Zaira Carmichael (Son of the Gods)

Ciao a tutti! Ecco a voi Zaira, semidea figlia di Ipno, per la role di persephxneia
Per questa scheda l'angolo autrice sarà in alto perché devo fare due comunicazioni di servizio...
La seguente scheda conterrà trigger tra cui relazione tossica, stupro, violenza fisica (sono accennati, per evitare spiacevoli incidenti)
Leggete con cautela!

Nome: Zaira
Zaira, nome che trae le sue origini dalla lingua araba, significa "fiore".
La madre non aveva origini arabe, semplicemente aveva scelto il nome per la sua particolarità.

Cognome: Carmichael
Cognome inglese, significa "gentile". Riassume buona parte della personalità di Zaira.

Età: 19 anni.
Zaira nasce il 20 ottobre, il suo segno zodiacale è bilancia.

Nazionalità: anglo-americana.

Genitore Divino: Ipno, discendente di Atena da parte di sua nonna.

Prestavolto: Lily Collins
Zaira é alta e snella, misura 175 centimetri. A differenza della maggior parte della sua famiglia, non ha i capelli biondi, bensì castani. Li porta lunghi (le arrivano sotto il seno), leggermente mossi, che tende a tenere raccolti in una coda alta. Gli occhi sono color nocciola. Delle lentiggini visibili solo da vicino le decorano guance e naso.

Carattere:
Zaira da piccola era una ragazza estroversa, solare, socievole. Fare amicizia non le risultava difficile. Una bambina affettuosa come lei, cresciuta in un ambiente famigliare dove l'amore e il voler aiutare il prossimo erano il punto cardine, a cui era difficile non affezionarsi. Molte persone la circondavano e nella sua ingenuità infantile era convinta che tutti le volessero sul serio bene. Allora perché la sua migliore amica, che conosceva da quando erano in fasce, l'aveva scaricata con un biglietto al campo scout? Come mai tutti quanti avevano cominciato ad evitarla, a guardarla con disprezzo? All'età di 10 anni Zaira cade per la prima volta, le fondamenta che aveva costruito con sorrisi e abbracci infrante, senza alcuna spiegazione se non un pezzo di carta bagnato dalle sue lacrime. Trova conforto in Elijah, suo migliore amico, l'unico che le era rimasto accanto. Al primo anno di superiori si fidanzano ed é in quei mesi che il mostro celato dietro Elijah si palesa. Con l'aiuto di sua mamma esce dalla relazione tossica in cui era intrappolata; rottura che la ragazza non prende bene inizialmente, il lavaggio del cervello perpetrato da Elijah ancora ben radicato. Solo dopo aver cominciato la terapia si rende conto dell'abuso a cui venne sottoposta. Per mesi non sorride più con sincerità, il contatto fisico le fa salire il voltastomaco. Fa fatica a fidarsi degli altri. Il suo unico supporto é la madre.
L'arrivo al Campo Mezzosangue la spinge a cambiare il modo in cui stava affrontando la vita. La gentilezza ritorna, suo tratto caratteristico rimasto nascosto e che mai l'aveva abbandonata, insieme al sorriso e alla voglia di riscatto, di ricominciare. E lo deve a Marco, che dal primo momento non l'ha mai lasciata sola, ha sempre provato a farla uscire dal suo guscio, a farle capire che non tutte le persone sono malvagie; a dimostrarle pazienza, generosità. Che la speranza e fiducia non sono simboli di debolezza, ma sono virtù da custodire con attenzione.
Zaira non crede nell'amore, in tutte le sue forme (ad eccezione di quello che prova per sua mamma), non si vergogna di dirlo se le viene domandato. Lei dice di non avere amici, eppure il figlio di Dioniso é quello che più si avvicina alla categoria.
Ripensando a tutti gli eventi passati la cicatrice rimane, ma lei non si vergogna. D'altronde perché si doveva vergognare della persona che é diventata dopo aver superato gli ostacoli posti davanti dal Fato?

Storia: Alla domanda "Qual é una delle costanti della tua vita?", Zaira Carmichael risponderebbe senza alcuna ombra di dubbio il carillon di sua madre. Una piccola scatola argentata dalle delicate decorazioni lilla e rosa pastello, che una volta aperta sprigiona una melodia così dolce, così rilassante che non puoi fare a meno di chiudere gli occhi e lasciarti cullare dalle sue note, dimenticando momentaneamente il mondo esterno. Poi, in un secondo momento, aggiungerebbe i sogni bizzarri e vividi che l'accompagnano dall'infanzia, tutti quanti con un protagonista ricorrente: l'Uomo Bizzarro.

Zaira ha 2 anni e il ricordo del suo primo incubo é ancora fresco nella sua mente. Sentendo le sue grida miste ai singhiozzi la mamma si precipita nell'immediato in camera sua, preoccupata per la sua bimba. Non riesce ad esprimere a parole la sua paura, considerato il suo limitato vocabolario, si limita a nascondere la testolina castana nel petto della madre. Le parole di conforto di Coraline sono ovattate, soffocate dalla paura che non riesce ad abbandonare il corpicino della bimba. Poi una dolce melodia, un tenero bacio posato sulla fronte e gli occhi pesanti; la paura lascia spazio ad un piacevole torpore, che la culla di nuovo dentro al mondo dei sogni.
Zaira ha 2 anni quando sogna per la prima volta un uomo buffo che la stringe tra le sue braccia, l'eco assonnato di un "Ci vediamo presto, piccola mia" l'accompagna al suo risveglio.

Zaira ha 5 anni quando incontra per la prima volta Lucynne, la sua futura prima (e ultima) migliore amica. Lucynne é una bambina paffuta, dai capelli rossi e gli occhi verde foresta, dal carattere introverso e schivo. Zaira é il suo completo opposto, ma non é un problema, perché gli opposti si attraggono giusto?
Le due bambine sorridono complici e si godono il suono del carillon che mamma Coraline, dopo innumerevoli suppliche, fa suonare; la ballerina di madreperla gira ipnotica. Zaira vorrebbe diventare come lei da grande, così leggiadra ed elegante. La notte stessa, mentre gioca con l'uomo buffo che da tutte le notti da 3 anni a sta parte sogna, racconta tutta entusiasta della nuova amicizia; l'uomo le scompiglia i capelli affettuosamente, decidendo di non intervenire. Non vuole rovinare la felicità della sua bimba.

Zaira ha 10 anni quando precipita per la prima volta dal suo mondo fatato. In una mano stringe un foglio di carta stropicciato e bagnato dalle sue lacrime, nell'altra il carillon, spento. Il Campo Scout doveva essere un'esperienza spensierata, divertente, allora perché Lucynne le aveva scritto quel biglietto? Come mai nessuno era venuto da lei a consolarla, ma la guardavano male, preferendo donare supporto a Lucynne? Quella notte mentre l'Uomo Bizzarro guardava la piccola disegnare, il contenuto di quel pezzo di carta gli torna in mente. "Zaira. Tu sei sempre stata la mia migliore amica, però in quest'ultimo periodo stiamo litigando troppo spesso e i tuoi atteggiamenti mi danno fastidio. Perciò ho deciso che da migliori amiche passiamo a semplici conoscenti. Addio, Lucynne". Il biglietto viene accartocciato e gettato dietro le sue spalle. Zaira saprà a tempo debito l'invidia che la bambina dai capelli rossi provava nei suoi confronti, andando ad uccidere il loro rapporto.
Quando sua figlia gli mostra il disegno di loro due che si tengono per mano non può fare a meno di sorridere. Accetta il regalo e piega con cura l'opera d'arte del suo Fiore, riponendolo nel taschino della sua giacca.

Zaira ha 14 anni quando il suo migliore amico Elijah la bacia, il suono del carillon fa da colonna sonora. L'Uomo Bizzarro quella notte, e le seguenti, non compare nei suoi sogni, facendola risvegliare con un senso di vuoto.
La relazione con Elijah inizialmente é idilliaca, quasi surreale da quanto perfetta sia. Lui é premuroso, affettuoso, non le fa mancare niente; il ricordo dell'Uomo Bizzarro nascosto negli angoli più reconditi del suo inconscio. Un anno dopo il mostro nascosto dietro la persona che le professava amore eterno fa la sua comparsa. Commenti sgradevoli sul suo modo di vestire, possessivo e geloso, ogni momento é utile per ricordarle di come lei dipenda da lui, di come sia sola e lui sia l'unico in grado di capirla e che non l'abbandonerà mai; poi le pressioni, l'intimità forzata. Comincia a chiudersi in sé stessa, le persone le fanno paura. Sua mamma si rende conto della situazione insostenibile in cui si trova Zaira prima che sia troppo tardi, riuscendo a salvarla. La melodia dolceamara del carillon viene soffocata dall'eco delle lacrime soffocate nel petto della madre, la consapevolezza del danno inflittole piombata su di lei in un colpo solo; consapevolezza tirata fuori dopo innumerevoli sedute con la sua terapista.
Dopo due anni dalla sua ultima visita, quella notte l'Uomo Bizzarro ritorna. Un grosso litigio mosso dai sensi di colpa, altrettante lacrime. Poi il primo abbraccio.

Zaira ha 16 anni quando realizza che l'Uomo Bizzarro non é frutto della sua immaginazione, una semplice creazione onirica. Un commento sul suo amato carillon, l'unico cimelio che il padre lasciò alla madre prima di sparire improvvisamente, destinato a lei, per non lasciarla mai impaurita dentro le tenebre.
<<Questo carillon, dopo tutti questi anni... Non ha mai fallito la sua missione, ti ha sempre accompagnata tra le gioie ed i dolori...->> Ipno accarezza dolcemente la scatoletta argentata ancora in perfette condizioni. Zaira lancia un urlo, sconvolta dal vedere il protagonista dei suoi sogni in camera sua. Si tira un pizzicotto, il pezzo di pelle pulsa dolorosamente, facendole intendere la concretezza della situazione. Non stava sognando. L'Uomo Bizzarro era reale.

Zaira ha 16 anni quando scopre di essere una semidea. Quando realizza di essere figlia di Ipno. Improvvisamente tutti i sogni vividi, strani, hanno senso. E proprio quando lo incontra per la prima volta sotto un'altra veste, si ritrova a perderlo di nuovo.

Zaira ha 17 anni quando sua mamma l'accompagna al Campo Mezzosangue, la sua nuova casa. La presenza confortante del carillon rende l'arrivederci tra le due meno triste. Si sarebbero riviste durante l'estate.

Zaira ora ha 19 anni e non é più la ragazza paurosa e schiva di cinque anni fa. Le cicatrici rimangono, ma la vita va avanti. E lei ha deciso di affrontarla a testa alta, pronta a riprendersi la sua rivincita.

Abilità:

💤┆"Non ti preoccupare, ora ci penso io"

Essendo figlia di Ipno, tra i poteri associati alla divinità del sonno, rientrano quelli di poter alterare e/o recuperare la memoria altrui. Non ha paura del suo potere, lo padroneggia abbastanza bene.

🛌┆"Marco...! non ti azzardare più a sorprendermi da dietro le spalle! Mi hai fatto prendere uno spavento. Ti ho fatto male? Pazienza, te la sei cercata."

Zaira é sempre sull'attenti, ha i riflessi pronti. Elijah l'aveva presa fin troppe volte alle spalle, si era ripromessa di non fare accadere più una cosa simile.

💤┆"Come faccio a saperlo? Uhm, l'ho letto in un libro tempo fa... Parlando d'altro...-"

Sua nonna era figlia di Atena, parte del suo patrimonio semidivino sono stati tramandati prima a sua madre e successivamente a lei. Zaira ha preso l'abilità di memorizzare con estrema facilità tutto ciò che legge. Utile prima delle verifiche a scuola.

Debolezze:

🛌┆"Io? Spaventata dal tuono...? ... Un po'..."

Fin da quando era piccola i rumori forti non le sono mai andati a genio. Questa sua "paura", soprattutto dei tuoni e delle porte sbattute con prepotenza, si é acuita. Potrebbe renderla un peso morto durante le missioni se non si decide a reagire e sconfiggerla.

💤┆"T-ti prego, ti supplico, non abbandonarmi pure tu..."

Prima Lucynne, seguita dalle sue altre amiche e infine la sua professoressa preferita. Zaira ha paura di essere abbandonata e lasciata sola; per fare si che questo non accada, é disposta a compiere qualsiasi azione, fare qualunque cosa, pur di evitarlo.

🛌┆"Elijah per favore smettila, mi fai paura...!"

Della sua prima e ultima relazione amorosa Zaira ricorda solo le parole denigratorie usate nei suoi confronti da Elijah, seguite da schiaffi e percosse di vario tipo. A causa di questo, oltre ad avere una leggera repulsione per il contatto fisico (smussata con il proseguirsi della terapia), ha sviluppato la paura dei movimenti bruschi. Sono imprevedibili, Zaira non sa mai se sono la quiete prima della tempesta, se sono innocui oppure volti a farle del male. Oltre a questo, si aggiungono anche gli insulti, soprattutto quelli rivolti alla sua intelligenza e lei come persona; sono come dei trigger: la mente, quella traditrice, la riporta sempre agli episodi di violenza a cui era sottoposta dal suo ex, facendole rivivere quei momenti che da anni sta cercando di dimenticare.

Curiosità:

💤┆"Oh il cristallo che porto al collo? Uhm...-"

Al collo porta sempre una collana con un quarzo rosa come pendente. É molto ironico, se ci pensate bene. La ragazza che non crede più nell'amore indossa un cristallo che ha come scopo quello di attirare l'amore. Però per lei ha un significato diverso: la sua ultima speranza di provare sulla sua pelle l'amore vero, quello che alla fine di ogni fiaba porta al lieto fine.

🛌┆"Da piccola immaginavo di essere quella ballerina e quel pensiero mi rendeva felice."

Il suo possedimento più caro é il carillon che dall'infanzia non l'ha mai abbandonata. Potrebbe sembrare un semplice carillon a prima vista, però ha un significato più profondo per Zaira: il primo ed ultimo regalo da parte di suo padre al momento della sua nascita.

💤┆"Ho così tanti pittori che mi piacciono che la scelta mi é difficile. Però, se proprio devo sceglierne uno, direi Klimt oppure Friedrich."

Zaira ha una passione profonda per la storia dell'arte, é sempre stata la sua materia preferita. Deve la scoperta di questa sua passione alla sua professoressa di storia dell'arte di quarta liceo, con la quale aveva un legame molto forte. Professoressa che purtroppo é stata trasferita in un'altra scuola l'anno seguente, facendo provare alla figlia di Ipno tanto dolore. L'ennesima persona che, appena lei si affezionava e mostrava segni di "debolezza" (ergo aveva tirato fuori la vera versione di se stessa), l'aveva abbandonata senza pensarci due volte. Col tempo ha imparato a non serbare rancore nei suoi confronti, non aveva scelto la professoressa di andarsene così tempestivamente. Ogni volta che vede un quadro pensa subito a lei.

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