Capitolo 4: L'Ospite che veniva da molto lontano

VILLAGGIO  DEL FUOCO
SALA DEL TRONO
ORE 14:36

《Mi hai chiamato Yukan?》
Battevo nervosamente le dita sul trono, il mio pensiero che andava continuamente alla creaturina che si trovava nella mia camera, la paura che qualcuno venisse a conoscenza della sua esistenza era indescrivibile.
《Yukan? Ci sei?》Gildor prese a battere le mani per richiamare la mia attenzione.
Sollevai lo sguardo improvvisamente, come quando una persona si risveglia da un lungo sogno.
《Sì, scusatemi. Ci sono. In ogni caso sì Kagaya, ti ho fatta chiamare perché vorrei qualche aggiornamento sulla situazione "Squalo di Montagna"》
La mulatta sbuffò leggermente, appoggiandosi ad una colonna poco vicina a dove si trovava.
《È davvero necessario usare il nome in codice anche con Gildor?》
Il mago stellare ci osservava in silenzio con fare altezzoso, come se sapesse esattamente, cosa altamente probabile considerati i suoi poteri.
《Non è per lui. Sai bene che non ci si può fidare, i cani imperiali sono ovunque ormai》
Lei annuì, con aria preoccupata si guardò intorno, alla ricerca di possibili spie.
《 Ne sono consapevole. La sorveglianza è aumentata dalla guerra contro l'esercito Oscuro》
《 Sfruttano il fatto che Aki sia ancora vivo come scusa per poter stringere la loro morsa intorno ai villaggi》Gildor calò leggermente il suo cappuccio per nascondere gli occhi.
《 A tal proposito. Qualche novità su dove possa trovarsi al momento?》dopo lo scontro avvenuto con mio fratello non avevo mai smesso di cercarlo.
Doveva pagare per i suoi crimini. E avrebbe espiato le sue colpe in parte fornendo delle informazioni preziose, grazie alle scoperte recenti sapevamo che la sua corruzione era stata velocizzata dai membri della nobiltà.
《Niente di niente. Non riesco a localizzarlo nemmeno con i miei poteri, è come se si trovasse...in un altro mondo》
Abbassai lo sguardo, soffermandomi ad osservare il legno di una tegola del tatami.
《 Capisco. Tornando a noi, tu che hai da dirmi Kagaya??》
《 Sono stata più fortunata. Qualche ora fa è arrivato un messaggero del villaggio dell'Acqua a riferire che la nave ha attraccato qualche giorno fa nel loro porto e che il nostro caro ospite dovrebbe arrivare a breve, probabilmente anche in giornata》
《Ottimo lavoro》sorrisi, poco prima che un soldato interrompesse la piccola riunione che avevo organizzato.
《Signore! La delegazione straniera è in attesa davanti al palazzo reale!》
Mi alzai dal trono, rinvigorito da questa notizia super vantaggiosa.
《Falli accomodare nella sala del trono, a breve li andremo a trovare. Gildor fammi il favore di andare a chiamare il Sensei, Hana e Zoka. Kagaya, tu accompagnami, andiamo ad accogliere i nostri gentili ospiti》

VILLAGGIO DI FUOCO
SALA DELLE RIUNIONI
ORE 17:09

《Finalmente posso fare la conoscenza del principe di fuoco e del suo temibile esercito!》
La sala adibita alle riunioni strategiche e all'accoglienza degli stranieri era finemente addobbata , piccole candele profumate erano sistemate strategicamente in giro per la stanza.
Sulla lunga tavolata mazzi di fiori rossi rilasciavano una fragranza sensuale, che quasi serviva a calmare i pensieri negativi.
Davanti ad ogni posto era scritto il nome della persona che vi avrebbe preso posto su un papiro.
《 Il piacere è tutto mio. Un'amica del mio maestro è di conseguenza una mia amica》
Il mio posto era sulla punta del tavolo, mentre al capo opposto si trovava la persona che avevo atteso con pazienza in questi mesi.
Una vecchia conoscenza del Sensei, si erano incontrati durante il lungo periodo che lui aveva trascorso viaggiando in giro per il mondo.
Lei era una famosissima piratessa, conosciuta e temuta in tutto il mar Mediterraneo, la taglia che aveva sulla sua testa era spropositata e si diceva che non avesse mai perso una battaglia navale.
Esclusa Seika era una delle donne più forti che avessi mai visto, la sua sola presenza incuteva timore per quanto esteticamente fosse un vero spettacolo.
I lunghi capelli neri, che scendevano elegantemente fino alla fine della sua schiena erano abbelliti con delle rose bianche, dal profumo esotico.
Gli occhi color ghiaccio si puntavano sull'interlocutore come quelli di un cacciatore sulla preda erano accompagnati da delle perfette ciglia che mettevano in risalto il colore delle pupille.
La pelle, candida come il quarzo sembrava essere quella di una bambola di ceramica.
Indossava un vestito occidentale azzurrino, molto corto, che lasciava poco spazio all'immaginazione, mostrando le forme sinuose e le gambe flessuose. Sopra di esso indossava un mantello indaco, sulla cui sommità era ricamato il simbolo della sua ciurma di pirati: il volto di un famosissimo demone occidentale, la regina infernale Lillith.
Il particolare più bizzarro era però una misteriosa cintura di pelle a cui erano appesi vari attrezzi che non riuscivo a riconoscere.
《 Grand'uomo lui. Abbiamo combattuto insieme nei pressi della Sicilia orientale, contro una nave della marina spagnola. Tu invece a primo impatto non sembri, come dire...un granché》
Zoka scattò in piedi, colpendo rumorosamente la sedia con un calcio.
《Ehi maledetta...che cosa avresti da dire contro Yukan? Ha sconfitto così tanti maghi che non ne hai nemmeno l'idea》
La mora puntò il suo sguardo glaciale contro Zoka.
《Il valore di una persona non si comprende solo dal suo numero di vittorie, ma scommetto che uno zuccone rissoso come te non potrebbe mai arrivarci, vero?》
Lui tremava, si vedeva che si stava facendo trasportare fin troppo dalla conversazione e che a breve avrebbe perso il controllo.
《Ma esattamente che problema hai? Sei venuta qui per aiutarci o per metterci i bastoni tra le ruote?》nemmeno Hana riuscì a rimanere in silenzio.
《Generale. Hana. Per il momento state fermi》dopo esserci scambiati un'occhiata molto intensa tornarono ai loro posti.
Io d'altro canto mi alzai dal mio posto, camminando a passo lento, ma sostenuto, verso la nostra ospite, che mi osservava interessata.
Quando fui a pochi passi da lei i suoi scagnozzi sguainarono le scimitarre, puntandomele addosso.
Non reagii, spostai solamente con un dito una lama per poterla guardare negli occhi.
《Forse è vero, forse non valgo nulla. Ma se non verrrai con noi non potrai mai saperlo. Giusto?》
Lei rimase in silenzio, tutti gli occhi erano puntati in attesa di una qualsiasi reazione.
Poi fece qualcosa che nessuno si aspettava, scoppiò a ridere.
《Cavoli, sei davvero interessante come si dice in giro. E va bene, consideratemi vostra alleata. Spiegatemi cosa volete che faccia, ma sappiate che pretendo qualcosina in cambio, non faccio mai nulla gratis》
Sorrisi.
《Avrai il tuo compenso a tempo debito. Per il momento voglio che ci accompagni nella capitale. In seguito ti daremo ulteriori dettagli》
Ci pensò su qualche secondo, poi si alzò anche lei in piedi, porgendomi la mano che strinsi vigorosamente.
《 Affare fatto. Discuteremo dei dettagli economici in seguito. Intanto, quando dobbiamo partire?》
《Abbiamo un paio di settimane》
《 Avete sentito marmaglia? Cominciate da oggi i preparativi!》la donna abbaiò contro i suoi sottoposti, che abbandonarono frettolosamente la stanza.
《 Se per oggi è tutto penso di dirigermi nelle mie stanze a riposare. È stato un lungo viaggio》
《È tutto.》
Si alzò, avvicinandosi all'uscita.
《 Aspetta un secondo. 》
Si fermò, voltandosi nella mia direzione.
《Non mi hai ancora detto il mio nome》
Sul suo viso apparì un sorriso furbesco, quasi malevole.
《Chiamami Sarah. Buonanotte cucciolo di drago》abbandonò la sala dopo una risata cristallina, seguita a ruota da Hana, Zoka e tutti gli altri presenti.
Solo Gildor rimase immobile a riflettere.
《Yukan.》
《Sì?》
《Ci ho pensato a lungo...e penso che tu debba parlare agli altri del cucciolo di drago》

VILLAGGIO DI FUOCO
CAMERE REALI
ORE 20:04

《Ci ho pensato a lungo...e penso che tu debba parlare agli altri del cucciolo di drago》le parole di Gildor continuavano a rimbombarmi in testa, non sapevo quale potesse essere la scelta migliore, specialmente per il piccolino che stavo tenendo tra le braccia in quel momento.
Dirlo a qualcun altro avrebbe potuto far scatenare una vera e propria rivolta e alla sua morte.
Ma era pur vero che con quei ragazzi avevo condiviso tantissime cose e tenerli all'oscuro di un segreto così importante non mi faceva stare in pace con me stesso.
Il drago non riusciva a stare fermo tra le mie braccia, continuava ad agitarsi e pronunciare parole indistinti, il fatto che riuscisse a parlare continuava a lasciarmi senza parole.
《F...M...》accarezzai le squame del cucciolo, con un dolce sorriso che mi attraversava il viso.
《Hai fame eh?》
Mi avvicinai ad un tavolino poco distante, dove su un piatto erano poggiate un paio di fette di carne cruda che avevo trafugato di nascosto.
Misi il drago ed il piattino per terra.
Da subito il piccolo carnivoro si gettò sul piatto, cominciando a divorare le bistecche.
Lo osservai per qualche secondo affascinato, quel mostriciattolo mi stava seriamente rubando il cuore.
Improvvisamente smise di mangiare e crollò sul pavimento addormentato, quasi del tutto immobile.
Si poteva capire che era vivo solo grazie al movimento impercettibile del petto, che si alzava ed abbassava ritmicamente.
Subito lo coprii con un tessuto caldo e ripresi ad accarezzarlo.
《Ora che ci penso...ancora non ti ho dato un nome》
Dentro di me sentivo che quel Drago sarebbe stato la speranza di tantissime persone, proprio per questo mi balzò in pochi momenti il nome perfetto.
《Tu da oggi sarai...Kibou》

(Sarah, famosissima piratessa dalle origini sconosciute, terrore del mediterraneo. Non conosce i suoi veri genitori e ha passato praticamente la sua intera esistenza sopra la nave del suo padre adottivo, in giro per il mondo)

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