IL SENZAMORE
Le persiane usurate da un tempo incalcolato della High Ville Mansion, la casa oramai abbandonata da decenni nel piccolo paese di Hope, situata sulla collina più alta, sbattevano violentemente sulle finestre rotte, mosse da un vento gelido. Nuvole nere nascondevano le stelle, presagio di un'imminente tempesta. Tre ragazzi sui vent'anni si erano trovati a passare, per caso, lungo Hangman Road: l'unica strada che portava a quella vecchia magione diroccata, quella notte del 31 ottobre di un anno non definito. Halloween.
"È veramente All Hallows'Eve." Disse Simon, il più esuberante dei tre.
"Che vuoi dire?" Chiese Jade, unica ragazza del gruppo, con fare preoccupato. Si sfregava le mani lungo le braccia cercando così di rimediare un pò di calore. Il suo vestito da strega era troppo leggero per quelle temperature: aveva fatto i conti con il cuore ma non con il freddo. Voleva a tutti i costi riconquistare Bart, il terzo presente lì quella sera.
"Che è la notte prima di Ognissanti, e che i diavoli stasera stanno facendo baldoria." Le rispose Bart.
"Io così però mi gelo." Disse lei, speranzosa che la sua vecchia fiamma la avviluppasse con il suo corpo in un dolce abbraccio come era solito fare mesi prima... prima che lei, qualche tempo addietro, quando Bart si assentò da Hope per due settimane, cedesse alle avances di un forestiero, finendoci a letto.
Bart non glielo perdonò mai.
"Colpa tua! L'inverno è alle porte... ti pare il caso di vestirti così?" La rimproverò quest'ultimo e, sommessamente, gli uscì uno sgualdrina che il vento portò alle orecchie di lei.
La sua faccia si rattristì, lui aveva tutte le ragioni del mondo per credere questo di lei.
"Ragazzi!" Simon richiamò l'attenzione. "Anzichè star qui a battibeccare non sarebbe più opportuno trovare un riparo e continuare la nostra serata in allegria così come era cominciata?"
"Mi è passata la voglia." Rispose Bart con fare scocciato. "Facciamo una cosa: ognuno a casa sua e fanculo Halloween."
"Amico stai scherzando?" Simon gli mise il braccio intorno al collo. "Oramai siamo un pò troppo grandicelli per rientrare così presto a casa, non trovi? Non sono neanche le 11:00. Sai cosa penserebbero i miei? Che mi sono rammollito! Ne andrebbe del mio onore. Quindi prima delle 3:00, io a casa non ci torno. Voglio che quest'anno, questa notte, sia memorabile. Cerchiamo di seppellire i vecchi dispiaceri."
"Comunque, come siete noiosi." Jade cercò di smorzare un pò i toni. "Sono l'unica ad essersi travestita!"
Bart, che sembrava non aspettasse altro che situazioni del genere per lanciare certe frecciatine alla ragazza, rispose:
"Il tempo dei travestimenti, per me, è finito!"
A quelle parole Jade sbuffò, serrò i pugni e, stizzita, cominciò ad incamminarsi, a passo svelto, lungo la salita che portava alla High Ville.
"Ma sei matta? Dove stai andando?" Chiese, preoccupato, Simon.
"A ripararmi da questo gelo. Penso che i proprietari di quella casa non faranno storie, dato che gli ultimi sono morti circa vent'anni fa!"
Gli altri due cominciarono a seguirla tentando di dissuaderla nel tragitto.
"Ma sai quante se ne dicono su quella casa?"
"Solo dicerie." Fece lei arrivata davanti al portone dell'abitazione. "Se volete andare non vi trattengo, io aspetterò qui dentro che il tempo migliori." Detto questo aprì la porta che emise un cigolio non molto rassicurante.
Entrò dentro.
Le persiane continuavano a sbattere come colpi di pistola.
"Volevi un Halloween particolare, Simon?" Disse sarcasticamente Bart. "Ora ce l'hai!" E la seguì.
"Ma sì!" Fece quest'ultimo sfregandosi le mani. "I diavoli vogliono fare baldoria? E lasciamogliela fare!"Anche lui venne divorato dall'oscurità di quella casa.
I primi lampi cominciarono ad illuminare, ad intervalli irregolari, l'interno della magione. La casa cadeva in rovina da ormai diversi anni: la carta da parati, in vari punti, pendeva dalle pareti ed i suoi lembi bianchi danzavano, come anime in pena, quando la corrente entrava in quelle stanze che, da tempo immemore, non venivano calpestate da anima viva. Una puzza di muffa riempiva l'aria, tant'è che i tre, inizialmente, dovettero coprirsi il naso con le mani. La scala che portava al piano superiore era rotta in diversi punti, probabilmente inaccessibile. Un vecchio orologio a pendolo, situato all'entrata, prima dell'enorme camera da pranzo, aveva smesso di rintoccare le ore di un tempo che non esisteva più.
"È troppo buio!" Esclamò Jade.
"Così andrà meglio." Bart tirò fuori un accendino dalla tasca.
"Hai ripreso a fumare?" Chiese lei dispiaciuta.
"Non sono cose che ti riguardano." Disse lui alterato, e senza darle la possibilità di rispondere, continuò: "Ora aiutatemi a trovare qualcosa per fare un po' più di luce."
"Che ne pensi di questo?" Simon indicò il camino.
"Quella legna? Chissà da quanto sta lì... oramai sarà marcia." Disse Jade.
"Non è vero." Fece Simon portandone un pezzo ai due "Passateci sopra la mano, sentite? Sembra essere stata appena tagliata."
I due notarono che, effettivamente, quel tronco sembrava fresco.
"Mi state facendo venire i brividi sapete?" Jade simulò un finto tremore, sempre speranzosa che qualcuno la coccolasse come un tempo... ma niente.
"Non ti preoccupare, Jade. Probabilmente qualche barbone stava preparandosi a passare la notte qui." Simon cercò di rassicurarla.
"Oh mio Dio! Vuol dire che c'è qualcun altro qui, a parte noi?" Stavolta un brivido le venne veramente.
"Ma nooo, che dici? Un fuoco è già stato acceso." Constatò Simon tastando le ceneri, e memore degli insegnamenti ricevuti da piccolo al campo estivo, continuò: "Diversi giorni fa. E poi non preoccuparti, anche se ci fosse (ma non c'è) un'altra persona, siamo abbastanza forti per difenderti... vero Bart?" Guardò l'amico in cerca di un consenso.
"Difendila tu, Boy Scout. Io faccio come Ponzio Pilato."
"Ma come sei indisponente stasera!" Jade gli fece una linguaccia.
Lui non rispose.
"D'accordo, ragazzi, ora aiutatemi a trovare un vecchio giornale o qualche libro per alimentare il fuoco, e tu, Bart, passami l'accendino."
Mentre Simon sistemava la legna nel camino, i due cominciarono a cercare della carta tra gli scaffali e i mobili della camera da pranzo.
L'attenzione di Bart venne catturata da un vecchio tomo in pelle posizionato, solitario, sulla libreria.
Lo prese fra le mani e soffiò sulla copertina: una spessa coltre di polvere si levò nell'aria. Il libro non riportava alcun titolo.
Nel frattempo Simon aveva acceso il fuoco con la carta di alcuni vecchi giornali trovati da Jade.
"Guardate qua!" Disse Bart. "C'è qualcosa di interessante."
"Fai vedere." Simon gli strappò il libro dalle mani. Era un vizio che aveva sempre avuto nei confronti dell'amico, sin dall'infanzia: quando a Bart piaceva qualcosa, lui gliela prendeva, ci giocava finché non lo stufava, e poi gliela ridava.
Ma Bart gli voleva bene come ad un fratello, e con il tempo era riuscito a passare sopra a quel lato del suo carattere che detestava.
"Non cambi mai, eh?" Sottolineò Bart.
L'amico non lo sentì, o fece finta di non sentirlo.
"Sono storie Horror!" Esclamò entusiasta quest'ultimo. "E ce ne sono un sacco!" Ed iniziò ad elencarne i nomi, sfogliandolo.
"Il macellaio, Il piccolo amico, Visione, Il senza testa, La filastrocca di blackwood, L'an..."
"Vabbeh! Abbiamo capito!" Lo interruppe Bart. "Prendine una e comincia a leggerla!"
"Che strano..." Fece Simon
"Cosa?" Chiese preoccupata Jade.
"Vedete? Almeno la metà delle pagine è in bianco."
"Magari era di qualcuno che non ha voluto continuare a scriverlo." Disse Bart. Poi, vedendo la faccia preoccupata di Jade, infierì: "O non ha potuto finire di scriverlo."
Lei emise un gridolino di terrore.
"E se lasciassimo perdere?" Suggerì Jade. "Adesso si sta bene qui, aspettiamo un altro po' e ce ne andiamo."
"Eh, no!" Fece Bart riprendendosi il libro, cercando una storia da raccontare "Volevi una bella notte di Halloween? Bene, l'avrai!" E iniziò a scegliere la storia da raccontare.
"Eccola!" Disse contento. "Ed è anche ambientata in questa casa!"
"Come si chiama?" Chiese più volte Simon.
"Visione."
I tre si sedettero per terra, vicino al fuoco. Bart cominciò a leggere:
"Siamo sempre stati in tre, siamo sempre stati felici: io, mamma e papà. All'inizio non capii perché vollero comprare questa grande casa. Scoprii solo dopo che mamma aspettava un bambino. Avrebbero dato il loro amore a lui, non sarei più stata la loro piccola."
"Dio, ma che storia è? Sembra scritta da una ragazzina." Sbottò a ridere Simon.
"Fammi continuare." Disse severamente Bart.
"E io questo non potevo permetterlo. Il piccolo amico che veniva a trovarmi nei sogni la notte mi disse che mi avrebbe dato un potere... a patto di concedere la mia anima al libro.
Accettai.
Mi donò la capacità di far credere alle persone di vedere cose che non esistevano. Sfruttando il potere delle visioni feci suicidare quei due traditori. Io e il mio amico ridemmo insieme vedendo i loro corpi bruciare."
"Cazzo, ragazzi, basta vi prego!" Jade si alzò di scatto. "È proprio quello che successe in questa casa vent'anni fa. Mio padre me lo raccontava da piccola: i coniugi Edwards morirono carbonizzati e la loro figlia più piccola non fu mai più ritrovata."
"Aspetta..." fece Bart "c'è un'altra cosa scritta qui in fondo... una frase...
Ora tu, lettore, che hai evocato il demone di questa pagina, saprai affrontare il male o il tuo cuore sarà abbastanza nero per accoglierlo?
ALZA GLI OCCHI.
Bart, in quel momento, alzò lo sguardo e la vide: una piccola figura, come di una bambina, lungo il corridoio, ammantata completamente di nero. Sorrise, poi scomparve.
L'orologio a pendolo rintoccò la mezzanotte: il tempo aveva ripreso a scorrere in quella casa.
"Cosa hai visto?" Gli chiesero i due vedendo sbiancare l'amico. Uno strano rumore catturò la loro attenzione. Guardarono verso le scale e videro una palla che, rimbalzando, cadde giù fino ad arrivare ai loro piedi. Poi udirono una voce che non era di questo mondo che, ridendo, cominciò a cantare una filastrocca:
"È arrivata mezzanotte, con i santi ho fatto a botte..."
"Chi sei tu?" Chiese Simon cercando di raccogliere quegli ultimi barlumi di coraggio che gli erano rimasti.
...il mai nato se n'è andato, papà e mamma ho torturato..."
"Finiscila, ti pregooo." Urlò disperata Jade.
...Nel mio cuore buio c'è, ora vengo a trovar te."
Il fuoco del camino si spense.
Buio totale.
Passarono secondi che sembrarono durare anni. Bart, tremando, portò la mano nella sua tasca e prese l'accendino, si mosse intorno ma non vide nulla. Una risata malvagia, ad un tratto, catturò la loro attenzione. Lentamente portò la fiebile fiamma verso l'alto...
La bambina era con i piedi sul soffitto, il suo volto era coperto da lunghi capelli neri, nella mano aveva una bambola di pezza che accarezzava maniacalmente. Un lampo squarciò per un attimo il buio, illuminando le fauci del mostro che, ridendo, sparì nuovamente.
"Dov'è andata?" Chiese Bart, cercando di guardare nel buio. Ad un tratto si sentì tirare per i pantaloni. Sudore gelido cominciò a scorrergli sul viso. Spostò l'accendino sotto di lui.
Lei era lì.
"Sono tanto sola, volete giocare con me?"
I tre, gridando, corsero verso la porta, ma quest'ultima era sbarrata. Nel contempo si chiusero anche tutte le persiane. Il rumore dei loro cuori impazziti echeggiava, insieme ai rintocchi del pendolo, in quel buio.
"Tu vuoi sapere la verità. Giusto, Bart?"
"Quale verità?" Urlò lui.
"Questa..."
E Bart ebbe una visione: vide che Jade, in quelle due settimane di assenza da Hope, non lo aveva tradito con un forestiero... ma con Simon... e ripetute volte. Vide i loro corpi nudi madidi di sudore avvinghiarsi, le loro mani protese lungo i corpi vogliosi e le loro bocche gemere di piacere.
...quando a Bart piaceva qualcosa, lui gliela prendeva, ci giocava finché non lo stufava, e poi gliela ridava.
"Ora apri il tuo cuore al male..." disse la voce della bambina "...e fai ciò che deve essere fatto. Io ti darò la forza necessaria."
"Che sta succedendo, Bart? Che cosa ti sta fac..." Ma Simon non riuscì a terminare la frase, la mano di Bart gli trapassò il petto, strappandogli il cuore. Quando lo scaraventò per terra pulsava ancora.
Simon cadde esanime. Una enorme chiazza di sangue si sparse intorno al suo cadavere. La bambina, ridendo, intinse l'indice in quella pozza rossa e lo portò alla bocca, succhiandolo con piacere e dicendo:
"Aaaah! La vendetta, che sapore squisitoooo!"
"Avevi ragione, Simon... dobbiamo seppellire i vecchi dispiaceri. E adesso tocca a te, sgualdrina." Bart puntò la ragazza che si era rannicchiata in un angolo, le mani incrociate sul volto: un'inutile difesa.
"No fermo, Bart, cosa vuoi fare? Sei impazzito? Sei impazzito?"
La cosa più triste fu udire la voce di lei che mentre veniva smembrata, finchè ebbe un alito di vita, continuò a dirgli:
"Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo..."
Bart si guardò le mani, lorde di sangue. Sorrise, sapeva che cosa lo avrebbe aspettato. Era pronto. Il libro si aprì e lui venne risucchiato, urlando, all'interno di esso: una nuova storia aveva colorato di rosso quelle pagine bianche.
Una nuova leggenda si era aggiunta.
Un nuovo mostro era nato.
Ora tu, lettore, che hai evocato il demone di questa pagina, saprai affrontare il male o il tuo cuore sarà abbastanza nero per accoglierlo?
ALZA GLI OCCHI.
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