Capitolo 25: Hana Aka

SPONDA DEL FIUME
VILLAGGIO DEL FUOCO
14/05/1285
ORE 08:02 A.M.

POV: OTOSHI

<<E tu...chi diamine sei?!>>
Una ragazza si accostò a me preoccupata, tastando le zone in cui i vestiti erano strappati, alla ricerca di presunte ferite.
<<Il nome non è importante. Ti ho visto combattere e l'aver scagliato, ininterrottamente, tutti quegli incantesimi, potrebbe aver danneggiato il tuo corpo seriamente.>>
Alzai gli occhi al cielo, incrociando per errore i suoi, neri come la notte, simili in tutto e per tutto a quelli di Yukan.
Sospirai.
Mi ero dimenticato di essere nella reale patria del mio migliore amico, era più che logico che qualcuno gli somigliasse.
Mi alzai, scrollandomela di dosso.
<<Sto bene, davvero. Non dovresti preoccuparti.>>
La ragazza, di rimando, gonfiò le guance, offesa
<<Non solo vieni aiutato, ti comporti pure in questo modo, a dir poco deplorevole!>>
<<Non ti ho chiesto io di aiutarmi!>>Urlai esasperato, mentre lei si voltava da un'altra parte, imbronciata.
<<Piuttosto. Che ci fai qui, bagnato a mollo a quest'ora? E perchè quella ragazza ti ha attaccato?>>
Potevo mentire, ma decisi di dire la verità, lei sembrava un membro del villaggio del Fuoco e mi avrebbe sicuramente condotto da Yukan.
<<Sono un viaggiatore, che ha l'urgente bisogno di raggiungere il villaggio del fuoco.>>
La ragazza mi squadrò dall'alto in basso, divorandomi con lo sguardo, all'attenta ricerca di ogni piccolo dettaglio che le potesse essere utile.
<<Allora siamo nella stessa situazione. Se ti va potremmo viaggiare insieme, sino al regno di Seika.>>
Sbattei leggermente gli occhi, confuso dall'affermazione della sconosciuta
<<Cosa?! Non sei uno sgherro di Seika?>>
Lei in risposta sorrise in maniera enigmatica
<<No, non appartengo nè a questo villaggio, nè tantomeno a questa regione. Il mio nome è Hana Aka, Capo del villaggio Ghiacciato, situato nei pressi di Edo.>>
<<Edo?! E cosa ci fai qui ad Osaka?!>>
Nuovamente offesa, incrociò le braccia al petto.
<<È segno di buona educazione quando qualcuno si presenta, rispondere con il proprio nome e non con una domanda!>>
<<Ma...>>
<<Niente ma.>>
<<Va bene, va bene. Il mio nome è Otoshi Nakamura, abito qui ad Osaka e più precisamente, sono un membro del villaggio della Terra. Ora, rispondi alla mia domanda. Per quale motivo ti sei spostata così tanto dalla tua terra Natale?>>
<<Sono giunta qui ad Osaka per chiedere aiuto ai villaggi della Regione.>>
Continuai ad osservarla, tormentandomi le mani nervoso, quella storia non mi convinceva del tutto e stavo aggiungendo un altro problema ad una lista che, ne comprendeva di base un bel po'.
<<Continuo a non capire. Non penso sia un problema così grave da allontanarsi così tanto.>>
<<Ed è qui che ti sbagli. Edo è caduta nel caos più totale, i mongoli spingono ai confini, tentando di penetrare nel territorio, compiendo tremende e violente stragi, la regione e i suoi capi sono corrotti, pensano solo al loro bene e ad imporsi sugli altri. Sono venuta sin qui, perché si dice che nella vostra regione ci siano gli stregoni più potenti della nazione.>>
La osservai tranquillizzato, Hana sembrava non mentire ed avere dei motivi realmente seri.
<<Ciò che si dice in giro è vero, abbiamo guerrieri validissimi nella regione, come Seika Otsuka, Saibankan, I "Gemelli della Tempesta", Ishiwa o Wyvern, che ormai fa parte dei sette sacri segreti di Osaka>>
Hana spalancò gli occhi entusiasta
<<La signorina Seika Otsuka!Da noi è conosciuta con il soprannome di "Lama Cremisi"! È considerata la donna più forte di tutto il Giappone! E poi...cosa sono questi sette sacri segreti?>>
<<Sono delle informazioni così segrete che si vocifera nessuno le conosca, tanto pericolose che potrebbero cambiare le sorti dell'intero paese, se qualcuno riuscisse ad accedervi. Un esempio è l'origine dei poteri di un mio caro amico, Yukan Zurimada,  tutt'ora sconosciuta anche a lui>>.
<<Ha perfettamente senso. Certe cose dovrebbero rimanere sepolte per sempre...ma ora, sarebbe meglio andare al villaggio, il tempo passa ed i tuoi aggressori potrebbero ritornare. Non ho voglia di lottare al momento, sono stanchissima>>
Annuii triste, per la prima volta dopo tutto quel tempo, stavo cominciando a metabolizzare quella tremenda situazione, non avevo più una casa nè una famiglia.
Anzi, l'unica famiglia che pensavo di avere, adesso desiderava la mia morte, eccezion fatta per uno di loro, che era stato rapito da un villaggio rivale.
Non ero mai stato molto fortunato, ma non ero mai arrivato a livelli del genere.
<<Possiamo andare.>> Mossi qualche passo verso uno stendardo, piantato poco oltre il fiume.
All'interno di esso, era finemente rappresentato uno stemma, una fiamma divisa in tre parti. In ogni lingua di fuoco, troneggiava una figura rampante.
Nella prima, una ragazza dai capelli lisci lunghissimi, che le arrivavano fino ai piedi, portava sul capo una corona, fatta di pure fiamme e un lungo kimono che le lasciava scoperti i piedi. In una mano portava una bilancia, segno di equilibrio e nell'altra una spada, simbolo del potere. Nella seconda fiamma era rappresentato un Demonio, dalla lingua biforcuta, corna ricurve e una lunga coda spinata, rappresentato mentre divorava una persona. Nella fiamma centrale si poteva ammirare un dragone, con le ali spalancate, che ruggiva fuoco, mentre calpestava un esercito nemico. Gli occhi del dragone erano talmente realistici, che sembravano veri e l'intero stendardo era apparentemente incantato, per far sembrare la rappresentazione ancora più realistica di quanto non fosse di base.
<<Il drago, la Dea ed il Demone...La dinastia di fuoco, il più grande dei sette misteri...>>
<<È veramente stupendo...>>
La mora carezzò leggermente il drappo, attenta a non rovinarlo, affascinata dalla forma e dal colore delle figure.
<<Nonostante il popolo di Fuoco sia conosciuto per essere un popolo di guerrieri, la loro arte è rinomata ovunque. Può non sembrare, ma sono i più creativi della regione. In qualche modo credo che sia uno specchio del fuoco, impossibile da controllare, come l'arte>>
Spiegai senza distogliere lo sguardo da quell'opera d'arte, talmente bella da togliere il fiato.
La mora annuì, riprendendo a camminare, mestamente, stanca, come se avesse viaggiato ininterrottamente per molto tempo.
Presto il paesaggio mutò, mentre camminavamo, infatti, la pianura ci abbandonò e il terreno si inclinò, portandoci ad una salita.
Era una via che portava alla cima di una collina, luogo dove era stato posto strategicamente il villaggio, per trovarsi in una posizione elevata rispetto agli invasori.
Ai lati del percorso principale, decine e decine di alberi di ciliegio, erano stati piantati, piante che creavano un'atmosfera magica, quasi surreale.
Imboccammo il sentiero incantati, senza dire una parola, stregati dal paesaggio mozzafiato che si pareva davanti a noi, mentre continuavamo a salire il colle spediti.
Tanti animali abitavano in quella meravigliosa vegetazione, si poteva notare qualche nido tra gli alberi e durante la salita, vidi addirittura una volpe che correva verso la sua tana, tenendo soddisfatta tra le fauci una preda, un povero pollo morto, che a breve sarebbe stato divorato.
<<Non è proprio come me lo immaginavo il territorio di Seika.>>
Fu Hana ad interrompere il silenzio con quell'affermazione.
<<Nemmeno io. È tutto così rigoglioso e vivace...mi sarei aspettato un terreno bruciato e devastato, non questo...Ma che cos'è quello?!>>
Tesi il braccio, mentre la ragazza seguiva con lo sguardo la direzione che indicavo. Poco più in alto, verso la cima della collina, si intravedeva un gigantesco Portale Torii , rosso come il sangue o come il fuoco e maestoso come un gigante.
Anch'esso era decorato, riempito da fiamme gialle e arancioni sulle colonne, mentre sulla cima della struttura ancora una volta erano pitturati i membri della dinastia di fuoco seduti su dei troni, Il drago, la Dea e il Demonio.
<<Questo deve essere per forza l'ingresso al villaggio>>.
Un rumore però, ci fece distogliere l'attenzione dalla struttura, facendoci voltare verso la vegetazione.
Difatti, da un gruppo di alberi si udiva chiaramente un rumore di passi.
<<Qualcuno si sta velocemente avvicinando a noi>>Sussurrò Hana,tirandomi dietro un albero di ciliegio per nasconderci.
<<Non credo basti!>>Ribattei preoccupato sudando, sperando che non fosse Ziah, tornata con i rinforzi.
Hana sbuffò indispettita.
<<Voi maschi siete davvero inutili.>>
A quel punto chiuse gli occhi, tracciando delle linee immaginarie in aria, disegnando una bolla intorno a noi.
<<Ice Magic. Nebbia Illusoria.>>
Una leggera nebbia ci avvolse, facendoci scomparire.
Provai timidamente ad attraversarla con la mano e appena l'arto uscì fuori dalla zona incantata, immediatamente apparve visibile.
Quella nebbia occultava le persone che si trovavano all'interno di essa, agli occhi degli altri, proprio come immaginavo.
<<Tsuyo, sei proprio sicura di aver percepito qualcuno qui?>>
<<Potrei giurartelo Setsuyoku.>>
<<Non avrebbe il minimo senso che qualche membro del villaggio si trovi qui, al momento, dopo il finto attacco, saranno rinchiusi tutti dentro le mura per farci credere che loro non siano coinvolti.>>
Finto attacco? Ma di cosa diamine stavano parlando questi due? Chi erano? Ma soprattutto...cosa ci facevano qua?
<<Eppure Setsuyoku questa storia non mi convince del tutto, come può Seika, vittima principale della vecchia guerra per le sue enormi perdite subite a volerne smuovere una nuova? Finendo addirittura per rubare i frammenti della Sacra Spada!>>
<<È proprio qui che ti sbagli amica mia. È logico che Seika, dopo tutto ciò che è successo tanti anni fa, sia in cerca di vendetta e poi...circola una voce tra le nostre fila.>>
<<Che voce?>>
<<Che il capo dell'Organizzazione Oscura sia il fratello scomparso di Seika, Aki Otsuka. Pensaci Tsuyo, non faresti di tutto per aiutare tuo fratello? Nonostante sia una persona malvagia...>>
Rabbrividii ad udire quelle parole, quella degli Otsuka era una stirpe tremendamente temibile.
<<Si Setsuyoku, ma a tutto c'è un limite. Seika tiene più al suo popolo che a suo fratello, non farebbe mai una cosa del genere, mettendo a repentaglio il futuro della Nazione del Fuoco.>>
<<Tsuyo, ricorda sempre, mai fidarsi di un membro qualsiasi di quel villaggio.>>
<<Perchè odi così tanto il Villaggio del Fuoco?!>>
Il ragazzo abbassò lo sguardo per qualche secondo, non pronunziando nemmeno mezza parola e rimanendo immobile. Poi...alzò lo sguardo, mostrando un paio di occhi arrossati dal pianto.
<<Andiamo Tsuyo. La ricognizione è terminata, dobbiamo tornare per organizzare l'esercito. Seika va attaccata prima che lei e il suo esercito abbiano il tempo di reagire.>>
<<Si...>>
Il ragazzo prese a correre, scendendo verso la pianura, seguito a ruota dalla biondina.
Io ed Hana invece , rimanemmo paralizzati dalla discussione udita poco fa. Era proprio vero, stava per scoppiare una guerra.
Ci muovemmo solo quando fummo certi che la coppia di esploratori si fosse allontanata, abbastanza da poter uscire allo scoperto, senza correre alcun pericolo.
<<Otoshi, è...>>
<<Terribile. Dobbiamo avvisare Yukan e gli altri.>>
Scattai velocemente, colmando in poco tempo la distanza tra me ed il portale Torii, finendo per attraversarlo, senza analizzare ulteriori dettagli.
Superato esso, giunsi in una vallata, ricoperta in alcuni punti da cascate di magma incandescente ed in fondo ad essa, finalmente lo avvistai...il villaggio.
Ce l'avevo fatta, ecco il mio obiettivo, circondato da imponenti mura.
Per quanto potessi vedere c'era un solo punto d'accesso, un portone gigantesco, protetto da un paio di guardie.
La vallata era ricolma di volpi totalmente diverse da quelle che finora avevo incontrato, animali dai colori brillanti come il fuoco e da un particolare unico...la loro coda era avvolta da una fiamma, che stranamente non bruciava gli animali.
Hana si avvicinò ad una di esse che non scappò, lasciandosi accarezzare dalla castana.
<<Sono stupende!>>Farfugliò incantata continuando a coccolarla.
Era una volpe diversa da tutte le altre, candida come la neve, dalle zampe e le orecchie viola.
Inoltre, a differenza di tutti gli altri esemplari della sua specie, la fiamma nella sua coda era di un blu elettrico accesissimo.
<<Sembra un esemplare unico nel suo genere, si fa anche avvicinare dagli esseri umani. Addomesticarla non sarebbe un idea cattiva...>>suggerii, avvicinandomi attento a non spaventarla.
<<Ovvio, hai visto che colori?!>> Mi voltai verso Hana confuso, la voce era stridula come quella di una ragazza, ma non sembrava essere quella della mia compagna.
<<Chi c'è?!>> Cominciai a voltarmi di scatto in tutte le direzioni, in preda all'ansia di essere stato raggiunto.
<<Sono qui idiota, abbassa lo sguardo!>>Seguii l'ordine della vocina, ritrovandomi faccia a faccia, o meglio...faccia a muso con la stramba volpe.
<<Cosa?>>Hana si strofinò gli occhi, come se stesse sognando e volesse ritornare alla realtà.
<<Hai finalmente capito, idiota di un umano. Sono Ryonma, il re delle Kitsune e da tale, posso comunicare con voi esseri umani, anche se in circostanze normali questo non mi sarebbe permesso.>>
Osservai confuso la creatura.
Una volpe parlante, come se la situazione non fosse già esasperante e bizzarra di suo.
Ero abituato a cose strane, ma questa rischiava di superare tutto quello a cui avevo precedentemente assistito. Per quale motivo poi si era palesata ora? Che scopo aveva? E perché avvicinare proprio noi, due semplici stranieri?
<<E perchè ora saresti autorizzato a farlo?>>
<<Il villaggio del fuoco è stato attaccato. Ho analizzato il vostro cuore e siete persone dall'animo puro. Inoltre, sembra proprio che abbiamo le stesse intenzioni.>>
<<Che intenzioni in comune potremmo avere io e una volpe?>> sospirai affranto, la testa stava cominciando a girare, tanta era la stanchezza.
<<La sopravvivenza del villaggio del fuoco e della sua gente.>>
<<E a voi cosa importa del loro destino?>>
Se gli animali fossero stati in grado di sorridere, potrei giurare che Ryonma in quel momento lo avrebbe fatto.
O almeno, mi diede questa sensazione.
<<Siamo i custodi del Popolo Scarlatto da quando non eri nemmeno inserito nel progetto Divino, mio caro Otoshi. E ora..>>
Fece un piccolo passo, verso il portone principale del "Regno di Seika".
<<Dopo secoli dovrò mostrarmi nuovamente ai figli d'uomo.>>
<<Ehm...lo hai appena fatto.>>
Ryonma fece un espressione buffa e confusa allo stesso tempo.
<<Si ma è diverso!>>
<<Perchè dovrebbe esserlo?>> Chiese Hana.
<<Perchè lo è!!!>>
<< Non lo è!>>
<< Parlavo dei cittadini del villaggio di fuoco!>>
<<Potremmo sbrigarci?! Più tempo perdiamo e peggio è!>>
Non avevo in piano di portarmi dietro una straniera e una volpe magica, attirando ancora di più l'attenzione delle guardie, che appena ci notarono ci furono addosso bloccandoci la strada, ma la situazione mi obbligo a seguire la via che il destino aveva preparato per me.
In lontananza vidi una figura a me familiare, il biondo che Yukan aveva affrontato nell'arena. Non appena ci vide, corse via e silenziosamente lo maledii.
<<Identificatevi!>>Sbottò uno dei due soldati.
<<È un'emergenza, non abbiamo il tempo di tutte queste formalità! Devo assolutamente parlare con Yukan Zurimada.>>
<<Zurimada? Cosa vuole dal generale?>>Rispose l'altra guardia.
Generale?...Yukan aveva molto da raccontarmi, perché mai la guardia lo aveva definito generale?.
<<Siamo sull'orlo di una guerra!>>Sbottai nervoso.
<<Non ci interessa. Identificatevi o preparatevi a combattere.>> Entrambi i soldati sguainarono le spade, pronti ad attaccare.
<<Fermi!>> Ribattei.
<<Otoshi Nakamura, soldato semplice, villaggio della Terra.>>
<<Aka Hana, non risiedo in questa regione.>>
<<E quale sarebbe la sua regione natale signorina? Se vuole accedere al villaggio abbiamo bisogno di saperlo>>
Le guardie insistettero quando Hana rifiutò di aggiungere altre informazioni
<<O parlate, o per noi potete marcire fuori dalle mura!>>
Un urlo squarciò il cielo interrompendo la discussione.
<<Smettetela!>>
Non riuscii a vedere nulla, qualcosa di pesante mi placcò, mandandomi al tappeto.
Riconobbi subito il suo odore e passai le mie mani tra i suoi capelli.
Riecco tra le mie braccia l'amico, il fratello che avevo perduto tempo fa.
Ce l'avevo fatta.
Ero arrivato a Yukan.

(Portale Toori che permette l'accesso al villaggio del fuoco, realizzato in onore della dinastia di fuoco. I ciliegi che crescono accanto ad esso sono incantati in maniera tale da non seccare mai)

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