambiarlo, peggiorando così la situazione>> sorrise e rimasi incantata dal calore di quell'espressione.
Dopo qualche attimo, ritornai ad analizzare la sua figura: sulla testa indossava un bizzarro copricapo, un cappello a punta blu, a cui erano attaccati dei misteriosi fermagli gialli, non avevo mai visto un copricapo simile in tutta la mia vita.
Il torace era coperto da una maglia violacea, sopra la quale indossava una giacca dello stesso colore del mantello, indumento a cui mancava una manica, lasciando scoperto il braccio sinistro, ricoperto del tutto da bende.
Un paio di pantaloni azzurri, era tenuto in piedi, da una cintura di pelle marroncina.
Ma a catturare maggiormente la mia attenzione furono due oggetti: il primo era una collana, realizzata probabilmente con l'argento, al cui interno, era incastonata una misteriosa gemma azzurra, il secondo invece era un piccolo libriccino, dalla copertina dorata, scritto in una lingua incomprensibile.
<< Ti immaginavo più...>> sussurrai, scandagliando ogni angolo del suo corpo con gli occhi.
<< Vecchio? Sì, purtroppo è un errore che molti fanno, ma cosa vogliamo farci? Lo sai come sono fatti gli umani, con tutte quelle stupide leggende e miti che creano. Preferiscono rifugiarsi nei loro piccoli mondi piuttosto che partire alla ricerca della verità. Devo ammettere però, che con una lunga barba bianca sembrerei nettamente più saggio>>
Non risposi, catturata dall'energia magica, che emanavano quei bizzarri manufatti.
<<Cosa sono?>> chiesi senza indugio, indicando i due oggetti magici, causando un'improvvisa risata del ragazzo.
<<Cosa ci trovi di divertente?>> stava già cominciando ad irritarmi, dove diavolo stava tutta la saggezza, di cui si vociferava tanto in giro? Se il piano si fosse rivelato un fallimento, il sacrificio di Zoka sarebbe stato totalmente vano e questo non l'avrei mai accettato. Più che un leggendario mago millenario, quel tipo sembrava un bambino viziato.
<<Il tuo amichetto qui ci ha lasciato le penne e tu, pensi ai miei trucchetti magici?>>.
Strinsi i pugni ed in quel momento il desiderio di tirargli un pugno in faccia, triplicò.
<<È solo colpa di un tuo stupido capriccio se adesso Zoka non c'è più!>>
<<E lo rifaresti di nuovo? Acconsentiresti nuovamente alla mia richiesta? Anzi, a questo...come lo hai definito tu? Capriccio?>>
Sentii di averlo provocato più del dovuto, lo sguardo si fece ostile, gli occhi puntati nei miei, brillavano di una luce malevole.
<<Se questo riuscisse ad implicare la salvezza del mio popolo sì. Sarei disposta a tutto. Anche a sfidarti>>
<<Molto bene>> il biondino schioccò le dita e...Zoka tornò normale, cominciando subito a tossire.
<<Ma...com'è possibile?>> Kosai fino a quel momento, non era riuscito a spiccicare mezza parola.
<<Per me non esiste il concetto di "impossibile">>
<<Ma perché? Perché lo hai liberato se avevi intenzione di richiedere un sacrificio?>>
<<È molto semplice. Per tutto questo tempo non ho fatto altro che mettere alla prova voi e le vostre abilità. La forza contro i καρποί, il lavoro di squadra contro gli Uccelli di Stinfalo, la vostra magia con i Blemmi ed infine con i miei fidi guerrieri, i Boreadi, semidei figli di Borea, ho deciso di mettere alla prova qualcosa di molto più importante, il vostro cuore.
Specialmente tu Seika, davanti alla scelta che hai dovuto compiere, hai messo il bene della tua gente davanti a tutto il resto, anche prima dell'amore che provi verso questo giovane mago. Considera la sua liberazione come una sorta di premio, per essere riuscita a colpirmi nel profondo del cuore. Farai grandi cose ragazza, ma il tempo stringe, non vi rimane molto tempo. E le moire, sono pronte a tagliare un filo qui in mezzo a noi.>>
Fui investita da un'insieme di emozioni diverse contemporaneamente, ero indecisa tra il ringraziare il Mago per aver liberato Zoka e l'odiarlo per il brutto scherzo che mi aveva fatto. Alla fine, scelsi l'opzione migliore: corsi ad abbracciare Zoka, lo strinsi a me come non avevo mai fatto, grata di averlo ancora qui con me.
<<Non ci ho capito molto, ma a quanto pare, avrò ancora molto altro tempo per essere abbastanza irritante da farti infuriare. O sbaglio? Magari questo è il paradiso>> Zoka mi carezzò una guancia, guardandomi con gli occhi che brillavano.
I brividi mi assalirono, mentre i nostri corpi si scaldavano nel bel mezzo di quel mondo ghiacciato.
Non riuscii più a reprimere i miei sentimenti, tenuti fino a questo momento chiusi in un cassetto, nascosti agli occhi degli altri, per paura.
Paura che Zoka potesse essere preso di mira o accusato di volermi con se, solo per poter ereditare il ruolo di capo.
Paura che il mio popolo potesse giudicarmi per la forte differenza d'età.
Paura di perderlo.
Io avevo paura...dell'amore. Ma dopo aver rischiato di perdere la persona che più amavo al mondo, lasciai che le nostre bocche si unissero, in un vortice di baci e carezze, eravamo due fuochi, che riuscivano a scaldare un mondo freddo come quello del Mago, due fiori in mezzo al deserto. Le labbra si schiusero come rose, mentre i nostri corpi aderivano l'uno a quello dell'altro, come se fossero nati per essere una cosa sola.
<<Adesso, odio dovervi interrompere , ma prima di entrare dentro per sentire le risposte che cercate, dovreste occuparvi di un lavoretto che avete lasciato in sospeso>> la figura comparve improvvisamente in mezzo a me e Zoka, per separarci.
L'idea di un altro orribile viaggio pieno di pericoli mi assalì, facendomi gelare il sangue nelle vene.
<<Di...che cosa parli?>>
<<Rimandare indietro le persone che si sono intrufolate senza permesso nel mio regno e che vi hanno seguito fino ad ora. Davvero, come avete fatto a non esservene accorti prima? Sono nascosti dentro le vostre ombre>>
<<Chi sarebbero questi intrusi?!>>
<<Cavoli Seika, sono davvero delusa. Non solo non ti accorgi di me, ma non riesci nemmeno a riconoscere una tua vecchia amica.>>
Rimasi paralizzata.
<<H...Heiwa?!>>

(Mago d'Inverno, stregone leggendario ed immortale)

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