16.
Non ce la faccio! Non ce la faccio a pensare che mio padre, quel uomo che stava sempre in disparte, insicuro e timido, tradisse mia madre. Proprio non me lo immagino.
Ormai, da quanto ho pianto, il mio cuscino si è praticamente liquefatto così lo vado a mettere al sole. Richiudo la finestra, mi giro verso la porta e vedo che qualcuno infila un foglio sotto la porta. Lo raccolgo, mi siedo sul letto e lo leggo:
Tesoro mio,
sono la mamma. Ormai sono due settimane che sei rinchiusa nella tua camera e anche se non posso biasimarti, vorrei che tornassi a scuola con i tuoi amici. Non sei costretta ma so per certo che gli manchi molto.
Ti voglio bene,
Mamma.
Gli occhi mi si riempiono di lacrime, lascio cadere il biglietto sul pavimento e porto la fronte sulle ginocchia.
Sono due settimane che non esco, non vedo gli amici, mangio il minimo indispensabile e sto rinchiusa in camera a piangere. So che mia mamma non ha colpa ma non trovo la forza per andarci a parlare.
Vorrei che tutto tornasse come prima ma non si può, ormai è fatta.
I giorni passano così, lenti, monotoni e bui. Mi manca la mia vita.
Nota dell'autrice
SO CHE QUESTO CAPITOLO È BREVE MA VOLEVO FARE UN CONCETTO GENERALE SUI SENTIMENTI DI SUE...
SPERO POSSA PIACERVI... ⭐?
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