Il duro lavoro del cameriere
"Ma quando hanno intenzione di andarsene?" Domanda con fare irrequieto il cameriere al suo collega di sala.
"Mah... non saprei."
"La taverna è praticamente vuota. Sono rimasti solo loro. Gli andiamo a dire qualcosa?"
"Mah... non saprei."
"Stasera non sai dire altro? Sono tre ore che sono seduti al tavolo." E avvicinandosi all'entrata della cucina fa capolino nella sala, invitando l'amico a fare lo stesso. Quest'ultimo rimane lì dov'è, intento a spazzare per terra. Con fare sprezzante continua: "Ma guardali... si dicono predicatoribus, gente povera e poi prenotano un tavolo per tredici, roba da matti! Ma che hanno ordinato? Da quando sono qui continuano a ingozzarsi."
"Un pane e un pesce."
"Ma che dici? Ho visto mangiare tutti loro e abbondantemente! Altro che..." Il secondo cameriere lo interrompe, ripetendo, quasi a mo di cantilena la stessa frase: "Un pane e un pesce." Finisce di spazzare per terra ed esausto, appoggiando la scopa alla parete, mette entrambe le mani sui fianchi, inarcando la schiena leggermente all'indietro, facendola scrocchiare rumorosamente in vari punti e dopo un sospiro di sollievo continua rispondendo all'amico "Il loro capo ha detto che sarebbero bastati un solo pane e un solo pesce, al resto avrebbe pensato lui."
"E il nostro di capo? Non ha detto nulla? Li ha lasciati fare? Ma tu guarda 'sti cristiani!"
"Sembra che quel predicatore gli abbia trasformato sessanta litri di acqua in vino e quindi il principale ha chiuso un occhio. Mi ha testualmente detto: I signori possono rimanere tutto il tempo che desiderano, lascio a voi due la chiusura del locale. E se ne è andato."
"Bravo quello lì che pensa sempre al proprio tornaconto e di noi poveracci con le schiene a pezzi che lavoriamo dalla mattina alla sera non gliene frega nulla. Come al solito se ne è lavato le mani."
"Si è pulito le mani?"
"È un modo per dire che se ne è infischiato."
"Mai sentito."
"L'ho inventato io ora."
"Ah."
"Ma credo che a breve diverrà molto alla moda."
"Contento tu."
"E comunque dove sono questi fantomatici sessanta litri di vino?"
"Che fai come San Tommaso?"
"Sanchi?"
"Fai come quello che non ci crede finché non ci sbatte il naso?"
"Questo l'hai inventato tu, stavolta?"
"Sì, mi è venuto così."
"Contento tu."
"Comunque ecco." E tira fuori, da sotto il tavolo, una bottiglia di vino rosso "Con tanto di pittacium (etichetta) sopra col nome del vino."
"E che c'è scritto?"
"Sangiovese d.o.c."
"Sangiovese, Sangiovese... mai sentito. E tu?"
"Semper.(mai)"
"E questa sigla, D.O.C., per cosa starà secondo te?"
"Potrebbe essere..."
"Sì?"
"No, dico che... forse... la D. Potrebbe stare per denominazione..."
"Sììì"
"La O. per di origine..."
"E la C.? E la C.?"
"Un attimo fammici pensare! La c. Potrebbe stare per... dunque... ecco. Loro si fanno chiamare..."
"Cristiana!" Esclama il primo cameriere come folgorato da un colpo di genio. "Loro sono cristiani quindi denominazione di origine cristiana."
"Concordo! Sì, dev'essere senza dubbio così. Comunque sai, mi è capitato di sentire quello che predicano e sono veramente brave persone."
"Ovvero?"
"Sono contro la violenza, dicono di porgere l'altra guancia, parlano di perdono. Affermano che gli ultimi saranno i primi."
"A me sembra che gli ultimi, ovvero noi, sono sempre gli ultimi ad andarsene via da questa topaia."
"Ma no, non hai capito il senso profondo del pensiero. Sono molto vicino a questa gente e, al contempo, veramente stufo del borioso e arrogante impero romano. A me piacerebbe un giorno veder sorgere una democrazia del popolo, fatta con nobili intenti, governata da queste brave persone."
"Una democrazia cristiana!"
Silenzio.
"Non so per quale motivo ma questo nome non mi piace."
"Mah... nanche a me. Comunque sembra che abbiano finito. Vado io a chiedere il conto?"
"Vai e speriamo che, dopo tutte queste ore, ci lascino almeno una lauta mancia."
"Quanto pagano?"
"Un pane e un pesce fanno tre denari."
Il primo cameriere va per tornare poco dopo con una sacchetta piena di monete tintinnanti e con gli occhi che brillano, esibendola all'amico come un trofeo "Guarda qui, guarda qui. Ci hanno dato ben trenta monete. È stato il loro capo a dire che il resto lo potevamo prendere come mancia. Avresti dovuto vedere quello che teneva la cassa, quel Giuda, come se li teneva stretti i denari, non voleva proprio darli via. Difatti anche io sono stato titubante nel prendergli tutta la sacchetta."
"E quel Gesù che ti ha detto?"
"Che non mi sarei dovuto preoccupare perché entro domani li avrebbe riavuti."
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