Al Mare
Questa è ancora una delle mie fic preferite. È così bella e allegra... Adoro.
Enjoy
~•~
Categoria: What if
Personaggi: Lilith la rossa, Lucifero Michele
Spoiler: Nessuno
Trigger/content warning: Tentato annegamento
~•~
«Mi sento osservato.»
«Ma davvero?»
Lucifero le lanciò uno sguardo gelido e Lilith ridacchiò prima di sistemare l'asciugamano nero sulla sabbia. Anche lei sentiva addosso tutti gli sguardi della spiaggia, ma non c'era nemmeno da chiedersi il motivo. Era al mare, in costume, e con lei c’era nientemeno che Lucifero in costume. Che aspettative aveva lui esattamente?
Si stese sul telo mentre Lucifero ne stendeva uno uguale accanto a lei. Il fisico da statua greca che portava era magnetico anche per i suoi occhi.
«Spiegami perché questi dannati umani anche se li fulmini con lo sguardo continuano a fissarti.» commentò seccato il demone sdraiandosi accanto a lei.
«Quanta pudicizia dal padre dei demoni.» disse Lilith con una risata. «Secondo me c’entra qualcosa il fatto che ci sei tu in costume da bagno che metti in mostra tutto il sopra e lasci intendere pure il sotto.»
«Io sarò pudico, ma tu sei ancora dannatamente umana. Non hai ancora fatto neanche una scenata di gelosia.»
«Sarò cattiva, ma non vedo nessuno qui all’altezza delle tue attenzioni.»
«Così va meglio.» disse Lucifero compiaciuto.
Perse il sorriso quando sentì una voce dietro di loro.
«Ah, anche voi qui?» chiese la voce di Michele.
La demone rotolò sulla pancia per guardare dietro di sé mentre Lucifero si girava all’indietro.
«A quanto pare abbiamo avuto la stessa idea, Michele.» disse Lilith con un sorriso.
«Ci mancavi solo tu a rompere le scatole. Una bella giornata di relax rovinata in questo modo.» sbuffò Lucifero. Michele alzò gli occhi al cielo e stese un telo celeste sulla sabbia poco lontano da loro, dalla parte di Lilith, poi si sdraiò su di esso.
«Perché ogni volta ce lo troviamo in mezzo ai piedi?! Neanche una giornata di relax ci vuole concedere.» si lamentò Lucifero.
«Guarda il lato positivo, da quando ha tolto la maglietta ha addosso un buon numero di sguardi pure lui.» osservò Lilith. Effettivamente anche Michele non scherzava in fatto di addominali.
Lucifero non commentò e si sdraiò a pancia in giù, restando però con la parte superiore del busto sollevata per fissare Michele. Lilith scosse il capo con un sospiro prima di chiudere gli occhi.
Li riaprì quando sentì il padre del demone sussurrare: «Bene, sta dormendo.»
Il demone si alzò con tanta grazia che quasi non mosse la sabbia sottostante e girò attorno a Lilith per dirigersi verso Michele. Lilith rotolò su un fianco per vedere cos'aveva in mente.
Rubò a un bambino un secchiello di sabbia e lo fissò per impedirgli di piangere, poi andò verso il mare. Lilith lo vide riempire il secchio d'acqua e si chiese se volesse tirargliela addosso, ma Lucifero si limitò a versarla sulla sabbia attorno all’angelo. Lanciò il secchiello davanti ai piedi del bambino, poi iniziò a costruire qualcosa con la sabbia bagnata.
Tutti, lei inclusa, rimasero a guardare Lucifero mentre copriva Michele di sabbia senza che lui nemmeno se ne accorgesse e poi iniziava a costruire qualcosa su di lui con rapidità.
Lilith iniziò a riconoscere cosa fosse solo quando ebbe quasi finito. Lucifero stava sorridendo mentre incideva la sua costruzione con un dito, e quando si allontanò per rimirare l'opera mostrò una perfetta replica del trono degli inferi. Sorrise soddisfatto, infine si sedette su di esso.
Michele, che non pareva essersi reso conto di tutto ciò che era successo, decise finalmente di svegliarsi.
«Lucifero, COSA DIAMINE STAI FACENDO?!» urlò l'angelo.
«Ben svegliato, Michele.» rispose lui con un ghigno.
Lilith non riuscì a non scoppiare a ridere. Non poteva credere a quello che stava vedendo.
Guardò Michele liberarsi con violenza dalla sabbia, facendosi quasi cadere addosso il demone. Lui saltò giù e atterrò sulla sabbia con la grazia di un gatto, poi corse verso il mare, l'angelo alle calcagna. Lì Michele lo raggiunse e lo placcò, facendo finire entrambi sott'acqua.
Per un po' videro tutti solo l'acqua agitata lì dove erano spariti, poi riemersero tutti e due.
«Mi hai morso!» esclamò Michele tenendosi il braccio. Se non stava dando in escandescenze voleva dire che Lucifero non aveva usato i canini.
«Tu mi hai colpito tra le gambe, cazzo!»
«Non ho fatto apposta!»
I due continuarono a battibeccare, finché Lucifero, stufo del discorso, non lo buttò sott'acqua e lo tenne sotto di pura forza.
Lilith li guardò e quando vide Michele non riuscire più a riemergere si sbrigò ad alzarsi. L'unica cosa che le impedì di entrare in acqua fu un urlo da parte del demone, che mollò di colpo la presa. Michele riemerse di scatto, inspirando con la bocca spalancata, poi fissò il demone e corse verso la riva.
«Mi hai davvero stritolato un capezzolo, brutto pervertito?!» urlò Lucifero rincorrendolo. Lilith fissò i due a bocca aperta.
«Tu stavi cercando di affogarmi!» strillò Michele di rimando, riuscendo finalmente a raggiungere il bagnasciuga e crollando accanto a Lilith, prendendo grandi boccate d'ossigeno.
«Diamine, siete peggio dei bambini.» sbuffò incredula mentre anche Lucifero li raggiungeva. Michele si rimise in piedi immediatamente, fissando con odio il demone. «Ora basta, d'accordo? Siamo qua per rilassarci, non per ucciderci.»
Aggiunse l'ultima parte a bassa voce e mise una mano sul petto di Lucifero per impedirgli di avanzare.
I due si squadrarono, poi Michele disse: «D'accordo.»
«D'accordo.» ripeté Lucifero fissandolo.
Michele andò a stendersi sul suo telo mentre Lilith trascinava Lucifero ai loro. La demone si sentì gli occhi di tutti addosso e si rese conto che la scena doveva essere stata quantomeno intensa.
«Volevi davvero farlo fuori?» chiese Lilith a Lucifero.
«Io voglio sempre farlo fuori, ma magari fosse così facile. Se ucciderlo fosse così semplice lo avrei già fatto fuori tempo fa. Ma onestamente farlo fuori in una squallida spiaggia umana non è nel mio stile.» commentò lui serio.
«Bene, meno male. Ora rilassiamoci, che siamo venuti qui per questo.» disse Lilith sdraiandosi di nuovo e chiudendo gli occhi. Percepì Lucifero stendersi al suo fianco e tirò un sospiro di sollievo.
Forse, dopotutto, sarebbero riusciti a godersi la bella giornata.
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