CAPITOLO 28-Solo casini

"Pronto?"
"Pronto Adrien"
"Che è successo?"
"Un casino"
"Cioe?"
"Ho litigato con mia madre... Come l'altra volta"
"Az,e che è successo quindi?"
"Io... Sono scappato di casa"
"Cosa?!"

Mi guardo intorno,ho attirato troppa attenzione ed ora tutti quanti mi fissano... Incluso Marinette,che,con un cenno del capo,mi chiede chi è

"Nino"
"Ok"
"Adrien,Adrien ci sei?"
"Oh,si,scusa bro ma sono sull'autobus e mi stanno letteralmente squadrandomi da capo a piedi"
"Eh,sai,se urli è normale"
"Non ci posso fare niente! Mi hai appena detto di essere scappato di casa! Mi sembra normale che mi preoccupi"
"Mmh..."
"Va beh,comunque sia,dove andrai a dormire?"
"Alya mi ha dato l'okay che posso rimanere da lei per uno o due giorni"
"Si ma poi come farai?"
"Non so bro,ci sto pensando,se mia madre verrà a cercarmi può essere che tornerò a casa,ma per adesso lì non ci torno"
"E tuo padre?"
"Mio padre? A lui non frega un cazzo di quello che faccio,prima,mentre andavo da alya,mi ha visto e mi ha detto che era una decisione mia se restare o meno a casa,per lui non cambia"
"Okay... Quindi...?"
"Quindi sono a casa di alya"
"Posso dirlo a Marinette?"
"Mmm... Se ci tieni"
"Penso ci terrebbe di più lei che me,se glielo dicessi"
"Allora no"
"Cosa no?"
"No,non dirglielo,ha già troppi problemi per la testa,non voglio se ne carichi altri,lo dovete sapere solo tu e alya,hai capito?"
"Okay... Però è una tua amica"
"Adrien,per favore non discutere"
"Ok,ok,ora devo andare,domani vieni a scuola?"
"Non lo so,la mattina non c'è nessuno in casa,forse anche alya salta"
"Ok,al massimo mandami un messaggio"
"Certo bro,allora ciao"
"Ciao Nino"

Salutandolo chiudo la chiamata,e nel mentre mi accorgo di dover già scendere

"Bene,io sono arrivata"
"Mmm..."
"Ti vedo un po preoccupato"
"No,no,preoccupato? Io? Naaah"
"Okay.... Allora... Ciao eh"
"Ciao..."

Ci guardiamo un attimo negli occhi prima di capire il modo in cui salutarci,ora siamo amici,no? Quindi mi avvicino a lei spostandoli la frangetta e lasciandoli un dolce bacio sulla fronte,marinette mi sorride e mi abbraccia

"Grazie Adrien"

Mi dice,ricambio l'abbraccio sorridendogli sulla spalla,mentre lei mi stringe più forte

"Sono contenta di averti conosciuto"
"Mai quanto me"
"Beh... Grazie ancora,allora... Ci vediamo domani,ok?"
"Certo,a domani"

Ci salutiamo poi,sciogliendo l'abbraccio e proseguendo per casa,presi l'ultimo autobus registrato in orario per poi proseguire a piedi. Nino a volte mi preoccupa davvero,come può scappare di casa così? Capisco non abbia buoni rapporti con la madre a volte,ma almeno lui una mamma ce l'ha,e gli vuole anche bene,quindi... Perché scappare? I problemi vanno affrontati,non trascurati... Ah... Ma che dico... Parlo proprio io che metto in secondo piano i miei problemi... Esattamente come mio padre... O forse lui li mette addirittura al quarto piano.
Con tutti i pensieri che mi frullano per la testa arrivo a casa,sono passato dal pensare a quanto Nino sia stupido,al pensare a quanto Marinette sia carina quando è imbarazzata. Ok,io sono stupido,mi sono anche fatto friendzonare nel momento più romantico in cui una coppia poteva ritrovarsi... In una casetta di legno in mezzo alla pioggia,insieme alla luna che illuminava leggermente la notte e lei che aveva bisogno del mio aiuto... Già... Doveva essere così,invece no,lei si è persa a causa di quella rimbambita di Chloe,stava per morire e ci siamo bagnati fradici fino a ritrovare una catapecchia fredda e desolata in cui ci siamo dovuti accampare arrangiandoci con pezzi di stoffa per medicare le ferite. Ecco, com'è andata. Ed è stato romantico quanto una spina nel piede. O una spina nel fianco? Non ricordo... Entrato in casa non trovo nessuno, così,con nonchalance,salgo le scale dirigendomi in camera mia quando,dall'altro lato del piano,sento due voci parlare...

"Sta prendendo troppi antidepressivi Gabriel,rischia di stare male davvero"
"Non mi interessa,ne ho bisogno,e sono io qui che decide cosa si può e cosa non si può fare"
"Ha bisogno di riposare..."
"No!"

Un urlo isterico,poi il suono di un vaso rotto,levo la mano dalla maniglia della porta,dirigendomi di corsa da Nathalie che,caduta a terra,sanguina

"Che cosa le hai fatto!"
"Non è colpa sua adrien,torna in camera"

Non posso credere che lei lo stia ancora proteggendo, velocemente mi abbasso,aiutando la così detta segretaria di mio padre,ad alzarsi,proseguendo con lo sguardo verso mio padre,che guardo furente,mentre lui sembra impassibile

"Stavolta hai superato te stesso papà,non provare più a prendertela con lei o te la vedrai con me"

Nathalie cercò di dire qualcosa,ma con un gesto della mano mio padre la fermò,rendendomi ancora più irritato quando si ricompose chiudendo con forza la porta del suo studio, così,senza proferire parola

"Stronzo"

Solo rabbia,ecco ciò che sento,mentre cammino verso la mia camera una mano mi ferma

"Cosa c'è"
"Quando sei rientrato?"
"5 minuti fa,mi spieghi perché lo hai fatto?"
"Fatto cosa?"
"Preoccuparti per mio padre"
"Perché io so tutta la storia adrien,per filo e per segno"
"E allora raccontamela questa storia dai,che sono curioso di sentirla"

Un suo cenno del capo segna un no,come sospettavo,non c'è una storia,ci sono solo fandonie.

"Lasciamo perdere Nathalie,adesso andrò a dormire e domani sarà un altro giorno,okay? Un altro, fantastico,giorno,e faremo finta che non sia successo niente,giusto? Come le altre volte infondo"

Sorrido falsamente per poi entrare in camera e sbattere la porta, prendendo il primo oggetto inutile che trovo e romperlo. Devo distrarmi,devo, totalmente,distrarmi.

"Plagg,Trasformami!"

Con agilità scatto da una delle finestre di camera mia fino al palazzo avanti,so perfettamente dove andare.

ANGOLO AUTRICE

SCIAO BELLISHIMI

COME SHTATE?

CHISSÀ DOVE ANDRÀ IL NOSTRO MICETTO PER DISTRARSI

E NIENTE,HO FATTO IL CAPITOLO CON UN PO' PIÙ DI SUSPANCE GIUSTO PER FARVI ROSICARE MEGLIO

SO CHE IN QUESTE SETTIMANE/MESI AGGIORNO POCO MA MI SONO SUCCESSE UN SACCO DI COSE E PURTROPPO NON SEMPRE LE COSE SONO BELLE

E VA BEH,COME SEMPRE VI ANO :3

SCIAO SCIAO PISCINI,SE VOLETE UN ALTRO CAPITOLO VI CONSIGLIO DI LASCIARE UNA SHTELLINA

A PRESHTO

LA VOSTRA CARA ISABELLA

GIUSEPPINA

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