CAPITOLO 21
Così, la baciai.
Annegando in un bacio talmente perfetto che, da solo, avrebbe potuto salvare il mondo intero.
E, magari, anche me.
(ilcontenudo, Twitter)
Il mio indice destro tracciava piano il contorno delle carnose labbra di Noah.
Mentre il suo respiro affannoso mi riempiva la bocca.
I miei occhi chiusi cercavano di trattenere quella fulminante passione.
La voglia di lui, delle sue mani umide su di me mi ardeva terribilmente.
Poi con delicatezza intrappolò il mio labbro inferiore nei suoi candidi denti, succhiandolo.
In un continuo alternarsi di scosse piacevoli.
I nostri corpi seminudi a pochi centimetri di distanza...
Senza rendermene conto, schiacciai la mia bocca forte sulla sua, schiudendola.
Volevo quella lingua.
La desideravo più di ogni altra cosa.
In quel momento mi sentivo libera, serena.
Eravamo io e lui semplicemente.
Reclamavo di più...
Noah mi concesse ciò che bramavo.
Pochi secondi e assaporai il contatto con la sua bella lingua.
Girai la mia intorno alla sua, in una specie di danza erotica.
Provando il suo dolce sapore.
Volevo accendere quel bacio troppo delicato.
Non ero un fiore in quel momento, mi ritenevo una belva.
Quando lui finalmente decise di approfondire quel bacio alla francese, la sua lingua non riuscì a circondare del tutto la mia.
Le sue mani ora strette al mio viso, piano mi lasciarono, ricadendo dritte sui suoi fianchi.
Stranita e atterrita da quel brutto risveglio, spalancai gli occhi.
I quattro ragazzi erano fissi a guardarci, li udii spettegolare sotto voce. Uno captando lo sguardo contrariato di Noah, incominciò a fischiare e gli altri come dei rimbambiti applaudivano divertiti.
Avvertii il mio volto colorarsi pericolosamente di rosso.
Subito dopo mi ricordai di Chloe.
Mi stava osservando.
La sua faccia non aveva espressione.
Avevo sbagliato tutto?
Mi stavo comportando di nuovo male?
Mi avrebbe perdonato?
Puntai le mie pupille su di lei, cercando rassicurazione...
ma la fitta al cuore tornò impetuosa.
Spegnendo il mio animo infuocato.
Tornai alla deriva.
Il buco nero sembrò rissucchiarmi di nuovo.
<< Judie mi dispiace per i miei amici sono dei cretini >> pronunciò con un leggero imbarazzo, il fusto di fronte a me.
Non mi guardava, aveva le sue iridi azzurre ferme in un punto indefinito.
<< Non preoccuparti>> riuscii solo a dire.
Ma nella testa centomila domande mi perseguitavano, soprattutto:
Ora cosa ne sarebbe stato di noi?
Se mai ci fosse stato un "noi"...
Forse era meglio dimenticare ciò, far finta che tutto, sia solo un bel sogno.
<< Sono desolato davvero. Ora vado da loro. >> Esordì improvvisamente.
Fu più forte di me.
<< Il bacio è stato mozzafiato>> confessai disperata.
Attirai la sua attenzione.
Girò il volto verso la mia direzione.
Non fece alcun passo verso i suoi amici.
<< Non dovremmo parlarne qui>> sputò inaspettatamente.
<< Quindi non dovremmo discuterne più? >> Risposi acida.
<< Non ho detto questo. Domani ne parliamo da soli. >> Rivelò infine.
Poi i fighi senza cervello iniziarono a chiamarlo, ridendo.
Noah si allontanò, lasciandomi lì con tutti quei dannati dubbi.
Cosa dovevamo chiarire domani??
Io ero troppo poco per lui...
Lo sapevo da sempre, ma ora quel bacio aveva accesso quella minuscola speranza nella mia anima tormentata.
Mi voltai automaticamente verso Chloe.
Si stava avvicinando a me.
I sensi di colpa incominciarono a farmi tremare all'interno.
Andai verso di lei.
<< Usciamo di qui >> mi disse fredda la mia amica, una volta vicina al mio corpo.
Mentre salivo le scalette delle terme, sentii l'acqua abbandonarmi come tutta l'eccitazione di poco prima.
Ora l'ansia mi devastava.
Seguii Chloe dirigersi verso gli spogliatoi femminili.
Il viola alle pareti davano un po' di positività ai miei pensieri angoscianti.
Perché un semplice bacio doveva distruggermi così?
Dovevo fregarmene, dovevo godermi la vita.
Volevo divertirmi, fare ciò che desideravo senza oltrepassare il limite.
Senza ricadere in basso.
La mia amica si schiarì la voce, risvegliandomi da quelle riflessioni piene di speranza.
<<Judie mi faccio una doccia, dopodiché andiamo via... ti va bene? >> Ancora non mi diceva nulla, stressandomi ulteriormente.
Pareva di udire le lancette di un ordigno pronto ad esplodere.
<< Ok. Mi lavo anch'io>> comunicai tentennando.
Il getto forte d'acqua fredda mi bagnò il corpo ancora scosso.
Solo allora mi ricordai di una persona...
Adrian.
Mi sentivo confusa.
Dovevo decidere tra i due?
Il mio nemico alla fine mi odiava, non poteva desiderarmi come Noah.
Eppure sapevo che in qualche modo l'avrei deluso aumentando il suo disprezzo nei miei confronti.
Una parte di me mi rammenta ogni volta che gli appartenevo.
Eravamo destinati a qualcosa più forte di noi.
Perché quella voglia di lui non era paragonabile a quella precedente.
Era l'uragano che rasava al suolo tutta la mia povera vita.
Lui mi aveva imprigionata, mi aveva incatenata alla sua anima dannata, in un modo che non credevo possibile.
Ma era questa la sensazione che provavo al solo udire pronunciare il suo bel nome.
Quel sapore agrodolce che ti riempie il cuore frantumato.
Di cui non puoi farne almeno...
Il passato oramai era passato.
Il presente era ciò che contava e il futuro era l'unica opportunità di vedermi sempre felice.
Ma lui continuava a detestarmi, senza un reale motivo.
Come avevo fatto a ferirlo tanto senza accorgermene?
Adrian mi considerava una brutta persona.
Cosa che in realtà non pensavo di lui, era solamente incomprensibile.
Mi voleva a chilometri di distanza, come un fardello troppo pesante da sopportare.
Non potevo, quindi, immaginare mai un... NOI.
<< Judie ho finito. Vado a vestirmi. A che punto sei? >> Mi chiese calma Chloe.
<< Due minuti e ti raggiungo >> risposi repentina.
Uscii frettolosa dalla doccia e iniziai ad asciugarmi.
Dopo qualche minuto, io e la mia amica ci stavamo entrambe vestendo in un silenzio inquietante.
<<Dai sputa il rospo! >> Urlai esasperata.
<< Cosa dovrei dirti? La vita è tua, fai ciò che vuoi. Ma non esagerare, non dimenticare... >> mi chiarì, guardandomi dritta nelle mie iridi verdi.
<< Fidati di me ti prego e dimmi davvero cosa pensi. >> La supplicai.
<< Noah non mi convince molto, non perché sia bello senza cervello, ma perché ho la sensazione che tu sia destinata ad un amore più grande >> mi confessò dolce.
Poi continuò << fa le tue esperienze, chiarisciti le idee e poi pensa a te stessa, prendi la decisione che ti fa stare bene. Tu vieni prima di ogni cosa, mi raccomando >> e fu allora che le lacrime iniziarono a rigarmi il viso e velocemente la strinsi a me.
In un abbraccio a cui lei sembrò non voler più mettere fine.
Poco dopo uscimmo dalle terme. La sua casa era lì vicino così la salutai ancora commossa. Lei mi diede un tiepido bacio sulla fronte e poi sventolò la sua piccola mano in aria, felice.
Io le sorrisi e andai via, verso la mia abitazione.
Le sue parole mi avevano rammentato ciò che avevo completamente dimenticato.
Trovare il vero amore non è tutto nella vita.
Dovevo prima stare bene con me stessa, trovare il mio equilibrio, amarmi e poi sarei stata in grado di amare ed essere amata.
Arrivata, aprii cautamente la porta.
La luce della cucina era spenta, segnale che i miei genitori non erano ancora rientrati.
Accesi l'interruttore, mi sedetti comodamente sulla poltrona di pelle bianca.
Presi il cellulare dalla tasca e vidi un messaggio di Alexis.
Come al solito mi aveva mostrato le bellezze della città.
Io, però, dovevo comunicarle di quel bacio all'istante.
Avevo bisogno di conoscere anche la sua opinione.
Digitai il suo nome e feci partire la chiamata.
Al secondo squillo mi rispose con una voce spumeggiante.
<< Alexis come stai? >> Domandai.
<< Mi fa piacere. Beh io non lo so se sto bene. Devo parlarti di una cosa importante >> gettai tutto d'un fiato.
<< Non preoccuparti non è successo nulla di brutto. Cioè... ecco... io e Chloe siamo andate alle terme e abbiamo incontrato... >> balbettai insicura.
Poi Alexis mi interruppe.
<< Ok. Vado al dunque. Noah... lui, mi ha baciata e io ho ricambiato... >> pronunciai imbarazzata, come se avessi commesso un reato.
Alexis rimase in silenzio.
<< Judie mi prendi in giro? >> mi chiese dubbiosa poco dopo.
<<No assolutamente. Ci siamo baciati!Non mi sembra ancora vero... >> esclamai.
<< Quindi ti è piaciuto parecchio? >> Mi domandò maliziosa.
Non feci in tempo a rispondere.
Staccai istintivamente la chiamata, quando dallo stipite, all'entrata della cucina una figura fin troppo familiare si avvicinò a me stranamente, facendomi sussultare.
NOTE ❤️
Ciao ragazze/i 😊
Toglietemi una curiosità...
di dove siete?
Io abito a Napoli e sarebbe favoloso potervi conoscere tutti/e 🤩
Baciii
A presto 😈
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