Capitolo 26: Il sogno di Seika

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ORE 03:48 A.M.

POV: SEIKA

Un fortissimo odore avvolgeva l'aria, odore di primavera, di fiori. Intorno a me tutto era buio, tranne una zona illuminata da una piccola fiamma, che ardeva, senza bruciare nulla.
Mi avvicinai incantata a quella misteriosa fonte di luce, trovando il fuoco adagiato su un ciliegio fiorente, ma la cosa anomala non era quella, un fuoco che non corrode, in un mondo dominato dalla magia, non era così insolito. La cosa che più mi incuriosiva era che l'albero mi era tremendamente familiare, tanto che, ignorando il calore, mi rannicchiai ai piedi di esso, per la prima volta dopo anni mi sentivo veramente a casa e protetta.
<<Seika...non è il momento di riposare>>
Aprii gli occhi, provando ad individuare una qualsiasi figura, scrutando anche nel buio.
<<Proprio non capisci figliola?...>>
La fiamma su cui ero adagiata si tramutò improvvisamente, lasciando posto ad un'anziana figura,che riconobbi immediatamente, la sua lunga barba bianca, il kimono rosso e arancione, che indossava sempre e quei suoi occhi scuri, occhi che diffondevano amore e che mi facevano sentire così...viva.
<<Maestro! Lei è...vivo?!>>
<<No Seika...il mio spirito ti accompagnerà sempre, in quanto vecchio capovilaggio. Noi vecchi baluardi della Nazione del Fuoco vivremo sempre dentro i cuori delle nuove generazioni. Sono venuto a trovarti in sogno, per darti un importante avvertimento>>
<<Riguardo cosa maestro?>>
<<Riguardo la guerra che sta per dilaniare tutta la regione e riguardo agli avvenimenti futuri>>
<<Aki sta raccogliendo i pezzi della spada per conquistare la regione, ormai sono a conoscenza del suo piano.>>
<<Dissolvi la nebbia...>>
<<In che senso maestro?>> Provai a sfiorarlo, desideravo così tanto sentire nuovamente il suo calore, ma la mia mano attraversò la sua immagine, lasciandomi stizzita.
<<Guarda oltre Seika...Il Mago d'Inverno conosce la risposta...>>
<< Il Mago d'Inverno? Ma è una figura leggendaria! Uno dei sette sacri segreti di Osaka! Non sappiamo nemmeno se esista o meno! Inoltre si dice che appaia soltanto d'inverno appunto, la sua stagione prediletta.>>
<< Ognuno ha una sua verità, non credi? Anche in questa guerra ognuno dei partecipanti crede di essere nel giusto, come in ogni conflitto. È vero, girano molte voci sul suo conto, ma finché non cercherai tu stessa non scoprirai la tua di verità>>
Lo spirito prese ad osservarsi preoccupato le mani, che man mano il tempo andava passando, diventavano più trasparenti, come il resto del corpo.
<<Il mio tempo è terminato. Ricorda, figlia mia, di guardare sempre oltre. Parti e affida il regno al giovane drago, portando con te solamente pochi uomini. Ma soprattutto...attenta al Tartaro. Ti voglio bene.>>
Come presa da una brezza leggera, l'immagine della persona che amavo di più al mondo venne dispersa, lasciandomi al buio, da sola.
Mi afferrai il viso con le mani, in preda all'angoscia, crollando in ginocchio e scoppiando in lacrime...

OSAKA
VILLAGGIO DEL FUOCO,
PALAZZO REALE, CAMERE DA LETTO
15/05/1285
ORE 05:17 A.M.

POV: SEIKA

<<NO!>>
Scattai a sedere sul letto urlando, quel sogno mi aveva sconvolta, a tal punto da emettere così tanto rumore, da svegliare Kagaya, che si era addormentata sopra di me, mentre vegliava.
La ragazza scattò in piedi, sfoderando la Katana e agitandola a casaccio.
<<Seika! Che succede?!>>
<<Ferma Kagaya! Tranquilla! Era solo un sogno!>>
Il viso della mora si rasserenò, mentre riponeva la spada nuovamente nel fodero.
<<Menomale...>>
<<Guarda che ora sono guarita, puoi andare tranquillamente a riposare.>>
Kagaya scosse la testa decisa.
<<Dopo tutto quello che è successo non intendo lasciarla sola signorina! In ogni caso...perché ha urlato così?>>
<<Non era solo un semplice sogno...>>
<<Va bene Seika, ma non hai ancora risposto alla mia domanda>>
<<Tu non capisci Kagaya! Ho sognato il Maestro Otsuka e ha detto cose assurde!>>
<<Tipo?>>
<<Mi ha detto che per trovare le risposte ai miei quesiti devo andare a cercare il mago d'inverno!>>
<<È uno dei sette sacri segreti...Perché suggerirti un'idea così malsana, in una situazione così critica? E poi cos'altro ti ha detto?>>
<<Di affidare il regno al piccolo drago...>>
<<Intendeva...Yukan vero?>>
<<Immagino di sì...ma...>>
<< Tutto ciò rasenta la follia! Lui è troppo giovane per diventare capo-villaggio Seika! Anche se per poco tempo! Siamo in guerra e poi è ritornato da poco nel nostro distretto! Non è ancora pronto! Non ha nemmeno ancora iniziato la sua carica come generale, figuriamoci se puoi caricarlo di un peso del genere>>
<<Ma il nonno ha detto di fidarmi di lui...>>
<< E se questo sogno fosse stato orchestrato da Aki, per mandarti fuori strada e farti compiere scelte sbagliate, per abbatterci più facilmente? Ragiona in modo logico Seika, non puoi fidarti di un sogno, non è la realtà. Sei probabilmente il guerriero più forte della regione, assumiti le tue responsabilità!>>
<< Il calore che ho provato in sua presenza...non ho mai provato niente di più vero. Quello era mio nonno, ne sono più che certa>>
Kagaya si ritrovò a sospirare, amareggiata.
<<Senti. Troviamo Zoka e Yukan e parliamone con loro, io intendo lasciare il ragazzo fuori da questa storia. Preparati, io vado a cercarli.>>
<<Ci vediamo alla Sala Riunioni al tramonto.>>
Kagaya si allontanò dalla stanza, con un'espressione buia dipinta in volto, lasciandomi da sola.
Non le avevo parlato però, dell'avvertimento, che il nonno mi aveva dato su questo presunto "Tartaro", ma in ogni caso, anche se fosse rimasta, non le avrei detto nulla, avevo deciso che prima di parlarne con qualcuno, avrei condotto delle indagini.
<<Avrò...fatto la scelta più opportuna?>>

OSAKA
INGRESSO VILLAGGIO DEL FUOCO
15/05/1285
ORE 18:08

POV: KAGAYA

Incredibile. Seika aveva rivisto Yukan da pochissimo ed ora voleva affidargli le sorti del villaggio.
Era pur vero che da piccoli erano molto legati, ma arrivare a caricare di una tale responsabilità un ragazzo con così poca esperienza mi appariva estremamente esagerato.
Senza nemmeno considerare che fino a poco tempo prima lei lo voleva morto e riportato al villaggio solo per sfruttarlo come arma da scatenare contro i suoi avversari. Tutto ciò che stava accadendo non aveva un minimo di senso logico.
Era talmente esagerato che ritenevo fosse impazzita.
E poi un pensiero balenò nella mia testa.
<<Dov'è quell'idiota di Zoka quando serve?>>
Per qualche secondo avevo dimenticato il mio obiettivo principale, ma fortunatamente mi era tornato in mente.
Trovare Zoka e fare ragionare Seika, non poteva essere così difficile.
Individuare il mio compagno, apparì ancora più complicato dell'idea di far cambiare idea alla signorina, quando si metteva in testa qualcosa, era impossibile riuscire a farla ragionare in modo sensato.
Cercai ovunque, finchè disperata e sotto indicazione di una guardia che affermava di averlo visto, trovai il luogo indicato, il portone principale.
Sbuffai, vedendolo in compagnia di Yukan, una ragazza di cui non riconoscevo le insegne reali e...un soldato della Terra?!
Cosa ci faceva qui dopo tutto il casino successo con Yukan?!
Mi avvicinai di soppiatto, sperando che nessuno mi notasse, ma il piano dopo poco fallì, più precisamente quando, inciampando su un sassolino, mi abbattei al suolo, con un enorme frastuono, che fece voltare tutti proccupati.
<<K...Kagaya? Tutto bene?>> Il moro si avvicinò a me per constatare se stessi bene, mentre Zoka si limitava a ridere come un ossesso.
Scattai in piedi indispettita, rossa in viso e in preda alla rabbia.
<<Cosa ci ridi, brutto idiota?! Vi stavo cercando ovunque! La Signorina Seika vuole parlare con noi! Non perdiamo tempo!>>
Il generale annuì serio, indicando i due ragazzi che erano con lui.
<<Anche loro hanno questioni importanti da discutere con la signorina, potrebbero approfittarne.>>
Incrociai le braccia, non distogliendo lo sguardo dal ragazzo.
<<Prima che due estranei possano venire a colloquio con la signorina, vanno seguite delle attente procedure.>>
<<Non c'è tempo! Ci sono in ballo le sorti di tutta la Regione!>>
<<Il fatto che ora tu sia diventato generale, non implica automaticamente che tu possa fare tutto ciò che ti passa per la testa! Le regole vanno osservate ragazzino!>>
Zoka si frappose fra me e Yukan per dividerci, la situazione mi stava leggermente sfuggendo di mano per il nervosismo.
<<Basta Kagaya. Yukan non ha tutti i torti, questi ragazzi portano notizie terribili e vanno comunicate nel minor tempo possibile a Seika.>>
Strinsi i pugni offesa.
Non era mai successo che una mia decisione venisse contestata, tantomeno che da un novellino come Yukan.
<<Va bene. Allora sbrighiamoci, la Signorina ci attende, ma prima Zoka, per cortesia, mi dedicheresti un paio di minuti?>>
Ci allontanammo dal gruppetto per parlare.
<< Dimmi>>
<< La signorina vuole partire>>
<< Partire?! Per dove?!>>
<< Per cercare il fantomatico Mago d'Inverno...>>
<< Da dove è venuta fuori questa follia?>> il biondo si mise le mani in testa stringendo i denti, preoccupato, probabilmente per la sorte di Seika, quel ragazzo era stato sempre ossessionato da lei e da quando era stata ferita in combattimento si era lasciato andare, tanto da dimagrire e diventare pallido come un cadavere.
<< A quanto pare ha sognato suo nonno, che le ha suggerito di compiere questa impresa. Inoltre, sempre Otsuka, sembrerebbe aver chiesto a Seika di affidare il villaggio a Yukan>>
<< Perché proprio lui? Non ha completamente esperienza, né in campo militare, né in campo politico!>>
<< È ciò che mi chiedo da ore, questa questione è troppo sospetta>>
Zoka scrollò le spalle, con l'atteggiamento di qualcuno che aveva deciso di arrendersi a prescindere.
<< Sono sicuro che se Seika ha deciso di fidarsi di questa visione ci sarà un motivo. Diamole fiducia>>
Digrignai i denti.
<< Quando si parla di lei perdi completamente il senno>>
Alzò lo sguardo verso il cielo, che stava per tingersi di rosso.
<< Sai che farei tutto per lei>>
<< E a cosa faccio io per te...ci pensi mai?>>
Calò il gelo.
Non aggiunse altro, si voltò verso Yukan e gli altri ragazzi, non degnandomi di uno sguardo e io fui costretta a seguirlo, divorata dai sensi di colpa e dalla vergogna.
Il tragitto verso la Sala delle Riunioni fu caratterizzato da un silenzio tombale, nessuno osava spiccicare mezza parola.
<<Siete in ritardo.>>
Furono queste le prime parole pronunciate da Seika, non appena varcammo la soglia.
Nessuno osò rispondere, tutti al contrario ci inchinammo intimoriti. Seika in quella stanza, diventava totalmente un'altra persona, un leader determinato e carismatico, ma allo stesso tempo freddo e severo.
<<E poi vorrei spiegato cosa ci fanno qui un Figlio della Terra ed un membro del Villaggio Innevato.>>
<<Signorina, loro sono qui per discutere di questioni fondamentali per il futuro di tutto il Giappone.>>
Yukan interruppe il silenzio, rimanendo sempre con la testa china.
<<E se avessi bisogno di una prova per vedere se è tutto vero? Oppure sono solo degli esiliati e hai deciso di aiutarli?>>
<<La prova sono io Seika Otsuka.>>
Una Kitsune, diversa da tutte le altre che si potevano ammirare nella vallata vicino al villaggio si fece avanti, parlando con una vocina stridula.
Seika, alla vista dell'animale, che finora, era sempre rimasto nascosto nella sacca da viaggio della ragazza, cadde in ginocchio tremante.
<<Un...custode...>>
<<È esatto Seika. Ho scelto questi ragazzi come compagni per giungere sino a te.>>
La signorina udendo ciò si rialzò.
<<Vogliate scusarmi Custode.>>
<<Non preoccuparti Seika, ammiro la tua dedizione alla causa e la tua attenzione, con cui svolgi il tuo lavoro. E non chiamarmi custode, ho un nome con cui sono conosciuto. Ryonma.>>
<<Va bene Ryonma. Ora, prendete tutti posto e diamo inizio alla riunione che deciderà le sorti di Osaka e di tutto il Giappone.>>
<< Fermi tutti.>> Yukan scattò in piedi sorpreso.
<< Qualcuno vuole spiegarmi cosa ci fa qui una volpe e perché riesce a parlare?>>
<< Giovane drago, noi Kitsune vegliamo su questo villaggio da millenni. Il nostro compito è aiutare la nazione del fuoco a prosperare. Io sono il capo delle Volpi di fuoco e sono qui a parlare con voi perché come ben sapete, Osaka ed in particolare il Villaggio di Fuoco, sono in grave pericolo. Ora, se per te non è un problema Seika, vorrei iniziare a parlare io.>>
La kitsune chiamata Ryonma balzò sul tavolino, puntando i suoi occhioni gialli su Seika.
<<Fai pure.>>
<<Sono a conoscenza del tuo sogno e delle tue intenzioni e ti appoggio pienamente, nonostante i pericoli che a breve dovrà affrontare il Popolo Scarlatto.>>
<<Pericoli? Che tipo di pericoli?>> Seika tamburellò il tavolo con le dita.
In risposta, il castano con cui avevo combattuto nell'arena della Terra scattò in piedi.
<<Nel mio villaggio è avvenuto un colpo di Stato, il Maestro è stato deposto ed il nuovo capo, oltre ad aver utilizzato un incantesimo per avere il controllo su tutti, si è alleato con il Villaggio dell'Acqua per scatenare una guerra contro di voi.>>
<<Tutti? E tu come ti saresti salvato? Non è che in realtà sei una spia inviata per controllarci?>>
<<Non ero fisicamente presente quando tutto è accaduto, sono stato inseguito per essere catturato, in maniera tale che il nuovo capo potesse scagliare contro di me l'incantesimo. O peggio...potesse uccidermi>>
<<Io di Otoshi mi fido!>>
Anche Yukan scattò in piedi arrabbiato.
<<Pensa lucidamente Yukan, non farti accecare dai sentimenti. Se ciò che dice è vero, potrebbe benissimo essere controllato anche lui...>>
Ribattei battendo un pugno sul tavolo.
<<L'ho visto mentre veniva attaccato da una sua compaesana. È impossibile che stia mentendo.>>
La ragazza misteriosa, si inserì nel discorso, ponendosi a difesa di Yukan e del suo amico.
<<Quella ragazza era...>>
<<Sì Yukan. Era Ziah.>>
<<Dobbiamo assolutamente intervenire!>> sbottò il generale, sudava, chiaramente era tanto preoccupato da star lentamente perdendo la lucidità.
<<Abbiamo problemi maggiori al momento>> tagliò corto il castano, evidentemente innervosito dal tono preoccupato del suo migliore amico.
<<Ovvero?>> La signorina parve molto turbata, quasi più di noi.
<<La Terra e l'Acqua si sono alleate ufficialmente e non hanno affatto buone intenzioni, come accennavamo prima. Mentre giungevamo qui, io ed Otoshi abbiamo spiato degli esploratori imperiali dell'Acqua e hanno parlato di un attacco che faranno a breve, immagino che il loro piano sarà attuato entro pochi giorni.>>
Il Capo-villaggio si alzò, girando intorno al tavolo di continuo, senza fermarsi.
<<Tutto ciò non fa altro che spingermi a partire.>>
<<Partire?! In un momento del genere?!>> Yukan esplose.
<<Ho una missione fondamentale da portare a compimento.>>
<<E a chi si dovrebbe affidare il Villaggio mentre non ci sei?!>>
<<A te.>>
Le parole di Seika spiazzarono Yukan, che proprio come immaginavo, ebbe una crisi di nervi.
<<Signorina, la smetta! Non mi interessa se suo nonno e un guardiano sono d'accordo! Per me rimane una follia affidarsi su di lui!>>
<<Kagaya basta. Ho già deciso, sulle basi di due pareri più che saggi. Io partirò e il popolo si affiderà a Yukan.>>
<<A me?! Seika! Hai la minima idea di cosa stai dicendo?! Sono tornato in patria da poco, non tutti gli abitanti mi guardano di buon occhio. Inoltre, non ho la tua stessa esperienza! Potrei essere d'accordo sulla tua decisione solo se fossimo in tempi di pace, ma a breve scoppierà una guerra devastante. Non puoi chiedermi questo!>>
<<Lo sto facendo Yukan. Avvertirò il Villaggio dell'Aria, per mandarti degli alleati validi e poi andrò alla ricerca del Mago d'Inverno e della verità che sta dietro a tutti gli avvenimenti che stanno accadendo in questi ultimi anni.>>
<<Lo farò io! Partirò io, così potrai difendere il villaggio, sei molto più forte di me!>>
<<Proprio per questo devo partire io, quello stregone è troppo imprevedibile, si dice che sia il mago più forte di tutti i tempi e sulle sue tracce ci sarà anche l'esercito Oscuro per reclutarlo.>>
<<Cucciolo di Drago, basta insistere. Gli ingranaggi del destino si sono messi in moto, non puoi sottrarti ad essi.>> Ryonma ammonì Yukan.
<<È deciso. Partiremo domani stesso all'alba io, Zoka e Kosai.>>
<<E io signorina?>>
<<Tu Kagaya, rimarrai qui per supportare Yukan. Non voglio portarmi dietro una squadra numerosa, per non far sapere a nessuno, oltre agli abitanti del nostro villaggio, della mia partenza o le cose potrebbero peggiorare ancora di più. Yukan, ti affido tutte le decisioni da ora in avanti. È per il bene di tutti noi.>>
<< Ed al mio bene...chi ci pensa?!>>
Il moro scoppiò in lacrime, scappando fuori dalla sala, mentre Zoka ed Otoshi si apprestavano a seguirlo.
<<Fermi.>> Sentenziò Seika
<<Andrò io.>>
Senza aspettare una risposta, a passi lenti, anche lei abbandonò la sala.

OSAKA
VILLAGGIO DEL FUOCO, VALLATA INFUOCATA
16/05/1285
Ore 01:28

POV: SEIKA

Avevo perlustrato tutto il villaggio da cima a fondo, ma di Yukan non c'era la minima traccia.
Dove diavolo si poteva essere cacciato quel ragazzo?!
Nonostante il pericolo imminente, sgattaiolai fuori dalle mura, spingendomi fino alla foresta dei ciliegi, vicino il portale Torii e finalmente lo trovai, seduto sulle fronde di un albero, intento a osservare le stelle.
Silenziosamente lo raggiunsi, sistemandomi accanto a lui, senza interrompere il flusso di pensieri che lo stava estraniando dalla realtà.
<<Cosa vuoi Seika?>>
Dopo qualche minuto sembrò accorgersi della mia presenza, non preoccupandosene più di tanto.
<<Stasera le stelle sono bellissime vero?>>
Il ragazzo mi dedicò un sorriso strano, decorato con una forte nota di tristezza.
<<Ogni volta che le guardo capisco quanto io in realtà sia piccolo, rispetto a tante meraviglie presenti al mondo.>>
<<Sapevi che la Stella del Mattino nell'astrologia antica è spesso identificata con Sirio e, a motivo dellla sua bellezza anche con Venere? È la stella più luminosa del firmamento, colei che sorge prima del levar del sole ed era ritenuta l'annunciatrice del nuovo giorno e della luce, della vita stessa!>>
<<E questo ora cosa c'entra?>>
<<Che ci sarà un domani. Sempre. Non importa quanto la difficoltà possa sembrare insormontabile. Sirio sorgerà sempre donando a tutti la speranza.>>
<<Non mi sento pronto per tutto questo Seika, cosa potrò mai fare io?>>
Mi venne spontaneo sorridere ripensando a tutto il nostro passato.
<<È vero, fino a poco tempo fa io ti odiavo. Odiavo tuo padre e la sua intera stirpe, ma il riaverti qui con noi ed il tempo passato con te hanno portato alla luce tutti i ricordi, tutto ciò che abbiamo vissuto insieme. Forse non dovrei parlartene, ma a mio parere sei pronto.
Il giorno della tua nascita, quando il nonno venne a trovarti, recitò a tuo padre una formula strana, che non ho mai dimenticato:
"Il Popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. Ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando e ogni martello intriso di sangue saranno bruciati, dati in pasto al fuoco. Perché un bambino è nato per noi.">>
<<Cosa significano queste parole?...>>
<<Che Yukan...sei destinato a grandi cose. Il rituale del Dragon's Stayer, con te, ha funzionato e su di te grava il futuro di tutti noi. Ne sono certa.>>
<<E se questa fosse solo una tua suggestione? Io non sono per niente sicuro di essere in grado di fare la cosa giusta. Ricordo ancora una delle mie prime missioni, non riflettei sulle mie azioni, rischiando di far cadere preda dei banditi me ed i miei amici. Durante l'esame per passare di grado non sono riuscito a fare nulla. Un mio amico è morto al posto mio, si è sacrificato per salvarmi la vita ed io non ho fatto nulla per impedirlo. In fondo, sono il figlio di un traditore, sangue dello stesso sangue con un assassino. Io ho paura di non essere abbastanza...>>
<<Torniamo alle stelle.>>
Indicai il cielo notturno, allargando le braccia, come se la mia intenzione fosse di avvolgerlo tutto.
<<Io penso che quando il sole tramonta, il mondo viene nascosto da una coperta immensa, che lo separa dalla luce del cielo, ma le stelle sono dei forellini, fatti in questa coperta da coloro che hanno compiuto delle opere buone in questo mondo. Le stelle non hanno tutte le stesse dimensioni: alcune sono grandi, altre piccole, così come alcuni uomini hanno fatto grandi cose, ed altri piccole, ma tutti hanno praticato il loro forellino nella coperta, compiendo del bene prima di salire in cielo. Quindi, cerca anche tu di fare il tuo forellino nella coperta, operando bene finché sei su questa terra. E ricorda Yukan che essere buoni è qualcosa, ma fare il bene è molto di più!>>
Yukan smise di guardare il cielo, concentrandosi sulle sue mani.
<<Sarò davvero in grado di fare del bene?...>>
<<Tu ami i tuoi amici vero?>>
<<Si.>>
<<Faresti di tutto per loro?>>
<<Ovviamente! Ma che domande sono?!>>
<<Allora sei sulla buona strada. Io credo in te.>>
Il moro mi stritolò in un abbraccio, facendoci perdere l'equilibrio e cader dai rami.
Eppure lui, riempito da una nuova ed enorme energia si alzò subito in piedi.
<<Darò la vita per la causa e per i miei amici. Tu vedi di ritornare viva da questa impresa. Ma ora si è fatto tardi, andiamo a casa...al villaggio!>>

(Zona dei ciliegi in fiore. Un ciliegio in particolare, chiamato "Heart of Sakura" è posto al centro del boschetto, per arrivare ad esso bisogna attraversare decine e decine di portali Torii. Esso è il centro magico della foresta, se dovesse venire abbattuto, tutti gli altri alberi morirebbero con esso. Sullo sfondo il cielo stellato di Osaka)

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