𝐁 𝐀 𝐒 𝐈 𝐋
T.w. abusi familiari
✔︎ 𝐍𝐨𝐦𝐞
༄ Basil
Letteralmente in inglese moderno vuol dire "basilico", ma significa "re", dalla parola greca βασιλεος. Il nome è particolarmente diffuso nel mondo cristiano, specialmente nell'Europa dell'Est, per via di San Basilio, uno dei padri fondatori della Chiesa Antica.
༄ Fairchild - Adair
Sulla carta il suo cognome è Adair, ma Basil, esattamente come sua madre, che dopo la morte del marito è tornata al cognome da ragazza, non ha più simpatia per esso che quanta ne riservi per l'uomo che glielo ha dato, che non ha mai considerato suo padre né si merita di essere chiamato tale. Preferisce quindi presentarsi a tutti con il cognome della madre, Fairchild, che letteralmente significa "grazioso fanciullo", mentre la maggior parte dei suoi conoscenti neanche sa del suo cognome ufficiale. Non c'è bisogno di dire che crede che gli si addica molto.
✔︎ 𝐑𝐮𝐨𝐥𝐨
༄ Il vedovo
✔︎ 𝐃𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐚𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐞 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐞
༄ 2 febbraio 1828 - 12 marzo 1855
✔︎ 𝐄𝐭𝐚̀ 𝐝𝐞𝐥 𝐝𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐨
༄ 27 anni
✔︎𝐆𝐞𝐧𝐞𝐫𝐞
༄ Maschile
✔︎ 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀
༄ Inglese
✔︎ 𝐃𝐞𝐬𝐜𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐟𝐢𝐬𝐢𝐜𝐚
Che lo si guardi attraverso le lenti di uno standard di bellezza ottocentesco che da uno moderno, nessuno può negare la bellezza di Basil, che è il genere di uomo che per strada fa girare gli sguardi dei passanti. A volte un artista lo ferma, folgorato, per chiedergli di posare per lui. Chiunque posi lo sguardo di lui si rende conto che non è proprio l'uomo vittoriano ideale: non ha certo un aria austera e rispettabile, ma affascina proprio perché è diverso. Con la sua aria sbarazzina e il sorriso malizioso, che contrastano con il viso da bambola di porcellana, sembra un ragazzino cresciuto troppo, un dandy affascinante e imprevedibile.
È piuttosto alto, raggiunge il metro e settantanove, e ha una corporatura snella ma non magra, con spalle strette e gambe lunghe. Sicuramente non ha mai avuto il tempo di sviluppare dei muscoli, dal momento che in vita non ha lavorato nei campi come i poveri, ma neanche si è dedicato agli sport come i ricchi. Ha delle belle mani pallide, sempre lisce, pulite e curatissime come quelle di una signora, ma decisamente più grandi e forti, dalle dita leggermente più lunghe della media.
La sua attrattiva principale sono i capelli, che gli arrivano fino a metà del petto, decisamente troppo lunghi per la moda dell'epoca, soffici e setosi, spazzolati accuratamente e trattati con i migliori prodotti che l'epoca potesse offrire perché siano sempre forti e lucenti, e poi raccolti in un'acconciatura semplice ma studiata, un codino basso che lascia le ciocche più corte ed ondulate a incorniciare il viso. Hanno un colore molto particolare sin da quando era bambino, una specie di biondo talmente chiaro da sembrare non bianco, ma grigio argentato, sicuramente una sfumatura molto suggestiva, simile a quella di un elfo o di una fata . Sua madre diceva che avevano lo stesso colore delle stelle.
Ha la pelle pallida, liscia e priva di imperfezioni in maniera quasi inquietante, cerea e morbida come quella di un bambino. Il viso è a forma di cuore, con lineamenti gentili e delicati, ma riesce comunque a risultare piuttosto maschile grazie alla mascella pronunciata e affilata, che termina in un mento sporgente e appuntito. Ha zigomi alti, evidenti ma non sproporzionati, guance magre e piatte ma non fino al punto da essere scarne, e una fronte alta e spaziosa, che però si sposa perfettamente con il resto del viso. Ha una bocca piccola ed elegante, con labbra cesellate, pallide e sottili; i suoi denti sono dritti, bianchi e sani. Il naso è piuttosto piccolo, diritto e con una punta leggermente all'insù. Possiede grandi occhi verde scuro, circondati da ciglia chiare insolitamente lunghe, e un paio di sopracciglia quasi invisibili.
Insomma, tutto nel suo aspetto appare completamente bilanciato e perfetto. Guardandolo, all'osservatore non può che sfuggire un moto di ammirazione, o di invidia. Quella di Basil è una bellezza fredda che sembra creata in laboratorio, o scolpita nel marmo secoli prima. Insomma, anche le persone più affascinanti hanno almeno qualche imperfezione. Basil no. O forse ce le ha, ma data la cura ossessiva che dedica al suo aspetto è difficile che la loro esistenza venga confermata. Viene istintivamente un pensiero: è davvero umano? O è solo una bambola di cera troppo bella per essere vera? Questi pensieri durano fino a quando non si incontra lo sguardo di quegli occhi vivaci e attenti che guizzano di furbizia, o le sue guance di porcellana si tingono di un grazioso rosa, o la sua bella bocca si piega in un sorriso spensierato. Sì, c'è decisamente molta vita in lui, più di quanto ci si potrebbe aspettare dal suo aspetto statuario.
( Fanart di Joseph di Identity V fatte da nekomeuzu_ sub su twitter)
✔︎ 𝐂𝐚𝐫𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞
La prima impressione che si ha di Basil è che sia una persona leggera, forse anche superficiale, che non vuole avere troppi pensieri per la testa e si accontenta di divertirsi. Nei suoi momenti migliori, appare come un ragazzo spensierato, molto estroverso, che riesce ad attaccare bottone con tutti, e a raccontare storielle strampalate e fare battute che strappano un sorriso anche ai seri. È divertente, vivace, giocherellone come un ragazzino, melodrammatico, forse un po' troppo da quello che ci si aspetta da un gentlemen della buona società. Eccentrico e vanitoso, le sue mille stranezze sono note a tutti, come il suo modo di vestire sopra le righe e i suoi assurdi rituali di bellezza. Fugge dalle discussioni serie e profonde, affermando di trovarle noiose e preferendo raccontare alle signore della sala della volta in cui la sua barca si è rovesciata, e in generale non ama preoccuparsi di nulla, fino a quando il problema non è troppo grosso per poterlo ignorare.
Per questo passa per stupido e facile da abbindolare, forse un po' ingenuo, e certi suoi atteggiamenti sembrerebbero confermarlo. In realtà ha solo avuto un'istruzione molto lacunosa , ed è piuttosto furbo. Non è straordinariamente intelligente, ma sa come collegare le cose, e come sfruttarle a suo vantaggio. Certo, è un po' strano, forse un po' eccessivo, ma tutto sommato è una persona simpatica e con il quale è piacevole scambiare due chiacchiere.
Ma Basil è anche altro. Oltre al suo aspetto fisico più che attraente, è capace di affascinare altrettanto, se non di più, con le parole e i gesti. è un abilissimo conversatore, sa parlare degli argomenti più disparati e ha il talento di far sembrare sé stesso e qualsiasi cosa dica interessante, e di far sentire il suo interlocutore altrettanto interessante. Basil vive per le attenzioni altrui, ed è pienamente consapevole di poter stregare chiunque gli passi davanti. In parole povere, ama sedurre il prossimo, letteralmente e non, con una qualsiasi delle mille facce che mostra agli altri. Non è definibile proprio un manipolatore, ma diciamo che è molto bravo a dire alla gente quello che desidera sentirsi dire. A essere quello che gli altri si aspettano che lui sia.
Ha il flirt facile, ci prova con qualsiasi essere che respiri, diventando suadente e lusinghiero fino a quando non cadete nella sua rete. Non è raro che metta su una maschera da seduttore professionista quando pensa che gli possa tornare comodo. In un batter d'occhio, si trasforma in un uomo noncurante e terribilmente affascinante, il re della festa, molto più adulto della sua età. Dopotutto le persone sono più attratte da chi è sicuro di sé. è inoltre leggermente arrogante: sembra quasi che momentaneamente si dimentichi dei sentimenti suoi e degli altri, e che sia davvero la persona superficiale che molti pensano che lui sia. Dopotutto se è bello, non ha bisogno di essere altro. Le persone che frequentava lo preferivano quando era così, quando era sprezzante degli altri, passionale, imprevedibile e spericolato.
Però alla fine questa è solo una fantasia, una parte che recita per gli altri. Parte che per tutta la vita ha recitato negli ambienti malfamati che frequentava, a mostrarsi la persona che non è. Dopotutto pensa di non avere molte caratteristiche degne di nota, tranne la bellezza. Cosa sarebbe, se non fosse bello? Nulla. E allora è meglio sfruttare il suo unico dono. Le decine di relazioni che ha intrapreso nella sua vita gli hanno insegnato che a nessuno importa nulla di cosa prova, di cosa pensa. Importa solo il suo aspetto fisico e se andrà a letto con loro. Importa solo l'impressione di sé stesso che dà agli altri. Quindi non parla mai a nessuno di come si sente. Basil è molto difficile da decifrare: conoscendolo, avrete sempre l'impressione che non vi stia dicendo per davvero ciò che gli passi per la testa.
Data la sua vita altalenante, ha vissuto in molte situazioni diverse e ha imparato a non stupirsi per nulla. è molto difficile trovarlo schifato o scandalizzato per qualcosa, perché ha visto più o meno tutto. Insomma, per l'Ottocento è una persona dalla mente molto aperta. Ha imparato ad accontentarsi del poco che aveva, ma è terribilmente capriccioso, perché se si accorge di poter avere qualcosa, allora deve averla. È testardo come un mulo, impossibile da spostare dalle sue posizioni perché è una di quelle persone che non demorde mai. In realtà è molto infantile, si arrabbia come un bambino quando non può avere qualcosa che non vuole, fa un sacco di scenate da drama queen, è permaloso (non sopporta che qualcuno gli rinfacci i suoi difetti) e sotto sotto è egocentrico, perché per tutta la sua vita gli bastava mostrare il suo bel faccino perché le persone fossero conquistate e facessero quello che voleva lui. Quindi sì, un po' pensa che il mondo giri attorno a lui e gli piace essere al centro dell'attenzione. A volte risulta leggermente sbruffone e vanesio, tende a darsi delle arie per qualsiasi cosa. Inoltre è ossessionato dal suo aspetto in una maniera spaventosa, si specchia in ogni superficie riflettente che incontri il suo cammino.
È infantile anche perché non è per nulla indipendente. Non è una persona con spirito di leadership, preferisce seguire qualcun altro e aspettare che gli dicano cosa fare. Non sa prendere decisioni, è insicuro di tutto, specialmente delle sue stesse opinioni e del suo modo di agire. Gli altri sono sempre meglio di lui. In un certo senso si considera debole, perché guardando la sua vita dall'esterno si è reso conto che se si fosse imposto sugli altri avrebbe potuto essere più felice. Sa di aver compiuto delle azioni immorali e di essersi macchiato di un crimine, ma vorrebbe riuscire a considerarsi, un giorno, una brava persona, e non un debole. Nonostante ciò, non è mai stato, in tutta la sua vita, volontariamente cattivo. è incapace di fare o dire qualcosa che possa ferire il prossimo con lo scopo di farlo (minus the murder.) Anzi, tutto sommato è una persona abbastanza gentile ed empatica e non rifiuterebbe mai una mano d'aiuto a qualcuno che ne ha bisogno, anche se logicamente non è Gesù.
È consapevole di non conformarsi alla società, di non essere rispettabile, e ormai non prova neanche più a nasconderlo. Non si può dire che la cosa gli faccia piacere, nessuno vuole essere un reietto, ma preferisce quello al sentirsi rinchiuso dalle aspettative che un ruolo sociale gli darebbe. Basil vuole solo continuare a comportarsi come il buffone che è senza essere messo in una scatola. Vuole la libertà.
✔︎ 𝐏𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨
Miss Fairchild, la madre di Basil, era una ragazza povera e orfana di entrambi i genitori, che era stata affidata ai suoi ricchi parenti nella loro enorme casa a Bath. Tuttavia questi non la trattavano per nulla come una figlia, dal momento che non erano stati in buoni rapporti con la famiglia della ragazza e l'avevano presa con loro solo perché obbligati. Non le avrebbero dato un centesimo di dote per sposarsi, e che non appena sarebbe stata adulta avrebbe dovuto trovarsi un lavoro come infermiera o istitutrice, oppure farsi suora, perché loro non l'avrebbero mantenuta. Il che per lei era un peccato, perché la ragazza, nonostante i vestiti semplici e brutti che i suoi parenti le facevano indossare, era una vera bellezza, e abbondava di ammiratori. Nessuno di questi sembrava interessato a sposarla, comunque. Nonostante non la portassero mai con loro ai ricevimenti a cui erano invitati, i suoi parenti non potevano certo rinchiuderla in camera sua quando avevano ospiti, e Miss Fairchild aveva così l'occasione di conoscere gli elementi dell'alta società che i suoi parenti frequentavano, e i loro figli. Era bella, vivace ed era piacevole conversare con lei, quindi non stupisce che avesse molti amici e amiche. Ma le si spezzava il cuore a pensare al fatto che le loro vite sarebbero state così diverse, e che lei non avrebbe mai potuto essere al loro livello. Avrebbe dato qualsiasi cosa per essere fortunata come loro, avere soldi, bei vestiti, una carrozza e un matrimonio sfarzoso.
Fu a uno di questi ricevimenti che conobbe il padre naturale di Basil. Lui non sa chi sia. Sua madre non ha mai voluto dirgli il suo nome, o i particolari della loro storia, o se lo amasse davvero, o se lo avesse mai rivisto. Sa solo che era un giovanotto erede di una delle più ricche famiglie di Bath, e, poco ma sicuro, non poteva sposare sua madre. Per questo, quando la ragazza restò incinta, non glielo disse: avrebbe provocato uno scandalo e gli avrebbe rovinato la vita. Cercò di abortire in segreto, ma i suoi parenti lo scoprirono e andarono su tutte le furie. Non potendo rischiare la reputazione della loro famiglia cacciando la ragazza, le combinarono il prima possibile un matrimonio con Mr Adair, un impiegato quarantenne che pensava che sposandola avrebbe potuto ereditare la fortuna dei suoi parenti, e non sapeva che la ragazza fosse incinta.
Basil nacque nel cuore della notte in un appartamento modesto, sette mesi dopo il matrimonio. Sin dal primo anno di vita apparve chiaro come il sole che Basil non aveva una goccia di sangue Adair nelle vene: aveva la pelle più chiara e i lineamenti più delicati, senza contare quei capelli così particolari che non si erano mai visti in nessun antenato dei genitori. Ma il "padre" metteva a tacere le dicerie e affermava che il bambino era suo, di chi altro poteva essere?
Com'era prevedibile, il matrimonio dei suoi genitori non era felice, anzi. Sua madre aveva sempre reso chiaro il suo odio per il marito, e, nonostante nei primi tempi lui provasse ad essere conciliante, quando fu evidente che la donna non si sarebbe mai trasformata in una moglie obbediente le cose degenerarono. Basil assistè per anni a scenate di rabbia e gelosia che sfociavano nella violenza. "Non sposarti mai, Basil", gli diceva mentre si medicava le ferite, inconsapevole che anni dopo avrebbe combinato tutti e tre i matrimoni del figlio. Nonostante gli abusi del marito, restava sempre la stessa donna dallo sguardo annoiato e la lingua tagliente che tanto lo facevano andare in bestia. Il matrimonio non aveva minimamente scalfito la noia e la frustrazione che Mrs. Adair provava per la sua vita. L'unica cosa che accendeva il suo interesse era il figlio, per il solo motivo che era estremamente bello. Lo trattava come un grazioso bambolotto, gli comprava bei vestiti, gli spazzolava i lunghi capelli, domandandosi cosa aveva fatto per far nascere un bambino così incantevole. Dopo un po' di tempo passato ad agghindarlo se ne stufava e sembrava quasi dimenticarsi di lui. Durante il corso della sua vita lo ha sempre trattato nella stessa maniera, passando da momenti in cui lo lodava e coccolava ad altri di estremo gelo. Era ancora molto piccolo, ma il trattamento della madre lo feriva. Voleva le sue attenzioni, quindi cercava di comportarsi in modo da farle piacere. Voleva solamente che lei gli volesse bene.
Se voleva l'affetto della madre, suo padre gli faceva paura. Più gli anni passavano, e più diventava geloso e ossessivo, e più Basil cresceva e più lo guardava con odio. Anche un bambino avrebbe capito che non avevano una goccia di sangue in comune, e Mr. Adair vedeva Basil come la prova vivente del suo fallimento come uomo e marito rispettabile. Era colpa di quel bambino se non aveva più un onore. Gli urlava addosso ogni volta che lo aveva davanti e spesso lo colpiva duramente sulle mani con un righello.
Quando aveva sei anni, il padre tagliò cortissimi gli splendidi capelli di Basil, che pianse disperato per tre giorni. Questa fu per la moglie a goccia che fece traboccare definitivamente il vaso: ne aveva avuto abbastanza di quel marito che non aveva mai voluto. Pensò molto attentamente alle sue mosse, fece alcune ricerche, e prese una decisione. Per diversi mesi, aggiunse nelle tisane e nelle zuppe del marito dosi massicce di consolida maggiore, una pianta che provoca danni al fegato e ai reni, a volte facendogliele portare da Basil perché il suo comportamento stranamente gentile non lo insospettisse. Infine morì di insufficienza epatica, una morte non troppo sospetta, che finalmente li liberò della sua presenza.
Ma la madre di Basil ebbe una pessima sorpresa: il conto bancario che conteneva i risparmi del marito, sul quale contava per il loro sostentamento, era quasi vuoto. I soldi erano stati usati per ripagare numerosi debiti a lei sconosciuti che il marito aveva contratto negli anni precedenti. Basil e sua madre si ritrovarono in una situazione finanziaria precaria. Per sostenersi, la madre di Basil rinunciò alla sua rispettabilità di donna piccolo-borghese e usò l'ultima risorsa che le rimaneva: la sua bellezza. Iniziò a lavorare come attrice di teatro, raggiungendo un certo successo a Bath. Tra il suo pubblico reincontrò alcuni dei suoi amici ricchi della sua gioventù, e grazie a loro riuscì ad accedere ai più scandalosi salotti della città, ambienti nascosti in cui gli uomini e le donne della classe alta potevano dimenticarsi dei vincoli e delle regole della loro società, in cui non era proibito nulla. Aveva molti amanti, che la riempivano di regali costosi che usava per mantenere sé stessa e il figlio.
A volte portava anche il figlio a quelle strane serate: più cresceva e più diventava bello in maniera irreale, quindi la madre lo usava per darsi lustro tra i suoi amici. Ricorda diverse serate seduto intimorito su un divano circondato da estranei che gli facevano mille moine. Sua madre gli diceva di sorridere sempre, di accettare i loro regali e di lasciare che lo prendessero sulle ginocchia. Sua madre pensava che, esattamente come per lei, la bellezza sarebbe stato il suo modo per farsi strada nella vita, perciò si adoperò perché non la rovinasse: comprava balsami per la sua pelle e i suoi capelli, faceva in modo che seguisse certe diete. Se non lo faceva, oppure se si feriva sul viso, o danneggiava in qualsiasi modo il suo corpo, si arrabbiava terribilmente e lo puniva. Non fisicamente, non fece mai nulla di più che tirargli un ceffone per paura di rovinargli il viso, ma se faceva qualcosa che la faceva arrabbiare non gli rivolgeva parola per giorni, non gli dava da mangiare o da bere, o quando la cosa era particolarmente grave lo chiudeva nella stanza della casa che nessuno usava, che era piena di oggetti vecchi coperti da teli e al buio era particolarmente terrificante. Anche quando si comportava come voleva lei, raramente si lasciava andare a tenerezze con lui, mantenendo sempre un atteggiamento molto freddo. Ma, quando si trattava di qualcosa che non riguardava il suo aspetto fisico, non si arrabbiava mai con Basil. Tranne quelle già citate, non gli impose mai regole o cercò di dargli degli insegnamenti. Basil provò di tutto per avere le sue attenzioni, comportandosi estremamente bene o estremamente male, ma non ottenne nulla. A sua madre non importava niente di lui, tranne che il suo aspetto. Sarebbe potuto morire, e sarebbe stato come se fosse morto il suo animaletto domestico.
Per questo, piano piano, iniziò a credere che l'unica cosa importante di lui fosse la sua bellezza. Crebbe molto allo sbaraglio, data la mancanza di regole della madre, che era poco interessata alla vita del figlio e finché non commetteva un crimine gli lasciava fare quello che voleva. Era spesso assente da casa, quindi si ritrovò ad arrangiarsi da solo su tutto. Frequentò solo la scuola elementare, poco e male perché a nessuno interessava dei suoi voti, e chi gli avrebbe pagato gli studi? Non aveva amici perché gli altri bambini lo giudicavano strano e troppo effemminato e delicato. La sua infanzia e adolescenza, insomma, sono state molto solitarie.
Per questo, cresciuto, iniziò a frequentare con naturalezza gli stessi ambienti della madre. Non aveva nessun altro posto dove andare, e finalmente lì qualcuno lo considerava, lo lodava, si deliziava ascoltando i suoi discorsi, gli dicevano che era il ragazzo più affascinante che esistesse al mondo. In società si trasformava, diventando una persona sfacciata e narcisistica, l'anima della festa, che piaceva a tutti. Amava avere gli occhi degli altri addosso, sentirsi rispettato, persino desiderato.
Ebbe molte relazioni più o meno segrete, anche con persone sposate che erano abbastanza sveglie da nascondere la propria doppia vita. Soprattutto donne, ma anche qualche uomo, e spesso di diversi anni più grandi di lui. All'inizio gli piaceva, dormire nelle loro grandi case, mangiare cibi deliziosi e accompagnarli alle loro feste, avere qualcuno che lo accarezzasse e gli dicesse quanto fosse perfetto. Pensava di essere riuscito a scrollarsi da quella sensazione di solitudine che lo attanagliava da tutta la vita. Poi, piano piano, iniziò ad accorgersi che non era così. Le sue storie erano tutte brevi, si esaurivano dopo pochi mesi, e non avevano nessuna sostanza: non c'era neanche uno dei suoi amanti che lo avesse fatto sentire al sicuro, capito, amato. A nessuno importava dei suoi sentimenti, gli interessava solo divertirsi un po' con lui. Esattamente come sua madre, vedevano solo la sua bellezza. E così, lentamente, iniziò a pensare che avessero ragione. Dopotutto, tranne la bellezza non aveva nulla, né la ricchezza, né l'intelligenza, né la bontà o il coraggio. Era l'unica cosa di valore che possedeva. E non poteva più vivere senza la validazione degli altri che ci fosse una singola cosa buona in lui. Quindi non smise con quella vita, anzi, continuò ancora più intensamente. Aveva un bisogno disperato di riempire quella mancanza di amore nella sua vita con più feste a cui andare, più bicchieri da bere, più bocche da baciare anche quando non era del tutto sicuro di volerlo fare. Ma lo faceva lo stesso, perché gli serviva che i suoi amanti gli sussurrassero all'orecchio che era meraviglioso, che gli regalassero oggetti costosi, che lo tenessero lontano dalla sua casa squallida e da quella madre che non lo amava. Era sempre più ossessionato dal suo aspetto fisico, e molto infelice.
Quando aveva ventuno anni, sua madre gli fece una proposta. Conosceva una ricca vedova, Lady Eleanor Aitkins, priva di parenti e in generale di persone che si preoccupassero per lei. Era solo una povera vecchietta, non sarebbe stato difficile sedurla e ottenere i suoi soldi. Basil ci pensò su. Il matrimonio gli avrebbe dato una posizione sociale e una ricchezza che non aveva mai avuto. Aveva la possibilità di iniziare una nuova vita, tra persone normali e rispettabili. Sua madre gli chiedeva solo di condividere quella fortuna con lei e di permetterle di vivere nella sua stessa casa. In cambio gli avrebbe permesso di conoscere Mrs. Aitkins. Alla fine, acconsentì. Come sua madre aveva detto, conquistare il cuore della signora non fu difficile, bastò riservarle qualche attenzione e, essendo molto sola, non si fece troppe domande quando quel giovane quasi sconosciuto le chiese di sposarla: gli disse sì con gioia.
Dopo il matrimonio, i due coniugi si trasferirono nella grande casa in campagna di Lady Eleanor, non molto lontano da Carollnell Park, insieme alla madre di Basil. Finalmente il ragazzo aveva la possibilità di iniziare una vita normale e tranquilla. Cercò di presentarsi ai vicini, a partecipare a qualche ricevimento, ma si sentiva sempre estremamente fuori posto. Non era abituato all'etichetta della buona società, e la gente lo guardava con sospetto per via del suo strano matrimonio e lo derideva per via delle sue origini umili. Inoltre non aveva ricevuto una buona educazione e il suo carattere eccentrico non migliorava le cose. Cercò comunque di inserirsi e di cercare di apparire come un vero ricco, comprò dei libri e trovò persino un maestro di scuola che lo istruisse. Infine, rinunciò e decise di dedicarsi a sua moglie.
La moglie di Basil era una dolce ed amabile vecchia signora, che non si aspettava certo che compisse i doveri di un marito; le sarebbe bastato che le facesse da bastone della vecchiaia e rendesse felici i suoi ultimi anni di vita. Per tutto il loro matrimonio lo trattò come un figlio o un nipote e dormirono sempre in camere separate. Basil finì per affezionarsi molto a Lady Eleanor: passeggiavano spesso per il parco insieme e le leggeva romanzi la sera. Era felice della sua vita tranquilla, di avere qualcuno che gli volesse bene. Persino sua madre non lo trattava più freddamente come un tempo.
Poi Eleanor si ammalò. Disperato, Basil cercò i migliori dottori, ma nessuno capiva la malattia dell'anziana, che infine morì dopo appena due anni di matrimonio. Distrutto dal dolore, Basil tornò a Bath e ricominciò con la vita che conduceva prima del matrimonio, ancora più confuso e frustrato di prima. Ora non aveva più nessuno che lo facesse sentire accettato, e affogava il suo lutto nelle feste e nell'alcool.
In occasione in una visita a sua madre, che continuava a vivere in campagna, incontrò però un'altra anziana, come lui recentemente vedova, e piuttosto benestante. La madre gli fece capire che, esattamente come Lady Eleanor, Mrs Susan Gardner era completamente sola al mondo. Sicuramente non le sarebbe dispiaciuto un altro matrimonio. Basil, che aveva subito simpatizzato con la signora per la loro comune condizione, e capendo il suo dolore, non se lo fece ripetere due volte. Si sposarono entro l'anno.
Il secondo matrimonio di Basil fu tranquillo e pieno d'affetto come il primo, ma Basil aveva la sensazione che ci fosse qualcosa di strano. E infatti, presto anche Mrs Susan si ammalò. E come la prima volta, la malattia era inspiegabile. La donna morì dopo solo un anno di matrimonio. Basil non capiva come la sua sfortuna potesse essere così grande da far fallire il suo matrimonio due volte. Ma stavolta non ebbe molto tempo per piangere la moglie, dal momento che la madre lo avvisò che lo stato delle loro finanze era in pericolo: prima di morire il marito di Mrs Susan aveva investito parte della sua fortuna in reti ferroviarie che erano state spazzate via da un terremoto, e avevano perso molti soldi. Serviva un terzo matrimonio.
Basil conobbe la sua terza e ultima moglie, Catherine Banks, a Bath. Esattamente come le altre due volte, sua madre lo aveva spinto verso una donna vecchia, sola e di cui era facile approfittarsi. Si sposarono in fretta, e tornarono in campagna. Stavolta Basil era deciso a tenere gli occhi aperti, e a capire la causa della misteriosa malattia che aveva ucciso le sue mogli precedenti. Ma non servì a nulla, perché Catherine cadde malata a pochi mesi dalle nozze. Si spense in fretta e morì tormentata da dolori atroci. Basil non capiva, era furioso. Ma, mentre camminava in una parte del parco che non conosceva, si imbatté in un'aiuola di piante che non aveva mai visto, perché era nascosta da un cespuglio. Le esaminò, e si accorse che erano tutte comuni piante velenose. Solo allora iniziò a mettere insieme i pezzi.
Furibondo, andò da sua madre. Era stata lei, ovviamente, ad avvelenare a poco a poco Eleanor, Susan, e ora Catherine. La donna negò tutto, ma infine ammise di averlo fatto per ottenere nuovo denaro dalle eredità. Lo aveva fatto per lui, diceva, per dargli una vita migliore, e doveva essergli grata. Era grazie a lei che erano diventati ricchi, e quelle erano solo povere anziane delle quali non importava più nessuno. "O forse in questo tempo ti sei innamorato di loro?" Chiese beffarda. A quel punto Basil non ci vide più dalla rabbia. Verso la donna che lo aveva abusato per tutta la vita e aveva ucciso le uniche persone che gli avessero mai voluto bene; ma anche verso sé stesso, per non essersi accorto prima dei segni, per aver trascinato le tre donne nel pericolo. Era stato egoista, debole, e ora era furioso. Disse che avrebbe chiamato la polizia, e la madre lo afferrò cercando di bloccarlo. Madre e figlio iniziarono a lottare, e nella foga del litigio, Basil colpì sua madre con un candelabro, uccidendola all'istante.
Con il cadavere di sua madre ai suoi piedi, Basil scoppiò a piangere disperatamente. Perché lo aveva fatto? La odiava, gli aveva rovinato la vita ed era lei stessa un'assassina, probabilmente meritava la morte. Allora perché si sentiva così in colpa? Fu così che i servitori lo trovarono al mattino e le guardie lo portarono in prigione. Fu accusato dell'omicidio di sua madre e delle sue mogli. Non provò neanche a negare gli omicidi che non aveva commesso; tanto ormai era inutile. Non c'era una sola persona al villaggio che gli avrebbe creduto. Fu giudicato colpevole e impiccato nella piazza il 12 marzo 1855, e il suo corpo fu gettato in una fossa comune insieme a quelli di altri criminali e senzatetto.
✔︎𝐀𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀
• Ballare. è un ballerino provetto, non ha mai calpestato il piede di una compagna di danza, e la sua eleganza in pista è oggetto di invidia per tutti i gentiluomini.
• Conversare. È impossibile annoiarsi parlando con lui, dal momento che è eloquente e divertente al punto giusto, e rende ogni conversazione coinvolgente, nonostante ogni tanto si resti un po' scandalizzati da quello che esce dalla sua bocca. È bravo a incantare l'interlocutore e a farlo pendere dalle sue labbra quando racconta una storia. Potrebbe essere un bravissimo oratore se ne avesse voglia.
• Come chiunque nell'Ottocento sa andare a cavallo.
• Cucire. Sua madre non era mai a casa quindi ha dovuto imparare a sistemarsi i vestiti da solo. é diviso perché un po' se ne vergogna (è pur sempre l'Ottocento) e un po' è estremamente fiero della sua abilità perché è diventato bravissimo.
• Non sembra ma per gli stessi motivi che ho elencato prima in generale è molto bravo in tutti i lavori di casa, che si tratti di pulire il pavimento e togliere le ragnatele o di lavori più pesanti e complessi. Anche quando è diventato ricco si è sempre interessato molto al lavoro dei domestici e ha cercato di farsi insegnare qualcosa.
✔︎ 𝐇𝐨𝐛𝐛𝐲 𝐞 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢
• Disegnare. Basil adora fare piccoli disegni a matita, e con il passare degli anni ha migliorato la sua tecnica fino a diventare eccellente a riprodurre animali e oggetti, i suoi soggetti abituali. Quello che proprio non gli riesce è fare i ritratti delle persone, che disegna sempre rigidi e ingessati. Disegna esclusivamente a matita e a carboncino, non ha mai fatto un dipinto.
• Cucinare. Ha imparato da bambino e da adulto si è perfezionato grazie a molte lezioni della cuoca della villa. Adora creare stramberie e mischiare sapori assurdi, ma bisogna dire che la sua cucina è ottima, nonostante non lo si veda cucinare spesso dal momento che non è un'attività adatta alla sua classe sociale.
• I vestiti. è totalmente incurante delle mode del momento, indossa i vestiti più stravaganti e particolari che gli capitino sottomano, a volte modificando lui stesso gli abiti con il suo set di cucito, e riesce comunque a mantenere un certo stile.
• Gli animali. Ama occuparsi degli animali di ogni tipo, da quelli più domestici o da fattoria a quelli più inusuali, come rospi, gufi e insetti. In vita avrebbe desiderato un serpente, ma ha dovuto accontentarsi di tre cani, diversi gatti randagi, una voliera di uccelli, un coniglio e la sua cavalla. Insomma, un serraglio. È molto affettuoso con loro, dà sempre da mangiare a ogni animale randagio o sperduto e medica le ali di ogni uccellino ferito che incontri.
• Scoprire e creare nuovi intrugli di bellezza. Conosce piuttosto bene le proprietà delle piante e il loro effetto sulla pelle e sui capelli.
• Leggere poesie. Durante l'infanzia e l'adolescenza non era un gran lettore, e tutt'oggi non impazzisce per la narrativa e la saggistica, ma c'è qualcosa nelle poesie che gli piace e che lo fa immedesimare.
✔︎ 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐚𝐦𝐚
• I bagni caldi. Resta interi pomeriggi ammollo nella vasca a rilassarsi, senza fare nulla oppure portandosi dietro un libro di poesie, un lavoro di cucito o un disegno. Però ha bisogno che l'acqua sia della temperatura giusta, né troppo calda né troppo fredda, o sclera.
• Il colore viola.
• Travestirsi. Aveva un baule pieno di vestiti ancora più assurdi di quelli abituali, maschere, gioielli, pellicce. Da piccolo il suo gioco preferito era rovistare tra le cose di sua madre e infilarsi i suoi accessori.
• I pappagalli. Sono il suo animale preferito. In vita aveva un enorme cacatua chiamato Lord Byron, che è morto pochi giorni dopo la sua esecuzione perché non c'era nessuno a dargli da bere e da mangiare. Era un pennuto davvero intelligente, conosceva molte parole e sapeva aprire da solo la porta della sua gabbietta.
• Le vestaglie. Sono così comode ma stilose, ne aveva un cassetto intero.
• La sensazione del velluto sotto le dita.
• Cucire e rammendare. Sono tra le cose che lo rilassano di più al mondo.
• La liquirizia. Il suo cibo preferito, ne è ghiotto.
• Non ironicamente, i suoi capelli. Sono la parte del suo aspetto che gli piace di più, ama il loro colore inusuale, il modo in cui gli incorniciano il viso, insomma li adora e ne va fierissimo.
• Ricevere complimenti. Se sono per il suo aspetto si limita a sorridere e a ringraziare, mentre per letteralmente qualsiasi altra cosa arrossisce e tenta di negare di meritarsi la lode, ma sotto sotto è felicissimo.
• L'ordine e l'organizzazione. Nessuno se lo aspetterebbe, ma ha bisogno che la sua stanza e tutto quello che lo circondi sia pulito, al suo posto, e organizzato. È anche molto pignolo, a dirla tutta, ha bisogno che le cose siano fatte esattamente in un certo modo.
• Bere. Non disprezza gli alcolici, anzi bisogna dire che talvolta beve anche un po' troppo, anche se non regge per nulla l'alcol. Da ubriaco è divertentissimo e piuttosto adorabile, inizia a fare dichiarazioni d'amore a chiunque.
✔︎ 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐨𝐝𝐢𝐚
• Il suo vero cognome. Non si presenterà mai come "Basil Adair" né tirerà fuori il suo cognome a meno che non sia assolutamente necessario.
• Gli animali impagliati. Gli fanno inquietudine, da piccolo ne era terrorizzato.
• Non essere al centro dell'attenzione. O che le persone non mostrino che lo apprezzano, in generale.
• Lo sporco. Pur essendo una persona molto pignola e precisa, non fa tante storie se qualcuno lascia il proprio spazio in disordine. Ma non può sopportare di vedere una stanza o una persona sporca. C'è un motivo per cui si fa due bagni al giorno.
• Gli abiti troppo stretti e opprimenti, che siano corsetti (perché si raga notizia scioccante anche gli uomini usavano i corsetti nell'Ottocento) o giacche molto strette. Gli piace molto restare solo in camicia e pantaloni.
• La caccia. Nonostante fosse uno dei passatempi più comuni per i gentiluomini dell'epoca il solo pensiero di uccidere gli animali che tanto ama gli fa ribrezzo, non sparerebbe a un cervo per nulla al mondo.
• Le falene. Gli unici animali che non sopporta. Il rumore delle loro ali che battono gli fa venire la pelle d'oca.
• Le matite scadenti che si rompono in fretta.
• Che qualcuno gli tocchi i capelli. In parte perché ci mette ore a sistemarseli, in parte perché si ricorda di quando sua madre gli pettinava i capelli e non sa più se è un ricordo positivo o negativo. E poi visto che sono così particolari tutti si sentono autorizzati a toccarli senza permesso per controllare che siano veri, e alla lunga è seccante. Se lascia che gli tocchiate i capelli vuol dire che si fida di voi.
• Le persone chiuse di mente che sono troppo terrorizzate di non seguire le regole non scritte della società da non provare mai nulla di nuovo o eccitante in nome della loro rispettabilità.
✔︎ 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐥𝐨 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐨𝐫𝐢𝐳𝐳𝐚
• Essere chiuso a chiave in una stanza. Da quando era piccolo e sua madre lo chiudeva in una stanza vuota e buia per punirlo non ha mai smesso di averne paura. Non è claustrofobico, non ha niente contro gli spazi chiusi, è l'idea di essere rinchiuso contro la sua volontà che lo terrorizza, unito al ricordo della cocente umiliazione e del sentimento di non essere abbastanza bravo che viene dalla sua infanzia.
• La possibilità di essere brutto. Di invecchiare, di essere sfregiato, di sviluppare una malattia, o semplicemente del naturale cambiamento dei lineamenti. Perché è certo che a nessuno importerebbe più di lui. Per tutta la vita è stato solo un pregiato giocattolo che le persone si passavano di mano in mano, e se quel giocattolo perdesse la sua unica attrattiva allora verrebbe davvero buttato via una volta per tutte. Non riesce a concepire l'idea che qualcuno possa amarlo per la sua intelligenza, la sua simpatia, o la sua gentilezza: non pensa di avere queste qualità. Se diventa brutto, o anche solo passabile, la sua persona non ha più valore.
✔︎ 𝐕𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨
Per Basil ci sono due tipi di persone: quelle che vivono seguendo attentamente le regole della legge e della loro cerchia sociale, anche quando il sistema che supportano diventa insulso e corrotto e ne ricavano in cambio un'esistenza tranquilla e serena: un ottimo esempio è quello della buona società vittoriana, chiusa e moralistica, in cui ogni piccola diceria poteva diventare scandalo; e poi le persone come lui, che vivono senza seguire la morale dell'epoca. A suo parere la seconda categoria conduce una vita più libera, ma meno felice e serena, dal momento che vengono additati come dissoluti e pericolosi e che gli viene tributato un rispetto poco o nullo. Quindi bisogna scegliere per forza, o vivere come tutti si aspettano che tu viva e ricevere l'amore altrui, o vivere come desideri e non essere rispettato. E questo Basil lo detesta. Perché dovrebbe scegliere tra il rispetto e la libertà? Pensa che il mondo sia un posto meraviglioso proprio perché cambia, perché non è mai lo stesso, perché le persone che lo abitano sono tutte sfaccettate e uniche, perché non c'è limite alle sensazioni ed emozioni che puoi provare. Per questo lo rende così triste pensare che nessuno possa goderselo appieno.
La cosa ideale, per lui, sarebbe fuggire in qualche remota e meravigliosa parte del mondo con qualcuno che gli vuole bene, e vivere una vita isolata ma felice, senza nessuno che lo giudichi. Per questo, in parte gli piace essere un fantasma: nessuno si aspetta niente da lui, è totalmente libero.
✔︎ 𝐌𝐨𝐫𝐚𝐥𝐢
Non ha una morale vera e propria, le uniche direttive che si è dato sono "non fare del male al prossimo" e "non giudicare". Come già detto è una persona dalla mente piuttosto aperta. Non si stupisce davanti alle cose che la maggior parte delle persone considererebbe scandalose o immorali, come un aborto o una relazione fuori dal matrimonio. Pensa che sia impossibile giudicare se una persona sia buona o cattiva, perché non conosceremo mai del tutto il suo mondo interiore e le sue ragioni. A meno che non si tratti di qualcosa di veramente grave e spregevole, non è nel suo carattere fare la morale a qualcuno. Non giudicherebbe un assassino, perché data la sua posizione non avrebbe molto senso.
✔︎ 𝐏𝐮𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐛𝐨𝐥𝐢, 𝐚𝐦𝐛𝐢𝐠𝐮𝐢 𝐞 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐢
Deboli
• Sviene spessissimo, per nessuna ragione. Non è una persona malaticcia, quindi nessuno si spiega i suoi mancamenti. Capitano spesso in momenti di tensione.
• Non è facile collaborare con lui. È infantile e vuole sempre avere ragione, in più è piuttosto pigro e ha bisogno di un incoraggiamento extra per fare le cose.
• Come già detto ha uno scarso spirito di leadership e in una situazione in cui c'è bisogno di un capo è l'ultima persona da guardare.
Ambigui
• Non è molto indipendente, men che meno un avventuriero. Il che ha i suoi svantaggi, ma in una situazione da film horror torna comodo, dal momento che fa tranquillamente a meno di esplorare il corridoio buio e tenebroso ovviamente pieno di pericoli.
• La sua forza è nella media. Non è straordinariamente forte, ma neanche debolissimo, è capace di fare la sua parte.
• Essendo, come dire, piuttosto eccentrico, a volte ha delle idee assurde, che a volte sono delle totali sciocchezze, mentre a volte riesce a tirare fuori delle soluzioni a cui nessuno avrebbe pensato proprio perché inusuali.
Forti
• Ha una memoria eccellente, specialmente per quel che riguarda le immagini e tutta la sfera della vista, e si ricorda particolarmente i piccoli dettagli apparentemente inutili.
• Conosce il linguaggio dei fiori e dei ventagli. Non so se valga come skill, ma può servire a mandare messaggi in codice.
• Capisce le persone. Da una conversazione gli viene facile capire cosa è importante per una persona e specialmente cosa vuole e cosa si aspetta dal prossimo, e dopo una conoscenza un po' più approfondita riesce a capire con naturalezza il suo modo di pensare e agire.
✔︎ 𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐫𝐞𝐚𝐠𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐭𝐫𝐞𝐬𝐬
In ogni possibile scenario, va nel panico. Non è mai la persona che prende le redini della situazione, quella che consola gli altri ed escogita il piano geniale. No, Basil è abitualmente quello da consolare, o meglio da far stare zitto. Se è con altre persone, non dà a vedere la sua ansia, si limita a parlare a ruota libera e a lasciare che qualcun altro si prenda le responsabilità del caso, al massimo seguendo le sue istruzioni. Se è da solo, è la fine. Si scoraggia immediatamente e si siede in un angolo aspettando che arrivi qualcuno, o semplicemente scappa. Non è bravo a fronteggiare il pericolo.
✔︎ 𝐂𝐮𝐫𝐢𝐨𝐬𝐢𝐭𝐚̀
• Porta sempre un fiore fresco di qualche tipo all'occhiello. Il fiore cambia spesso, nei limiti delle sue risorse. A volte si serve del linguaggio dei fiori per mandare un messaggio a qualcuno nella stanza, oppure se ne serve come modo di comunicare il suo umore.
• Vi ho detto che ha posato molte volte per pittori e scultori. Beh, non sa minimamente che una volta è stato dipinto come l'Arcangelo Michele in persona, accanto alla Madonna, quadro che si trova in una chiesa cattolica a Londra. Il che è ironico quanto basta.
! 𝐓𝐡𝐞𝐦𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐠𝐬 !
• Bubblegum bitch • MARINA
• Homewrecker • MARINA
• Liability • Lorde
• Primadonna • MARINA
! 𝐂𝐡𝐚𝐫𝐚𝐜𝐭𝐞𝐫 𝐢𝐧𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐢𝐨𝐧 !
( Personaggi immaginari o persone reali che hanno ispirato la backstory e il carattere di questo personaggio, o che penso gli assomiglino)
• Howl Pendragon • Il castello errante di Howl
• Monsieur Gustave H. • Gran Budapest Hotel
• Sir Thomas Sharpe • Crimson Peak
• L'attore Björn Andrésen
• Dorian Gray • Il ritratto di Dorian Gray
Tag: -svnflower- ciao bestie :D
Meme surreale che ho fatto un mese fa
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