Capitolo 15: Ōkami
Osaka
Dintorni Villaggio del Fuoco
13/05/1285
ore 17:00
POV: ??
Feci una passeggiata nella radura dove ci eravamo sistemati, in attesa dell'arrivo di Zakta e Aka. Quei due zoticoni stavano compiendo una missione fondamentale: rubare il frammento di Okāmi dal villaggio della Terra, non era di certo una cosa semplice da fare, specialmente se l'obiettivo imposto era quello di compiere il furto senza farsi scoprire dall'esercito del Maestro della Terra e i suoi figli. Studiai il mio esercito sorridendo.
In tutti questi anni avevo riunito un gran numero di seguaci, pronti anche alla morte pur di risollevare il vecchio sistema, un mondo dove i falsi ideali dei Samurai non esistevano, un mondo dove dominavano il caos e l'oscurità allo stato puro.
Un mondo dove io mi sarei posto in alto sopra tutta la devastazione per dar vita a una realtà fatta di vera pace. Tutte le belle parole con cui si sciacquavano la bocca quegli sporchi maiali armati di spada non erano ciò a cui puntavano veramente: la loro presunta ricerca di una vita migliore e della pace non aveva fatto altro che portare alla divisione della regione nei 4 villaggi ed alla morte di Otsuka. Dopo la sua dipartita avevo deciso di scappare per radunare le forze e dar via al mio piano di epurazione.
Dei forti rumori, molto probabilmente passi, interruppero i miei pensieri e mi avvicinai alla fonte del rumore. Notai i due inviati che agilmente si avvicinavano a me preoccupati
<<Maestro, missione compiuta>> Zakta fece un leggero inchino e li guardai compiaciuto
<<Ottimo lavoro, mi aspettavo esattamente questo da voi due>>
Vidi Aka abbassare lo sguardo preoccupato così mi avvicinai
<<Dimmi Aka. C'è qualcosa che ancora non mi avete detto?>>
Entrambi sussultarono, sorpresi dalla mia domanda, cosa che fece aumentare la mia curiosità e preoccupazione
<<Dalla vostra reazione percepisco che qualcosa è realmente successa>>
I miei occhi si trasformarono in due fessure e prontamente i miei seguaci abbassarono lo sguardo mortificati.
Passò qualche secondo di silenzio finché Aka non si decise a parlare.
<<Maestro, due membri del villaggio della terra ci hanno visti>>
Lo notai sudare e io diedi un pugno a un albero lì vicino
<<Dove vi hanno Visti?!>>Aumentai il tono di voce facendo sussultare i due
<<No maestro non si preoccupi. Non ci hanno visti mentre rubavamo il frammento, ma mentre tornavamo alla base operativa!>>
Fu Zakta a salvare la situazione, se non mi avessero informato bene, li avrei sicuramente uccisi.
Mi portai una mano al mento sorpreso. Cosa diamine dovevano fare due membri del villaggio della terra nei dintorni del villaggio di fuoco?
Qualcosa non quadrava, ma al momento non era la mia priorità venirne a capo.
<<La cosa non cambia di molto, vi avevo esplicitamente chiesto di non farvi vedere, questo potrebbe compromettere la missione! Ne siete consapevoli?!>> Alzai la voce mentre loro due abbassavano mortificati lo sguardo
<<Si maestro. La prego di scusarci.>>
<< Spero siate riusciti a sbarazzarvene senza farvi scoprire.>>
<< Signore, purtroppo sono riusciti a sconfiggerci. Uno dei due era un pezzo grosso dell'esercito, Saibankan della Falce Oscura>>
Un brivido mi attraversò la schiena, per quale motivo uno come lui aveva lasciato il villaggio dopo l'aggressione di Seika?.
<< Un momento...>> sorrisi entusiasta, pensai che se fosse tutto come avevo intuito, le cose si sarebbero fatte parecchio interessanti.
Sapevo grazie a Zaka ed Akta che la signorina del fuoco aveva aggredito il villaggio della terra e questo aveva permesso ai miei sottoposti di recuperare il frammento. Anche Seika voleva vendicarsi per la morte di Otsuka, ma sospettavo che l'origine di quell'agguato derivasse da qualcos'altro.
<< Cosa volevano da voi quelli della Terra? Vi avranno sicuramente fatto delle domande>>
<< Hanno chiesto che intenzioni avessimo e perché ci stessimo dirigendo qui da Seika>>
Scoppiai a ridere, avendo collegato tutti i tasselli mancanti.
Lui era qui.
<< Allora comincia già oggi. Grazie Seika, mi hai semplificato le cose. Diamo il via alla caccia al drago...>>
Decisi di calmarmi e non punirli, dopotutto erano riusciti a recuperare efficacemente il frammento della spada e a fornirmi informazioni utilissime, questo era riuscito a sollevarmi il morale di molto.
Feci un cenno ai due
<<Seguitemi>>
Il sole cominciava a tramontare tingendo di dorato tutte le tende con dentro i miei soldati, le armature splendevano e tutto questo stranamente migliorava ancora di più il mio umore. Guardai la radura dove ci eravamo sistemati. Un posto tranquillo dominato dalla natura. Niente ancora aveva macchiato quel posto. Niente prima di allora perlomeno.
Giunto dinanzi alla mia tenda, scostai le tende poste all'ingresso, entrando al suo interno e tirando dritto verso l'altare di Okāmi.
Zakta mi porse il frammento e lo girai qualche secondo nella Mano. Era l'impugnatura, completamente annerita e al momento spoglia dai decori, altro frammento della spada. La Potenza che emanava semplicemente quel pezzo era incredibile, solo a percepire l'energia che quel frammento emanava mi convinceva che le voci erano vere. Quell'arma mi avrebbe permesso di conquistare tutta Osaka e il Giappone intero.
Mi avvicinai, ponendo il pezzo in una specie di stampo, un'antica creazione fatta per ricongiungere i pezzi della sacra spada, distrutta nella guerra per il dominio del Giappone di cinquecento anni fa.
Si diceva che il possessore di questa spada,un mio antenato, abbia sterminato un intero esercito con solo quell'arma.
Improvvisamente si sentirono dei tuoni e il pezzo per qualche secondo galleggiò in aria, illuminato da una strana energia, ad un certo punto fummo costretti a coprirci gli occhi per la troppa luce. Dopo qualche secondo tutto finì ed il pezzo si incastonò nello stampo, accanto agli stampi dei pezzi mancanti , uno per villaggio, al momento eravamo in possesso dell'impugnatura e di un altro pezzo, quello appartenente al villaggio dell'acqua mentre ci stavamo preparando per recuperare il più importante di tutti, la lama della Katana.
Mi voltai verso i miei uomini, che erano rimasti a bocca aperta per lo spettacolo.
<<Avete avuto un assaggio del potere di Okāmi. Ora andiamo, a breve comincerà l'attacco al villaggio del fuoco>>
Corsi fuori dalla tenda eccitato. Il momento della vendetta era tremendamente vicino e in poco fui davanti l'esercito in formazione.
<<Per molto tempo abbiamo agito strisciando nell'ombra, non facendoci notare, per paura di cancellare tutti i nostri sforzi! Ma ora ragazzi è l'ora che tutti i villaggi si ricordino di cosa è successo durante la rivoluzione. Il tempo del silenzio è finito! Icaro e i suoi sono finalmente liberi di mostrare a tutti la reale via per la pace. Non sarà semplice, incontreremo decine di ostacoli nel nostro cammino, ma se resteremo uniti riusciremo a trionfare su ogni avversario. Offritemi il vostro cuore oggi e per sempre e giuro che vi porterò alla vittoria! Siete con me?!>> Un coro di giubilo si levò dalla folla e io sorrisi soddisfatto
<<Allora andiamo!>>
Cominciai a correre fiero, seguito dal mio oramai invincibile gruppo. Tutti quelli che erano stati allontanati o scartati dai loro villaggi, come Ronin, criminali o traditori erano stati riuniti e da sempliciotti erano diventatti delle macchine da guerra, addestrate per uccidere.
Da quando ero venuto a conoscenza della potenza delle arti oscure e del Ninjutsu la mia vita era cambiata radicalmente
<<Aspettami sorellina...sto venendo a mostrarti quanto sono diventato forte in questi anni.>>
(Forma completa di Okāmi. Questa spada è talmente potente da essere stata frammentata in quattro pezzi, disposti nei vari villaggi. Si dice che doni il potere di un dio e che possa anche aprire il portale ad un altra dimensione di cui non si sa nulla...o forse no)
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