Maudit Academie - SAMAEL EVANGELISTA



[Nome]

- Samael

Il nome Samael deriva la tradizione ebraica e racchiude il significato di "veleno di Dio". Non gli fa impazzire il suo nome, ma sua madre ci teneva a darglielo personalmente. E poi in famiglia usano diversi soprannomi che compensano la cosa. "Sami", "Sam", "Coglione smettila di rubarmi le caramelle"... Le sue sorelle sanno dare davvero il loro meglio.


[Cognome]

- Evangelista

Dal greco "euangelos" (portatore di buone notizie), ha in sé le radici "eu" (buono/bene) + "angelos" (messaggero). Questo termine, viene usato nella Bibbia per indicare i quattro Evangelisti del Nuovo Testamento.


[Età]

- 18 anni


[Data di nascita]

- 21 Giugno


[Luogo di Nascita]

- per strada vicino Salonicco, forse.


[Nazionalità]

- Boh

Ottima domanda, sua madre ha la nazionalità sia greca che albanese, che Samael ha ereditato


[Aspetto]

- Un ragazzo dal fisico magro, la vita stretta, basso di statura. I capelli castani lunghi, li tiene spesso legati durante gli allenamenti. E' l'unico della famiglia ad aver ereditato dalla madre le iridi color nocciola. Il suo è un fisico elegante, tipico di chi segue le sue discipline. Se sulla terra sembra goffo e imbranato, specie quando interagisce con gli altri, una volta nel suo ambiente difficilmente troverete qualcuno al suo stesso livello.



[Voce]

- Riccardo Suarez


[Outfit]

- Non ha mai davvero pensato al suo stile. Con il circo, con gli allenamenti, gli accessori diventano superflui, bisogna mettere abiti comodi e che non intralcino i movimenti. Solo con la transizione le sue sorelle l'hanno invitato a provare cose nuove.
Sarà un cliché per qualcuno che abita in un circo itinerante ma i primi del novecento sono gli anni per lui. Pantaloni larghi e comodi, camicie mezze aperte e bretelle. Un modo semplice ma che lo rispecchia. Anche se alla fine passa metà del suo tempo con vestiti appositi per i suoi allenamenti.


[Cosa fa]

- Acrobata

Acrobata trapezista, ginnasta e ballerino aereo. Per lo più autodidatta ma le basi le ha imparate da trapezisti che lavoravano con sua madre.


[Quando e perché è venuto alla Maudit Académie]

- Si è appena trasferito. E' indietro con gli anni scolastici, ne è consapevole, spera di riuscire a non mandare tutto a puttane.


[Carattere]

- E' una persona un po' solitaria, non gli piace avere troppa gente intorno, certo, sin da piccolo è stato abituato ad avere gente intorno, prima con le sue sorelle, poi con gli spettacoli. Eppure a relazionarsi con gli estranei fa ancora fatica. Mai avuta una figura paterna, sua madre lo ha spesso buttato giù nelle sue passioni, a detta sua pericolose, ma dal punto di vista di Samael... la storia era un'altra. Per lui, lei non lo credeva in grado. Ciò gli provocò non pochi problemi di autostima che si porta dietro ancora oggi. Non è raro che si porti allo sfinimento in allenamenti eccessivi e massacranti.
Ne ha passate tante, è più forte di quel che sembra, e di quel che lui stesso crede. E' resistente, resiliente, in grado di affrontare le sfide che la vita gli ha dato e che gli darà, anche se a volte ha bisogno di una spinta nella giusta direzione. Non sempre ha la forza di fare un passo avanti nella vita, ha paura del cambiamento e tende a gelarsi sul posto con il terrore di mettere il piede su qualche trappola. Ha il coraggio di buttarsi nel vuoto a venti metri da terra ma non di affrontare una nuova relazione con qualcuno, di aprirsi, di parlare delle proprie paure o anche solo di affrontarle. Sì, prima o poi dovrebbe davvero mettere le carte in tavola.
Sua madre lo faceva letteralmente, quando c'era qualcosa che non andava in famiglia, lei prendeva le sue carte, i suoi tarocchi e metteva tutto in chiaro. Samael è sempre stato in dubbio sul fatto che le "magie" di sua madre fossero più o meno reali, ma lo impressionava ogni volta. le sue parole erano così vere, attraversavano tutti i dubbi, i segreti, le cose che solo lui sapeva, lei gliele metteva davanti, chiare e limpide.
Samael non è proprio docile, anche se impacciato e maldestro con le persone sa anche essere cocciuto, una testa calda. Si è spesso ritrovato a fare a botte, si è rotto il naso due volte. Anche se dovevate vedere gli altri. Almeno il triplo messi peggio. Non prendete mai in giro atleti e ballerini, hanno un fisico più robusto di quanto pensiate.


[Storia]

Nato in una famiglia di artisti di strada, di origini miste. Ha passato la vita insieme alla madre e alle sorelle. La sua famiglia, di discendenza greca, è sempre stata di stampo matriarcale per generazioni, ma il cognome "Evangelista" derivò dal nome d'arte scelto dalla loro bisnonna. Sia Samael che le sue sorelle avevano tutti padri diversi e sconosciuti. Solo sua madre era l'unico genitore per quel gruppetto di quattro figli.
Sempre artisti di strada sin dall'alba dei tempi, la loro famiglia è legata all'occulto, tra chiromanti e fattucchieri, non c'è davvero un campo in cui non abbiano familiarità. Sua madre mandava avanti gli affari. L'infanzia, sua e delle sue sorelle, non fu tutta rosa e fiori. Troppi bambini, un solo genitore, un ambiente instabile. Tra scuole diverse di mese in mese, la madre scontenta delle istituzioni e la mancanza di qualsivoglia figura paterna.
Nella famiglia Evangelista si seguivano le religioni antiche, gli dei greci nella loro vita erano molto più presenti. Miriam, la madre di Samael faceva tappa in tanti templi e siti famosi della mitologia greca. Raccontava storie ai suoi figli, insegnava i rituali, le lingue, le tradizioni. Fu tra le regioni della grecia, della turchia e dell'albania che vissero per diversi anni.
Il padre di Samael non era del circo e la sua identità, Samael, non l'ha mai saputa. Le sue sorelle erano interessate o alle tradizioni o a cose diverse. La più grande, Ruth, avrebbe ereditato la loro piccola baracca. Un camper e un rimorchio. Così era la loro infanzia. Solo quando Samael aveva sei anni le cose cambiarono, smisero di lottare per un posto alle fiere e si unirono ufficialmente ad un vero circo itinerante. La madre di Samael, Salomè, e Ruth erano brave, e in quella compagnia cercavano qualcuno che sostituisse la vecchia chiromante.
Per la prima volta facevano parte di una grande famiglia artistica, non c'erano animali, solo persone straordinarie capaci di cose che Samael non aveva mai visto. Sua sorella Ruth non si scompose e continuò a seguire le orme di sua madre, mentre Esther si diede all'illusionismo. Miriam, più piccola persino di Samael, all'epoca nemmeno camminava. Ma Samael alzò il suo sguardo in alto in quel momento della sua vita e vide ciò che avrebbe fatto da lì in avanti.
Il trapezio, ricorda ancora la prima volta che ci salì sopra, aveva sette anni , era a soli cinque metri da terra e c'era un'enorme rete sotto di lui, con la compagnia trapezista del circo che gli insegnava a non aver paura di quel vuoto. Quella prima volta si era conclusa con una sua caduta sulla rete, la paura l'aveva bloccato e aveva lasciato la presa. Sua madre era così arrabbiata e... spaventata... Lo aveva lasciato provare solo dopo così tante suppliche e finchè si era trattato di allenamenti quasi solo a terra era andata bene ma con la sua prima volta in volo...
Uno dei trapezisti andò da Samael poco dopo la sgridata di sua madre e gli disse che cadere era facile. Sarebbe caduto tante volte e ogni volta c'era il rischio di farsi male. L'importante era rialzarsi e risalire lassù. Se voleva farlo davvero, se voleva farlo, allora non doveva lasciarsi a terra, doveva alzarsi, salire e buttarsi di nuovo. Era quello il loro mestiere.
Dopo quell'episodio Samael si mise ad allenarsi di nascosto da sua madre e spesso anche dalle sue sorelle. Nessuna di loro approvava davvero quel che voleva fare, pensavano fosse troppo pericoloso. L'unica che lo appoggiava davvero era Miriam, la più piccola, di un paio di anni meno di lui.
Così Samael continuò. Certo, prima o poi sua madre lo scoprì, le litigate al riguardo non mancarono ma lui cresceva, sua madre poteva punirlo e sgridarlo e i loro litigi potevano durare ore, ma non avrebbe impedito a Samael di salire sul trapezio.
Durante la crescita, la disapprovazione per il tipo di attività pericolosa che amava fare, non fu l'unico problema. Pian piano sentiva che non era come le sue sorelle, che c'era qualcosa di diverso. Capire cosa fu difficile, non si sentì mai integrato e solo a quattordici anni, spinto e aiutato da Miriam, la sorella minore, ebbe una piccola svolta e prese coraggio per dire alla sua famiglia, a sua madre, di essere nel corpo sbagliato.
Oh, sì, forse ho dimenticato di accennare che all'inizio le sorelle Evangelista erano quattro. Samael si chiamava Sharon. Le sue sorelle lo accettarono subito così com'era, ci volle un po' più di tempo con sua madre, ma alla fine fu proprio lei ad insistere per scegliere un nuovo nome per suo figlio. Qualcuno potrebbe trovarla una cattiveria, la scelta di un nome associato ad un demone. Ma loro no. La madre di Samael, scelse questo nome per lui perché lo reputava adatto. Un entità grigia che stava ancora affrontando un percorso, non sapeva la differenza tra bene e male e agiva di conseguenza, senza saper distinguere le due cose. Lei sapeva che anche suo figlio avrebbe fatto un viaggio per capire sé stesso, per conoscere.
Salomè Evangelista aveva sempre avuto un suo modo di vedere i miti e le storie, questo era uno. Con il passare degli anni, Samael crebbe, tra la transizione, la difficoltà nella scuola e i suoi allenamenti. Pian piano si diede anche ad altro, internet e wifi si rivelarono molto utili per questo scopo. Con le abilità base che aveva si interessò agli esercizi con cerchi, tessuti, corde e nastri. Tante varianti che però non poteva mettere in pratica veramente nel loro piccolo circo con le poche corde e quelle altalene.
Quando non si allenava o non stava cercando di imparare nuovi esercizi, Samael passava le ore a parlare con sua sorella. Miriam era l'unica che lo capiva e che lo sosteneva veramente, che lo ascoltava e gli faceva notare quando sbagliava. Samael si ostinava a rimanere nel circo in cui vivevano, in quel piccolo ambiente che per quanto offrisse prospettive nuove, non poteva dare più di quello. Guardava all'esterno con fascino ma non osava uscire. Aveva paura. Miriam capiva quella paura del fratello e forse proprio in base a ciò decise di beh.... agire alle sue spalle.
Coinvolse tutte le altre loro sorelle, inclusa Ruth, che frequentava un università ad Atene. Ci volle un po a convincerle ma la aiutarono. E così inviarono decine di richieste di ammissione a scuole di tutta europa per cercare di mandarlo nel mondo a imparare ciò che lì non poteva. Nessuno accettò di dare una borsa di studio ad un ragazzino mezzo greco che aveva voti sì e no decenti e aveva a malapena avuto per un pelo un attestato di istruzione valido. Studiare tra "casa" e scuole diverse ogni mese non era il massimo. Era stato persino bocciato, Ruth e Esther erano sempre state portate per lo studio, mentre Samael.... aveva le sue passioni e non coincidendo con la scuola le cose sono sempre state difficili. Specialmente dal momento della transizione.
Alla fine qualcuno rispose, gli unici che probabilmente videro i filmati che Miriam aveva aggiunto alla domanda d'iscrizione evidentemente. Loro accettarono la domanda e proposero una borsa di studio, senza la quale quella famiglia non avrebbe potuto mandare Samael da nessuna parte. Solo i costi della transizione erano difficili da reggere, attingevano dai loro risparmi di continuo. Samael, incredulo davanti a quella prospettiva... non sapeva che dire. Ancora di più rimase ammutolito quando dovettero dirlo a loro madre. Lei non approvava la sua passione, che lo vedeva spesso a svariati metri da terra con la prospettiva di cadere e rompersi l'osso del collo. A malapena era riuscita ad accettarlo per quello che era... Adesso si trattava di mandarlo chissà dove in una scuola lontana da casa. La risposta alla situazione fu assolutamente inaspettata da Samael, sua madre l'abbracciò e gli disse che magari avrebbero convinto il direttore a passare lì accanto come tappa extra per il loro spettacolo. Così sarebbero tutti andati a trovarlo. E così, mentre Ruth studiava, Esther si concentrava su trucchi e magie con il mago del loro circo. E Miriam... lei faceva il tifo per il fratello, cercando ancora la sua di passione. Samael lasciò casa. I loro camper e vagoni, i tendoni e gli spostamenti.


[Curiosità]

- E' stato bocciato tre volte, una alle medie e due durante gli anni delle superiori.

- E' allergico al polline.

- Sta ancora affrontando la terapia ormonale.








And here is my baby <3

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