CAPITOLO 58
"Un innamorato inganna prima sé stesso e poi gli altri. È ciò che il mondo chiama storia d'amore."
- Oscar Wilde
Iniziammo a camminare senza una meta precisa.
Ryan fissava dettagliatamente il paesaggio che ci circondava.
I suoni esterni ci accompagnarono per un po' come una specie di sottofondo melodioso ai troppi pensieri rumorosi.
Per fortuna, nonostante il freddo pungente, il cielo azzurro era perfettamente illuminato dai raggi del sole.
La natura pareva prendere il sopravvento alle grandi ville colorate che costellavano la zona.
All'orizzonte potevo scorgere un ampio prato ricoperto interamente da minuscoli fiori viola.
Adrian camminava dietro di me silenzioso. Sperai davvero che incominciasse a parlare o fare qualche gioco con il fratellino.
Ryan teneva stretta la mia mano nella sua, come suo solito, in una sorta di protezione.
In effetti, era sempre stato molto legato a me.
Ero il suo punto di riferimento oltre alla sua famiglia da quando era nato.
Non era stata la gentilezza, l'amore, la simpatia ad unirci... Era un autentico feeling.
Per me era troppo importante e forse era stato lui, nella sua ingenuità da bambino a spingermi sempre di più verso la corazza che il mio nemico si era costruito nel frattempo, facendolo diventare in automatico, senza che me ne rendessi conto, parte della mia vita già prima che arrivasse qui, ad abitare nella mia stessa casa.
<< Ryan facciamo una foto ricordo lì? Dietro a quella panchina si vede bene il mare in lontananza. >> Domandai per dare inizio a una giornata memorabile.
<< Siii >> rispose subito euforico, accelerando il passo.
Così in meno di due minuti ci ritrovammo proprio di fronte alla panca in legno, dove si poteva scrutare perfettamente il mare limpido.
Presi frettolosamente il cellulare dalla tasca del jeans.
Il piccoletto si era già accomodato, in attesa del fatidico scatto.
Il mio coinquilino era un po' distante, come a voler immortalare quella scena solamente da fuori.
<< Su sorridi >> incitai Ryan avvicinandomi a lui per scattare la foto.
<< Adrian fai presto >> urlò il piccoletto lievemente imbronciato.
Desiderava ardentemente averci entrambi al suo fianco...
La situazione mi agitava parecchio, ma provai a non pensarci, non sarebbe servito a niente martellarmi il cervello con centomila quesiti e complicarmi ancor di più la vita in quel modo...
Oggi dovevo solamente vivermi quell'incredibile momento con Ryan... ed Adrian.
Il mio nemico sembrò leggermente scocciato, esitò qualche istante, ma alla fine, con una falso sorriso sulle labbra verso il fratellino, lo accostò per partecipare finalmente come una vera famiglia.
Allora, senza volere, i miei occhi giada si posarono per qualche secondo indefinito sulla bella figura di Adrian, era così serio mentre il fratello era così gioioso, il contrasto in quello scatto sarebbe stato troppo evidente e forse, addirittura deludente.
<< Muoviti >> decretò irritato improvvisamente il mio tormento, facendomi tremare la mano con cui mantenevo il cellulare e automaticamente scattai la foto.
Il risultato fu alquanto rilevante, la mia faccia sbigottita guardava verso la direzione del mio fardello.
Di conseguenza riprendemmo a camminare, l'idea più adeguata e carina che mi si disegnò in mente fu di doverci fermare in spiaggia e fare in quel posto il picnic, visto che lo stomaco iniziava pure a brontolare spesso per l'orario.
Ma prima che esponessi la mia idea, Ryan esordì timido:
<< Judie posso venire un pochino in braccio? Così posso anche abbracciarti e sentire meglio il tuo buon profumo >>
Le guance all'istante andarono in fiamme, perché aveva pronunciato quelle dolci parole proprio davanti al fratello che continuava a guardarmi male e contrariato.
<< Vieni qui, ti prendo io. >> Comunicò con una nota di gelosia Adrian, che prese il fratellino in un attimo tra le sue grandi braccia.
Ora ero io a stare dietro di loro e poter esaminare soltanto la loro schiena mi aiutò a rilassarmi un po', così proposi:
<< Siamo quasi vicino alla spiaggia andiamo a sederci lì, così mangiamo qualcosa di buono >>
<< Siii! >> Esclamò subito, nuovamente contento il piccoletto, poi proseguì imbarazzato:
<< Il mio fratellone mi aveva detto che eri brava, ma non così intelligente >>
Il mio volto si colorò di nuovo di una tonalità scarlatta, Ryan era sempre così tenero...
Cosa gli aveva detto Adrian precisamente?! Che sono brava? Ma quando? E mi aveva fatto un complimento indiretto anche lui a questo punto? Quindi non mi detestava?
In automatico le mie pupille catturarono la sua corporatura slanciata, ma non riuscii a scrutare nessuna espressione del suo viso latteo.
<< Non dire sciocchezze >> si intromise autoritario il mio coinquilino verso il fratellino facendogli stranamente un'occhiolino di sfuggita, quei due non me la raccontavano giusta.
<< Adrian, Ryan grazie per i complimenti >> risposi fulminea con un enorme sorriso sforzato, cercando solamente di colpire ed affondare quel cretino del mio nemico.
<< Io non ti ho fatto nessun complimento >> Ribadì spregevole Adrian guardandomi con astio, addirittura davanti al fratellino.
Non esalai più parola, mi sembrò inutile iniziare una guerra... Ognuno di noi conosceva la propria verità e prima o poi io avrei capito quella del mio tormento.
<< Siamo arrivati! >> Urlò improvvisamente Ryan che super felice scese repentino dalle braccia di Adrian e corse sui granelli un po' umidi di sabbia.
Io e il mio coinquilino camminavamo quasi uno accanto all'altro, lentamente come a voler assaporare quel tacito momento di quiete fra noi.
Il piccoletto era a riva, entusiasto guardava le piccole onde blu del mare.
Allora Adrian aveva adagiato al suolo l'enorme zaino e aveva raggiunto il fratello.
Da lontano, li intravidi condividere finalmente un po' di tempo insieme.
Erano puri, radiosi... Erano loro in ogni minima sfaccettatura, semplicemente due fratelli che si amano.
Per non disturbarli, aprii il grosso zaino e presi la grande tovaglia rosa antico che sistemai sulla sabbia. Poi tirai fuori due bibite e tanto cibo saporito che aveva preparato mia madre.
Mentre, infine, stavo scegliendo un dessert, la figura alta di Adrian si accostò alla mia, osservando per bene ciò che stavo facendo e forse anche me...
<< Ryan vieni qui >> lo richiamò.
Il piccolo corse all'istante e si sedette al centro, proprio fra me e lui per condividerci in egual modo.
Così silenziosamente iniziammo a mangiare colti da un'improvvisa ed accattivante fame.
Io in pochi minuti avevo già gustato due panini con dentro melanzane ripiene di formaggio e prosciutto cotto, ma in realtà, non vedevo l'ora di degustare un fetta abbondante di cheesecake al pistacchio.
<< Tu ami la mamma e il papà più di me? >> Chiese affettuoso Ryan al fratello.
A quel punto decisi di non intromettermi in quella conversazione così intima per non risultare un ostacolo fra loro, ma ovviamente era mio dovere informarmi, origliare tutto...
<< Io voglio bene soltanto a te >> affermò Adrian in un sorriso poco definito.
<<Perché sei antipatico con i nostri genitori? >> Domandò ancora curioso il piccoletto.
<<Non lo sono, sono loro ad essere strani, indifferenti... >> rispose il mio nemico con una nota di disapprovazione.
<< Strani? >> Ricalcò il fratellino con un'espressione molto perplessa.
<< Sai è un discorso da grandi questo >> sentenziò il mio coinquilino per cambiare discorso.
Ryan parve essersi ammutolito per qualche minuto, mentre assaporava un pezzettino di torta al cioccolato.
<< Adrian è vero che Judie è bella? >>
Il colpo inaspettato mi fece quasi affogare con la mia amata cheesecake al pistacchio e inevitabilmente ancora più in imbarazzo incominciai a tossire leggermente.
A quel punto, il mio fardello iniziò a guardarmi veramente irritato e innervosito.
Mi sentii sbriciolare sotto alle sue iridi acquamarina.
La situazione si faceva intollerabile, insostenibile.
Adrian non parlava, così Ryan insistette:
<< è vero?? >>
Il mio tormento titubò, come se stesse percorrendo un filo sospeso nel vuoto di cui il fondo fosse più oscuro del suo essere dannato.
Mi squadrò attentamente come a rifletterci sul serio. Poi soffice come un soffio d'aria confessò:
<< un po'... >>
E il mio cuore si arrestò, mentre tutto intorno a me pareva cambiare.
Perché per me lui era qualcosa che andava ben oltre ad uno sconosciuto, eppure per Adrian sembravo essere solo un inaccettabile peso.
Un male da cui liberarsi.
Un fardello troppo grande da poter sopportare...
<< Io sono pieno >> dichiarò inaspettatamente Ryan che soddisfatto si massaggiò lievemente il pancino un po' gonfio.
<< Ok, Judie mette a posto e noi andiamo dieci minuti vicino alla riva perché dobbiamo ritornare a casa a breve... il tempo è volato >> spiegò amorevole Adrian al fratello.
Ma da quando aveva deciso che dovevo stare ai suoi ordini? Ero per caso la sua schiavetta?
Come faceva ad essere così perfido?
Tuttavia, non me la sentii di replicare, solo per Ryan che desiderava davvero condividere con il fratello questo ultimo indimenticabile momento.
Nel frattempo che loro passeggiavano spensierati sulla sabbia, osservando l'immensità del mare.
Io avevo sistemato velocemente tutto di nuovo nello zaino.
Era ora di ritornare a casa e il cuore solo al pensiero di separarmi da quel piccoletto doleva troppo.
Il tragitto verso casa fu muto.
Come un giocatore di riserva, risiedevo in quell'angolo, nell'anonimato per dar spazio alla loro miglior partita.
Ryan stavolta teneva la grande mano del suo fratellone e lo tartassava di domande sulla città di Newport, mentre l'altro con uno sguardo lievemente triste rispondeva subito ad ogni sua curiosità, argomentando addirittura...
Ma questa volta non mi soffermai ad origliare, preferii distrarmi immaginando le cose che mi occorreva comprare per la gita scolastica a cui dovevamo partecipare tra qualche giorno.
Giunti a malincuore davanti alla mia maestosa villa, i genitori del mio coinquilino avevano già caricato tutto in macchina, dato che da fuori si potevano scorgere dal finestrino alcune borse strapiene, sicuramente merito di mia madre.
In realtà, ci stavano aspettando in cortile con mia madre e mio padre al loro fianco tremanti a causa del vento gelido per il fatidico saluto finale, certo non era un addio ma la malinconia risuonava sovrana nella mia anima.
E così ci salutammo tutti frettolosamente visto l'orario.
Decisi di non adocchiare la scena straziante di due fratelli che si amano doversi dare un ultimo abbraccio.
Allora nel frattempo che Adrian salutava la sua famiglia e io stringevo forte a me il piccolo corpicino di Ryan che piangeva parecchio, gli sussurrai sperando di rassicurarlo:
<< Non voglio che il mio fidanzato pianga, presto ci rivedremo e sono sicura che sarai ancora più affascinante >>
Fortunatamente il suo viso si illuminò.
Spostò il suo volto delicato dalla mia esile spalla per guardarmi negli occhi, poi delicatamente posò un dolce bacio sulla mia guancia e andò via sorridendomi raggiante.
Li ravvisai allontanarsi nella grande automobile come uno di quei film strappalacrime che trasmettevano ogni venerdì in tv...
I primi ad entrare in casa furono i miei familiari che iniziarono a chiacchiere su come dovevano ripulire l'intera cucina.
Io ero ancora vicino alla porta principale fissando la strada oramai vuota, Adrian era immobile sul marciapiede forse ancora incredulo che fosse già tutto finito, la strada deserta pareva averlo spezzato con un dolore incessante.
Poi girò la sua visuale verso di me senza soffermarsi ad esaminarmi, si incamminò direttamente verso la porta in legno al mio fianco per rientrare e fu in quel preciso istante che incrociai i suoi occhi lucidi...
Senza dare il giusto peso a ciò che stavo per pronunciare, dispiaciuta farfugliai scossa perché sentivo il bisogno impagabile di dovergli stare accanto...
<< Vai in camera tua? >>
NOTE ❤️
Ciaooooo 🥰
Curiosità 😁
So che mi riferisco a cartoni animati molto vintage... Ma io adoro quelli trasmessi in tv negli anni '80, '90 e ad inizio 2000 ✨
Come: Sailor moon, Rossana, Piccoli problemi di cuore, Magica magica Emi, Lamù, Ransie la strega, Lady Oscar, Dragon Ball, One piece, magica Doremì, Occhi di gatto, Detective Conan, Lupin III, Mila e Shiro, Heidi, l'incantevole Creamy, Hello Spank, Kiss me Licia, Mirmo, Hamtaro, Tokyo Mew Mew e così via... Potrei scrivere un elenco infinito credetemi 😍🤩
Voi quale conoscete?
Un abbraccio 💖
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