Capitolo 3: Il Nascituro

《 C'è qualcosa che devi assolutamente vedere.》lo sguardo serio di Gildor mi fece accapponare la pelle.
《È successa qualcosa di grave?》
《Ho assistito ad una delle scene più bizzarre della mia vita》
《E non dovresti essere in grado di conoscere il futuro con i tuoi strani poteri?》
Il mago si soffiò via una ciocca di capelli dall'occhio viola.
《Ho perso la mia visione onnisciente da quando ho abbandonato il mio reame di ghiaccio. Ti ricordo che più mi avvicino allo stile di vita umano e più i miei poteri finiscono per affievolirsi.》
Poggiai una mano sulla spalla al mio compagno, potevo immaginare quanto quella situazione potesse essere causa di sofferenza, potevo solo immaginare quanto fosse dura perdere progressivamente i poteri che lo avevano accompagnato da secoli, rendendolo la persona che oggi conoscevamo. Aveva paura di perdersi, di non riconoscersi più.
Paura comprensibilissima.
《Hai ragione. Ti ringrazio in ogni caso per il coraggio dimostrato ad abbandonare quella falsa realtà in cui vivevi》
《Senso del dovere. Le cose in Giappone si stanno facendo difficili ed avete bisogno di tutto l'aiuto possibile. Adesso andiamo, prima che qualcun altro se ne accorga.》
《Accorgere di cosa?》
Gildor non rispose, si limitò ad afferrarmi per un braccio ed allontanarsi velocemente in direzione dei miei appartamenti.
Passai tutto il tragitto a riflettere, cosa poteva essere di così potenzialmente pericoloso da far preoccupare il mago delle stelle, lo stregone più forte mai nato?
Dentro di me sentivo che qualcosa non andava, man mano che mi avvicinavo alla mia stanza un peso sembrava posarsi inesorabilmente sulle mie spalle.
In qualche modo sapevo che quello che avrei visto avrebbe sicuramente cambiato la mia vita e quella di tutti gli abitanti di Osaka.
Una volta giunti al palazzo reale, nell'ala delicata ai miei appartamenti e teoricamente a quelli degli altri membri della famiglia reale Gildor mi lasciò andare ed indicò la mia camera con un braccio.
《Lì》
Con la coda dell'occhio notai un oggetto poggiato proprio davanti la porta della mia camera, come se qualcuno mi avesse portato un omaggio.
《È...?》
《Sì. È quello.》
Come in trance mi diressi a passo svelto verso la mia stanza, ad ogni passo che facevo il misterioso regalo si faceva sempre più chiaro ai miei occhi e quando arrivai a pochi metri finalmente compresi inorridito in cosa consisteva quel bizzarro dono.
Era una...
《Una cesta?》
Rabbrividii quando da sotto le coperte si udii un debole vagito.
《È vivo?...》
《Sì Yukan. Lì dentro c'è un nascituro, ma non è come gli altri》
Sentii la vista annebbiarsi.
Per quale motivo qualcuno avrebbe dovuto abbandonare un bambino davanti la porta del mio abitacolo?
Perché proprio io?
Un orfanotrofio sarebbe stata la scelta più saggia e quella meno dispendiosa oltre che pratica e con la maggior possibilità di rimanere anonima.
Se avesse voluto che nessuno scoprisse il suo parto sarebbe stato molto più semplice depositare il bambino di fronte la porta dell'ospedale o dell'orfanotrofio che nel palazzo reale, dove sarebbe stata individuata con alta probabilità.
《Ma...perché?...》
《Togli la coperta e capirai》
Mi mossi al rallentatore, una volta rimosso il velo non sarei più potuto tornare indietro.
Rimossa del tutto la coperta mi si fermò momentaneamente il cuore.
Gildor aveva ragione, quello non era affatto un bambino come gli altri...per il semplice fatto che non era un essere umano.
《Ma questo è un...》
《Sì Yukki, quello che si trova davanti ai nostri occhi è un cucciolo di drago. Di specie sconosciuta anche, non ne ho mai visto uno simile in vita mia》
《Ma i draghi sono creature leggendarie, incontrarne uno è complicatissimo, proprio per questo esistono pochissimi Dragon Stayer in tutto il mondo...alcuni sostengono addirittura che si siano estinti. L'unico  che io abbia visto è Ryu!》
"Vorrei specificare che io sono uno spirito guerriero, non un drago. La mia forma è quella, ma sono molto più debole rispetto a un drago vero, diciamo che il mio è più un guscio, una forma per manifestarmi. Quello lì davanti è un drago a tutti gli effetti"
《Ryu ha ragione mio caro Draghetto. Gli spiriti guerrieri possono manifestarsi in tanti modi, spesso collegati anche al mago che li evoca. Tu sei un Dragon Stayer, questo potrebbe essere il motivo per cui ai nostri occhi lui ci appaia come un drago, ma nella realtà dei fatti le proprietà magiche sono nettamente inferiori. Il potere magico di un dragone si avvicina e in alcuni casi supera quello degli dei》
Sentii le forze che cominciavano a mancare, il respiro che diventava affannoso.
《E cosa ci fa qui? Sembra che qualcuno lo abbia portato qui appositamente per farcelo trovare. Perché lo hanno portato qui?》
《Non lo so Yukki, ma un motivo ci sarà. Tra l'altro è stato strappato dalla madre a poche settimane dalla nascita quindi non riesco a comprendere come sia riuscito a sopravvivere tutto questo tempo. In ogni caso dobbiamo prendere una decisione, tenerlo qui rappresenta un gigantesco pericolo》
《Un pericolo?》
La bestiolina si accorse della nostra presenza, strizzando gli occhietti dorati e facendo un verso parecchio amichevole, agitando le piccole zampette.
Mi soffermai ad osservarlo, era una creatura davvero meravigliosa.
Era un esemplare del tutto bianco, dello stesso colore delle nuvole quando il cielo è sereno.
Le ali da pipistrello erano ripiegate sui fianchi e ogni tanto le spalancava, come se avesse bisogno di muoversi.
Sulla testa era cresciuto un bizzarro paio di corna candide, dalla stranissima forma di rami.
La pelle era ricoperta di squame smussate, sarebbero divenute taglienti solamente con la crescita.
Come poteva un cucciolo del genere rappresentare un pericolo, tanto piccolo da entrare in una cesta di vimini creata appositamente per i neonati umani?
《 Sì. Un pericolo. Come ben sai, secondo le leggi magiche promulgate dall'imperatore i draghi sono classificati come mostri, di categoria Catastrofica. Nasconderne uno senza avvisare le autorità ed abbatterlo è considerato un crimine gravissimo. Potresti venir arrestato e nel peggiore dei casi giustiziato》
《Cosa suggerisci di fare?》
《 Il cuore mi suggerirebbe di partire alla ricerca della madre e farli così ricongiungere ma la mente mi riporta con i piedi per terra. È impossibile trovare un drago di base e questo sembra anche appartenere ad una specie sconosciuta. Non sappiamo minimamente dove cominciare a cercare e non abbiamo il tempo materiale per un viaggio spericolato che potrebbe portarci dall'altra parte del mondo. Ci attende il Torneo della doppia Ascia ad Edo.》
Gildor aveva oggettivamente ragione, sarebbe stata una follia perseguire un piano tanto folle che avrebbe messo a repentaglio la reputazione mia e del mio villaggio, oltre che mettere in pericolo i miei cittadini.
Dovevo pensare razionalmente.
《M...m...ma...mam...ma》
Quello che accadde dopo nemmeno Gildor riuscì a spiegarlo.
Dalle fauci della creatura fuoriuscirono delle parole sensate.
《Un cucciolo di mostro che parla?!》
《Questo...non era mai accaduto in tutta la storia dell'universo...un mostro che parla? Va contro qualsiasi legge dell'universo. Solo i mostri adulti e più potenti riescono a sviluppare il linguaggio umano. Questo drago ha assolutamente qualcosa di speciale. Che facciamo Yukan?》
Posai i miei occhi sul draghetto, facendo scorrere teneramente un dito sulla sua pelle.
Se lo avessi tenuto avrei rischiato grosso, tutti avrebbero avuto paura vedendolo.
Nessuno lo avrebbe mai accettato a causa del suo aspetto, della sua natura.
Vedendo quella creatura tanto innocente il pensiero andò alla mia infanzia, a quando tutto il Villaggio di fuoco aveva cominciato a darmi la caccia senza che io avessi avuto fatto nulla. La mia unica colpa era stata quella di essere figlio dell'uomo incriminato di aver tradito il villaggio. E dopo tutti quegli anni avevo anche scoperto che era solo merito suo se tutta Osaka non era finita nelle mani dell'esercito oscuro.
Se c'era una cosa che sapevo era la consapevolezza di quanto era brutto venire al mondo ed essere disprezzati per il proprio sangue, sensazione che conoscevo fin troppo bene.
Ero anche stato fortunato.
A dispetto della mia fama, della mia famiglia, del mio distretto di appartenenza Saibankan e gli altri mi avevano accettato e accolto come un figlio.
Mi rividi in quel piccolo drago dal futuro segnato.
E avrei ripagato il mio debito con l'universo, decisi che avrei fatto a lui ciò che era stato già fatto a me.
《Non ho intenzione di consegnarlo alla casata Imperiale. Per quanto sia pericoloso ho deciso, lo terremo nascosto fino al termine del torneo nella capitale. Terminato quello scempio partiremo per riportare a casa questo piccoletto》
《Yukan, ti prego di non farti dominare dai sentimenti. Sei proprio sicuro? Metteresti in pericolo il villaggio di fuoco per una sola vita?》
《Ogni vita ha un suo preciso valore e io non intendo sacrificare nessuno.》
Gildor annuì severo.
《Ho capito. Come pensi di trovare il luogo di appartenenza di questo animale magico?》
《Farò qualche ricerca. Non mi sottovalutare.》
《E come intendi spostarti? Non sappiamo nemmeno dove potrebbe trovarsi》
《Intanto vado a nascondere questo piccolo in camera. E poi, come ti ho già detto mio caro amico, sono disposto a viaggiare fino all'altro capo del mondo per riportarlo a casa. E so esattamente come fare. Chiama Kagaya, voglio aggiornamenti sull'esito del viaggio di una mia vecchia conoscenza...》

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