CAPITOLO 47-"Non vedo l'ora di vederti"
"Voi che fate adesso?"
Chiede Alya, appena uscita da scuola.
"Io pensavo di fare un giro al museo delle cere, hanno detto che ci sono delle nuove statue in esposizione"
Nino si affretta a rispondere osservando di sottecchi Adrien, che sembra avvolto nei suoi pensieri. Vorrei tanto portarlo via per chiedergli cosa c'è che non va, ma credo che la mia migliore amica mi voglia trattenere per farmi sputare fuori un paio di informazioni sulla situazione attuale.
"Io credo che andrò a casa"
Guardo Adrien, che all'improvviso sembra riprendersi dalla spossatezza di oggi.
"Bene, allora vorrà dire che andremo tutti da te, hai casa libera oggi, no?"
Guardo Alya in cagnesco mentre sorride al mio ragazzo, che aggrotta le sopracciglia in segno di disaccordo.
Ma io mi chiedo, cosa gli salta in mente? Detesto quando diventa così insistente.
"Si..."
"Adrien deve andare a trovare suo padre in ospedale, oggi"
Intervengo, facendo segno ad Adrien di reggermi il gioco.
"Ma non dovevi andare a casa?"
"Si, vado a casa a mangiare e poi faccio un paio di giri, Nathalie e mio padre sono ricoverati in due ospedali diversi"
"Ah, va beh, allora possiamo vederci stasera"
Propongono, e io resto zitta, aspettando la reazione di lui, che sembra infastidito da tutta la situazione.
"Sentite, so che ci sono un sacco di cose a cui dovrei dare una spiegazione, ma per favore, possiamo evitare che sia oggi?"
Nino e Alya si osservano complici, per poi voltare lo sguardo verso me e Adrien.
"E va bene, ne parleremo un altro giorno"
"Grazie"
"È solo che non capiamo il perché di tutta questa tua riservatezza"
Chiedono, proprio quando tutto sembrava fermarsi lì.
Adrien sbuffa, e io mi chiedo se entrambi abbiano veramente compreso il significato di ne parliamo un altro giorno, o se in realtà stiano ignorando la sua volontà.
"Alya, posso parlarti per un attimo?"
La trascino infine al di fuori del gruppo, impedendole di ficcare ancora il naso in questioni che al momento vogliono rimanere sotto gli occhi di tutti.
"Cosa c'è?"
"Non chiedermi cosa c'è! Mi spieghi che ti prende? Era tanto che non provavi ad essere così insistente riguardo a qualcosa, ed ora te ne spunti fuori con questo comportamento quasi provocatorio, perché?"
Alya sbuffa per poi voltare un momento lo sguardo dritto su Nino, che nel mentre continua a fissarci per tutto il tempo.
"Alya"
La richiamo, dopo che lei sembra aver accennato qualcosa al suo ragazzo.
"È Nino"
Aggrotto le sopracciglia.
"Nino?"
"Si, vorrebbe fargli tante domande ma ha paura che Adrien se la prenda potentemente con lui"
"E tu cosa c'entri in tutto questo?"
"Mi ha chiesto di convincerlo a parlare, dato che, a quanto pare, mi deve un favore"
Spiega, mettendo per qualche motivo le virgolette su quel "a quanto pare", parlando di un favore che a me non è noto.
"Ed è per questo che sei così puntigliosa?"
"Si, io vorrei sapere cosa vi è successo e cosa vi sta succedendo, soprattutto se si parla dei tuoi confronti Marinette, ma ti ho detto che avrò pazienza. L'unico problema è che Nino non ne ha, perché ha paura di perdere qualcosa di troppo importante per lui"
"Perdere qualcosa di importante? Che cosa?"
Domando, ma Alya alza le spalle. "Chiedilo a lui" conclude, tornando dai nostri due ragazzi senza dire nient'altro. Perché ultimamente sembrano esserci solo problemi?
"Allora noi andiamo. Marinette, dopo ti telefono"
Mi avverte Alya, prima di andarsene fianco a fianco con Nino.
Adrien si gratta la testa e sospira.
"Ti accompagno a casa?"
"Va bene ma..."
Mi zittisce con un gesto della mano, chiude gli occhi per un secondo per poi voltare il viso verso il cielo.
Sul serio, ma che ha?
"So che oggi mi sono comportato un po' di merda, ma ho un sacco di pensieri per la testa e credo di doverli chiarire per conto mio, inoltre... Non lo so, sono un casino al momento"
Lo guardo rammaricata, per poi posarli una mano sulla guancia e accarezzarla.
"Andrà tutto bene"
Mi sorride a stento posando la sua mano sopra alla mia.
Vederlo così debole mi fa sentire impotente, e io detesto sentirmi così.
"Certo... Andiamo?"
"Okay"
Gli afferro la mano sotto gli occhi di tutti e scendo i gradini della scalinata, per poi attraversare la strada insieme, e salutarci.
Credo che più tardi gli telefonerò, è probabile voglia stare da solo, ma ho troppo bisogno di sapere.
~•~•~•~•~
Mentre tento di non dormire studiando fisica, il telefono posto accanto a me squilla, e subito rispondo.
"Pronto"
"Hey"
La dolce voce di Adrien mi percuote il cuore; pensavo di doverlo chiamare io, ma sono finita con l'essere cercata.
"Hey, come va?"
"Lasciamo perdere la domanda. Ti va di venire da me?"
"Adesso?"
"Sì o... Quando vuoi, mia nonna torna domattina"
"Va bene allora, finisco i compiti e sono da te"
"Okay"
Mi risponde, con voce malconcia. È ancora giù di morale, meraviglioso.
"Ti amo"
Mi faccio sfuggire, quasi istintivamente.
È come se potessi osservare la sua faccia dallo schermo, una faccia pietrificata che poi, man mano che recepisce il messaggio, si rilassa.
"Ho notato"
Dice, e lo sento ridere.
È questa la voce che vorrei sentirli usare tutte le volte che parliamo, quell'adorabile, virile ma gentile tono che le sue labbra riescono a farmi sentire ogni qualvolta ne ho la possibilità.
Dopo poco le risate si placano ed entrambi sembriamo attendere qualcosa di fin troppo lontano da noi.
"Non vedo l'ora di vederti"
ANGOLO AUTRICE
EH-EHM...
SCUSATE.
Per sbaglio ho pubblicato il capitolo 48 prima del 47, non ho idea di come sia potuto accadere dato che solitamente faccio diversi controlli dopo aver pubblicato qualcosa, giusto per assicurarmi che sia tutto in ordine, ma per qualche ragione oggi la mia mente è rimasta beatamente tra le nuvole.
Quindi, ringrazio chi mi ha fatto accorgere di quest'ultimo errore e mi scuso ancora per sta smemorata testa di cavolo che mi sono dovuta beccare.
Byeee
(P.s: anche l'ordine dovrebbe essere di nuovo a posto)
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