ORIGINI
Bene e Male.
Due nomi propri di entità astratte, ma visibili a occhio nudo,
entità astratte ma palpabili sotto le dita.
Essi non sono, come molte volte vi è stato detto, due facce della stessa medaglia.
Essi non sono due gemelli separati alla nascita.
Bene e Male sono due esseri distinti,
Due entità superiori, genitori di noi imperfetti esseri umani.
Or io, essere umano dalla mente fintamente libera, ho viaggiato, vagato per mondi ignoti.
Alla ricerca di ciò che può essere, o è la verità.
Alla fine del mio viaggiar senza meta ho scoperto una leggenda a voi non nota.
La storia narra:
Di una fanciulla e del suo amante.
Bene è una dama bianca, vestita di luce propria.
Ella nuota sinuosa tra i tenui raggi del sole che si riflettono sulle onde del caldo Mar Mediterraneo.
È nata dai vivaci colori dell' aurora boreale, per poi fuggire appena adolescente e rifugiarsi sotto il freddo manto innevato, dove gli orsi polari lasciano le loro impronte di vita.
Nei giorni beati accompagna il canto delle rondini in cielo, lasciandosi trasportare dal vento e abbracciando un tramonto dietro una collina.
Bene è un'allevatrice gentile, che dona forza alle cerbiatte partorienti.
Scherza con le foglie e intreccia fiori, creando ghirlande d'amore.
Gioca con il sole facendo dei suoi raggi nastri con cui poter danzare.
Dorme sulla luna cullata dall'equilibrio del mondo.
Mi dissero che un giorno bene cavalcava una stella, osservando Nettuno e le sue sfumature blu,
Quando, d'un tratto, la cometa, invidiosa della luce di Bene, iniziò a piangere.
Con la vista appannata per le lacrime non guardò dove andò, fu così, che con bene a cavalcioni sopra di essa, si schiantò.
Arrivate al suolo Bene restò stupita da ciò che la circondava:
Non vi era più un fiore dentro quel grigio pozzo;
Non un cinguettio di passerotti si udiva; non una goccia di rugiada risplendeva in quella desolata valle.
Bene si accasciò al suolo quando, un suono arrivò alle sue orecchie fini.
Dalla tristezza e dall'angoscia,
Dall'invidia e il dolore nacque un un essere nuovo di pari bellezza di Bene: Male.
Male è un giovane uomo le cui iridi risplendono dei colori della guerra.
È vestito del denaro del vaticano,
la sua ombra aleggia sulle mani sporche di accidia e sui corpi pieni d'invidia.
Ha il sorriso dell'arroganza e il fascino della lussuria.
Non gioca con i fiori e non sorride alla vita.
Il suo mantello copre il sole e la luna, nasconde la natura e i suoi suoni.
Davanti ad esso il mondo si arrende pervaso dalla voglia di dominare e dalla solitudine.
La sua voce è il tintinnio delle catene che strisciano sulla pelle degli schiavi che verranno.
Male avvertì il caldo abbraccio di Bene.
Si voltò.
Lei fu travolta dal fuoco di lui, ed egli fu accecato dalla luce sua.
Si amarono con uno sguardo,
Ma il dolore li separò.
Destinati a stare insieme ma lontani l'un dall'altro.
Fu così che dalla sconsacrata unione, dalle lacrime di sangue
Prese vita un essere imperfetto.
Colui che ama, ma che smette per odiare.
Colui che odia ma si arrende a un sorriso.
Quest'essere è il frutto di unione malata, di un dolore immenso ricompensato da uno sguardo di pace.
Possiede dentro di sé i geni dei suoi creatori.
Cerca disperatamente di assomigliare alla madre Bene ma perennemente sopraffatto dai vizi del padre.
È questa la verità,
Bene e Male si sono amati
E da quell'unione è nato ciò che noi chiamiamo uomo.
Un essere imperfetto,
Che non è luce,
Non è tenebra,
Ma le possiede entrambe.
Ci sarà chi seguirà le orme del padre ignorando gli insegnamenti della madre e viceversa.
Nessuno dei due scomparirà mai,
Loro vivono dentro di noi
Alla continua ricerca di un modo per stare insieme per sempre.
La verità è che involontariamente uno di loro verrà sopraffatto dall'altro vivendo un un eterno tormento fin alla fine.
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