Die Hard

Ho visto circa un mese fa per la prima volta Die Hard: Trappola di Cristallo. Un AU intero con Lucifero come McClaine e Lilith come Holly è potenzialmente molto interessante.
Purtroppo sono stanca, ho mille progetti in cantiere e non ho le forze di adattare tutto il film. Quindi ho prodotto questo.
Enjoy

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Categoria: Missing Moment
Protagonista: Lilith la rossa
Spoiler: Accenni di Rubino Rosso parte 1 e 2
Trigger/content warning: Sangue, morte (ma solo nei sogni)

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In cima al grattacielo più alto su cui avesse mai messo piede, Lilith si chiese che ne sarebbe stato di lei.

I suoi occhi erano puntati su Adamo, che stava discutendo con qualcuno di cui non riusciva a distinguere bene il volto. Teneva in mano con troppa facilità una pistola, che fortunatamente non aveva ancora utilizzato.

Una rapina. Due morti e un intero edificio sequestrato per una rapina.

Sapeva che gli altri ostaggi erano riusciti a fuggire, aveva sentito i suoi uomini parlarne. Aveva anche sentito la violenta esplosione venire dai piani superiori e sperò che nessuno fosse rimasto coinvolto.

Avrebbe voluto darsela a gambe, ma sapeva che non poteva. Lei era lì come assicurazione.

Sapeva che lui era ancora vivo, e probabilmente lo sapeva anche Adamo. Non era stato catturato ed era certa che nessuno fosse riuscito ad ucciderlo. Come se ucciderlo fosse così semplice!

Lilith si chiese che sarebbe successo quando sentì un rumore strano dal corridoio esterno alla stanza, e poi udì una voce urlare: «Fermi dove siete!»

Non vedeva chi fosse, ma non poteva non riconoscere quella voce. Adamo si girò di scatto e senza neanche guardarla la tirò su di peso. Si ritrovò il metallo fresco della pistola contro la tempia, facendole trattenere il respiro.

Infine lo vide in mezzo alla polvere e la bocca le si socchiuse per lo shock.

In un’altra situazione, vedere Lucifero nelle condizioni in cui era sarebbe stato sia comico che interessante. Avanzò verso di loro zoppicando leggermente, senza più la maglia addosso. Era coperto di sangue un po’ ovunque, sperava non tutto suo, e teneva in mano un fucile mitragliatore che doveva aver preso a uno degli uomini di Adamo.

Lilith non sapeva che Lucifero sapesse usare un’arma da fuoco.

«Eccoci qui, infine.» disse Adamo alle sue spalle. «Posa quell’arma, Lucifero.»

Mentre lui avanzava, Adamo andò lentamente verso destra, così che lui e il suo sottoposto riuscissero a tenerlo sotto tiro da due angoli diversi. Lucifero avanzò ugualmente, fissandolo e ignorando totalmente l'altro uomo; Lilith, che poteva vedere il fucile mitragliatore dell'altro uomo, deglutì.

«Posa quell’arma, Lucifero.» ripeté Adamo, chiaramente spazientito.

«Avete ucciso degli innocenti e distrutto un palazzo, e tutto questo per cosa? Per una rapina? Per mettere le mani su di lei?»

Gli occhi glaciali di Lucifero avrebbero potuto ridurlo in cenere lì dov’era.

Lilith sentì la canna della pistola premere con più forza contro la sua tempia. «Posa quell’arma, o la tua donna muore, e stavolta nessun intervento divino potrà ridartela.»

La rossa trattenne il fiato a quella frase.

Lucifero fissò Adamo e il suo scagnozzo, poi allontanò il fucile da sé e lo lasciò cadere a terra. Fece un sorriso beffardo e mise le mani insanguinate dietro la testa, entrambe cose che Lilith non ricordava di avergli mai visto fare.

La pistola lasciò la sua faccia per spostarsi su di lui. Lucifero ampliò il sorriso e si mise a ridere, imitato da Adamo, e dal suo scagnozzo.

Qualcosa non andava. Lucifero non rideva così. Lucifero non faceva quelle cose.

Fu così veloce che quasi non lo vide muoversi: tirò fuori una pistola da chissà dove e fece fuoco due volte di fila, una contro Adamo, una contro lo scagnozzo, e mentre il primo uomo cadeva all’indietro, lasciandola finalmente libera, la voce fredda e controllata di Lucifero attirò la sua attenzione.

«Ci incontriamo all’inferno, stronzo.»

E poi tutto divenne buio.

-

Lilith aprì gli occhi e si ritrovò a fissare il soffitto per un istante, sentendosi confusa.

Si guardò intorno, vedendo ben poco della sua camera dal momento che era in penombra. Ci mise un momento a realizzare che era in camera sua e non in una stanza di un altissimo palazzo.

Allungò una mano fuori dalle coperte e accese la luce per leggere l'orologio. Erano appena le tre del mattino.

Si girò sulla schiena e fissò il soffitto arrossendo leggermente.

Il giorno prima era stato insipido, privo di avvenimenti, e aveva passato le due settimane precedenti così, sentendosi melanconica. Aveva avuto tanti momenti bui nei suoi millenni di vita e aveva capito che scoprire qualcosa di nuovo la aiutava sempre a rimettersi in piedi, così aveva deciso di andare a vedere un film al cinema. Ne aveva visti una manciata da quando erano stati inventati, e vedere i progressi in ambito cinematografico era per lei una meraviglia tutta da scoprire.

Adamo era stato pessimo, ma la sua progenie era in grado di fare magie.

Non aveva idea di che aspettarsi quando aveva visto la locandina del film “Die Hard: Trappola di Cristallo”, ma aveva deciso che passare una serata diversa dal solito le avrebbe fatto bene.

Aveva passato l’intero film sul bordo della poltrona del cinema, chinata verso l’enorme schermo, temendo il momento della disfatta. Doveva averla colpita ancora più di quel che pensasse, se lo aveva addirittura sognato. E meno male che era finito bene!

E aveva sognato Lucifero al posto dell’eroe del film. Sognava spesso Lucifero in quei momenti bui, non era una novità, ma mai in quelle vesti. Arrossì al ricordo di lui senza maglia e coperto di sangue: non ricordava di averlo mai visto così dal vivo, ma era certa sarebbe stata una visione deliziosa.

E con un’arma automatica in mano. Chissà se Lucifero aveva introdotto armi da fuoco agli inferi per combattere gli angeli? Non ne sarebbe rimasta sorpresa, avrebbe reso i combattimenti più semplici, ma conoscendo la cocciutaggine del padre dei demoni, non si sarebbe nemmeno sorpresa se non fosse cambiato nulla da quando era stata esiliata. 

Si mise a sedere e bevve un po’ d’acqua dal bicchiere accanto alla lampada, poi si stese di nuovo e spense la luce.

Lucifero non era lì, quindi decise di potersi concedere di fantasticare un po’ sulla visione che aveva appena avuto, nella speranza di rivedere quello vero presto.

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