♦️Prologo♦️
È il 2056 e a Washington,nella casa bianca, i governi di Stati Uniti e Unione Sovietica stanno discutendo sulla possibilità di distruggere del tutto le armi nucleari.
Il presidente sovietico Gavrilo,al comando dal 2050, parla con il presidente Americano Theodore,che invece governa il paese da quattro anni.
<< Caro signor presidente Theodore,spero che le mie parole l'abbiano convinta della necessità di distruggere queste armi nucleari. Ormai rappresentano più che altro un pericolo per il mondo intero,non solo per i nostri due paesi >> sentenziò il presidente sovietico,che dalla sua aveva lunga carriera in fatto di armi,visto che in passato aveva lavorato in sedi dove venivano prodotte queste armi.
<< Signor presidente, lei sa che il mio paese ritiene importante mantenere queste armi per proteggersi ? Io non posso togliere qualcosa che ci permette di non essere attaccati >> il suo tono continuò a rimanere tranquillo << per cui,mi chiedo il perché di questo incontro. So che tutto il mondo spera in una soluzione positiva,ma io continuo appunto a non capire l'utilità di tali incontri >>.
<< Theodore ..... io credo che questa sia la scelta migliore. Il mio popolo vuole liberarsi di queste armi nucleari e scommetto che anche il vostro lo vuole, o sbaglio ? >> concluse il presidente sovietico.
Il presidente americano però non ne voleva affatto sapere di rinunciare alle armi nucleari. Quelle armi gli permettevano di essere temuti e rispettati,e per questo motivo,iniziò a sospettare un tranello.
<< Volete per caso rendere vulnerabile il mio paese,signor Gavrilo ? >> domandò Theodore.
La sua domanda lasciò incredulo il suo collega.
<< Come scusi ? Non ho capito la domanda >> disse il presidente,curioso di sapere che cosa gli avesse domandato.
<< Avanti lo ammetta .... vuole che io tolga le armi per conquistarci,non è così ? >> rispose l'americano.
A quel punto,il suo omologo sovietico si arrabbiò moltissimo,dato che anche stavolta la paura del terrore Comunista aveva preso il sopravvento.
<< Non ci posso credere. Dopo questi cinque incontri per parlare di ciò,lei crede ancora nel pericolo rosso. Lei è proprio uguale ai suoi predecessori. È proprio imbecille e stupido come il precedente >> sentenziò il presidente sovietico,che a quel punto disertò l'incontro.
Ne aveva abbastanza di tutti questi buffoni e delle loro insensate paure,che portavano solo pericoli al mondo intero.
<< Se questi sono coloro che proteggono, teoricamente, il mondo intero ...... siano messi davvero male. Quelli lì sarebbero disposti a veder soffrire il mondo intero,pur di tenersi le loro fottute armi nucleari >> pensò il presidente,che intanto era arrivato all'aereo che lo avrebbe riportato in patria.
Le notizie giunsero poche ore dopo,e tutti rimasero scossi. Anche l'ennesimo tentativo di veder scomparire quelle dannate armi erano fallite.
Il presidente francese,un certo Emanuel, propose un incontro tra i membri dell'UE e l'Unione Sovietica,in modo da ritrovare un equilibrio.
<< Il mondo intero ha paura e vuole delle rassicurazioni. Lei vuole per caso deluderli,signor presidente Gavrilo ? >> domandò Emanuel,che stava rispondendo alla chiamata del sovietico.
<< Caro Emanuel,io l'ha ammiro per i suoi sforzi, i suoi tentativi di difendere l'Europa e l'UE. Io ammiro anche il suo coraggio, ma in questo momento dovete parlare di queste cose con quello americano. È lui che ha mandato a monte tutto questo >> concluse il presente sovietico.
La discussione andò avanti per diversi minuti,durante i quali Gavrilo cercò di spiegare,con calma,come mai riteneva impossibile trovare un altro momento in cui incontrare di nuovo il presidente americano.
Quest'ultimo aveva fatto una scelta,non si tornava più indietro.
<< Allora il mondo intero è spacciato. Spero che tutto vada per il meglio >> concluse il francese.
Wilson Theodore stava partecipando a un raduno di democratici,in modo da ribadire una cosa semplice: non aveva rubato le elezioni americane del 2052.
<< Cari democratici,credete davvero che io abbia tradito il paese ? Credete che io abbia ingannato il paese ? Credete che io abbia falsificato i voti ? >> osservò i democratici riuniti davanti a lui << la verità è che i repubblicani stanno cercando di distruggermi,perché non gli piace quello che faccio nel mondo.
Questa è la semplice verità >> concluse il presidente.
Durante questo mandato,secondo i repubblicani,avrebbe finanziato i Fratelli Musulmani,un organizzazione considerata pericolosa da molti stati.
Altri invece lo accusano di aver orchestrato i brogli per poter vincere le elezioni,visto che il suo rivale George era il più favorito.
<< Per me i veri traditori sono loro,ma ci sono anche i sovversivi e questi sovversivi sono i sovietici,che vogliono distruggerci del tutto. L'unica maniera per salvarci è lanciare le testate nucleari contro di loro >> disse il presidente,e una folla di gente,ascoltando le sue parole, si mise in marcia verso una base militare per catturare il capo e costringerlo a fare questa mossa.
Per loro sfortuna,la marcia fu annullata in tempo,ma ciò non toglieva il fatto che il presidente avesse fatto una brutta cosa.
Le sue accuse ai sovietici aggravarono il tutto.
<< Noi non ci faremo sottomettere dal nemico americano. L'America conoscerà la furia dell'Armata Rossa e la potenza dei nostri missili nucleari. Dobbiamo prepararci al peggio, miei adorati cittadini. Fate qualsiasi cosa per difendere la nostra madre Russia >> a pronunciare queste parole fu Gavrilo.
Ma anche il capo del KGB, un certo Leonid, ex generale pluridecorato dell'Armata Rossa, disse la sua.
<< Il nemico americano crede che la sua autorità non verrà mai scalfita,ma la verità è che prima o poi cadrà, e quando ciò accadrà, i suoi nemici mortali avranno la loro vendetta >> concluse l'ex generale.
La situazione si fece ancora più esplosiva per il fatto che il candidato uscito sconfitto alle elezioni americane,ossia George, ordinò ai suoi sostenitori di organizzare proteste pacifiche contro il governo di Wilson Theodore,che veniva visto sotto una cattiva luce ormai.
A Mosca,più precisamente nel Cremlino, il presidente sovietico Gavrilo decise di incontrare il capo del KGB per parlargli di un suo piano per distruggere gli Stati Uniti d'America, rei di voler uccidere il popolo sovietico,che pure aveva riconosciuto,al termine delle elezioni americane di quattro anni prima,il governo di Theodore.
<< Signor Leonid,lei sa per quale motivo è qui, o sbaglio ? >> domandò il presidente sovietico all'ex generale.
<< Non sbaglia, io so per quale motivo sono stato convocato qui: per distruggere gli USA e quel presidente che vuole distruggere il nostro amato paese >> rispose il capo del KGB.
<< Vedo che capisce e comprende molto in fretta >> gli rispose l'amico,che a quel punto iniziò a spiegare il suo piano.
<< Devi usare il KGB per distruggere il governo .... usa tutti i suoi dipartimenti per i loro scopi,ma soprattutto,trova il modo di far eleggere George >> spiegò il presidente sovietico.
Il capo del KGB rispose affermativamente,dicendo che stava in effetti pensando a un piano del genere,ma ai danni dei segreti militari americani.
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