【xɪᴀᴠᴇʀ】

Ci avvicinammo a passo spedito verso le due ragazze. O meglio James mi aveva minacciato che se non avessi provato a chiedere scusa con sincerità ad Haileen, mi avrebbe scagliato contro mia sorella che con molta probabilità mi avrebbe tirato un calcio nelle palle e io quello volevo evitarlo. Quindi, a malincuore mi stava avvicinando alle due ragazze.

Si vedeva chiaramente che anche lei avrebbe preferito trovarsi in un altro posto, piuttosto che lì. Ancora stentavo a credere al fatto che il mio migliore amico si fosse messo d'accordo con la ragazza dai capelli rosa per tenderci un'imboscata e farci parlare tra noi... Volevano davvero così tanto che io e Haileen ci mettessimo insieme? Ma poi perché?

Quando fui di fronte ad Haileen mi feci mentalmente il segno della croce, pregando affinché tutto andasse per il meglio, «Ciao Haileen», dissi con voce piatta, cercando di non mostrarmi seccato da tutta quella situazione.

«Ciao Xiaver», farfugliò lei, facendo poi spallucce e incrociando le braccia al petto. Da quei gesti si poteva capire benissimo che anche lei era seccata da tutto ciò e che si stava solamente sforzando di essere almeno un po' gentile con me.

Alzò di poco il mento per poi puntare i suoi occhi azzurrissimi e leggermente lucidi – probabilmente per via del sole abbastanza aggressivo di quel giorno – nei miei, facendomi sussultare appena.

Deglutii poi mi schiarii la voce, distogliendo il mio sguardo dal suo, «Volete andare da qualche parte?», domandai alle due ragazze che mi guardarono con un'espressione accigliata, «Volete davvero parlarne qui in mezzo alla strada? Non è meglio seduti ad un bar con magari una bibita fresca da mandar giù in 'sta giornata afosa?»

La ragazza dai capelli rosa portò una mano all'orecchio di Haileen poi avvicinò il suo viso ad esso e le sussurrò qualcosa che le fece alzare gli occhi al cielo ed infine annuire con stizza.

«Va bene, andiamo a bere qualcosa e poi possiamo sentire cos'hai da dirmi», borbottò lei, beccandosi una gomitata nello stomaco dall'amica che scosse il capo, arricciando le labbra in segno di dissenso. Quella cosa fece sbuffare Haileen che poi farfugliò parole verso la mia figura che non capii.

Scrollai le spalle poi mi sforzai di sorridere alle due ragazze che ricambiarono con una alzata di un angolo della bocca ed infine, insieme a loro e a James, ci dirigemmo verso il bar più vicino per poter bere qualcosa e parlare senza dovermi beccare qualche calcio nelle parti intime.