|TU|
Questo sogno è per me molto intimo e personale, il centro è la mia famiglia, il mio cuore, la mia anima. Trattatelo con cura.
Sogno tra la notte del 10 e 11 novembre
Ti abbraccio. Ti avvolgo, ti stritolo e ti cullo. È strano come il mio corpo ricordi il tuo quando eri piccolo. Sento il tuo profumo innocente, il tuo respiro inesperto, il tuo cuoricino battere forte contro il mio petto.
Eravamo uno, siamo due, ma questi abbracci mi fanno sentire sempre legata a te, indissolubilmente.
Le tue gambine di bambino mi avvolgono la vita e quei calzini bianchi che ricoprono i tuoi piedini sono di una tenerezza infinita. I pantaloni di velluto a coste, di quel colore chiaro che tanto mi piace, mi ricordano i tempi delle feste così come la tua maglia in pile rosso, il tuo colore preferito.
Il grande divano che troneggia al centro della nostra sala ci vede accoccolati così, io seduta ad accarezzarti la schiena, a coccolarti mentre tu riempi la stanza con le tue risa. Non stai fermo un secondo e io invece voglio farti capire quanto mi manca essere la tua mamma di bambino.
Ti abbraccio ancora perché sento che questo è un momento che voglio fissare nella mia mente per sempre, perché forse non avrò più occasione di ricordare in modo così vivido ogni istante che questo sogno mi regala, perché so che non è la realtà.
Forse il tempo è passato troppo in fretta. Forse avrei potuto essere migliore. Forse avrei dovuto fare le cose in modo diverso.
Ma io sono io, imperfetta, sbadata e cervellotica, e tu sei mio figlio.
All'improvviso eccomi lì, due altre me, forse le mamme del passato, che ci osservano nei nostri abbracci, scherzano con noi, ti regalano un buffetto, ma tu vuoi solo me.
Nascondi la tua testolina sulla mia spalla, stringi di più e così faccio anche io.
Ci sono cose meravigliose a questo modo, i tuoi abbracci sono una di queste.
Dalla mia posizione guardo quelle me stesse e mi chiedo cosa siano venute a fare: chiamarci all'ordine? È forse ora di fare qualcosa? Devo preparare la cena? Ma loro continuano a guardarci divertite.
Sono felici di vederci insieme, così sul nostro divano.
Mi fanno cenno di restare comoda, mentre si allontanano verso la cucina, penseranno loro a tutto. I loro capelli lunghi e ricci, il loro sguardo sereno, la pelle liscia e rosea mi ricordano degli anni passati, i primi anni con te.
Anche i loro maglioni mi ricordano quegli anni e mi chiedo in quale parte dell'armadio possano essersi nascosti.
Tu li senti i miei pensieri, è sempre stato così.
Hai sentito che mi sono distratta e così richiami la mia attenzione con il tuo abbraccio e il tuo respiro inesperto.
Sento il tuo corpicino di bambino, le tue gambe, le tue manine.
Sei la mia anima.
Tu.
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