Capitolo 39: Il Re delle Illusioni e l'Arca della Creazione

OSAKA
VALLE DI FUOCO
30/05/1285
ORE 17:00

POV: HANA

<<Nebbia illusoria>> pochi secondi dopo che quelle parole lacerano il cielo, sparirono sia il generale avversario che Otoshi , come se non fossero mai stati presenti.
<<Alla fine siamo rimaste noi due, eh?>> la biondina che accompagnava il generale sorrise, con aria di sfida.
<<Vuol dire che dovrò occuparmi di te, principessina di ghiaccio, così imparerai che non devi ficcare il naso nelle faccende altrui>>.
Il sangue mi ribollì nelle vene, come osava un soldatino da nulla, rivolgersi così ad un capo villaggio?!
<<Fatti sotto allora>> quella ragazza non se lo fece ripetere due volte, in pochi attimi mi fu letteralmente addosso
<<Proiettili acquatici!>>
Dalle sue mani partì una scarica di dardi, fatti di pura acqua.
<<Scudo di Ghiaccio>> se non mi fossi parata, sarei quasi sicuramente morta, quei proiettili erano talmente potenti, da riuscire quasi a frantumare il mio scudo.
Cominciammo a girarci intorno per studiarci, si vedeva che non era abituata a combattere, nonostante avesse un potere di stampo quasi esclusivamente offensivo. A causa di alcuni suoi movimenti impacciati e dai suoi continui tentennamenti, ero in grado di anticipare i suoi movimenti.
<<Proiettili acquatici>> li schivai tutti senza alcun problema, rotolando verso destra.
<<Prima di attaccare, muovi la tua mano destra, verso la direzione in cui vuoi scagliare il tuo attacco! Ed ora sei scoperta! Freccia gelida!>>
Tra le mie mani si materializzò un incantevole arco gelato, che scagliò una freccia precisa e rapida, tanto da colpire Tsuyo in pieno petto, con una facilità inaudita.
La ragazza venne scagliata via, per colpa del Forte impatto, ma nonostante il duro colpo subito, non sembrava volersi arrendere.
<<Non è ancora finita...Non posso... deludere il mio popolo né il Capo villaggio. Pioggia gelida!>>
sollevai preoccupata lo sguardo nel cielo, dove era comparsa una preoccupante nuvola, che cominciò a riversare un acquazzone su di me.
Iniziai ad urlare,il dolore era impossibile da sopportare, era come se la mia carne venisse congelata e strappata brutalmente.
<<Cupola di ghiaccio!>> prima che il dolore mi facesse perdere i sensi, riuscii a difendermi ,creando intorno a me una cupola, che mi schermì dai colpi.
Approfittai di quel momento di stallo, per far uscire Ryonma dalla sacca che mi stavo portando dietro e riprendere fiato.
<<Signorina, la vedo leggermente in difficoltà>> la Kitsune, non appena mise il muso fuori dalla borsa, scelse di schernirmi, una decisione davvero poco saggia, considerato il pessimo umore che avevo in quel momento.
<<Ti sembra il momento adatto per scherzare? Lo hai detto tu stessa, al momento sono un po' nei guai, te lo ripeto casomai non te ne fossi accorta>>quella maledetta ragazza, continuava a girare intorno alla cupola, come un avvoltoio, in attesa che la preda si decidesse finalmente a morire. Non si fermava un attimo, attendeva pazientemente che l'incantesimo si rompesse.
<<Volevo solamente incoraggiarti>> accarezzai quella stupida volpe, a cui mi ero sfortunatamente affezionata.
<<Dovresti cambiare metodo, questo è davvero pessimo. Ad ogni modo, se ti ho tirato fuori dalla borsa, c'è un motivo>>
<<Che sarebbe?>>
<< Ho una missione per te>>
<<Ti sto ascoltando>>
<<Quando quella ragazza troverà il modo di abbattere la cupola, io la distrarrò, per darti il tempo di allontanarti. Vai da Yukan e nasconditi, finché non avrà sconfitto quel drago d'acqua. A quel punto portalo qui, sento che il suo aiuto potrebbe davvero esserci utile>>.
La volpe arruffò il suo pelo.
<<E cosa ti fa credere che il nostro capo non verrà sconfitto? Quel ragazzo sembra avere molta più esperienza di lui, riguardo battaglie ed omicidi>>.
Posai il mio sguardo su quello di Ryonma, Otoshi credeva fermamente in Yukan, quindi anche io avrei fatto la stessa cosa a tutti i costi.
<<Vincerà>>
La volpe rimase qualche secondo in silenzio, prima di accoccolarsi ai miei piedi.
<<Va bene, darò anche io fiducia a Yukan. Tu invece, vedi di non lasciarci le penne>>.
Una fortissima esplosione coprì la mia risposta, che si perse nell'aria.
<<Vai Ryonma! Nebbia Ghiacciata!>>la nebbia di ghiaccio è sempre stato il mio incantesimo preferito, permetteva all'utilizzatore di rendersi praticamente del tutto invisibile agli occhi degli avversari, celando anche l'odore e la temperatura corporea.
Questo però solo nella zona coperta dalla nebbia, aggravante pessimo, considerando che avrei dovuto far spostare la nebbia senza che io fossi nelle vicinanze, per nascondere Ryonma dai nemici, non avevo mai provato a far spostare l'incantesimo lontano dalla mia posizione, provarci mi avrebbe fatto sprecare il doppio del potere magico, lasciandomi scoperta.
<<Fatti avanti>> decine di Lance acquatiche mi esplosero intorno, distruggendo del tutto la barriera che mi ero creata. Sospirai, fortunatamente non sembrava essersi accorto della presenza della volpe.
<<Con piacere! Lama Aquatica!>> Con un balzo, la biondina mi raggiunse e mi attaccò con una spada magica, fatta d'acqua.
<<Lama glaciale>> le due Lame incantate si incrociarono ed io cedetti leggermente, vedendomi costretta ad indietreggiare, tenere attivi due incantesimi contemporaneamente era davvero faticoso.
Attaccai con un afffondo, che la mia avversaria schivò facilmente, rifilandomi un calcio, tanto potente da farmi rotolare via.
<<Devo...resistere finché Ryonma non avrà raggiunto Yukan>>mormorai, provando a rialzarmi a fatica.
In poco tempo, venni colpita da una scarica di calci e pugni, che mi mandarono nuovamente al tappeto.
<<Tutto qui quello che il villaggio ghiacciato ha da offrire? Un glorioso Capo Distretto, sconfitto da un semplice soldato, tutto ciò è vergognoso, non trovi? I tuoi sudditi saranno veramente delusi..>>la lama d'acqua, venne premuta contro il mio collo, se solo lei avesse voluto, avrebbe potuto sgozzarmi con un solo guizzo della sua spada.
<<Combatti...dalla...parte sbagliata. E la cosa peggiore è che non vuoi accorgertene>> un colpo di tosse mi impedì di terminare la frase.
<<Ne sei proprio sicura? Credo che tu ti stai sbagliando di grosso. Seika non è altro che uno sporco tiranno, che ha come unico scopo, quello di conquistare la regione per vendetta!>>
<<Sei accecata, non vuoi vedere la realtà. Ad Osaka state combattendo tra di voi, senza comprendere chi è il vero nemico. Pensaci bene. Non trovi strano che la richiesta d'aiuto mandata dal villaggio della terra, sia avvenuta proprio dopo un colpo di Stato? E per quale motivo non sono scesi loro stessi in battaglia per vendicarsi? Vi stanno mandando a morire, solo per i comodi di quello schifoso capo, che ha tradito i valori della sua terra. Dovremmo unirci, non continuare a dividerci!>>
La spada brillava per colpa della vicinanza. Se fossi riuscita a distrarla, per qualche altro secondo...
<<E chi sarebbe il vero nemico?>>
Tsuyo sbottò infastidita. Non sembrava essere disposta ad ascoltarmi.
<<L'esercito oscuro!>>
La ragazza esitò un secondo, allontanando la presa dal collo, con un'espressione spaventata in viso, notai sollevata, che stava cominciando a collegare i pezzi del mistero. Poi nascose la sua incertezza e tornò alla carica.
<<Fandonie! È tutto un piano di Seika, per raggiungere tutto il potere che desidera!>>
<<L'essenziale è invisibile agli occhi>> la pressione esercitata dall'arma, stava cominciando a farmi perdere lucidità e mancare il respiro.
"Adesso".
Quando tutto sembrava perduto, una voce calda investì i miei pensieri. Ryonma era riuscito a contattarmi, per dirmi che era al sicuro e che potevo dissolvere la nebbia e concentrarmi sul combattimento.
<<Adesso Mi hai stufata! Mettiamo la parola fine a questa storia! Se non sei disposta a darmi ascolto con le buone, vuol dire che darò voce alla mia spada>> un'esplosione investì me ed il mio nemico, mentre la mia Aura Azzurrina mi avvolgeva completamente, colorando le mie pupille di blu.
<<Non volevo ricorrere a tanto, ma visto che non sembri voler ragionare....>>
Chiusi gli occhi per poi riaprirli, mentre l'aria intorno a me si congelava.
<<Decimo Katà perduto! Flagello glaciale del Purgatorio!>>
Mi materializzai davanti all'assistente del generale e subito, tutto il suo corpo venne congelato. Colpii con tutta la forza che avevo in corpo, la ragazza, scagliandola in aria.
<<Rilascio>>
Sette lance, fatte di ghiaccio, investirono Tsuyo, che si schiantò al suolo con rumore tremendo.
Subito corsi in suo soccorso, per vedere se era ancora viva, tastandole il collo.
<<Respira ancora... adesso Otoshi, è tutto nelle tue mani >>

Osaka
Valle di Fuoco
30/05/1285
Ore 17:30

POV: OTOSHI

<<Maledetto!>> attaccò, provando a placcarmi, furioso.
<<È ora che tu conosca la reale furia del villaggio dell'Acqua! Nebbia Illusoria!>> gridò, prima che entrambi venissimo avvolti da una strana nebbia.
Tutto intorno a me si fece subito buio e stranamente silenzioso, vista la violenta battaglia che si stava svolgendo in quel momento. Riuscivo addirittura a sentire il mio cuore battere nitidamente, a ritmo serrato, quella situazione mi stava mettendo parecchio a disagio, avevo la sensazione di essere finito lontano da Osaka, in un mondo lontano, eppure dentro di me ero più che sicuro di non essermi spostato di un solo passo.
Ero decisamente finito nel mondo delle Illusioni, del leggendario generale dell'Acqua.
Chiunque sia stato rinchiuso lì dentro, non ne usciva vivo, il mito recitava così.
<<Mi dispiace doverti eliminare con questa tecnica, ma è l'unico modo per far tornare la pace in questa regione maledetta>> la voce del castano spezzò il silenzio, come un tuono notturno, mentre ancora non riuscivo a percepire la sua presenza, la sua voce sembrava provenire da sottoterra.
<<Ti sbagli Setsuyoku! Possiamo ancora trovare un modo per evitare morti inutili!>> i miei occhi guizzavano in giro disperati, alla ricerca della fonte del suono.
<<Non posso più tornare indietro>> per un millesimo di secondo, riuscii a percepire la presenza di qualcuno alle mie spalle, cosa che mi permise di schivare appena in tempo, la lama della Katana del mio avversario non mi colpì in pieno, si limitò a squarciarmi parte della pelle del braccio, cosa non poco dolorosa.
Aguzzai l'ingegno ed i sensi, dovevo trovare in fretta un modo per uscire da quell'inferno o tutto ciò che avevo fatto fino a quel momento, si sarebbe rivelato del tutto inutile.
Dopo pochi secondi la risposta mi balenò in mente, la mia magia mi avrebbe salvato la vita ancora una volta.
<<Annulla Incant...>>
<<Annulla sensi! Riattiva udito!>>
Merda. Ero stato preceduto ed il mio piano completamente distrutto. Questa volta, crollai seriamente nel buio e nel silenzio più totale, grazie al suo incantesimo illusorio era riuscito ad impedirmi di fare qualsiasi cosa collegata ai sensi. Ero completamente cieco, insensibile al tatto, incapace di parlare e percepire odori. L'unica cosa che mi aveva lasciato era l'udito.
In pochi attimi, venni colpito da una scarica di attacchi senza che potessi reagire in alcun modo.
Provai a non pensare al dolore ed a concentrarmi, al fine di trovare una soluzione.
<< Ma non spetta a me causarti dolore, in fondo, ognuno è la fonte dei suoi mali...>>
Quel mondo oscuro sparì, mi ritrovai sotto un albero, nei pressi dell'edificio principale, dove avvenivano le riunioni più importanti. Ero da solo e anche in quel posto regnava il silenzio, finché...un grido non squarciò il silenzio.
Una donna urlava, chiedendo pietà, pregando gli dei di porre fine alle sue sofferenze.
Non conoscevo la sua identità, ma sapevo di dovermi sbrigare, diedi fondo a tutte le mie energie, per correre tra le case rigogliose del villaggio, penetrai in quel labirinto di edifici, finché non mi ritrovai di fronte alla soglia di casa mia.
<< Qualcuno mi aiuti!>> la porta era socchiusa, corsi dentro la casa, correndo verso la fonte delle urla e la scena che si presentò davanti ai miei occhi mi provocò un nodo alla gola.
Una donna era distesa a terra, il kimono completamente strappato era stato gettato in giro per la camera, lasciando così praticamente scoperta la sua candida pelle.
I lunghi capelli dorati, erano stati tagliati forzatamente e gli occhi azzurri erano spenti, sembrava essersi completamente arresa al suo aggressore, che torreggiava su di lui, schiacciandola con un piede. L'uomo su di lei era alto, robusto, i capelli castani, che erano sempre stati tenuti in modo ordinato con un codino ora erano completamente allo sbaraglio. Si voltò, per guardarmi con i suoi occhi verdi, sbarrati, senza vita, mentre puntava la donna con un arco.
<< M...mamma?...P...papà?!>>
Indietreggiai terrorizzato, inciampando sulla soglia della porta e finendo con le gambe all'aria.
<< Otoshi! Scappa!>>
<< Si figliolo. Fuggi da bravo coniglio qual sei. Ho generato un figlio debole ed è per questo che tua madre, merita una grave punizione!>>
<< L...lasciala stare!>> mi accorsi di avere con me il moschetto e lo puntai contro il mio stesso genitore.
<< Fallo, sempre se ne hai il coraggio. Dubito che riusciresti a spararmi, ora, proprio come dieci anni fa, tu hai ancora paura di me.>> l'uomo scoppiò a ridere.
<< Sei un debole Otoshi. Perché mi hai lasciata qui a morire? Potevi salvarmi!>>
<< N..non è vero! Non potevo fare assolutamente nulla, ero solo un bambino!>>
<< Eri un bambino debole prima e lo sei anche ora. Arrenditi al tuo destino: perdere le persone care>> mio padre mi osservò sorridendo, prima di scoccare la freccia fatale che tolse la vita a mia madre, tanti anni fa.
"Molto bene, sei un tiratore scelto, come tuo padre. Avrai preso anche la sua cattiveria?"
<< Smettila!>>
"Sei tu da solo che ti stai infliggendo questi mali. Io mostro solo le paure più profonde che ognuno prova"
<< AFFRONTAMI DA UOMO>>
Il paesaggio sparì e tornai in quel mondo oscuro, dominato solo dal silenzio e dal dolore.
<< Annulla sensi!>> mi ritrovai ancora una volta totalmente incapace di fare qualsiasi cosa, costringendomi a modificare le mie strategie, ricercando una soluzione, che mi salvasse da quella situazione tremenda.
Setsuyoku era un mago dell'acqua, ciò significava, che sfruttava il suo elemento per formulare gli incantesimi. In pratica, probabilmente produceva le sue illusioni grazie all'acqua, che, tramutata in vapore acqueo, dava vita alle immagini e sensazioni illusorie. Decisi di provare ugualmente ad urlare, ma nessun suono fuoriuscì dalla mia gola.
<<Se solo tu non ti fossi schierato dalla parte sbagliata, adesso non saremmo in questa situazione>>
Non riuscii a replicare in alcun modo e ritornai ad avvertire quella fastidiosa sensazione, che spesso aveva accompagnato le mie giornate: un forte senso di inutilità.
Stavo per essere ucciso in un modo tremendamente umiliante, senza che io potessi reagire.
Subito mi tornarono alla mente tutte quelle situazioni imbarazzanti, in cui mi ero sentito escluso e...solo.
Ripensai alla morte di mia madre e alla mia incapacità, di reagire in alcun modo.
Ripensai a tutte quelle missioni, in cui venivo messo da parte, perché ero più debole di Yukan.
Ripensai a tutte le volte in cui ero stato salvato da Yukan.
Ripensai a tutte le volte in cui Yukan, era stato elogiato dal maestro al mio posto nonostante non lo meritasse.
Ripensai a tutte le volte in cui Ziah, mi aveva chiesto aiuto per conquistare Yukan, senza che si accorgesse minimamente di me.
Ripensai al fatto che era stato proprio Yukan a rubarmi il posto di miglior recluta, quando era giunto al villaggio.
Nel buio e nel silenzio di quell'incubo per la prima volta, mi resi conto del fatto che forse odiavo Yukan e mi lasciai andare...Non aveva senso continuare a lottare.
Meritavo di morire per tutto il risentimento che covavo nei confronti di colui, che avevo da sempre considerato come il mio più grande amico.
Meritavo di morire anche per esser fuggito, lasciando mia madre a morire in un modo orripilante.
Quel posto non stava facendo altro che tirar fuori il peggio di me e più che il dolore fisico che Setsuyoku mi stava impartendo, da quando aveva cominciato a colpirmi, ciò che mi faceva veramente male, era confrontarmi con il mio lato oscuro.
<<Non sono un uomo crudele. Hai sofferto abbastanza Otoshi. Adesso porrò fine alle tue sofferenze>>
<<Otoshi, non puoi perdere in questo modo. Combatti!>> una voce, distrusse letteralmente il buio intorno a me, facendomi tornare a vedere.
Non poteva che essere un'allucinazione, qualcosa che il mio cervello mi stava mostrando per regalarmi una morte dolce.
Poi però girai il mio capo e lo vidi.
A pochi passi dal luogo dove stavamo combattendo una figura camminava zoppicando, aiutandosi con la Katana per avanzare.
Il suo corpo era ricoperto di ferite nuove e vecchie cicatrici, che riconobbi subito, specialmente una, quella che da piccolo si procurò per difendermi da un Ronin che voleva rapirmi. Avrei voluto gridare a gran voce il suo nome, urlargli il mio dispiacere, per aver dubitato anche un solo secondo della nostra amicizia.
<<Tu!>> sbottò il generale indispettito.
<<Non osare intrometterti, sporco traditore! Non è una faccenda che ti riguarda!>>percepii immediatamente il calore del suo sorriso posarsi su di me.
<<Sì, sono proprio io, spero non abbiate sentito troppo la mia mancanza. E per la cronaca, se tocchi la mia famiglia, quella situazione diventa automaticamente una faccenda che mi riguarda. In ogni caso, tranquillo, ho piena fiducia in Otoshi, sono sicuro che riuscirà a prenderti a calci, senza che io lo aiuti ulteriormente>> si fermò un attimo per riprendere fiato, stremato dal combattimento con il Drago D'Acqua.
<<Ti ho fornito gli strumenti per riuscire a farcela. Ricorda che la vera forza risiede nel cuore di chi ha qualcosa da proteggere.>> urlò Yukan, percepivo il peso del suo sguardo, il peso della sua fiducia, il peso del suo affetto.
<<Ma...come hai fatto ad annullare parte della mia illusione?!>> Setsuyoku aveva gli occhi spalancati dall'incredulità.
<<Impara a guardare oltre il leggero velo di nebbia che avvolge la realtà, per scoprire le risposte che cerchi. E per riuscirci, devi solo avere il coraggio di farlo. Devi possedere un cuore puro, un cuore infiammato, un cuore di drago!>>
Venni avvolto da un'aura rossastra, che mi fece ricordare, che anche io ero un Samurai a tutti gli effetti e che da tale, dovevo combattere per ciò in cui credevo.
Provai a parlare, ma mi accorsi in fretta che ancora non ero in grado di farlo.
<<VAI!!!>> Yukan spezzò anche il cielo con quel grido, accompagnato da quello di...Hana?
<<Forza Otoshi! Mostrami che sei in grado di stare al mio fianco e combattere come un vero eroe!>> la castana non si trattenne con la voce. Riconobbi Hana, corsa subito al fianco di Yukan per darmi la forza.
Una strana energia mi investì in pieno, solitamente, gli incantesimi, per poter essere utilizzati, dovevano essere pronunciati, ma io non avevo né il tempo né la possibilità di farlo.
La forza di un incantesimo veniva dettata anche dal tono di voce e dalla sicurezza con cui lo si pronunciava, ma io...sarei andato oltre.
Avrei spaccato il mondo, senza pronunciare nemmeno una lettera.
Immaginai di spezzare tutte le illusioni che mi stavano opprimendo e immediatamente tutto tornò normale.
<<Mi sarei seriamente arrabbiato se tu avessi dubitato, anche solo per un attimo della mia forza, amico mio!>>
<<Otoshi!>> Yukan non riusciva a contenere la gioia, rivoli di lacrime gli rigavano le guance.
<<È...riuscito ad utilizzare un incantesimo senza pronunciarlo! Ha appena distrutto una delle sacre leggi della magia!>>
Sorrisi, rialzandomi lentamente, il corpo intero mi doleva, avevo subito sicuramente delle ferite gravi, ma in quel momento non sentivo nulla, a causa dell'adrenalina.
<<Con la mia Arca della Creazione, non esistono regole che io non sia in grado di infrangere! Congelamento!>> il generale venne inglobato in una gigantesca lastra di ghiaccio, mentre entrambi gli eserciti si bloccarono, scioccati alla vista del temibile Setsuyoku sconfitto.
<<VITTORIA!>>

( Otoshi, la sua magia personale, Arca della Creazione, non ha alcun limite, se non l'immaginazione stessa del suo possessore, è probabilmente una delle magie più forti al mondo)

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